Notifiche
Cancella tutti

Sardegna:stiamo bruciando,e oggi odio l'Italia indifferente


helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
Topic starter  

Stiamo bruciando, e oggi odio l'Italia indifferente
È livore, vergogna, senso di ribellione, fastidio, quello che provo oggi per l'Italia. [Claudia Sarritzu]
CLAUDIA SARRITZU
giovedì 8 agosto 2013 16:19

di Claudia Sarritzu

Scritto dopo che Laconi continuava a bruciare mentre nessun "continentale" faceva nulla.

Ci sono quelle giornate che odi profondamente il tuo Paese, quei giorni in cui ti ricordi la storia: quando la Spagna ci ha ceduti ai Savoia, e forse era meglio restare dove eravamo.

Quell'irritazione che durante l'anno tieni a bada ma che in giornate come queste ti fa arrivare alla conclusione che in questa Italia non ci facciamo nulla. Non è un rigurgito di indipendentismo, non è una versione sarda della Lega. E' livore, vergogna, senso di ribellione, fastidio.

Oggi il telegiornale nazionale non l'ho guardato. Non ce la facevo a vedere le solite facce di bronzo parlare male o bene di Berlusconi, non ce la facevo a sorbirmi Obama e Putin che hanno litigato, non ce la facevo a rischiare di ascoltare un servizio di 40 secondi dove si cita che la Sardegna è nella morsa degli incendi. Non ce la facevo a vedere che subito dopo si sponsorizzavano gli alberghi per cani e gatti.

Era troppo, troppo per una che ha deciso di restare in Sardegna a fare questo lavoro perché ama questa terra e in un'altra non saprebbe respirarci. Perché solo la Sardegna merita il mio impegno, il mio sudore, i miei sogni e le mie capacità.

Abbiamo un canadair e centinaia di uomini e donne coraggiose che stanno rischiando la vita per salvarla a qualcun altro, quelle persone sono nostre, sarde, e sono tante e sono sante, il canadair invece è uno, ed è l'espressione di questo Stato freddo, lontano, nemico, che con la sua indifferenza ci fa maledire ogni giorno il giorno in cui ne abbiamo fatto parte. Se ne frega di noi, dei nostri giovani, se li prende, ci strappa i cervelli migliori, spreme le nostre energie e molla il nostro paradiso ai pazzi che appiccano fuoco e che non avranno mai un volto, non sconteranno mai una pena. Ecco quale è la miglior metafora per un'Italia che è già fallita, è fallita la sua dignità: un canadair e tanti aerei da guerra inutili, che mi sento scema a doverlo riscrivere, perché questo è uno Stato che ci fa noiosi e tonti, sempre a ripetere le stesse cose a urlare la stessa rabbia, perché continuano a non ascoltarti a non cambiare nulla, a rimandare ancora il voto sull'abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, a fregarsene di quello che i cittadini stanno urlando. La pazienza dei sardi ha un limite però! Sarebbe bello alle prossime elezione che nessun di noi si presentasse alle urne. Ripagare con l'indifferenza, questa ignoranza di noi e dei nostri bisogni.

Noi non esistiamo per voi, voi non siete più nulla per noi.

http://www.globalist.it/Detail_News_Display?ID=47629&typeb=0&Stiamo-bruciando-e-oggi-odio-l-Italia-indifferente-


Citazione
Luca Martinelli
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1984
 

sissignora, ma visto che gli incendi sono tutti dolosi dove siete voi sardi quando vi appiccano il fuoco? Sono decenni che la Sardegna brucia d'estate e lei si sveglia adesso? Potevate già 30 anni fa controllarvi il territorio. Portofino smise di bruciare quando la popolazione iniziò a pattugliarlo...negli anni 70.


RispondiCitazione
Maria Stella
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1429
 

un solo canadair... per TUTTA LA SARDEGNA.. questa è la realtà di cui prendere atto, questo ci dice che molte sono le ragioni dell'articolista... pancia piena non pensa a pancia vuota... Portofino / Sardegna... onestà intellettuale e conoscenza dell'isola dovrebbe fare comprendere le ragioni della scrivente, le differenze fra controllare Portofino e una isola come la Sardegna... siamo seri .... In fondo quando la Liguria crolla con un po' d'acqua.. dove erano i liguri mentre scempi idrogeologici venivano ignorati? Ma nessuno ve lo ha detto.. ci si è dispiaciuti per la gente comune.. si lo so siamo scemi, ma stiamo cambiando.. l'antifona è ormai evidente.. Ognuno per se e dio per tutti eurocrazia insegna e in certe zone trova orecchie pronte... buon pro vi faccia.. Inutile cercare di rovesciare la frittata dando i torti alle vittime.... Non fare agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te... saggezza che dalla europa illuminata è stata allontanata e si vedono i risultati di tanto genio "illuminato"


RispondiCitazione
clausneghe
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1251
 

E dai con ste Canadair.. 😮 Vabbè che avete ragione a prendervela con questo Stato canaglia,nemico pubblico n° 1 della gente comune, ma basta implorare il Canadair che è notoriamente una bara volante,per via delle rischiose manovre che impegnano i piloti,veri eroi del rischio. Se vivessimo in uno Stato più lungimirante e che abbia a cuore il benessere dei luoghi dove vivono i "sudditi" probabilmente vedremmo all'opera i DIRIGIBILI vere macchine volanti a basso costo,basso impatto,bassa pericolosità ed estrema efficacia. Infatti si potrebbero comandare in remoto, comodamente e senza rischi, portarli sul luogo dell'incendio e lì tenerceli finchè,stando perfettamente fermi in aria, non abbiano spruzzato tutta l'acqua contenuta nel capacissimo serbatoio. Altro che Canadair.. 🙄
Ma si sa, il nostro Stato governato da un governo canaglia,preferisce spendere soldi per opere di morte,quali sono i famosi cacciamerda F35 👿


RispondiCitazione
vic
 vic
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6373
 

E' recente la pubblicazione di uno studio sulle mutazioni del DNA umano in Europa. Se ne conclude che tutti gli Europei discendono geneticamente dagli antichi abitanti della Sardegna.

Veniamo ai Canadair. Non c'e' modo che intervenga la Francia? In Corsica non hanno aerei antincendio? O l'UE esiste solo quando fa comodo e non quando ci si deve sostenere a vicenda?

Gia' che si parla di spegnere gli incendi dall'alto, faccio notare che molto piu' efficace di un aereo sarebbe un dirigibile gigante, di quelli che trasportano anche 1000 tonnellate. Lo dico in tono faceto, perche' gia' m'immagino il gigantesco dirigibile schizzar via verso l'alto una volta privato di botto di tanta zavorra.

Se l'Italia non si muove, chiamate in soccorso la Francia, hanno pattuglie antincendio di prim'ordine. Nella prossima dichiarazione fiscale deducete una somma simbolica, a marcare il vostro sdegno verso uno stato fannullone.

Non sempre gli incendi dei boschi sono dolosi. Succede in natura.

Detto fra noi, mi sorprende che con tutte le spiate da satellite, non vi sia uno straccio di telecamera termica satellitare che dia l'allarme quando l'incendio e' sul nascere. E' un po' come la faccenda dei Canadair vs F35. Satelliti di spionaggio militare si', di sorveglianza antincendio, guai solo a pensarlo.

E ribatto il chiodo del dirigibile, anche per questo compito.

Un domani non troppo lontano, un aereo solare come Solar Impulse, dotato di telecamere appropriate, potrebbe fare un ottimo servizio di sorveglianza antincendio a basso costo. Meteo compiacente.


RispondiCitazione
Maria Stella
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1429
 

Mezzi aerei : sta bruciando anche il Lazio, ma nessun genio è venuto in mente di polemizzare, almeno prima che i vigili del fuoco stilino un verbalino, perchè si sono avuti ben 42 focolai... li stanno spegnendo, con il solito Canadair.. trappola o no, con gli elicotteri regionali, con quelli della protezione civile... certo cha brucia la magliana.. e cacchio.. noi romani non eravamo li' a presidiare... fossimo stati illuminati liguri.. ci saremmo persi in mare pezzi di costa alle prime piogge.. ma avremmo presidiato almeno una pineta o giù di lì... tanto bastava per farci la fama e.. quel che segue


RispondiCitazione
Luca Martinelli
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1984
 

per essere precisi negli anni 70 furono i ragazzi delle scuole a presidiare Portofino. Organizzarono campeggi ogni estate e prontamente davano l'allarme. Gli attentati a Portofino cessarono quando arrivo' la legge che proibiva di costruire anche su terre bruciate. Ottima l'idea dei satelliti con sensori termici ma non lo faranno mai senza un obbligo di legge e i nostri politici ciarlatani sono presi da altro. Non intendevo certo offendere i sardi ma francamente sono stanchino delle solite richieste allo stato. Penso che per primi dovremmo agire noi, poi potremmo prendercela con lo stato. E prima dello stato esiste ancora la Regione. Se i vertici della regione non si muovono i sardi dovrebbero mandarli a casa alle prossime elezioni.


RispondiCitazione
Maria Stella
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1429
 

Certo, fare da soli, e in Sardegna se non ti sbrighi a mettere in salvo la tua casa e la tua roba.. ci vuol niente che perdi tutto. Ma Lo Stato che non vuole esser disturbato deve prendersi molto meno di 800 miliardi euro anno per fare poco...Uno stato tassatore esoso col suo accrocco di lobby e partiti.. di enti ciuccia soldi e corollario intorno, faccia qualche passo indietro , la smetta di grassare ad ufo... che poi il tutto va sempre ai soliti, e lo sappiamo benissimo... allora bene non ricorrere allo Stato.. che si è fatto da parte e lascia vivere! Se no davvero non si capisce perchè chiede sempre più sacrifici umani.. ( a questo siamo )


RispondiCitazione
DICKENS77
Active Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 5
 

Bravi non andate a votare così il voto della cricca che ovviamente andrà e che già oggi vale doppio con l' affluenza al 10% varrà decuplicato!


RispondiCitazione
qasiqasi
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 333
 

a proposito di autocombustione sopracitata:pare che un incendio su diecimila sia dato da q uesto fenomeno.la mano dell'uomo c'è sempre per errore o per dolo.parlo di fuochi di stoppie non spenti bene,braci di fornacelle ritenute ormai spente,cicche buttate dal finestrino,atti di psicopatici incendiari,dispetti tra confinanti di fondi,piccole vendette di braccianti sottopagati,e soprattutto pastori che tendono ad allargare e migliorare il pascolo,ecc ecc,la casistica è infinita ma è sempre qualche bastardo che "appiccia 'o fuoc". prima la foresta,poi il bosco,poi la coltivazione,poi il pascolo per vacche,poi quello per pecore,poi quello per capre,poi il calanco,la frana ,la morte del territorio


RispondiCitazione
Maria Stella
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1429
 

la cricca è trasversale.. litgano di giorno e di notte dividono il bottino. Ognuno si adegua al suo potenziale elettorato.. ma solo a parole... loro sono praticamente esecutori di ordini, kapò per conto terzi , con libertà , per ora, di dividersi le spoglie del bottino.... se non lo avete ancora capito...


RispondiCitazione
helios
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16537
Topic starter  

Il fuoco che ha trasformato per 48 ore la Sardegna in un inferno sembra aver allentato la morsa. Mentre proseguono le operazioni di bonifica a Nurallao, nel cagliaritano, a Villagrande Strisaili, in Ogliastra, e a Laconi, nell'oristanese, dove in nottata sono rientrati a casa gli abitanti, l'attenzione resta alta. In Gallura nella notte è piovuto e sul territorio ora l'eventuale rischio incendi è più basso, mentre nel resto dell'isola le forti raffiche di vento preoccupano la Protezione Civile: anche un piccolo focolaio potrebbe innescare giganteschi roghi.
Secondo una stima approssimata sono circa ottomila gli ettari di bosco, macchia mediterranea e pascoli distrutti dalle fiamme. Già dalle prime ore dell'alba i mezzi aerei stanno bonificando le aree devastate negli ultimi due giorni: un Canadair e un elicottero della flotta regionale stanno spegnendo i focolai rispettivamente a Nurallao e Villagrande Strisaili, mentre a Laconi stanno intervenendo entrambi i mezzi. "Stanno ancora lavorando per bonificare la zona - ha spiegato il sindaco di Laconi, Ignazio Paolo Pisu - oggi tutto sembra più sereno. In nottata ho revocato l'ordinanza e fatto rientrare i cittadini evacuati nelle abitazioni". Il primo cittadino, a mente fredda, racconta cosa è accaduto ieri: "La svolta si è avuta intorno alle 20 quando ormai la situazione sembrava disperata. Il fuoco stava arrivando alle pendici delle montagne. Scendendo nei costoni le fiamme avrebbero toccato la case, sarebbe arrivato al parco dove si trovano i rioni distruggendo ogni cosa. Solo con l'arrivo di cinque elicotteri e tre Canadair siamo riusciti a tamponare l'emergenza".

LE ACCUSE - "Ieri mattina sono andati via gli aerei senza avvertici, ci hanno lasciato scoperti dalle 10 e per quasi sei ore siamo rimasti senza nulla". Sono le accuse del sindaco di Laconi, Ignazio Paolo Pisu, che ha dovuto confrontarsi con un incendio che dopo aver bruciato centinaia di ettari nelle campagne stava per devastare anche il paese. "Alle 16:30 quando la situazione stava precipitando sono stato costretto ad alzare i toni - ha detto il primo cittadino - ho chiamato chiunque: la Prefettura, l'assessore regionale, ho parlato con il capo Dipartimento della Protezione civile nazionale Franco Gabrielli, con il presidente della Regione, poi sono anche arrivati i deputati Caterina Pes (Pd) e Mauro Pili (Pdl). Alla fine sono arrivati cinque elicotteri e tre canadair. Intorno alle 20 siamo riusciti a bloccare il fuoco nel costone più alto creando uno sbarramento tra il parco, le pinete ed il paese, ed è stata una scelta vincente, la nostra salvezza". Oggi è tempo di bilanci: "Non è al momento possibile fare una stima esatta - ha aggiunto il primo cittadino - sono andati distrutti circa 1.500 ettari di bosco e macchia mediterranea, fra i comuni vicini Isili, Nurallao e Laconi. Abbiamo ridotto al minimo le perdite di bestiame". Il sindaco, però, non si sbilancia sulle cause: "Non posso dire se si è trattato di un incendio doloso. Il più delle volte sono portato a pensare in due modi: l'incendio può essere doloso direttamente o indirettamente, cioè a causa della mancata prevenzione. L'unica cosa certa è che chi appicca il fuoco non è una persona che arriva chissà da dove, ma è vicina a noi. Abbiamo la tipicità dei nostri incendi che avvengono in una certa condizione climatica torrida. Adesso dobbiamo aspettare le verifiche, ci sono le indagini in corso, non mi meraviglierei nell'apprendere che questi roghi siano di natura dolosa".

GIORNATE DI FUOCO E POLEMICHE - Un "disastro ambientale" come lo hanno definito i parlamentari sardi lanciando un appello affinché l'Isola non venga lasciata sola a combattere il fuoco ed evidenziando come i mezzi e gli uomini non siano sufficienti. Appello condiviso dal governatore Ugo Cappellacci che ieri pomeriggio ha effettuato un sopralluogo nelle zone più colpite. Ma le prese di posizione sono bipartisan. "C'è il rischio di un vero e proprio disastro ecologico, sociale ed economico", attacca il senatore di Sel, Luciano Uras. "Mentre la Sardegna e l'Italia bruciano - denunciano i 'grillini' - si continuano a finanziare inutili progetti come gli aerei F35". Il segretario dell'Unione Popolare Cristiana, Antonio Satta, chiede un tavolo nazionale; la deputata del Pd, Caterina Pes, sollecita "un'indagine conoscitiva seria" e il deputato del Pdl, Salvatore Cicu, incalza: "Non accettiamo più alcun ritardo, il Governo e la Protezione Civile si attivino". Una prima risposta è arrivata con lo spostamento di due Canadair, uno da Ciampino e uno da Trapani, e con l'attivazione del sistema antincendi francese in Corsica per coprire il nord Sardegna.

Ma intanto l'Isola continua a bruciare.

Le zone più colpite sono nel centro sud dell'Isola e in particolare nel Comune di Laconi, in provincia di Oristano. Negli ultimi due giorni, nonostante l'intervento massiccio di Canadair, elicotteri della flotta regionale, vigili del fuoco, uomini del Corpo forestale e volontari, gran parte del paese è stata evacuata. Si parla complessivamente di 150 famiglie per un totale di 600 persone, tutti alloggiati provvisoriamente in parrocchia, e di un gruppo di 60 scout costretto a rifugiarsi in una scuola. I primi ad essere trasferiti sono stati gli anziani di una casa di riposo, poi i residenti della parte alta del comune. Poche ore prima era toccato ai circa 100 detenuti della colonia penale di Isili, dover salire sui pullman e raggiungere un luogo sicuro (le carceri di Mamone, Sassari e Algheri) e ai residenti del villaggio delle Mimose di Sinnai, a 20 chilometri dal capoluogo, lasciare le case. Paura a San Gregorio con diverse aziende agricole devastate dalle fiamme.

Devastante il rogo scoppiato a Ghilarza, in provincia di Oristano, dove un allevatore è rimasto gravemente ustionato ed è stato trasferito a Sassari. Non destano preoccupazione, invece, gli altri tre feriti. Molti degli incendi, quasi tutti di origine dolosa, sono in fase di spegnimento, mentre altri focolai stanno divampando in Ogliastra. Colpito il comune di Bari Sardo con il fuoco che ha minacciato l'abitato. Solo in serata l'arrivo di un Canadair e un elicottero.

La Sardegna non è l'unica regione che sta facendo i conti con gli incendi. In giornata sono stati registrati roghi a Calice al Cornoviglio (La Spezia), sui monti della Ciociaria in località Badia di Esperia, in provincia di Frosinone, mentre non è ancora stato domato l'incendio che da settimane sta bruciando le pendici del Monte Jovet tra Chiusaforte e Pontebba (Udine). Il bilancio della Protezione civile nazionale parla di 21 richieste di intervento, di cui 8 in Sardegna, 5 in Calabria e 2 rispettivamente in Sicilia e Lazio, e una in Abruzzo, Campania, Liguria e Friuli Venezia Giulia. Quattordici i Canadair utilizzati, 5 dei quali solo in Sardegna.

Venerdì 09 agosto 2013 07:06

http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca_sardegna/2013/08/09/l_isola_in_ginocchio_piange_lacrime_di_cenere_i_ritardi_dei_canadair_e_caccia_agli_incendiari-6-325065.html


RispondiCitazione
Condividi: