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Brancaccio : "il reddito di cittadinanza non basta"t

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Anonymous
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link : http://www.lettera43.it/economia/macro/reddito-di-cittadinanza-il-m5s-boccia-beppe-grillo_43675100098.htm

di Paola Alagia -

Dietro la proposta di un referendum sull’euro lanciata da Beppe Grillo, c’è di più. Analisi, discussioni e pareri, tutti confluiti in un report di 71 pagine dal titolo “Documento di supporto per il laboratorio di economia del Movimento 5 stelle”. Segno di quanto nell’entourage grillino il tema della crisi e soprattutto di un’eventuale exit strategy per superare l’euro sia centrale. Lettera43.it è in possesso del vademecum pentastellato, frutto dell’attività del sito Economia cinque stelle che coinvolge numerosi attivisti e alcuni parlamentari del movimento. In tutto sono cinque gli scenari tratteggiati in questo «manifesto-riferimento», che presto deve essere oggetto di riflessione tra deputati e senatori del M5s.

PRO E CONTRO L’USCITA DALL’EURO. Si parte con «cosa succede se il nostro Paese rimane nell’euro così com’è», quindi si scandagliano le modalità in cui «il governo italiano potrebbe chiedere di riformare i trattati europei in materia economica» e «quali sono le condizioni, i vantaggi e gli svantaggi dell’introduzione di una moneta per i Paesi dell’Unione europea più forti e di una per quelli più in difficoltà». Dopo l’analisi su «cosa accadrebbe nel caso di immissione in corso di una seconda valuta in Italia», però, si fa strada, quasi ad excludendum, l’ultimo scenario, «pro e contro dell’uscita del nostro Paese dall’euro», con l’assunto che «il recesso dall’Eurozona appare come la scelta ottimale», che sembra riassumere meglio l’orientamento prevalente nel gruppo di lavoro.

NO ALLA MONETA A DUE VELOCITÀ. La linea della via d’uscita, insomma, è caldeggiata, seppure in maniera diversa, da economisti non organici al movimento come Alberto Bagnai ed Emiliano Brancaccio che, non a caso, sono citati nello studio. Non i soli esperti di economia, tra l’altro, che fanno capolino nel documento. C’è spazio per il pensiero di Gustavo Rinaldi, Giuseppe Pennisi e Luca Fantacci. Oltre che di Loretta Napoleoni. Sebbene la tesi dell’euro a due velocità dell’economista vicina al M5s, nella bozza, venga derubricata a «un’ipotesi priva di senso macroeconomico».

L’ECONOMISTA BRANCACCIO ALL’OSCURO DEL DOCUMENTO. Brancaccio, raggiunto da Lettera43.it, si sofferma su alcuni punti chiave enunciati nel lavoro, del quale era del tutto all’oscuro: «In passato sono stato contattato da alcuni attivisti e gestori del sito Economia cinque stelle, così come da esponenti di altre realtà politiche», premette l’economista napoletano che insegna all’Università del Sannio, «ma di questo studio in particolare non sapevo nulla. Non sono mai stato coinvolto nella redazione del testo né finora l’ho mai letto». Certo, vedere il suo nome al fianco di quello di Bagnai lo lascia abbastanza perplesso: «Non conosco le ultime evoluzioni del pensiero del collega, ma accostarci significa mettere insieme tesi un po’ diverse sull’uscita dall’euro». «A mio avviso», sottolinea Brancaccio, «un’exit strategy dall’euro dovrebbe prevedere meccanismi che salvaguardino i salari, impediscano ulteriori sperequazioni dei redditi e contrastino qualsiasi rischio di svendita a buon mercato dei capitali nazionali. Su questi punti decisivi alcuni colleghi favorevoli all’uscita dall’euro mi sono sembrati fino a oggi un po’ distratti».

È A RISCHIO L’EUROZONA. Al di là di questo, comunque, l’economista campano apprezza l’impegno dei pentastellati: «La probabilità di una deflagrazione della zona euro resta alta: potrebbe sopraggiungere per ragioni oggettive, indipendentemente dai nostri auspici pro o contro la moneta unica. Ecco perché è necessario cominciare in ogni caso ad affrontare la questione». Proprio per tale ragione Brancaccio critica la sinistra, che «sul tema continua a sonnecchiare, mentre a destra sembrano già preparati a sfruttare l’opportunità».

BANCONOTE A BORSE CHIUSE. Nel merito delle proposte sviscerate, tuttavia, non mancano i dubbi dell’esperto. A cominciare dall’idea del Laboratorio del M5s di «stampare le banconote prima dell’annuncio di uscita» e quindi di comunicare l’abbandono dell’euro «di venerdì sera, o comunque a mercati e banche chiusi, impedendo di ritirare dagli sportelli bancomat fino al giorno di riapertura dei mercati, purché si abbiano già pronte le nuove banconote da far circolare; in caso contrario occorrerebbe limitare i prelievi». «Mi pare illusorio credere che dare la notizia di venerdì sera sia una soluzione risolutiva», sottolinea Brancaccio, «come se un evento del genere possa rimanere nel chiuso di una stanza, senza creare aspettative da parte degli investitori». Secondo il professore, insomma, «sperare nell’effetto sorpresa non risolve il problema. La fase di transizione da un regime di cambi fissi è delicata e complessa, ma non mancano i meccanismi per poterla gestire in modo razionale, a cominciare dall’introduzione di controlli sui movimenti di capitali».

PERICOLO DELLO SHOPPING ESTERO. Tra le modalità di uscita dalla moneta unica, il gruppo di attivisti del M5s ha avanzato anche la proposta di «deprezzamento del cambio reale italiano». Ecco perché sul fronte della domanda estera «occorre ridurre l’import ed aumentare l’export: per far ciò noi dobbiamo deprezzare il cambio reale». A questo riguardo l’esperto concorda che il vero problema italiano siano i conti esteri e non tanto quelli pubblici, «ma la svalutazione del cambio», ha messo in guardia, «oltre a essere un’opzione per recuperare competitività, aumentare l’export e ridurre l’import, serba dei rischi da non sottovalutare». Quali sarebbero gli effetti collaterali? «Per esempio, il pericolo che si crei una situazione favorevole ai soggetti esteri che vogliono fare shopping a buon mercato dei nostri capitali nazionali è dietro l’angolo. Occorre adottare contromisure».

CONTRO IL REDDITO DI CITTADINANZA. Il gruppo di studio pentastellato non è poi tentato da soluzioni quali il doppio regime di cambio e la moneta complementare, definiti «palliativi temporanei» nel vademecum economico. Salta anche all’occhio, tra le ipotesi stroncate nel quarto scenario, quella delle «distribuzioni monetarie su base pro capite». Gli attivisti, infatti, bocciando la linea degli economisti Warren Mosler e Marshall Auerback, si dicono contrari pure a proposte quali il reddito di cittadinanza tanto caro a Grillo: «Non si rende un buon servigio né ai disoccupati né alla società mantenendoli in una condizione di estraneità al mondo del lavoro e di effettiva subalternità rispetto a chi ha un impiego». Un aspetto degno di nota, secondo Brancaccio: «È interessante che degli attivisti individuino dei limiti in una proposta che ha carattere di mero sussidio. Abbiamo bisogno di un piano di politica economica che punti direttamente a creare occupazione e sviluppo».

LA RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO. Una contraddizione, questa sì più grande, riguarda casomai l’ultimo post del comico ligure sulla ristrutturazione del debito pubblico che fa dire a Brancaccio: «Dentro il M5s dovrebbero decidersi: la ristrutturazione del debito è logicamente alternativa all’uscita dall’euro di cui si parla nello studio. Delle due l’una». Tertium non datur.


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mincuo
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LA RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO. Una contraddizione, questa sì più grande, riguarda casomai l’ultimo post del comico ligure sulla ristrutturazione del debito pubblico che fa dire a Brancaccio: «Dentro il M5s dovrebbero decidersi: la ristrutturazione del debito è logicamente alternativa all’uscita dall’euro di cui si parla nello studio. Delle due l’una». Tertium non datur.

Questa proprio non l'ho capita. Deve essere una specie di "linea del Partito".

Non che si debba fare entrambe le cose per forza , ma "tertium non datur".....
In Argentina uscirono dalla moneta unica (il peg con USD) e ristrutturarono. Quasi tutte le uscite (da CFA, da Sterlina ecc...) hanno "tertium datur" chi più chi meno.

Comunque è il dibattito sull'aria fritta. L'Italia da sola non esce. Primum non datur. Se esce è solo in grande compagnia. O proprio un "rompete le righe" generale.

Al di là di questo, comunque, l’economista campano apprezza l’impegno dei pentastellati: «La probabilità di una deflagrazione della zona euro resta alta: potrebbe sopraggiungere per ragioni oggettive, indipendentemente dai nostri auspici pro o contro la moneta unica.

Sempre tempisti questi. Ora che i CDS sono bassi e che il 10y/2y spread ha ripreso distanza (e stimano quella probabilità appunto) lui vede la probabilità di una deflagrazione alta (devono essere giunti all'Università del Sannio, via carrozza con tiro a quattro, quelli dell'anno scorso e così con l'occasione gli hanno anche spiegato a cosa servono. Sono gli indicatori più semplici).
Prima, quando la probabilità era relativamente alta, tutti muti invece nel Sannio. Misteri.....

P.S. Se poi qualcuno deve chiedere chieda. Io sono qui come semplice ospite di un blog, ma non sono certo come queste autentiche disgrazie a carico del contribuente, il dottor Balanzone, l'Azzeccagarbugli, Pantalone, Arlecchino.....
Conosco la materia, che è complicata, ma quando uno conosce la materia può anche spiegare in modo piano e comprensibile a tutti le cose principali e il loro significato. Bastano due figure e quattro parole.
La gente non è tenuta a sapere quali siano le modalità di valutazione dei rischi sui mercati, ma nemmeno a essere eternamente presa per il c...lo da palloni gonfiati incompetenti.
Che paga con le tasse.


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Black_Jack
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Comunque è il dibattito sull'aria fritta. L'Italia da sola non esce. Primum non datur. Se esce è solo in grande compagnia. O proprio un "rompete le righe" generale.

Credo che sia proprio per questo che lo dice. Tiene conto che esisteranno comunque dei rapporti di qualche tipo anche "dopo", proprio perché come dici tu l'Italia da sola non esce e non fa niente (da sola), quindi una ristrutturazione unita all'uscita sarebbero senza equivoci uno sganciamento quasi ostile che l'Italia per posizione geografica e "geo politica" non può permettersi.
Cerco di interpretare.

Sempre tempisti questi. Ora che i CDS sono bassi e che il 10y/2y spread ha ripreso distanza (e stimano quella probabilità appunto) lui vede la probabilità di una deflagrazione alta

Lui lo dice da quasi due anni. Ora se lo dica con argomenti insufficienti non lo so ma non è uno che si è svegliato ieri.
Più che altro quell'intervista è un messaggio ai 5 Stelle molto chiaro il che, insieme alle dichiarazioni a In Onda su La7, mi fa pensare che forse ci sono stati dei contatti, ma è una mia ipotesi.

Non sarebbe male che qualche economista di peso si decidesse a impegnarsi finalmente; i 5 Stelle saranno dei confusionari ma teniamo presente che sono veramente "la gente" e sarebbe eccezionale che un movimento nato dal basso si dotasse finalmente di competenze di alto livello.
Certo che sia Brancaccio che gli altri si fanno desiderare nel prendere un impegno concreto.
Perché?


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mincuo
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Se mi chiamassi Black Jack sottolinerei che non si dice "pendere" ma "prendere" (poi corretto, ma io tengo sempre copia) facendo finta di non capire che è un errore di digitazione, come può essere Boomberg al posto di Bloomberg soprattutto per uno che fa finanza da 35 anni a livello alto. Ma Iddio nella sua infinita saggezza e generosità mi ha voluto dispensare da ricorrere a cose simili.

Condivido quel che tu dici sul M5S.

Dovrei dire delle altre cose a riguardo. Ma non sarebbero perfettamente conformiste per cui mi astengo.


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bvzm1
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"Ma Iddio nella sua infinita saggezza e generosità mi ha voluto dispensare da ricorrere a cose simili. "

IDOLO! Prima sottolinea e poi dice che non lo fa! IDOLO!

E lasciamo perdere Università del Sannio. Bah


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Black_Jack
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Se mi chiamassi Black Jack sottolinerei che non si dice "pendere" ma "prendere" (poi corretto, ma io tengo sempre copia) facendo finta di non capire che è un errore di digitazione, come può essere Boomberg al posto di Bloomberg soprattutto per uno che fa finanza da 35 anni a livello alto. Ma Iddio nella sua infinita saggezza e generosità mi ha voluto dispensare da ricorrere a cose simili.

Ti è andata bene che fumo come un turco e la cenere ha intasato la r, la u e la y.

Dovrei dire delle altre cose a riguardo. Ma non sarebbero perfettamente conformiste per cui mi astengo.

Eccolo là...

http://www.tubechop.com/watch/1281928

Pensi come dice Giulio Sapelli che i 5 Stelle siano manovrati dagli stessi delle primavere arabe (sic)?


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mincuo
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"Ma Iddio nella sua infinita saggezza e generosità mi ha voluto dispensare da ricorrere a cose simili. "

IDOLO! Prima sottolinea e poi dice che non lo fa! IDOLO!

E lasciamo perdere Università del Sannio. Bah

L'ho scritto per questo motivo:

"mincuo ha scritto:
AP o Boomberg"

Bloomberg, con la "l".

mincuo ha scritto:
REuters o Bloonberg
Bloomberg, con la "m".

Niente, gli sta sul piffero sto nome

..

Piuttosto vorrei chiederti bvzm1 Qual'è secondo te la ragione per cui la stessa persona scrive con vari nick diversi sui blog?


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mincuo
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Pensi come dice Giulio Sapelli che i 5 Stelle siano manovrati dagli stessi delle primavere arabe (sic)?

No.
Ho detto non conformista.
Quella è abbastanza una stronzata, comunque è conformista, finto-non-conformista.

P.S. Bello il pezzo dal Sior Todaro Brontolon.

Per gli Italiani meglio sarebbe forse quello della "Cecilia"...


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Solounintervento
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Mincuo, black ti ha sgamato!


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mincuo
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Mincuo, black ti ha sgamato!

Chissà.

Certo anche che è bello poter dire di alcuni luoghi che sembrano tutta una famiglia. Cosa dice lei?


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Solounintervento
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Ok Mincuo, non Le aggrada affatto! È' proprio un Sior Todaro brontolon!


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Black_Jack
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"Ma Iddio nella sua infinita saggezza e generosità mi ha voluto dispensare da ricorrere a cose simili. "

IDOLO! Prima sottolinea e poi dice che non lo fa! IDOLO!

E lasciamo perdere Università del Sannio. Bah

L'ho scritto per questo motivo:

"mincuo ha scritto:
AP o Boomberg"

Bloomberg, con la "l".

mincuo ha scritto:
REuters o Bloonberg
Bloomberg, con la "m".

Niente, gli sta sul piffero sto nome

..

Piuttosto vorrei chiederti bvzm1 Qual'è secondo te la ragione per cui la stessa persona scrive con vari nick diversi sui blog?

No, con due ma l'altro è cancellato e resta solo questo.
Cioè ho scritto con uno alla volta e dicendo per di più che avevo cambiato nick.
Metto pure nome e cognome ma solo quando vedrò che c'è un progetto politico, sennò non capisco l'utilità dato che ta l'altro mi impedirebbe di mandare liberamente a quel paese il prossimo.
Mi sa che hai pure il mio nome di battesimo. Il tuo è Mincuo, vero?

Ora c'e' una differenza (et vive la difference) fra quelli che si incazzano in un modo o in un altro.
Io obiettivamente mi incazzo molto bene va detto, ma tu hai una cosa (che sapevo perfettamente che avevi) e cioè ti senti in dovere di rispondere a chi ti chiede chiarimenti. Significa molto ed ero certo che tu lo avresti fatto.

Quindi ognuno si tiene la propria parte di caratteraccio riflettendo sul fatto che saremmo però in dovere di darci da fare chi con la competenza, chi con il tempo libero, chi contribuendo mensilmente etc etc

Di gente competente ce n'è tanta ma mi pare che ognuno vada per i fatti suoi. Secondo me è un errore.


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mincuo
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Sopraffatto poi e come soffogato dal fracasso di tante voci, dalla vista di tanti visi fitti, di tant'occhi addosso a lui, si tirava indietro un momento, gonfiava le gote, mandava un gran soffio, e diceva tra sé: «por mi vida, que de gente!»


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Solounintervento
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Già "Cribbio, che brutta gent"


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Black_Jack
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Sopraffatto poi e come soffogato dal fracasso di tante voci, dalla vista di tanti visi fitti, di tant'occhi addosso a lui, si tirava indietro un momento, gonfiava le gote, mandava un gran soffio, e diceva tra sé: «por mi vida, que de gente!»

http://www.tubechop.com/watch/1282098

Buona notte.


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