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Alptransit fino a Milano


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http://www.gdp.ch/notizie/ticino/alptransit-milano-un-sogno-no-si-puo-id49402.html

Ticino - Ferrovia
AlpTransit a Milano: un sogno? No, si puo'
A Vezia AlpTransit si interrompe. E Berna fino al 2040 non da' piu' soldi. Ecco dunque un'idea alternativa che coinvolge il pubblico e i privati e che ha sostenitori di peso.

di Nicola Mazzi - 18 novembre 2013

Il collegamento ferroviario a sud di Vezia e con Milano e' il grande nodo che resta da chiarire per il completamento dell'alta velocita' (*), l'AlpTransit. E da Berna e' stato detto che prima del 2040-2050 non ci saranno fondi per realizzare il tutto. Allora si e' mossa l'ASPAN (Associazione svizzera per la pianificazione del territorio) la quale ha elaborato un'idea da realizzare in tempi brevi e presentato ieri in un incontro.

"Si deve agire subito"

Un convegno che dopo il saluto di Marco Borradori ha visto prendere la parola il prof. Remigio Ratti che ha subito lanciato il dibattito sui binari giusti. "L'apertura di AlpTransit e' alle porte, percio' non possiamo piu' aspettare. Dobbiamo agire ora, non tra sei mesi. E non possiamo attendere i fondi della Confederazione che non arriveranno prima del 2040-2050. Quindi occorre che le due regioni interessate (Ticino e Lombardia) inizino a lavorare in sinergia e a pensare a cosa fare. Inoltre occorre far partecipi del progetto due aree metropolitane come quella di Milano e Zurigo".

Il facilitatore

Ed e' in questo solco che si inserisce il progetto presentato ieri e denominato LuMi (l'acronimo appunto delle due regioni) e che e' stato presentato da Luca Clavarino, il quale si e' autodefinito un "facilitatore". "Noi vogliamo che entri in funzione tra 10 anni. E per questo bisogna agire subito. Il mio ruolo e' quello appunto di facilitare le relazioni, i contatti e cercare i finanziamenti necessari". L'obiettivo e' quello di proseguire appunto AlpTransit a sud di Vezia, aumentando il trasporto tra Lugano e Milano di 200 tracce (l'autorizzazione a percorrere una data tratta della rete ferroviaria in orari definiti con un treno specifico), delle quali 40 di passeggeri e 160 per le merci.

Un costo di sei miliardi

Il progetto prevede una tratta svizzera lunga 27 km (da Vezia appunto a Chiasso) dal costo di circa 3 miliardi di franchi, e una italiana di 43 km con un costo di 2,9 miliardi di franchi. Per un investimento complessivo di circa 6 miliardi di franchi (circa 100 milioni per km). Denaro che Clavarino ha detto potrebbe essere a disposizione attraverso l'Ue, ma anche da partecipanti privati come banche e assicurazioni. "In proposito ho gia' presentato l'idea e ci sono gia' alcuni grandi gruppi interessati. Quindi la via nella quale si vuole agire sarebbe un connubio di attori pubblici e privati."

Chiediamo alla Condotte?

A chi dare il mandato? "Abbiamo gia' la Condotte Cossi che tra pochi anni completera' AlpTransit, perche' non fare un accordo con questa grande azienda che conosce gia' i vari problemi e le soluzioni?" E se ora per andare da Lugano a Milano ci si mette circa 75 minuti, con questo nuovo collegamento si vuole arrivare a 25 minuti. Cosi' come si vuole ridurre i tempi tra Zurigo e Milano a 130 minuti.

"Ricetta anti traffico"

Da parte sua l'ing. Pierino Borella ha spiegato che l'unica soluzione per attutire l'incremento del traffico previsto per i prossimi anni e' quella di puntare sul proseguimento di AlpTransit. "Non credo invece nelle sei corsie della A2. Per contenere i costi vedo piuttosto un progetto che non usi due, ma un'unica canna."

Molte gallerie

Infine il prof. Gianni Grassi ha illustrato, nel dettaglio il progetto LuMi. In sostanza il progetto prevede gran parte del tracciato in galleria, con una bretella che si collega alla stazione di Lugano e un'altra, eventuale, a quella di Mendrisio. Il nuovo tracciato passa anche sul Ponte Diga di Melide e poi si infila sotto il Generoso per arrivare, sempre in galleria, a Chiasso. Mentre nel tratto italiano si userebbe la galleria Monte Olimpino II per poi proseguire verso Seregno e quindi arrivare nella capitale lombarda.

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(*) Se Alptransit sia alta velocita' e' una questione di punti di vista. In Svizzera non si parla di alta velocita', parlando di Alptransit. E' pur vero che specialmente sotto le gallerie alpine i treni saranno molto piu' veloci e molto piu' frequenti di adesso. Quelli merci molto piu' lunghi, ed alti. Le cittadine ticinesi saranno collegate fra loro via treno da una distanza temporale di una decina di minuti, non per via dell'alta velocita' (il treno metropolitano TILO raggiunge al massimo gli 80 km/h) ma per via del percorso piu' diretto, senza saliscendi.
Insomma non viaggeranno treni stile TGV. Comunque, dovendo passare per forza dalle stazioni intermedie non e' che vi possano transitare a 200 km/h.
Se ho capito bene le velocita' massime saranno attorno ai 160 km/h, che non mi sembra propriamente quel che si intende per alta velocita' in campo ferroviario.

Ricordo che con Alptransit si intende il progetto ferroviario di attraversare le Alpi attraverso gallerie di base, dunque senza piu' i famosi saliscendi dentro le gallerie elicoidali. Alptransit comprende due direttive nord-sud: quella del Loetschberg-Sempione e quella del Gottardo. La prima sbocca a Domodossola. La direttrice del Gottardo si dirama via Monte Ceneri fino a Lugano (oggi) e via Luino (oggi). Le linee attuali Lugano-Milano e Luino-Novara sono quel che sono, a bassa velocita', oserei dire. Oso anche dire che e' vergognoso il disinteresse dell'Italia, che non ha messo una cicca, seppur la realizzazione di Alptranist le abbia portato una notevole quantita' di lavoro. Un perfetto investimento di stile keynesiano, mi sembra. Senza il minimo ringraziamento. Anzi, esattamente il contrario.


Citazione
Luca Martinelli
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1984
 

Speriamo che rimanga tutto campato per aria!!!!!!!!!!!! Ci manca solo un'altra linea a rompere le palle in questo territorio dove non è rimasto nemmeno un prato!!!! Eppoi, è davvero necessario correre a 250 all'ora per portare lo strudel a Milano? Basta!!!!!


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