Babilonia la Grande...
 
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Babilonia la Grande Prostituta

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GioCo
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[15]L'angelo continuò a spiegare: "Le acque che hai visto, dove abita la prostituta, rappresentano popoli, moltitudini, nazioni e lingue. [16]Il mostro e le dieci corna che hai visto odieranno la prostituta, la lasceranno nuda e priva di tutto, divideranno la sua carne e distruggeranno i suoi resti con il fuoco". (Apocalisse, 17:15-16, versione CEI).
"La donna che hai visto è la grande città che comanda su tutti i re della terra". (Apocalisse, 17,18 versione CEI).
[2]L'angelo gridò con voce potente: "è caduta! La grande Babilonia è caduta! È diventata dimora di demoni, rifugio di tutti gli spiriti immondi, rifugio di ogni uccello impuro e ripugnante. [3]Tutte le nazioni hanno bevuto il vino della sua sfrenata prostituzione, i re della terra si sono prostituiti con lei, e i mercanti si sono arricchiti della sua ricchezza favolosa". (Apocalisse, 18:2-3 versione CEI).
(fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Babilonia_la_Grande#Nell.27Apocalisse)

Moloch, chi é? Il suo simbolo è un gufo, che da sempre rappresenta la dualità se legato a un aquila. Ora, il Gufo è il simobolo inequivocabile che emerge dal Bohemian Club, da un angolo nascosto del dollaro (banconota) dall'intreccio delle strade attorno la casa Bianca. Il fascio littorio è presente nelle monete e nel concresso degli Stati Uniti e l'acquila è il simbolo della nazione. Al Bohemian Grove (California) si fa un rito, dove un manichino rappresentante "le preoccupazioni", cioè una prostituta, viene bruciata ai piedi di un gigantesco altare di pietra raffigurante un Gufo. Il Gufo e il Toro sono gli animali cornuti rappresentanti Moloch. La prostituta è Astaroth, Iside, Inanna, Ishtar e anche Eostre da cui Easter (Pasqua) cioé colei che si inebria del sangue delle nazioni, odiata dai seguaci di Moloch che sacrificano la sua figura che però ritorna ogni anno, come la fenice e a pascqua cos'è meglio di un uovo (se non si era capito) per rappresentare la bestia magica?
Come il coniglio, rappresentate simbolico della luna e la fertilità. Tutti simboli legati a divinità materiali e ai guardiani. I visitatori che vengono da altri luoghi secondo certa mitologia antica ed esoterica moderna (secondo le fonti citate, anche di certa massoneria).

Allora facciamo due più due e non iniziamo a elaborare complottismi, avendo solo il coraggio di vedere le cose come stanno, senza aggiungere fantasie (che non c'è alcun bisogno). Abbiamo uno papiro, l'Apocalisse di Giovanni, compreso nel corpo degli scritti rappresentati il nuovo testamento (forse lo scritto più antico databile?), libro sacro ai cristiani. Abbiamo un dio del vecchio politeismo redivivo che rappresenta in pieno l'America elitaria e l'attuale sistema tecnologico, astrale (NASA), economico e sociale veicolato dai media e che pare proprio essere stato scelto per opporsi a quella precisa simbologia cristiana. Anzi, costruito ad arte. Abbiamo l'evidenza di un abbadono di massa della religiosità monotesita cristiana per una fede materialista. Abbiamo il contrasto con la fede monotesita non erodibile dall'interno (quella mussulmana). Abbiamo in questa elité una minoranza ebrea ma di ceppo sefardita (orientale) quindi "importati per convenienza" e di seconda mano, da sempre legati allo sfruttamento economico gestito nell'ombra e alla creazione di debito per conto dei poteri forti del momento (da Gengis Khan in poi).

Ci occorre altro per capire se siamo o meno "sacrificabili" come le mucche? Per capire quale guerra spirituale si sta consumando nel sottobosco in ombra della coscienza collettiva umana?
Che sia artefatta, finta (a prescindere da quale lato ci convince di più, tra monoteismi, politeismi e ateismi vari) non ho molti dubbi, ma anche che è una reltà del tutto occultata dietro i paraventi dei media. Il che significa che per me può apparire finta, ma che c'è gente importante che la ritiene un dogma, un fondamento sacro. Questo può essere un problema. No?
Varrebbe forse il caso di tenerne conto.

Fonti:
http://www.anticorpi.info/2015/03/simbologia-del-gufo-e-della-civetta.html#
http://www.aleteia.org/it/religione/articolo/il-significato-della-pasqua-oltre-i-coniglietti-di-cioccolata-5820429960740864
http://clubdelmistero.altervista.org/simbologia-coniglio-2/
https://it.wikipedia.org/wiki/Fascio_littorio
https://it.wikipedia.org/wiki/Sefarditi


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TonyConcilianti
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Che poi se vogliamo ci sono altri indizi che abbiamo davanti agli occhi :

"Di voi pastor s'accorse il Vangelista, quando colei che siede sopra l'acque puttaneggiar coi regi a lui fu vista" (Divina Commedia, Inferno, XIX, 107-117)

"From this cloud where I hang dangle in the blue
I spy you all tiny creatures on the ground below
For my being reckless got me strung up in the sky
But love is flawed now see the lowlies cry
Cut my cord now better then better off to die"
( DuranDuran )

C'è altro da aggiungere ?


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PietroGE
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Babilonia è la rappresentazione della società multietnica multiculturale e multireligiosa che si sta costruendo in Europa e in occidente in generale.
È legata al racconto della Torre di Babele e alla separazione dell'umanità in popoli diversi voluta da Dio stesso.


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GioCo
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Babilonia è la rappresentazione della società multietnica multiculturale e multireligiosa che si sta costruendo in Europa e in occidente in generale.
È legata al racconto della Torre di Babele e alla separazione dell'umanità in popoli diversi voluta da Dio stesso.

Quello che intendevo dire PietroGE, è che l'impalcatura storica e sociale che osserviamo è un classico "divide et impera" romano su scala globale e su base religiosa. Che l'America sia di dominanza cristiana, dal canada all'argentina, direi che è un evidenza incontrovertibile. Non tutta cattolica, certamente, ma l'unione religiosa è sicuramente più concretamente ralizzata di quella politica ed economica, no? Nel suo insieme quindi posside tesi e antitesi cristiane perchè è l'epicentro politico ed economico del momento. La tesi cristiana è Dio e Cristo salvatore nella trinità (positiva) e la sua antitesi è l'Abisso e il suo Signore con la sua trinità (negativa). Entrambi si riconoscono come la spiritualità in opposizione alla concretezza materiale. Questa impalcatura mentale culturale ereditata da noi "occidentali" è la lente impiantata nel cervello (che ci piaccia o meno) con cui analiziamo tutta la realtà dell'esperienza individuale. Quindi, è obbligatorio secondo questo impianto che il paese-nazione crogiuolo di civiltà che si propone a guida spirituale e materiale globale raduni in sé entrambe queste correnti di pensiero opposte.
Questo non vuol dire che non lo fa anche la Cina, la Russia o l'India, ma mi pare evidente che tali Stati-Nazione traducano e intendano quell'idea dualista (dividi e opponi tra loro le fazioni) in modi un pochetto differenti. No?


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Rosanna
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Infatti il vero potere in Usa è detenuto dal gruppo dei neocon, responsabili con Bush dell'11 settembe 2001.

Robert Kagan è il personaggio attualmente più rappresentativo dei neocon, ha ricoperto anche incarichi di consigliere presso l’Amministrazione Presidenziale, è è il più attivo e noto esponente: recentemente ha pubblicate due opere di grande successo: "ll diritto di fare la guerra". "Il potere americano e la crisi di legittimità" e "Paradiso e potere. America ed Europa nel nuovo ordine mondiale".

Mi sembrano molto discutibili le idee di questo gruppo politico, molto potente, che detiene ancora oggi molta influenza sul Congresso Usa.

http://cronologia.leonardo.it/mondo20c.htm

RELATIVISMO ETICO

I " neocon " intendono superare il relativismo sia etico che politico secondo il quale ogni civiltà ha una sua autocentralità, propri valori di riferimento e conseguentemente nessuna civiltà può considerarsi superiore a un’altra e tutte vanno tutte ugualmente considerate su un piede di parità. Essi sostengono invece che nel mondo vi è un progresso, che alcune civiltà e relative visioni etiche possono considerarsi più evolute di altre. Il punto di riferimento del giudizio è sempre l’uomo nella sua totalità e concretezza che ha, dovunque in qualunque latitudine e a qualunque razza appartenga gli stessi bisogni fondamentali.

Ogni uomo aspira alla libertà e al benessere: questi beni sono diffusi soprattutto in USA che sono espressione generale e più matura della civiltà dell’Occidente. La libertà è la condizione al benessere: la libertà rende possibile esprimere le proprie capacità e le proprie scelte non solo nel campo spirituale e culturale (religione, opinioni politiche, etiche ecc) ma anche nel campo della realizzazione economica: gli Usa (e l’Occidente in generale) conoscono la prosperità perchè in essi è fiorita la libertà.

Non si può ad esempio mettere sullo stesso piano la civiltà dell’Occidente e quella islamica fondamentalista di un Mullah Omar o di Komeini: in quei paesi vediamo mancanza di liberta, terrore, donne oppresse e lapidate, culto della morte e guerre ininterrotte e conseguentemente povertà e sottosviluppo. Paesi come l’iraq e l’Iran sono state favorite dalla natura per i preziosi giacimenti di petrolio ma pure in essi la vita è angosciosa e misera perché manca la libertà e conseguentemente anche la prosperità.

D’altra parte l’emigrazione verso L’Occidente è un fenomeno che ben mostra come tutti gli uomini in quanto uomini dotati degli stessi bisogni fondamentali ritrovano in esso una vita migliore e per raggiungerla non temono di sottoporsi ad ogni terribile sacrificio pur di fare si che, se non essi, almeno i propri figli possano un giorno godere di vivere in quella civiltà: l’America è il sogno di tutta l’umanità.

Da questa concezione nasce conseguentemente l’idea che diffondere il modo di vivere americano sia inteso non come sopraffazione ma come liberazione degli uomini. Se non vogliamo rassegnarci all’idea che la maggior parte dell’umanità viva nell’oppressione e nel sottosviluppo dobbiamo ammettere che tutti gli uomini, se viene offerto loro la occasione, siano capaci di vivere in libertà e creare la loro prosperità. Ad esempio, non è affatto vero che gli Iracheni siano condannanti per razza o per irreversibile contesto storico a vivere sotto grottesche dittature e ai limiti della sopravvivenza: bisogna offrire loro la possibilità di un vivere secondo quel modello di libertà che porterà loro anche il benessere.

LA STORIA DEL 900

I " neocon " partono da una ricognizione della storia del '900

Gli USA tradizionalmente sono stati isolazionisti seguendo la "dottrina Monroe“ del 1823 secondo la quale come gli europei non dovevano intromettersi negli affari delle Americhe cosi gli Americani non dovevano intervenire nei problemi dell’Europa e, data la situazione politica di inizio secolo, possiamo dire praticamente del mondo: malgrado alcune vistose eccezioni (come l’acquisto delle Filippine in seguito alla guerra con la Spagna) gli USA sono sempre rifuggiti dall’idea di espandersi al di fuori dei propri confini che era invece aspirazione forte delle potenze europee.
Tuttavia lo sviluppo della storia ha reso sempre più piccolo e interdipendente il mondo per cui gli Americani sono stati costretti, contro le proprie aspirazioni, ad intervenire nel mondo. Solo dopo aver superato un grandissimo disagio spirituale e una fortissima opposizione interna sono intervenuti nella Prima Guerra Mondiale quando una vittoria degli Imperi Centrali avrebbe minacciato anche la democrazia e gli Usa stessi.

Subito dopo però si sono ritirati nel proprio isolamento e non vollero nemmeno partecipare alla Società delle Nazioni. Ma questo atteggiamento in effetti ha permesso l’affermarsi del nazismo in Germania e del nazionalismo in Giappone che hanno affermato una concezione “malvagia” del mondo secondo cui quelle nazioni erano considerate superiori e avevano il diritto di asservire o distruggere gli altri popoli (slavi, ebrei o cinesi), hanno portato i lager, gli stermini di massa, ogni orrore

Solo tardi l’America è scesa in campo contro di essi e dopo una lunga e sanguinosa guerra è riuscita a debellare quelle ideologie e portare in quei paesi libertà, democrazia e quindi benessere .

Si è pero profilato un secondo pericolo per l’umanità: il comunismo. Questo ha prodotto oppressione e miseria. I capi comunisti elevati a semidei con grotteschi culti della personalità hanno portato a fallimenti economici clamorosi con la conseguente morte per fame di milioni di individui (in URSS e in Cina in Cambogia) e per far tacere le critiche hanno sterminati la stragrande maggioranza dei comunisti stessi (purghe di Stalin , Rivoluzione culturale in Cina, killing field in Cambogia): anche il comunismo può essere allora definito, come già il nazismo il “male” (“impero del male“ secondo la celebre definizione di Reagan). Gli americano per quaranta anni lo hanno combattuto e alla fine sono riusciti a sconfiggerlo salvando per la seconda volta il mondo.

L’ISLAM FONDAMENTALISTA

Attualmente si profila un nuovo pericolo un nuovo “male” da combattere: il fondamentalismo islamico. Questo è molto meno dotato di mezzi di quanto lo fossero il comunismo o il nazismo tuttavia è un estremamente insidioso per la possibilità che ha esso, attraverso il terrorismo, di creare il caos in Occidente: secondo la minaccia bin Laden anche un numero molto contenuto di combattenti islamici (terroristi) può trascinare l’Occidente in una crisi di incalcolabile portata e minacciare le basi stesse della civiltà americana. Terroristi islamici potrebbero infatti compiere attentati in centri commerciali, ferrovie, industrie e bloccare la vita economica della nazione, potrebbero costringere a limitare quindi anche le libertà fondamentali che sono l’essenza stessa dell’America fin dalla sua formazione. Non vi è la possibilità di una difesa passiva; non è possibile controllare tutti gli obbiettivi possibili, praticamente infiniti, non bastano i normali controlli di polizia e il tradizionale sistema giudiziario garantista.

Il terrorismo è sostenuto infatti palesemente o nascostamente da regimi illiberali dispotici, impregnati di fanatismo antiamericano: gli stati canaglia (rogue states) che non rispettano il diritto internazionale e vengono quindi a costituire “l’asse del male”.

Il fondamentalista combatte l’America non per quello che fa ma per quello che è: solo strumentalmente essi rivendicano questo o quell’altro obiettivo (controllo del petrolio, ritiro americano, annientamento di Israele): in effetti quello che essi vogliono, e lo dichiarano apertamente, è combattere la libertà perchè temono, e a ragione, che qu
esta possa espandesi nei loro paesi mettendo quindi fine ai regimi oscurantisti dispostici , oppressivi.

La lotta fra America e fondamentalismo assume quindi i colori della lotta del bene contro il male come era stato per la lotta il nazismo e al comunismo

Occorre quindi contro di essi bandire un “crociata”, si tratta di una guerra mondiale che sarà lunga e difficile: ma è meglio combatterla ora e non aspettare che le concezioni malefiche del fondamentalismo islamico si siano affermato e sviluppato ripetendo lo stesso errore compiuto negli anni ‘30 nei confronti del nazismo .

Siamo quindi alla IV Guerra Mondiale: la "dottrina" di Bush ha mostrato come vincere la Quarta come Truman mostrò come vincere la Terza

Come scrive Norman Podhoretz:

"La strada sulla quale gli Stati Uniti si sono incamminati dopo l'11 settembre è la sola strada sicura. Mentre procediamo su di essa, sorgono inevitabilmente questioni sulla sua giustezza e tali questioni sollevano richieste di ritiro dal campo di battaglia. Cose analoghe sono avvenute durante la seconda guerra mondiale e ancor più durante la terza (la guerra fredda). Ma siamo soltanto nella fase iniziale di quella che promette di essere una guerra molto lunga. In passato siamo andati avanti nonostante insofferenze e scoraggiamenti, per tutto il tempo necessario fino al giorno della vittoria, ed è esattamente questo che siamo chiamati a fare oggi.
Perché oggi proprio come durante quei titanici conflitti, dobbiamo combattere contro una forza assolutamente malvagia: l'islamismo radicale e gli stati che appoggiano, proteggono e finanziano il terrorismo. Questo nuovo nemico ci ha attaccato sul nostro territorio (cosa che né i nazisti né tanto meno l'Unione Sovietica erano mai riusciti a fare) e minaccia di colpirci di nuovo. Il suo obiettivo è la distruzione di tutto ciò per cui l'America ritiene giusto combattere. E' proprio questo, quindi, che noi, non meno della grande generazione degli anni '40 e della sua erede spirituale degli anni '50, abbiamo il dovere e l'onore di difendere”

Si teme pure che Cina e Russia malgrado le apparenze alla fine siano solidali con le dittature medio-orientali perchè in realtà esse stesse sono regimi illiberali.

Si ritiene che l’America fino all’11 settembre sia stata troppo debole e arrendevole verso il terrorismo islamico

Gli Americani non hanno reagito alla presa di ostaggi dei propri diplomatici a Teheran (un fatto inaudito nella storia - vedi in IRAN, IERI E OGGI >), sono fuggiti dal Libano nel ‘82 dopo un attentato, si sono ritirati dalla Somalia dopo aver perso alcuni soldati, hanno sopportato senza reagire la uccisione di propri cittadini in tutto il mondo arabo, attentati continui alle proprie sedi diplomatiche e finanche sul suolo nazionale. Hanno cosi ingenerato l’idea della loro debolezza: bin Laden ha pensato e dichiarato che i russi erano stati miglior combattenti e che se li avevano sconfitti avrebbero potuto ancora più facilmente combattere gli Americani “perchè i vostri giovani (Occidentali ) pensano solo a salvare la loro vita mentre i nostri giovani sono disposti a sacrificarsi" (comunicato per l'attentato di Atocha)

L’11 settembre non è un fatto occasionale: è il culmine di una lunghissima serie di attentati a cui l’America non ha sostanzialmente reagito ingenerando la convinzione della propria fragilità e viltà: se l’America avesse reagito adeguatamente prima non ci sarebbe stato l’11 settembre cosi come se l’America fosse intervenuta in tempo contro il nazismo non ci sarebbe stata nemmeno la Seconda Guerra Mondiale.

LEGALITA' INTERNAZIONALE

I "neocon" Non credono alla efficacia di intervento dell’ONU e di altri simili organismi, del diritto internazionale, dei trattati.

L’ONU non ha mai fermato una guerra, non ha mai risolto una crisi: non sarà certo l'ONU a fermare il fondamentalismo islamico come non ha fermato nè i nazisti nè i comunisti. I principi internazionali sono in realtà i principi di libertà (diritti umani) propri degli Occidentali che attualmente vengono usati strumentalmente da quelle forze negatrici di ogni libertà. Quel tanto di legalità che c’è nel mondo è dovuto essenzialmente alla forza degli USA, al timore del loro intervento. Certamente l’ONU non ha fermato l’invasione del Queit o i massacri nella ex Jugoslavia, le guerre arabo-israeliane, guerre e guerriglie in africa: certamente non difenderà l’America dall’assalto del terrorismo islamico.

Il mondo è una giungla in cui bisogna sapersi difendere da soli e non bisogna fingere che esista un autorità super nazionale o leggi internazionali che siano n grado di difenderci. Classico è l’esempio dell’orso fatto da Kagan

Se si sa che nella foresta si aggira un orso (il terrorismo islamico) non bisogna (come fanno gli europei) armarsi di un coltello e cercare di non provocarlo nella speranza di non essere attaccati: prima o dopo l’orso feroce attaccherà e non saranno in grado di difendersi. Bisogna invece amarsi di un fucile e andare a scovare l’Orso per ucciderlo e liberarsi così del pericolo che esso rappresenta per tutti. Certo chi non ha il fucile (sufficienti forze militari cioè gli europei) può pure illudersi che basti il coltello ma se si ha il fucile vedrete che tutti poi lo useranno

Altro esempio famoso è quello del west: gli sceriffi danno la caccia ai banditi per eliminarli: i proprietari e gli avventori del saloon possono avere poco simpatia per gli sceriffi perché temono che li coinvolgano nelle loro sparatoria contro i banditi e sperare che alla fin fine i banditi possano anche accontentarsi di qualche bicchierino, senza fare troppi danni. Ma in realtà gli sceriffi colpiscono proprio per rendere sicuri i saloon perché i banditi non si accontenteranno solo di un bicchierino se nessuno li ferma.

Si pensa a un equilibrio instabile in cui la democrazia è il mezzo fondamentale per importare pace, stabilità e benessere Le guerre vengono riportate quindi a una concezione generale del mondo non sono legate a motivi strettamente difensivi

Non si tratta di stabilire se una guerra è giusta o meno secondo il criterio che sia una risposta a un attacco conclamato o meno ma bisogna vedere nella concretezza storica quali sono i valori in gioco.

Le guerre non sono più, come un tempo, dichiarate apertamente e combattute da eserciti schierati, ma sono combattute con ogni mezzo, in ogni luogo, in un mondo cosi interdipendente nel quale ogni avvenimento che accade in un punto qualsiasi di esso ha immediate ripercussioni su tutti il resto del mondo.

Non bisogna allora farsi “ legare le mani “ da considerazioni giuridiche che varrebbero solo per una parte e che invece l’altra parte ignora e strumentalizza.

Non si ignora il fatto che poi gli Americani stessi sarebbero i giudici o, come si dice, gli sceriffi del mondo intero. Ma non esiste una autorità moralmente e politicamente superiore che possa mettere ordine come d’altra parte non è mai avvenuto nella storia.

Non si nasconde che cosi sì forma una sorta di impero americano potenzialmente esteso su tutta la terra: tuttavia si ritiene che un tale impero sia anche un impero apportatore del bene (libertà e benessere) che combatte il male (oppressione e povertà).

Non si nega che questo stato di porti vantaggi all’America stessa ma si ritiene pure che ci sia una specie di coincidenza fra il bene dell’America inteso in senso lato e quello del resto del mondo.²%

AMERICA ED EUROPA

Il movimento "neocon" non solo non nasce dal nulla, ovviamente, ma sostanzialmente è in linea con la tradizione americana che risale fin alla formazione della nazione.

Fin dal primo sbarco dei Padri Pellegrini l’America si è posta come un luogo in cui potessero regnare la pace, la libertà, il
lavoro in una parola uno stato ispirato alla morale e non alla ragion di stato.

In seguito mentre la vecchia Europa era dilaniata in guerre incessanti per il predominio e per l’espansione gli USA invece dichiaravano che non volevano partecipare ai giochi delle grandi potenze, che non volevano territori coloniali e si isolavano al di la degli oceani.

Mentre le nazioni europee quindi realisticamente (loro sì) distinguevano chiaramente l’etica dalla politica gli interessi nazionali dalla giustizia in generale gli USA invece rafforzavano l’idea che anche la politica internazionale doveva avere un valore, una connotazione etica. Quando poi l’evolvesi della politica internazionale ha portato gli Usa a potenza mondiale intervenendo prima nelle guerre mondiali, nella lotta al comunismo e in tutte le vicende politiche del mondo si è sempre mantenuta l’idea della dimensione etica: si combatte per il bene contro il male: il bene è la libertà e la democrazia, il male è ciò che si oppone ad esse impersonato dal nazismo, dal comunismo, ora dal fondamentalismo islamico: L’americano medio cosi si rappresenta la propria storia: che essa corrisponda effettivamente e in quale misura alla realtà poi è tutt’altra questione.

I pensiero "neocon " in realtà è solo un aggiornamento e se vogliamo una ripresa della tradizionale visione politica americana e questo spiega il suo successo di fondo a prescindere dal numero esiguo di intellettuali che la propugna.

Per quanto riguarda l’Europa essi osservano che finchè erano le nazioni europee a dominare il mondo, (loro sì) l'uso della forza era frequente e ben tollerato e alla fine per ben due volte dopo con un intervallo di appena 20 anni si sono affrontate e distrutte a vicenda in due guerre sanguinose come mai nella storia. Dopo tali disastri, dal 45 in poi hanno finito con l’affidare la propria sicurezza all’America

In questo modo essi possono permettersi un tenore di vita alto, si possono permettere pensioni, assistenza sanitaria e lunghe ferie (il "paradiso") grazie al basso livello delle spese militari, consentito dalla protezione Statunitense (il "potere").

E' l'immagine del "free ride" (prendere l'autobus senza pagare il biglietto).

In questo modo però hanno perso il senso della realtà internazionale finendo con il credere che realmente l’ONU o il diritto internazionale li possano difendere da pericoli. Ma certamente l’ONU non li difenderà dai terroristi islamici cosi come non li protesse dal pericolo comunista: la loro sicurezza invece dipende solo dal potenziale militare USA che invece restano “impigliati” nella storia ad esercitare il potere in funzione del bene comune e della difesa dei valori dell’Occidente .

Tuttavia la diversità di cultura strategica non discende direttamente, come sembrano pensare molti europei e anche alcuni Americani, da una diversità del carattere nazionale ma si tratta di un fatto contingente.

Si auspica che l’Europa possa ritrovare un suo ruolo internazionale ed affiancare l’America nella sua azione stabilizzatrice.

In particolare va pure rilevato il rapporto con il mondo cristiano.
In generale nel "neocon" vi è la tendenza a affermare i valori tradizionali dell’Occidente come la famiglia, il lavoro, in generale i principi morali tradizionali in opposizioni a tendenze troppo innovatrici che ne mettano in dubbio la validità: emblematico il problema dei matrimoni fra omosessuali: in questo campo essi concordano con la critica cristiana in generale a certe tendenze del mondo moderno.

La Chiesa cattolica tuttavia appare estremamente ostile all’uso della forza come mezzo per mettere ordine nel mondo e quindi si scontra con la dottrina "neocon" : emblematico in questo ambito l’opposizione strenua di papa Giovanni Paolo II all’intervento militare in Iraq: tutti ricordano il veemente appassionato appello del vecchio papa.

I movimenti religiosi evangelici Americani invece paiono consentire in maggior parte anche a interventi militari considerati indispensabili: pure in questo caso la differenza pare riflettere i diversi atteggiamenti dell’Europa e dell’America.

http://cronologia.leonardo.it/mondo20c.htm


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PietroGE
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Quello che intendevo dire PietroGE, è che l'impalcatura storica e sociale che osserviamo è un classico "divide et impera" romano su scala globale e su base religiosa. Che l'America sia di dominanza cristiana, dal canada all'argentina, direi che è un evidenza incontrovertibile. Non tutta cattolica, certamente, ma l'unione religiosa è sicuramente più concretamente ralizzata di quella politica ed economica, no?

La dominanza cristiana sta svanendo a favore di un ateismo illuminista dedito al dio denaro (specie negli USA) dove la moralità è solo di facciata.
Questo si rispecchia anche nella politica che le classi dirigenti portano avanti, una politica senza alcuna direttiva di rispetto per l'identità altrui, tesa solo agli interessi immediati della lobby che di fatto gestisce la politica estera americana e in parte europea, come la guerra in Libia dimostra.

Proprio i neocons sono quelli che dichiarano : "noi creiamo la realtà" e gli altri sono costretti a venirci dietro.
La stessa arroganza del racconto della Torre di Babele : costruiamo una torre per arrivare sino al cielo. Come andò a finire è cosa nota.

Non c'è secondo me il "divide et impera" su base religiosa, c'è la pretesa di creare l'uomo nuovo (un'altra volta!) non più diviso da identità religiose portatore di un sincretismo che alla fine non fa altro che annullare qualsiasi religione. Se tutte le religioni sono vere, sono tutte false.
Queste sono le basi del nuovo ordine mondiale che si cerca di instaurare.
Questa è la Babilonia.


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GioCo
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Quello che intendevo dire PietroGE, è che l'impalcatura storica e sociale che osserviamo è un classico "divide et impera" romano su scala globale e su base religiosa. Che l'America sia di dominanza cristiana, dal canada all'argentina, direi che è un evidenza incontrovertibile. Non tutta cattolica, certamente, ma l'unione religiosa è sicuramente più concretamente ralizzata di quella politica ed economica, no?

La dominanza cristiana sta svanendo a favore di un ateismo illuminista dedito al dio denaro (specie negli USA) dove la moralità è solo di facciata.

Se ti riferisci alla sostanziale mancanza identitaria del ragionamento sottostante, sono d'accordo. Non esiste nessuna dualità, è solo un costrutto, un programma preconfezionato che ci fornisce dei filtri mentali per interpretare le cose "più comodamente". Diverso è certamente lo sforzo per costruirci da soli i nostri filtri e poi usarli, sapendoli comunque inevitabili per "vedere". Uno sforzo che (facilmente) chiede una vita intera e che non tutti sono disposti a permettersi. Melgio la fede nel preconfezionato, no?
Offende e difende anche meglio.
Per quanto invece concerne "la dominanza", bisognerebbe prima intendersi su chi domina chi e cos'è l'esercizio del dominio. C'è un dominio temporale, tipo il Re che ti condanna a morte o il prelievo delle tasse, che viene (obbligatoriamente) esercitato con la forza, la minaccia e la persuasione anche verso l'età infantile (la scuola dell'obbligo). Il mezzo meno violento per gli oppositori era l'esilio o altre forme di isolamento sociale, oggi molto meno efficaci nel concreto. Chiaramente atti che nessuno può o vuole accettare perché avvertiti come limitazione alla propria volontà, da qui l'esigenza della mistificazione (=sopportare la prevaricazione) che c'è oggi ma è sempre identica in ogni tempo. I papi del 1300 faceno oscenità tanto quanto i mercanti di oggi. Chiaramente con la civiltà, nata per la forza della schiavitù fin dagli albori della Storia umana, riconosce la posizione di chi è autorizzato a imporre la propria volontà e chi invece solo di subirla. E' un ordine sociale elettivo che ha permesso all'uomo di prolificare come i vermi in terra ma non è inscritto nel nostro DNA è solo religiosamente e socialmente auto-giustificato.
In questo senso, dire che la dominanza cristiana sta svanendo è percepire la decandenza di una specifico aspetto della cristiana in specifiche località. Tipo andare in chiesa a pregare la domenica. Ma se guardo il Giubileo a Roma non mi viene da confermare la questione. Per essere cristiani non è necessario professasi tali, ne andare in chiesa, ne leggere la bibbia (cosa tra l'altro che possiamo fare solo recentissiamemente) basta avere la testa formattata in quel modo. Da ignoranti. Pure dichiarandosi spietatamente "laici materialisti". Sai chi era laico nel medioevo? L'asperante prete.
Per ciò se sei un fervente anti-cristiano, magari buddista, o wikkiano, o newegiano, o anche satanista, non ti accorgi che stai mutuando la stessa identica dottrina, solo con vestitini da bambola diversi. Tutti coloratissimi e adatti al supermarket del sacro. Dove ovviamente abbiamo anche i cattolici, il prodotto solare che permane di punta.


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spadaccinonero
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ottimo post

degno di te GioCo

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Anonymous
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ottimo post

degno di te GioCo

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Mi associo 8)


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Primadellesabbie
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@ GioCo

Penso anch'io che la "lente" forgiata dal Cristianesimo abbia il ruolo ed il peso che tu descrivi, e che una parte caratterizzante sia da attribuire alla peculiare concezione dell'origine e del rapporto bene-male che ne é derivata.

Se però ci soffermiamo su quello che conosciamo del messaggio originale, ci viene fatto di pensare al suggerimento e all'instaurazione di un rapporto diretto con la divinità, sottolineato più volte anche dal forte contrasto con certe concezioni del contesto in cui fu divulgato. Rapporto diretto che viene turbato e capovolto dalle organizzazioni religiose sorte successivamente, in prima fila la Chiesa Romana.

Nel caso accogliessi queste mie osservazioni, vedresti in una prospettiva diversa gli avvenimenti contemporanei.

Non voglio semplificare troppo, ma certo conservatorismo, che definirei istintivo, pare ergersi a difesa della dogmatica fuorviante che ha plasmato la nostra società ed il groviglio di contraddizioni che ne deriva, anziché a difesa del "Cristianesimo" che, forse, proprio in circostanze drammatiche come quelle che incombono, intravvede dopo 900 anni (dall'ultima possibilità), una seppur debole chance.

Prova a pensarci. In questa ipotesi la visione millenaristica che proponi potrebbe dissolversi o, al contrario, se ne potrebbero definire con maggior approssimazione i termini che si vanno delineando.


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ottimo post

degno di te GioCo

8)

Io, contrariamente, lo considero schizofrenico, ma è scritto in un italiano semplice come lo studio delle curve logaritmiche di altro utente.


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PietroGE
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Se ti riferisci alla sostanziale mancanza identitaria del ragionamento sottostante, sono d'accordo. Non esiste nessuna dualità, è solo un costrutto, un programma preconfezionato che ci fornisce dei filtri mentali per interpretare le cose "più comodamente". Diverso è certamente lo sforzo per costruirci da soli i nostri filtri e poi usarli, sapendoli comunque inevitabili per "vedere". Uno sforzo che (facilmente) chiede una vita intera e che non tutti sono disposti a permettersi. Melgio la fede nel preconfezionato, no?
Offende e difende anche meglio.

Per quanto invece concerne "la dominanza", bisognerebbe prima intendersi su chi domina chi e cos'è l'esercizio del dominio.

Va bene, però si rischia di ricadere nel solito " conosci te stesso", la personalizzazione della religione, l'impossibilità di approfondire per mancanza di tempo e voglia e alla fine il ritornare l "preconfezionato" perché magari non si sono trovate altre vie.

La "dominanza" si esplica in due modi :
-L'imposizione di valori e di comportamenti.
-La volontà di potenza.
Entrambe mancano oggi al cristianesimo. Questa religione appare a me come ripiegata su se stessa con una sostanza che non va al di la della mediaticità delle "adunate oceaniche".
Ben diverso era i cristianesimo medievale, quello che fermò l'invasione islamica, che mise le basi per la civiltà europea come successore dell'era classica.

Il documento postato da Rosanna è interessante perché la democrazia la moralità e i valori di libertà vengono resi strumenti di una politica di distruzione e di caos che poi sfocia nell'opposto : terrorismo, dittatura prevaricazione. Ma agli autori non importa un fico secco, se fanno gli interessi della lobby che gestisce la politica estera USA. La novità consiste nel fatto che mentre prima si tentava i conquistare il territorio o il Paese per cercare di imporgli i valori del conquistatore, oggi gli obiettivi sono il caos e basta giustificato da obiettivi "morali". Bene e Male sono confusi. Anche questa è Babilonia.


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GioCo
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Se ti riferisci alla sostanziale mancanza identitaria del ragionamento sottostante, sono d'accordo. Non esiste nessuna dualità, è solo un costrutto, un programma preconfezionato che ci fornisce dei filtri mentali per interpretare le cose "più comodamente".

Va bene, però si rischia di ricadere nel solito " conosci te stesso", la personalizzazione della religione, l'impossibilità di approfondire per mancanza di tempo e voglia e alla fine il ritornare l "preconfezionato" perché magari non si sono trovate altre vie.

Parto da qui. Non ritengo esista un sondabile "me stesso". Esiste qualcosa che osserva, che per evidenza empirica funziona da testimone, ma poi dovrei avere una memoria assoluta per indagare me stesso. Già il fatto che non ricordo la mia nascita, pone un limite, no? Comunque la nostra è una memoria a buchi e per un buon motivo: non fa troppo bene ricordare tutto. In effetti l'unica cosa che riconosco di poter sondare sono i miei limiti e i filtri per gestirli. Ma questo non ci dice niente di "male" o "bene" sulla natura umana.
Non ritengo inutile la dualità, ma la rimetto al suo proprio limite che esclude fette di pensiero un po' troppo ampie per i miei gusti. Ergo, la trovo una cornice strettina. Diciamo pure soffocante.

A Primadellesabbie rispondo che non so se ci sia "un messaggio originale" in effetti più si studia e più la pletora di messaggi lasciano l'amaro in bocca oltre la certezza che nessuno abbia mai avuto le idee troppo chiare su certe questioni delicate. Solo che se si dice "che è roba antica" da pattume che era può facilmente apparire oro. La distanza fa i miracoli migliori della fede, guardiamo solo a quanti orrori sono poi diventati eroiche gesta vantate.
Come diceva Levi, non possiamo basarci troppo sulla memoria per accertare gli eventi anche più traumatici e perché entra in gioco l'interpretazione che ribalta tutto, anche il noto stranoto e certo. Con il tempo l'uomo tasforma i fatti, anche quelli più importanti e di cui abbiamo testimonianza diretta. Figuriamoci a livello collettivo. Scrivere ammortizza solo di poco. Perchè poi ci vuole chi sappia sostenere le idee e sono sempre meno quelli che riescono.

Ci sono poi altre categorie interessate, una (non piccola) è la libertà di pensiero. Se ragiono per condizionamenti è evidente che non sono propietario delle mie valutazioni. Così giustamente alcuni (come qui: http://www.anticorpi.info/2015/02/antichi-alieni-dalla-psyop-globale-al.html) denunciano come si sia ridotta drasticamente la forbice tra coercizione e libero pensiero tramite la trappola del 'politically correct.'. Se cerchi di dire cose che escono dalla cornice del pensiero oggettivo prestabilito, sei immediatamente etichettato come "inaffidabile" e qualunque cosa dici diventa automaticamente spazzatura. Così se parli degli alieni va bene entro i termini fissati, ma se inizi a pensare che gli alieni forse sono un invenzione delle elité, diventi un complottista. Etichetta-steccato multiuso quella del complottismo, forgiata a tempo debito per le mucche. Funziona: il pensiero libero diventa conformista.
Quindi per me è molto complicato dire che non esiste la libertà (come il concetto di dualismo), passo per uno che vuole disconoscere il libero arbitrio o la giusta fede nella verità. Il problema è che indico il concetto di libertà/verità preformattata che ci abita nel complesso, non un idea sacrosanta di libertà/verità che se fossimo saggi sapremmo bene di non sapere fuori del sentire emotivo.

Sul "contatto della divinità" starei poi più che attento. Ascoltare è un dovere, fidarsi è sciocco. Il futuro tecnofrenico che ci si schiude è invasivo a un livello che definire inquietante è davvero riduttivo, abbiamo la necessità urgente di costruire una coscienza che ci aiuti ad affrontarlo e distinguerlo da un contesto religioso, molto, molto oscuro. Non è un compito semplice. Penso a proposito che l'intuito abbia più livelli e non tutti siano ascrivibili all'incoscienza e all'istinto. Comunque si tratta di pensare al corpo come entità finita e chiusa in se stessa e nell'esperienza materiale sensoriale o infinita e abitata come un guando da un'altra dimensione slegata dalla sondabile realtà materiale. Per me sono entrambe legittime, valide e coesistenti. Possono benissimo convivere nell'uomo, per esempio tra gruppi coscienti della propria realtà materiale e altri della propria realtà immateriale. Così entrambe le tesi sono vere e false a un tempo senza soluzione di continuità.


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Primadellesabbie
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...rispondo che non so se ci sia "un messaggio originale" in effetti più si studia e più la pletora di messaggi lasciano l'amaro in bocca oltre la certezza che nessuno abbia mai avuto le idee troppo chiare su certe questioni delicate. ...

Va bene, é una posizione, ma in questo caso crolla tutto il castello del Cristianesimo e, se cerchiamo di aggrapparci all'idea di una religione basata esclusivamente sul lavoro di certe personalità (di cosa altro si tratterebbe?), nel corso dei secoli, potremmo trovarci, comprendendo o escludendo questo o quello a discrezione, come è stato a volte fatto, a dover accettare qualsiasi cosa.

Il rapporto diretto si evincerebbe, tra l'altro, dalla preghiera Padre Nostro, dal Discorso della montagna, e dalle svariate ammonizioni ai notabili del tempo a non interporre le proprie arbitrarietà interpretative, che punteggiano tutti i Vangeli.
Se ritieni che queste cose, le prime due assolutamente uniche nella storia del pensiero, abbiano acquistato valore perché antiche, non so cosa dire, e non mi aiuta il link.

Che la formazione e lo sviluppo di una (o della) coscienza sia il problema più delicato "sul tappeto", religione o non religione, non é una scoperta recente.

NB - Leggendo ho fatto alcune osservazioni, la mia non vuole essere una polemica, continua pure il tuo discorso.


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GioCo
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NB - Leggendo ho fatto alcune osservazioni, la mia non vuole essere una polemica, continua pure il tuo discorso.

Per carità, se ho dato a intendere che ho preso la tua come una polemica, perdonami. Non era veramente quello che volevo.
Ho trovato invece importanti le tue riflessioni e per questo ho cercato di rispondere nel merito. Tuttavia tocchi punti fondamentali e critici che sono oggetto di profonda attenzione da parte mia. Per ciò mi costringi anche a replicare con le (parziali) risposte che mi abitano e che hanno una natura piuttosto "aliena" rispetto quelle note e pubbliche. Risposte che hanno richiesto decenni, quindi raggiunte con fatica e con fatica possono essere spiegate e intese. Però con una loro ragione d'essere piuttosto tenace. Prima delle tue critiche, t'assicuro che hanno dovuto passarne altre ben più robuste. Questo non vuol dire che mi fido cecamente di un credo da me costruito, parto dall'idea che se questa impalcatura regge, deve reggere da sola non perché la sostengo io. Deve essere qualcosa che vive oltre me. Oppure può benissimo andare a farsi f... non ho nessun problema a proposito.
Ma vale anche per ciò tu chiami "castello del cristianesimo". Cioè non sono meno drastico, capisci? Perchè secondo me, a questo punto, non ce lo possiamo nemmeno permettere di essere poco drastici.
2mila anni di storia cristiana non possono essere gettati nella pattumiera, questo è evidente. Ma, se non saremo anche disposti a questo, rischiamo di perpetrare gli stessi errori già comessi. Il cristianesimo è un costrutto e dobbiamo saperlo tale e se non regge quel futuro che dobbamo affrontare, dobbiamo anche saperlo buttare via. Ma senza alternative, non sarà possibile.
Lo stesso vaticano lo sa benissimo e alla Specola come alla NASA ci stanno Gesuiti, come ora al soglio pontificio e parlano sempre più liberamente di Alieni. Di accettare i nostri fratelli dello spazio. Perché?
Tieni conto di un minuscolo particolare. Se (e dico se) lo spazio non si ferma alle nostre 4 dimensioni, il tempo non si comporta sempre e d'appertutto come siamo abituati a pensarlo. Per ciò, anche ammesso che esistano gli omini verdi, qual'è la loro vera natura? Forse (e dico forse) se lo scoprissimo non saremmo così felici di abbracciare "i nostri fratelli alieni", ma in ogni caso, perchè dovremmo già essere felici adesso di abbracciarli che manco sono ufficilamente esistenti? Qualche domanda è lecita. No?


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