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Balasso - Gli omicidi in famiglia


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
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Gli omicidi in famiglia, gli spari sui passanti, i regolamenti violenti dei conti, ci disorientano. Questo è esattamente ciò che vuole l'empireo affaristico che gestisce i molti. La paura, se gestita, incrementa il business. Questa violenza, che leggiamo tutti i giorni sui giornali, è quel che era un secolo fa, anzi, è molto meno virale di un secolo fa. Nell'800 non c'era nemmeno l'idea che uno stupro in famiglia si potesse denunciare, non era tutto dettagliato nelle cronache, i fatti degni di nota erano cruenti oltre i limiti che oggi pensiamo.
Quel che dobbiamo pensare è che l'universo, di suo, tende al caos. Quelle che noi chiamiamo leggi, come ad esempio la catena alimentare, non sono affatto leggi, sono risse dalle quali esce un vincitore che viene omaggiato di vittime sacrificali per salvare la maggioranza.

Nel neolitico, i gruppi e i clan più forti assaltavano villaggi di gente non belligerante, uccidevano molta gente, stupravano le donne, rubavano il cibo che gli serviva. Capirono presto che se avessero ucciso tutti avrebbero dovuto cercarsi sempre nuovi villaggi da assaltare. Passarono quindi a una pratica di rapina concordata: gli abitanti del villaggio lasciavano in un punto stabilito viveri e qualche ragazza in certi tempi stabiliti. Gli assalitori si rifornivano di ciò che serviva loro evitando la fatica di uccidere e il rischio di essere uccisi e gli abitanti del villaggio risparmiavano le perdite.

Ogni volta che paghi una tassa notevole, un parcheggio, ogni volta che ti metti in coda per pagare come se ti facessero un favore, non fai altro che replicare il meccanismo della rapina concordata, perché a nessuno farebbe piacere che gli amministratori gli mandassero le guardie in casa per riempirlo di botte ogni volta che servono dei soldi per asfaltare le strade e, che parte di quei soldi si perdano nei rivoli delle truffe burocratiche è cosa messa in conto.
Kafka dipinge benissimo a volte questo tipo di sensazione. È cosa opprimente, che devasta dentro gli individui. I freni che siamo costretti a mordere ogni volta che qualsiasi forma di potere, specie le più squallide accolite di uscieri, ci ferisce col pungolo elettrico della minaccia della forza amministrativa, avviene una tempesta nell'equilibrio già fragile che tentiamo tutti i giorni.

Quelli che dànno di matto non riescono ad adeguarsi a questi meccanismi senza perdere freddezza. E così avvengono omicidi, violenze, soprusi privati, una triste risposta ai soprusi pubblici che tutti subiamo.
Una società che non pone al centro del mondo la persona, ma ciò che possiede, è destinata a non liberarsi mai di questo effetto collaterale.

Natalino Balasso
Fonte: www.facebook.com
21.02.2016


Citazione
venezia63jr
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1229
 

Di qualcosa bisogna pur morire, sor balasso.


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