Balotelli. Quella p...
 
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Balotelli. Quella partita non s’ha da fare


Tao
 Tao
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C’è grande attesa per la partita che sabato vedrà contro Juventus e Inter. Il motivo non è tanto calcistico, quanto civile. L’attenzione dell’opinione pubblica è concentrata su quella partita perché si temono nuovi fischi rivolti dalla curva juventina nei confronti di Mario Balotelli, colpevole ai loro occhi di non avere una pelle presunta bianca. Mario Balotelli è nato in Italia, a Palermo, ma questo non basta a renderlo tale agli occhi dei tifosi. La sua origine lo rende diverso, passibile di offese, insulti. Offese e insulti razzisti.

Il presidente dell’Inter, Moratti, in previsione di sabato ha detto una cosa importante: se Mario venisse fischiato bisogna lasciare il campo e sospendere la partita. Mourihno, che questa volta si è rivelato davvero vile, non lo ha seguito nella stessa coraggiosa strada. Non ha messo davanti il rispetto dei diritti dell’essere umano, ha messo davanti il risultato della squadra: il regolamento infatti, se l’Inter lascia il campo, darebbe probabilmente la vittoria alla Juve. Ha quindi detto che non si può rischiare. Per lui qualche punto vale più di una grande vittoria, una delle più grandi che oggi si possono ottenere: la vittoria contro il razzismo.

Mourinho poteva appellarsi all’altra squadra chiedendogli di fare lo stesso: se infatti Juve e Inter lasciano insieme il campo di gioco a chi andrebbe la vittoria? Pensate che questa idea è riuscita ad averla addirittura Ignazio La Russa, quindi poteva farcela pure Mou. Il quale aveva anche altre chance. Poteva per esempio rivolgersi ai capi della Fgci chiedendo loro una deroga vista l’eccezionalità e l’importanza sociale del caso. Poteva addirittura rivolgersi alle più alte cariche dello Stato, due delle quali – Fini e Napolitano – non lo avrebbero di certo ignorato. Invece ha scelto la strada più infame a tal punto che viene un sospetto, anzi quasi una certezza: probabilmente Mou non ha fatto giocare Balotelli anche domenica scorsa sempre per timore che le polemiche potessero condizionare il risultato. In fondo che cosa è la vita di un calciatore, la vita in un singolo uomo rispetto a uno scudetto?

Secondo l’allenatore dell’Inter il rispetto di uomo probabilmente vale poco, per noi è molto. E’ tutto. Sabato si gioca una partita importante, di quelle che potrebbero cambiare la storia.

Vengono in mente esempi illustri, ma secondo noi all’altezza del caso. Sono momenti in cui la storia ha preso una piega diversa, rivoluzionaria, quando in un momento è andata nella direzione opposta a quella che la aveva preceduta. E’ successo negli Usa, nel 1995, quando Rosa Louise Parks si è fatta coraggio e sull’autobus non ha ceduto il suo posto al bianco a cui era destinato. Grazie a lei, gli afroamericani trovarono la forza di ribellarsi alla schiavitù che i cosiddetti bianchi continuavano a infliggere loro in varia maniera. Non è stata solo Rosa a scrivere quella pagina, ma certo quel gesto è passato alla storia come un inizio, un cambio. Come quel momento in cui la storia di un popolo ha potuto scriversi in maniera diversa.

E’ successo anche nel 1969 sempre negli Usa, questa volta a New York. La protagonista si chiama Sylvia Rivera, la transgender a cui la storia ha attribuito l’inizio della rivolta di Stonewall, il locale dove si ritrovava la comunità gay, lesbica, trans e beat della Grande Mela che spesso, proprio in quel luogo pubblico, doveva sopportare le angherie della polizia. Fino a quel giorno. Fino a quando Sylvia esasperata non si tolse la scarpa con tacco e la lanciò contro le forze dell’ordine. Da quel lancio la vita di molti gay, lesbiche e trans è cambiata. In meglio. Da quel giorno si festeggia in tutto il mondo il Pride dei diritti.

I cambiamenti, anche se affidati a figure simbolo, sono comunque il frutto di un passaggio collettivo. Dietro anche a donne e uomini forti c’è una collettività che si sta muovendo, c’è un senso comune che si sta spostando. Vengono in mente due filosofi, spesso tacciati di misticismo, ma che bene hanno espresso questa “possibilità” insita nella storia. Sono Simone Weil e Walter Benjamin. Entrambi hanno creduto in questo salto, in quello che uno dei due – Benjamin – ha chiamato «il balzo della tigre».

Penso che sabato potrebbe accadere qualcosa che cambierebbe la nostra storia. La nostra piccola grande storia di paese che si apre ad altri popoli facendo sua un’idea di cittadinanza aperta, larga, senza pregiudizi. Una cittadinanza che non abbia più fondamento sul sangue, sull’esclusione. Se davvero l’Inter lasciasse il campo davanti ai fischi o ai cori razzisti rivolti a Balotelli sarebbe una data da segnare nel calendario. Varrebbe più di mille proclami, mille leggi, mille dichiarazioni d’intenti. Sarebbe il simbolo che qualcosa – anche qui – sta cambiando in meglio.

Angela Azzaro
Fonte: www.mirorenzaglia.org
Link http://www.mirorenzaglia.org/?p=10702
30.11.2009


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icemark
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Post: 86
 

Ancora con Balotelli? Insultarlo per il colore della pelle sicuramente è sbagliato, ma per come si comporta in campo è sicuramente giusto! L'avete mai visto giocare? i falli che fa? è un provocatore! Che poi sia bianco o nero non fa differenza, è semplicemente un ragazzino viziato, presupponente e pieno di soldi...


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thomasmalory2008
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Questi discorsi peggiorano solo le cose .
I tifosi di calcio sono come animali e vanno ammansiti con metodi diversi che non un po' di moralismo a buon mercato .
Col bastone e la carota .
L'allenatore dell'Inter forse non è un infame e anche l'uso di questa terminologia è una violenza.
I Giocatori di colore nel campionato italiano sono moltissimi e sempre amatissimi dai tifosi della squadra in cui giocano per cui sarebbe d'uopo un minimo di attenzione prima di mettere benzina dove c'è già fuoco che arde .
IL giocatore Balotelli è fischiato in tutti gli stadi d'Italia e addirittura è stato fischiato fino in Svezia perchè è un po' provocatore

Infine non si capisce perchè si dovrebbe rinviare QUELLA partita come dice chi ha scritto questo infelice articolo .
Si rinviano TUTTE .
Se si decide che non si deve piu' fischiare allo stadio , o fischiare i giocatori di colore o fischiare QUEL giocatore allora si rinviano tutte le partite in cui questo succede .
Altrimenti nasceranno centomila questioni e non se ne viene piu' fuori


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mendi
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Vorrei capire come si possa contestare allo stadio il giocatore Balotelli senza venire accusati di razzismo.
Se si fischia o si insulta un giocatore bianco (come succede continuamente) non succede niente. Se il giocatore è nero, apriti cielo.
Ormai essere nero è diventato un privilegio.


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gianni72
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e basta con sto Balotelli. Ogni insulto rivolto a lui in qualsiasi stadio, anche il più banale, viene spacciato per razzismo. E gli insulti a tutti i bianchi cosa sono? E' possibile insultare balotelli come si insultano tutti gli altri oppure è un caso a parte? Mi sa che questo è sì razzismo, ma all'incontrario: al bianco passa inosservato mentre a quello di colore viene data la prima pagina. Le madri di materazzi, cannavaro, e di tutti gli arbitri d'italia non contano nulla perchè bianche?
Balotelli è stato fischiato (e chissà cosa gli hanno detto, visto che non capisco la loro lingua) anche in svezia con l'under 21. Vogliamo chiudere ora tutti gli stadi svedesi?


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DaniB
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Ma dove scrive sta tizia? su famiglia cristiana? alla fine del secondo capoverso ("...la vittoria contro il razzismo") per poco non mi vomito sulla tastiera. Ancora a parlare di razzismo stiamo? dopo tutti questi anni di campagne informative, di sensibilizzazioni, dopo il presidente usa mulatto, se ancora ci sono razzisti, non meritano nenache più che ci avveleniamo il fegato per criticarli: sono sub-umani, feccia senza nessun diritto, altro che bastone e carota.
Detto questo, quoto Gianni72: vorrei sapere come mai gli insulti ai giocatori bianchi (ugalmente condannabili ma pur sempre esistiti e tollerati, anzi, quasi sostenuti come folklore) vanno bene, mentre se fischio Balotelli (che è un ignorante presuntuoso e irrispettoso, che se le cerca) allora sono razzista. Simo alle solite, quando un concetto, una battaglia di pensiero, una qualsiasi posizione intellettuale (come l'anti-razzismo) si massifica, diventa merda; le masse non hanno gli strumenti logici per gestire un qualsiasi costrutto, tutto si estremizza, diviene pacchiano e banale. Adesso va a finire che se un nero mi taglia la strada ed io giustamente lo sfanculo sono io che sono razzista e non lui che si meritava di essere sfanculato... Lascia fare ai media...


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 30947
 

i media stanno imponendo una dittatura subliminale che sta condizionando in maniera sempre più grave un pecorume non in grado di reagire, ubriaco di pippicostanzishowmariedefilippigrandifratelli e plagiato dai cosiddetti giornali pseudo intellettuali su tutti repubblica e corsera con i loro blablaologi di regime.

ogni giorno in Italia accadono risse, scazzottamenti contrasti.
Ebbene se c'è di mezzo un immigrato o un finocchio o uno zingaro immediatamente scatta l'allarme razzismo omofobia, e si viene martellati da tv e giornali IN MODO DA SENTIRSI COLPEVOLI.

e guai se solo si parla male di un ebreo..SUCCEDE IL FINIMONDO..SCATTA SUBITO LA CACCIA ALL'ANTISEMITA(che poi in definitiva che cazzo è questo antisemitismo?...)

se berlusconi fa i complimenti al premier della bielorussia...apriti cielo...non c'è democrazia...si plaude ad un dittatore..

MA PERCHé LA NOSTRA è DEMOCRAZIA?

francesi irlandesi olandesi hanno votato no alla costituzione europea....
è successo il finimondo..
ALLORA PERCHé LI HANNO FATTI RIVOTARE FINO A RIBALTARE IL RISULTATO?

in svizzera hanno deciso democraticamente di non far costruire più minareti..
SUBITO I MEDIA E I BLABLAOLOGI DI REGIME HANNO GRIDATO ALLA DISCRIMINAZIONE AL RAZZISMO..quasi, anzi condannandoli al punto di farli vergognare...come se costruire minareti fosse una cosa obbligata oltre alla libertà di scelta..

MA TENERE IL CROCEFISSO IN AULA SCOLASTICA COME è SEMPRE STATO...QUESTO NO....L'EUROPA DEMOCRATICA, DEI SOLONI INTELLETTUALODI DELLA PSEUDO SINISTRA CI DICE DI NO...però se si dice no ai minareti allora è un attentato alla libertà..

MA CHE STA SUCCEDENDO?

CI SI RENDE CONTO CHE I MEDIA NON RACCONTANO PIù QUELLO CGE SUCCEDE, MA IMPONGONO QUELLO CHE DEVE SUCCEDERE?

e balotelli è un altro caso gonfiato dai media..
quanti negri giocano nel nostro campionato?
e quanti di loro, a parte qualche eccezione sono trattati come balotelli?

nessuno o pochissimi a parte qualche boh del solito coglione..

ma i media non dicono però che balotelli è detestato anche nel suo ambiente, PER I SUOI MODI IRRIGUARDOSI IRRISPETTOSI FACENDOSI SCUDO DELLA PELLE NERA SI PERMETTE DI OFFENDERE OLTRAGGIARE PROVOCARE IL PUBBLICO PERCHé SA CHE POI PUò CONTARE SUI MEDIA CHE LO DIFENDONO E NE FANNO UN CASO..

lo hanno tenuto apposta all'Inter, proprio per creare dei casi..

inoltre, ma lo si osserva bene balotelli?
ANCHE SE FOSSE BIANCO E CANDIDO VERREBBE FISCHIATO..è UN MALEDUCATO, UNA PERSONA CHE IRRETISCE, che provoca un altezzoso che comportandosi in questo modo si attira gli insulti anche di chi non va certo allo stadio per insultare o fare casino.

lo si osservi bene balotelli..CON QUEI SUOI ATTEGGIAMENTI IRRISPETTOSI SEMBRA UNA SCIMMIA..uno scimpanzè e ci si metta che ha la pelle nera..diventa il peggiore esempio per chi ha la pelle nera.

LA COLPA OLTRE AI MEDIA E A QUESTO CLIMA DA LORO GENERATO CHE NON SI CAPISCE DOVE CI VOGLIA PORTARE, nel caso balotelli è in primo luogo della società...che lo avrebbe dovuto mandare all'estero a giocare, fuori da quel guscio protettivo dove lui si sente di voler fare come gli pare. invece lo ha tenuto SOLO PER STRUMENTALIZZARE LA SUA SITUAZIONE.

e poi una grande colpa è degli arbitri che non lo espellono quando commette falli gravissimi(E BALOTELLI è PROPRIO UN GRAN BASTARDO PERCHé ENTRA PER FAR MALE)o non lo richiamano quando provoca sia gli avversari e sia il pubblico.

IN OGNI MODO SVEJA.....SIAMO OGGETTO DI UNA DITTATURA MEDIATICA...E SVEJA PECORONI...BERLUSCONI SE DAI MEDIA HA AVUTO VANTAGGI OGGI è LA VITTIMA DESIGNATA DEI MEDIA


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