Trivelle, Napolitano dice che è legittimo non votare al referendum
L'ex presidente della Repubblica: "Ci si pronuncia su quesiti ben fondati, non è questo il caso"
Roma, 14 apr. (askanews) - Per l'ex presidente Giorgio Napolitano è legittimo non andare a votare al referendum sulle trivelle del 17 aprile. "Se la Costituzione prevede che la non partecipazione della maggioranza degli aventi diritto è causa di nullità" ha detto l'ex capo dello Stato in una intervista a "la Repubblica", "non andare a votare è un modo di esprimersi sull'inconsistenza dell'iniziativa referendaria". Napolitano, che non sa se domenica andrà a votare perchè impegnato in una trasferta a Londra, aggiunge: "Trovo persuasivi gli argomenti sull'inconsistenza e pretestuosità di questa iniziativa referendaria. Non si possono dare significati simbolici a un referendum. Ci si pronuncia su quesiti specifici che dovrebbero essere ben fondati. Non è questo il caso". A proposito dei rapporti tra politica e giustizia dopo l'inchiesta di Potenza, Napolitano afferma: "Vedo qualcosa di molto confuso nei rapporti tra politica e giustizia. Ed è un discorso che non può impantanarsi intorno alle conversazioni intercettate o ai memoriali anonimi. I procedimenti di qualsiasi procura debbono andare avanti nel rigoroso accertamento delle responsabilità penali, dove ci sono, e nell'assoluta distinzione dalle responsabilità proprie del potere esecutivo e legislativo". Int9
Questa è buona . L'emerito può spingere a non votare . Ma non è un reato?
napolitano vai ai giardinetti e cerca di non nuocere più a questo paese,che danni ne hai fatti molti,troppi.altro che emerito..
pensavo che al referendum spingere al non voto non fosse reato, mentre alle politiche si.
invece:
LEGGE ELETTORALE - ART. 98 [ T.U. DELLE LEGGI ELETTORALI; TITOLO VII ] Il pubblico ufficiale, l'incaricato di un pubblico servizio, l'esercente di un servizio di pubblica necessità, il ministro di qualsiasi culto, chiunque investito di un pubblico potere o funzione civile o militare, abusando delle proprie attribuzioni e nell'esercizio di esse, si adopera a costringere gli elettori a firmare una dichiarazione di presentazione di candidati od a vincolare i suffragi degli elettori a favore od in pregiudizio di determinate liste o di determinati candidati o ad indurli all'astensione, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da lire 600.000 a lire 4.000.000.
Per la completezza dell’informazione occorre anche citare l'Art. 51 della legge 352/1970, il quale recita: - si cita solo la parte che interessa - ART. 51. Le disposizioni penali, contenute nel titolo VII del testo unico delle leggi per la elezione della camera dei deputati, si applicano anche con riferimento alle disposizioni della presente legge. Le sanzioni previste dagli Articoli 96, 97 e 98 del suddetto testo unico si applicano anche quando i fatti negli articoli stessi contemplati riguardino le firme per la richiesta di referendum o per proposte di leggi, o voti o astensioni di voto relativamente ai referendum disciplinati nei titoli I, II e III della presente legge.
http://www.beppegrillo.it/2016/04/denunciata_la_viceministro_pd_che_invita_a_non_votare_al_referendum.html
vediamo se napoli tano si becca una denuncia pure lui. Che da ex presidente le leggi dovrebbe conoscerle visto che è stato garante per 8 anni.
il solito doppiopesismo...
bravi
8)
Scoperta dell'acqua calda:
ci mancherebbe pure che fosse illegittimo non votare!
L'aveva già fatto Craxi nel passato invitando gli italiani ad andare al mare. Certo che vedere che un emerito più un presidente del consiglio scendono prepotentemente in campo per invitarci a non votare la dice lunga sulla democrazia di questo paese sfigatissimo. Io non volevo andarci ma hanno fatto bene a suggerirmi di non andare cosi andrò e voterò si.
In realtà Napolitano sta dicendo sempre le stesse cose.
Dice di non andare al referendum adesso e ha fatto tre governi senza il voto popolare prima.
In pratica per Napolitano non esiste nessuna costituzione.
Il referendum è l'unico sistema che ha da esprimersi il popolo. Quindi anche questa espressione popolare per un ex PdR non vale nulla.
Il popolo non si deve esprimere in nessuna maniera e deve sottostare a qualsiasi diktat di quello che viene incoronato non si sa nemmeno da chi.
In fatto che un cittadino non voti per dei suoi motivi rientra nella legittimità e nella libertà personale, diverso è per chi attraverso i media, che fanno da grancassa al sistema, incita a non votare perchè ritiene che i referendum non sia chiaro.
Se per un PdR il referendum non è chiaro non sarebbe il caso di indicare il colpevole di chi non ha voluto chiarezza, che non è il popolo, ma proprio altri che come lui non hanno altro da fare che far fesso continuamente il popolo (specialmente il popolino che nemmeno la repubblica ha reso pu intelligente malgrado la scuola pubblica) ?
Al referendum ci vanno anche gli stranieri che hanno ottenuto la cittadinanza per cui che sappiamo che cosa votano non è nemmeno da considerare.
E poi che cosa importa loro delle trivelle, quando sono qui a inquinare senza che nessuno gli dica nulla,sul territorio di altri e quando hanno fatto i loro comodi se ne vanno da dove sono venuti senza nemmeno in grazie?
Poi dovranno votare anche per la riforma costituzionale, loro che non sanno che cosa sono i sistemi governativi occidentali.
E sono proprio questi che vanno a votare, non capiscono un bel nulla ma quelli vanno a votare certamente, magari senza sapere l'italiano e che cosa sono le nostre leggi,ma ci vanno.
Gli italiani perche sono furbi e tanto intelligenti e capiscono tutto dal 2011 si devono tenere governi eletti da qualcuno che ora incita a non votare al referendum.
Se il referendum non raggiungerà il quorum, gli italiani rischiano di dover pagare una multa all’Europa. La situazione è che il referendum del 17 aprile assume la funzione di evitare un salasso delle loro tasche e di sanare l’illegittimità di una norma voluta dal governo.
Si vota una norma e non le trivelle
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=94861
Si vota una norma e non le trivelle
In effetti la questione è molto marginale per l'estrazione in Italia ma importante per contenere la subsidenza e l'inquinamento nelle zone costiere
http://www.salto.bz/article/11042016/referendum-non-tutto-si-puo-fare-dappertutto [/url]