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Babuskin contro Ebenezer Scrooge e Jacob Marley


Stodler
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Era bravo Jacob Marley, rubava alle vedove e truffava i poveri (epitaffio di Scrooge sul socio defunto Marley).

L'ultima di babuskin mi ha fatto ricordare Canto di Natale di Charles Dickens.

Il feticismo del denaro di Scrooge e Marley è controbilanciato dal feticismo per la merce del nipote Fred che invita il vecchio avaro zio alla cena di Natale.

Bob Cratchit è il sottopagato, sfruttato e maltrattato impiegato di Ebenezer Scrooge, l'anima proletaria che aspetta un segno di redenzione.

E redenzione sarà, alla fine tutti saranno redenti dallo spirito del Natale.

Canto di Natale rappresenta il tipico racconto borghese fatto di buoni sentimenti e lietofine.

Nella realtà le cose sono differenti.

Nei romanzi di Charles Dickens c'è sempre questo sottinteso che una qualche forza (la provvidenza?) mette fine alle ingiustizie e ristabilisce l'equilibrio.

La forza della denuncia delle miserie in cui affondano i poveri viene vanificata da una irreale redenzione divina.

Chissà cosa ne pensa babuskin.


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lanzo
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Sono sostanzialmente d'accordo.
Avendo letto Dickens credo che Dickens abbia denunciato l'insensibilita' delle "Autorita'" ma... considerati i tempi, sempre meglio trovarsi in Inghilterra che non in "Italia" - avevano orribili "case lavoro" ma un tozzo di pane - pardon me, porridge te lo davano, in Italia (espressione geografica) morivi di fame per strada e si continua a morire per suicidi (grazie Equitalia !) O ti travesti da immigrato o muori di fame e stenti.


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Whistleblower
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Era bravo Jacob Marley, rubava alle vedove e truffava i poveri (epitaffio di Scrooge sul socio defunto Marley).

L'ultima di babuskin mi ha fatto ricordare Canto di Natale di Charles Dikens.

Il feticismo del denaro di Scrooge e Marley è controbilanciato dal feticismo per la merce del nipote Fred che invita il vecchio avaro zio alla cena di Natale.

Bob Cratchit è il sottopagato, sfruttato e maltrattato impiegato di Ebenezer Scrooge, l'anima proletaria che aspetta un segno di redenzione.

E redenzione sarà, alla fine tutti saranno redenti dallo spirito del Natale.

Canto di Natale rappresenta il tipico racconto borghese fatto di buoni sentimenti e lietofine.

Nella realtà le cose sono differenti.

Nei romanzi di Charles Dikens c'è sempre questo sottinteso che una qualche forza (la provvidenza?) mette fine alle ingiustizie e ristabilisce l'equilibrio.

La forza della denuncia delle miserie in cui affondano i poveri viene vanificata da una irreale redenzione divina.

Chissà cosa ne pensa babuskin.

Dickens è l'epitome del buonismo ipocrita borghese che ritiene che solo il proprio ambito sociale e culturale sia "buono" e meritevole di umanità; tutto il resto, per il fatto stesso di essere "al di fuori", "diverso", che si ostina a rimanere restio alla obbligatoria normalizzazione, diventa "cattivo" e lì esce fuori la vera anima bestiale del borghese (di merda).

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Dickens indian mutiny

Una perla da una sua lettera a Angela Burdett Coutts:

"I wish I were Commander in Chief in India, I should do my utmost to exterminate the Race upon whom the stain of the late cruelties rested . . . and raze it off the face of the Earth" (Pilgrim Letters, 8: 459).

L' "Indian Mutiny" iniziato nel 1857: 10 milioni di morti in 10 anni.
Per motivi misteriosi non esiste un giorno della memoria per ricordarlo...


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lanzo
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Volevo solo aggiungere che Dickens, che pare abbia avuto un infanzia non prospera, probabilmente trasferiva nei suoi personaggi "buoni" , quello che lui avrebbe voluto fare per tutti i ragazzini alla Oliver Twist.
Buone intenzioni in quanto la nostra destinazione e' stabilita da chi nasci, sei bello/bella - hai un IQ a 300 - altrimenti sono cazzi !
Lui sperava di riscattare il trovatello e farlo arrivare agli apici, non ci trovo niente di male.
Last but not least, credo sia stato uno dei primi animalisti, il che conferma che era buono di cuore.


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Tetris1917
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Dopo averci provato con Marx con sonore figure di me....a adesso si passa a Dickens. Io mi chiedo: cosa avete fatto voi per la letteratura mondiale da permettervi questi insulsi commenti? Fatemi leggere qualcosa di vostra fattura, forza!!


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Whistleblower
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Dopo averci provato con Marx con sonore figure di me....a adesso si passa a Dickens. Io mi chiedo: cosa avete fatto voi per la letteratura mondiale da permettervi questi insulsi commenti? Fatemi leggere qualcosa di vostra fattura, forza!!

Ma hai capito cosa ho scritto?

No, eh?

Senza disegnino sul quaderno a quadretti capisco che non ti ci ritrovi...

Dickens in occasione della rivolta indiana del 1857 ha espresso per iscritto il desiderio di poter essere lui stesso al comando delle truppe inglesi in quel paese asiatico per poter sterminare dal primo all'ultimo quella "razza" di assassini (gli indiani).

Di questi commenti sui popoli colonizzati dagli inglesi Dickens è notoriamente prodigo.

Mi rendo conto che tu ti ci spippetti su essendo evidentemente un colonialista mezzo razzista come Dickens però se permetti a me stanno sul cazzo i razzisti e i classisti.

Se non hai capito bene chiedi a qualche amico se ti aiuta un attimo.


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Tetris1917
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Dopo averci provato con Marx con sonore figure di me....a adesso si passa a Dickens. Io mi chiedo: cosa avete fatto voi per la letteratura mondiale da permettervi questi insulsi commenti? Fatemi leggere qualcosa di vostra fattura, forza!!

Ma hai capito cosa ho scritto?

No, eh?

Senza disegnino sul quaderno a quadretti capisco che non ti ci ritrovi...

Dickens in occasione della rivolta indiana del 1857 ha espresso per iscritto il desiderio di poter essere lui stesso al comando delle truppe inglesi in quel paese asiatico per poter sterminare dal primo all'ultimo quella "razza" di assassini (gli indiani).

Di questi commenti sui popoli colonizzati dagli inglesi Dickens è notoriamente prodigo.

Mi rendo conto che tu ti ci spippetti su essendo evidentemente un colonialista mezzo razzista come Dickens però se permetti a me stanno sul cazzo i razzisti e i classisti.

Se non hai capito bene chiedi a qualche amico se ti aiuta un attimo.

E quindi? Che vuoi dimostrare? Che Sir Dickens è una cacchina qualsiasi? Che è un fascista/nazista/razzista che quindi la sua letteratura merita la fogna? Tu che galloni hai per dire certe cose? Sei un critico? Sei uno studioso di filosofia? Conosci la filologia? Ha scritto libri? Fai trattati? Interpreti il mondo? Con quale dialettica?


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lanzo
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@Whistleblower
1) Dickens almeno si preoccupava e scriveva dei propri disgraziati, a quei tempi il concetto di preoccuparsi di quelli del terzo mondo non esisteva proprio.
2) Ora siamo arrivati all'assurdo dove bengalini, pakistani, indiani arrivano, fanno quello che gli pare (spalleggiati da camorra e mafia) PROVA TE AD APRIRE UNA BANCARELLA IN UNA VIA CENTRALE A ROMA e vedi che qualuno ti caccera' acalci in culo,e non saranno ne' polizia ne' caramba ne' vigili urbani.

3) Ma ti rendi conto che questo - fra gli altri - e' uno dei tanti attacchi per distruggere l'Italia ? Perche' non vanno a sbarcare nei ricchi Emirati, che ci compreranno Alitalia, eppure li' la maggior parte della manovalanza viene proprio da Pak, India e Bangladesh ? Me la dai una risposta ?
Ti rendi conto che dare assistenza sanitaria gratis a tutta questa marea di poveracci, significhera' il tracollo del sistema sanitario ? Gli squali stanno gia' sbavando, aspettano proprio quello, cosi' sara' tutto privatizzato.
4) 40 anni fa in Africa stavano bene ? Com'e' che solo negli ultimo 20 anni si e' aperta la porta ? Perche' il Re del Belgio si e' fottuto i diamanti ?
5) Perche' sta' gente cerca di andare in Australia e NON in Corea (paese ricco o Indonesia o Malesia ? Lo sai perche' ? Se non lo sai - cerca di immaginarlo. Sono paesi che hanno il concetto di integrita' nazionale cosa che in Italia - giustamente definita - espressione geografica - non e' mai esistita e la lascio cadere qui.


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Whistleblower
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@Tetris

Lo vedi che stai fuori con l'accuso?
Ti sei inventato di sana pianta che io volessi dire che siccome era un (notorio) potenziale sterminatore di indiani, un razzista di quelli 'dai buoni sentimenti' allora la sua letteratura non vale nulla.
Povero Tetris, lo capisci che hai sbarellato per i fatti tuoi?

Nno me ne frega un cazzo di Dickens come romanziere, anche perché poi non è il mio genere, ma sostanzialmente d'accordo con la breve ma icastica analisi di Stodler volevo rimarcare quanto di ipocrisia borghese, cioè di violenza spietata, ci fosse sotto il suo buonismo.

Seguimi Tetris: non è che Dickens fosse "in mala fede", era in buonissima fede e non si rendeva conto, proprio in perfetta "modalità autoassolutoria a priori" borghese (di merda).

Lo so che il tuo massimo desiderio è di poter un giorno essere un borghese di merda e oer questo ti oiace Dickens, ma ti invito a considerare che anche in questo tuo idolo letterario esistono aspetti fortemente ambigui.


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lanzo
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Tetris 5.30
Spero che nelle tua tirata non ti riferissi a me.
Per cio' che riguarda Scrooge, mi viene da pensare ad un film di Toto', purtroppo mi sfugge il titolo - ambientato nel tardo ottocento, Toto' nobile ma avarissimo aveva questo servitore/maggiordomo/tuttofare, il grandissimo Carlo Croccolo - che non veniva pagato da anni. Gran film !
Salutoni.


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Tetris1917
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@Tetris

Lo vedi che stai fuori con l'accuso?
Ti sei inventato di sana pianta che io volessi dire che siccome era un (notorio) potenziale sterminatore di indiani, un razzista di quelli 'dai buoni sentimenti' allora la sua letteratura non vale nulla.
Povero Tetris, lo capisci che hai sbarellato per i fatti tuoi?

Nno me ne frega un cazzo di Dickens come romanziere, anche perché poi non è il mio genere, ma sostanzialmente d'accordo con la breve ma icastica analisi di Stodler volevo rimarcare quanto di ipocrisia borghese, cioè di violenza spietata, ci fosse sotto il suo buonismo.

Seguimi Tetris: non è che Dickens fosse "in mala fede", era in buonissima fede e non si rendeva conto, proprio in perfetta "modalità autoassolutoria a priori" borghese (di merda).

Lo so che il tuo massimo desiderio è di poter un giorno essere un borghese di merda e oer questo ti oiace Dickens, ma ti invito a considerare che anche in questo tuo idolo letterario esistono aspetti fortemente ambigui.

Sir Charles Dickens era un uomo del suo tempo,come Arthur Rimbaud o Charles Baudelaire, Darwin, Marx, Garibaldi, Crocco, Ninco Nanco ecc. Fai attenzione: stiamo parlando di ben 160 anni addietro. Se scongelassero quello che dici ora (e fai) nel 2174, cosa mai direbbero di te quei magnifici sopravvissuti alle immani tragedie che ci attendono? Facciamo una cosa: ora ti pago un caffè immaginario e la chiudiamo così? Va bene? Mi arrendo.


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Tetris1917
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P.S per l'amico del caffè: leggiti India di K Marx.....poi col caffè ne riparliamo. Però leggilo.


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Stodler
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@tetris1917

Carissimo,
questo mio topic era solo una brevissima riflessione che mi è venuta dopo aver letto il topic di babuskin sul feticismo delle merci e del denaro.

Debbo dire che il feticismo del denaro è stato quello che mi ha fatto ricordare l'avarizia di Scrooge e anche una delle fiere di Dante la lupa (l'avarizia appunto che è anche quella più insidiosa) e conoscendo le altre opere come Oliver Twist, David Copperfield, Nicholas Nickleby, per citare quelle più attinenti, mi è venuto spontaneo buttare giù quattro righe per vedere chi condivideva il mio pensiero, punto.

Hai ragione Dikens è uomo d'altri tempi e con un mondo diverso da quello di oggi intorno a se, ma visto che i suoi libri vengono riproposti ancora oggi, a dire il vero più sotto forma di film, penso che sia giusto però mettere in risalto quelli che ritengo dei suoi limiti.

Poi, per carità, non sono un critico letterario.

Comunque per il resto convengo con Whistleblower.


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Anonymous
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"cosa ne pensa babuskin"?
il signor Dikens romanzava il suo tempo...
Invece, c'è stato un'altro signore F. Engels: La situazione della classe operia in Inghilterra, 1845, ha descritto con enorme efficacia la condizione miserabile della classe operaia inglese, un testo sempre attuale confermato dalle condizioni di milioni e milioni di proletari nel mondo e nel sud-est asiatico in particolare.

Per rimanere nel campo della letteratura mi viene in mente lo schiavo Esòpo (VI sec.a.C) la favola: La parte del leone.
Esòpo critica e stigmatizza, dietro le maschere degli animali delle sue favole gli aspetti negativi della società in cui vive, e cioè delle classi, lo sfruttamento. le ingiustizie e le istituzioni politiche e sociali dalle quali esse nascono e di cui egli stesso patisce la violenza e l' arbitrio.
E' la società di quel tempo in cui infuria una lotta feroce tra le classi più potenti, l' aristocrazia e i nuovi ricchi, per il potere, degradando alla povertà più assoluta migliaia e migliaia di contadini indebitati e resi schiavi.

Dopo la caccia, insieme ad altri animali, al momento di dividere in parti uguali il bottino, il leone si rivolge ai compagni:
( Solo un frammento) "La prima parte è per me, che sono il leone. La seconda parte è per il più valoroso, che sono io. la terza parte è per il più forte e indubbiamente io sono il più forte di ciascuno di voi. Per quanto riguarda poi la quarta parte, vi sfido a toccarla!"

Conclude amaramente Esòpo:
"C'è chi pensa che la forza sia un diritto"

Forse la più celebre è: Il lupo e l' agnello.
Se volete posso riportarne un pezzo.


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