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Cancellare il debito greco?

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Anonymous
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Invece io prendo i Titoli Greci e li butto nel CESSO. OK?

Vedi mincuo, tu continui a ragionare da burocrate tecnofinanziario.

Io, e con me centinaia di migliaia di risparmiatori europei, NON ABBIAMO DECISO di comprare titoli greci. Senza chiedercelo, le società di management per le quali probabilmente tu lavori (Pioneer, Arca e compagnia brutta) hanno deciso per noi.

Io, e con me migliaia di risparmiatori europei, abbiamo già comunicato che rinunciamo a parte di quei soldi, perchè la solidarietà è qualcosa che si dimostra non solo a parole, ma coi fatti.

Il debito greco è da cancellare per una buona metà, perchè è impagabile. Punto. Non c'è altro da dire, e come tu hai ben fatto notare altre volte, la cancellazione dei debiti si è sempre fatta nella storia, fin dall'epoca dei babilonesi. Se qui non si vuole fare, è per bullismo, e per una questione squisitamente di classe: è ovvio infatti perchè i vari Djisselbloem e Draghi, alla proposta di referendum, si siano stupiti, dicendo chiaramente che il popolo non può decidere su questi temi.

Loro, come te, percepiscono l'economia come una scienza, quando non lo è per nulla. Pensano che il popolo non abbia competenze per decidere, perchè per loro la soluzione delle questioni economiche e finanziarie è allo stesso livello della soluzione di equazioni di fisica quantica.

Questa è la vera tragedia.


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Primadellesabbie
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Ho seguito la ottima "copertura", credo esemplificata, che ci ha fin qui offerto mincuo, delle vicende greche di questi ultimi giorni, e qualche paradosso credo si possa intravvedere.

Quando leggiamo, nei libri di storia, che la Russia o la Germania o la Francia o l'Austria si sono dichiarate qualche guerra tra loro, pensiamo senz'altro ad un monarca, circondato da un gruppetto di consiglieri che, per qualche ragione, viene ai ferri corti con un'altro monarca e chi lo circonda.

Poi, con un'immagine separata, vediamo schiere di soldati che si combattono, e questi perdono sempre assieme ai loro famigliari, ai loro amici, ai loro villaggi che rivedranno un uomo finito, un invalido o dovranno accontentarsi di un ricordo.

Oggi dovremmo avere la democrazia o qualche cosa del genere, infatti non pensiamo più al monarca e al suo consiglio quando pensiamo alla Grecia, alla Francia o all'Italia e alle loro vicende, ma l'essenza delle cose é che c'é sempre uno sparuto gruppetto di personaggi in posizione tale da poter coinvolgere questi Paesi, i cui cittadini, saranno sempre regolarmente sconfitti, nelle sue battaglie.

L'ansia per la sorte dei propri cari in armi, della quale era responsabile il Re, é stata sostituita da un'ansia collettiva e diffusa per il domani, per l'avvenire nostro e dei nostri figli, che dipende da decisioni prese da entità praticamente anonime con modalità che ci rimangono sconosciute nonostante l'imponente informazione, e che ci vede sostanzialmente impotenti.

Ma...non é così perché, come dice altrove mincuo (giustamente):

Anche il popolo per certe cose non è sempre innocente. (Qui mi piglio le mie.)
Io credo che se ha l'informazione che ha, la scuola che ha, i Governi che ha, i servizi che ha, l'efficienza che ha ecc...non è che lui non c'entra proprio nulla, che stava da un'altra parte.....che passava lì per caso.....

É vero, però qualche cosa non quadra. Verrebbe quasi da pensare che il "popolo", per essere tenuto responsabile, dovrebbe avere diritto di parola, dovrebbe essere rappresentato in qualche modo, ma pensare questo é un'assurdità, dato che "siamo una democrazia".


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Tonguessy
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Senza chiedercelo, le società di management per le quali probabilmente tu lavori (Pioneer, Arca e compagnia brutta) hanno deciso per noi.

Questa è la vera tragedia.

Quoto e aggiungo: siamo in presenza di un sistema dissociativo, dove le responsabilità sono sempre ed immancabilmente da qualche altra parte. Fosse anche il popolo...che non passava lì per caso. Popoli che non hanno nè voce nè scelta si devono addossare le colpe di un sistema che premia i kapò e danna chiunque altro. E quindi via libera alla narrazione che vuole i popoli avere "truccato i conti" e "vissuto al di sopra delle proprie possibilità" mentre tutti gli ingranaggi continuano a girare per il verso deciso dalle elites e con il pieno appoggio e concorso di tutte le componenti umane (?) funzionali al caso.


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yago
 yago
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Perchè io l'ho cancellato. A scadenza non gli presento i Titoli perchè me li rimborsi perchè li ho buttati nel CESSO.
Che caxxo c'entra la BCE con la Grecia?

La BCE potrebbe comprare i titoli invece di buttarli nel cesso.
Potrebbe farlo a prezzi stracciati con soldi freschi di stampa.
Ci rimetterebbero tutti, è vero, ma la quadratura del cerchio non esiste.


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Jor-el
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Senza chiedercelo, le società di management per le quali probabilmente tu lavori (Pioneer, Arca e compagnia brutta) hanno deciso per noi.

Questa è la vera tragedia.

Quoto e aggiungo: siamo in presenza di un sistema dissociativo, dove le responsabilità sono sempre ed immancabilmente da qualche altra parte. Fosse anche il popolo...che non passava lì per caso. Popoli che non hanno nè voce nè scelta si devono addossare le colpe di un sistema che premia i kapò e danna chiunque altro. E quindi via libera alla narrazione che vuole i popoli avere "truccato i conti" e "vissuto al di sopra delle proprie possibilità" mentre tutti gli ingranaggi continuano a girare per il verso deciso dalle elites e con il pieno appoggio e concorso di tutte le componenti umane (?) funzionali al caso.

Questa volta, però, col referendum, sarà il popolo a decidere e... magia, deciderà le stesse cose!
Io vorrei che mi spiegaste cosa c'è di bello, di rivoluzionario, di radicale in un nuovo quasi-pseudo-semi default greco, cioè nella stessa cosa che hanno fatto nel 2010 e nel 2012 i governi delle forze politiche che oggi sono all'opposizione. Perché il dramma non sta nel debito, ma in un programma di governo che non c'è, al cui posto ci sono solo slogan o un cocktail di promesse che sono chiaramente incompatibili con la permanenza della Grecia nell'EURO. L'EURO, che è la VERA linea rossa di Syriza . Per cinque mesi Tsipras e Varoufakis hanno girato attorno a questo nodo che non si può sciogliere, costruendosi l'immagine mediatica dei paladini della vera Europa e, nel contempo, sono stati usati per infliggere un duro colpo propagandistico ai movimenti no-euro degli altri paesi. Tsipras è la solita politica spacciata per nuova.

La cancellazione parziale del debito è una questione puramente tecnica, non un obiettivo politico. Si cancella il debito per raggiungere un obiettivo. Qual è l'obiettivo del governo Tsipras? Non si può sapere. A chi glielo ha chiesto nei passati cinque mesi Varoufakis ha risposto "sssh... non vedete che siamo impegnati in una difficile trattativa?". Un maligno potrebbe pensare che il loro piano è sempre stato solo di farsi prestare altri soldi...

Ora, si potrebbe pure metterla giù così: vero, Tsipras, come i suoi predecessori, mira a incassare altri prestiti. Però, a differenza dei suoi predecessori, che hanno distribuito i soldi ai loro amici, Tsipras, per una volta, ha deciso che li darà ai disoccupati, ai lavoratori, ai pensionati. Bene, giusto, ma c'è un problema. I soldi dei prestiti hanno il brutto vizio di finire e si lasciano dietro un pessimo strascico, che si chiama "interessi". A quel punto si è da capo, anzi, peggio.


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PietroGE
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L'EURO, che è la VERA linea rossa di Syriza . Per cinque mesi Tsipras e Varoufakis hanno girato attorno a questo nodo che non si può sciogliere, costruendosi l'immagine mediatica dei paladini della vera Europa e, nel contempo, sono stati usati per infliggere un duro colpo propagandistico ai movimenti no-euro degli altri paesi. Tsipras è la solita politica spacciata per nuova.

È stata la sinistra europea, prima ogni altro, che è stata ingannata da questi due saltimbanchi. Hanno fatto credere che loro erano per la fine dell'austerità, per la riforma delle istituzioni europee, per la fine della dittature della finanza. Invece, volevano solo i soldi degli altri europei.

Il tutto è stato un gioco di ricatti, da una parte e dall'altra. Tsipras & Co hanno calcolato che la UE non poteva permettersi un default della Grecia ( e lo hanno detto molte volte) perché avrebbe generato un effetto domino, hanno puntato sul sostegno e sulla pressione americana, che c'è stata ed è stata pesante, e hanno fatto balenare il cambiamento geopolitico della posizione della Grecia in direzione Russia e Cina.

Lo scopo ultimo era l'azzeramento del debito e una nuova pioggia di miliardi europei, in cambio di qualche ritocco cosmetico all'economia. In sostanza, farsi finanziare il welfare dagli altri europei. Il socialismo con i soldi degli altri.
Non hanno calcolato però che il contagio non c'era solo col Grexit , c'era ed era molto più difficile da gestire se la UE calava le braghe e forniva miliardi come noccioline.

Quanto al referendum, la condizione per una consultazione popolare veramente efficace è che al popolo sia data l'informazione adeguata per poter poi decidere.


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istwine
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Quanto al referendum, la condizione per una consultazione popolare veramente efficace è che al popolo sia data l'informazione adeguata per poter poi decidere.

Secondo me non esiste informazione adeguata per questo tipo di questioni. Il NO implica delle conseguenze in parte imprevedibili, a distanza di una settimana. Il SI implica delle conseguenze teoriche, perché non si è ancora capito cosa stiano votando, non essendoci più l'accordo, ora come ora. Senza contare i tecnicismi e le competenze che ci vogliono per aver chiaro il quadro. Qui si tratta di uno scaricabarile bello e buono, mascherato da atto di democrazia e coraggio. E gli stessi che ora lodano la scelta, se vedono che vince il SI cambieranno idea, o diranno che il popolo non era informato. E qualche coglione che dirà che il popolo è di destra ci sarà.


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Jor-el
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L'EURO, che è la VERA linea rossa di Syriza . Per cinque mesi Tsipras e Varoufakis hanno girato attorno a questo nodo che non si può sciogliere, costruendosi l'immagine mediatica dei paladini della vera Europa e, nel contempo, sono stati usati per infliggere un duro colpo propagandistico ai movimenti no-euro degli altri paesi. Tsipras è la solita politica spacciata per nuova.

È stata la sinistra europea, prima ogni altro, che è stata ingannata da questi due saltimbanchi. Hanno fatto credere che loro erano per la fine dell'austerità, per la riforma delle istituzioni europee, per la fine della dittature della finanza. Invece, volevano solo i soldi degli altri europei.

Il tutto è stato un gioco di ricatti, da una parte e dall'altra. Tsipras & Co hanno calcolato che la UE non poteva permettersi un default della Grecia ( e lo hanno detto molte volte) perché avrebbe generato un effetto domino, hanno puntato sul sostegno e sulla pressione americana, che c'è stata ed è stata pesante, e hanno fatto balenare il cambiamento geopolitico della posizione della Grecia in direzione Russia e Cina.

Lo scopo ultimo era l'azzeramento del debito e una nuova pioggia di miliardi europei, in cambio di qualche ritocco cosmetico all'economia. In sostanza, farsi finanziare il welfare dagli altri europei. Il socialismo con i soldi degli altri.
Non hanno calcolato però che il contagio non c'era solo col Grexit , c'era ed era molto più difficile da gestire se la UE calava le braghe e forniva miliardi come noccioline.

Quanto al referendum, la condizione per una consultazione popolare veramente efficace è che al popolo sia data l'informazione adeguata per poter poi decidere.

Sono d'accordo, tranne su un punto. L'UE era ed è dispostissima a calare le braghe, a patto di portarsi a casa un risultato politico, ovvero la fine di ogni possibile velleità di uscita dall'Euro.La posizione no-euro stava facendosi faticosamente strada negli elettorati dei paesi dell'Unione . Tsypras ha consegnato all'UE l'arma finale, una pseudo opposizione di "sinistra" capace di catturare le istanze delle classi subordinate e dirigerle contro un non-obiettivo, l'austerità, senza toccare l'Euro, che determina i meccanismi automatici dell'austerità, toglie ai popoli il diritto di decidere e rimane saldamente nelle mani dell'usura. Niente di nuovo, è sempre stato il destino della sinistra riformista: servire la strategia dei padroni del denaro.
Una bella riverniciata "popolare e solidale" agli ideali dell'Unione Europea nel momento in cui la crisi in Ucraina svela il ruolo dell'Unione Monetaria come componete essenziale della NATO.


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Secondo me non esiste informazione adeguata per questo tipo di questioni.

La mia opinione da due cents.
Se vincerà il NO la Grecia sarà il monito perfetto da rivendere ai popoli del Sud Europa, per i no-euro la fine dal punto di vista del consenso popolare. In altre parole il crack greco legittimerà le istituzioni dei Paesi del Sud Europa a proseguire sul percorso del più Europa e ad intraprendere nuove misure restrittive (nuove tasse, tagli al welfare, ecc) tese a scongiurare l'irreparabile. Se vincesse il sì la giostra ricomincerà, almeno per un po’ e quanto basterà a sostenere l’ennesimo piano di aiuti alla Grecia fino all'inevitabile crack… Perché la Grecia è stata condotta diligentemente al punto di non ritorno e, a questo punto, per i greci non c’è nessuna strategia che tenga (che comunque grazie ai politici, alla classe dirigente ed al popolo greco non c'è mai stata). In ogni caso per molti anni li aspetta un’economia di guerra, comunque. Per quanto riguarda "l'informazione adeguata" tutte le previsioni convergono, sia che protraggano la terapia del dolore (ma a che pro?), sia che accettino fin da subito l’eutanasia, il crack ci sarà. Anche se scegliessero l’ultima opzione la questione resterebbe sempre la stessa: che fare? Quale modello e strategia di crescita seguire?

P.s.: L’HBA e la SEV insieme ad un paio di società di consulenza hanno già steso un piano d’intervento ma nelle sedi istituzionali non ve n’è traccia.


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Bè, una domanda veramente difficile Nat.

Io volevo sondare lo spirito degli italiani, niente di più. Il cuore o ce l’hai o non ce l’hai. Siamo o non siamo tutti fratelli?


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Ossimoro
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Il debito Greco l'hai già acquisito. Hai i titoli.
E i soldi tu glieli hai dati, e loro ti hanno dato i Titoli
Come quando compri un BOT. Tu dai i soldi e ti danno il BOT.

Quindi per quelli Greci basta che li prendi, li stracci a pezzetti e dici "abbiamo scherzato".

ma i titoli sono stati acquistati corrispondendo, come controvalore, l'importo esatto del VN, oppure pagando un prezzo inferiore?
un conto se per un titolo di VN100 gli ho dato 100euro e un conto è se gli ho dato 60-65euro...


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Per il Sole 24 ore "oscilla" molto. In realtà oscilla "molto meno".

Perché secondo te Padoan considera solo i prestiti bilaterali e le garanzie (ad oggi circa 36 mld)?


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Tonguessy
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Questa volta, però, col referendum, sarà il popolo a decidere e... magia, deciderà le stesse cose!

resto sempre basito dalla profondità delle tue analisi. Andiamo per ordine:
1-il senso del mio intervento era di tutt'altro significato, ed appoggiava quanto scritto da Buenaventura
2-Quali popoli hanno deciso l'ingresso in area euro? Gli irlandesi magari che hanno dovuto rifare i referendum finchè non hanno dato i risultati che i padroni dell'europa si aspettavano? Gli italiani magari?
3-parlare di scelte democratiche oggi che la democrazia è stata fatta a pezzi per servire meglio la finanza è semplicemente scellerato. In Italia abbiamo assistito a modifiche legislative e costituzionali in ossequio a quanto Draghi ordinava. E' democrazia popolare secondo te questa?
4-mettere sotto processo un ritorno alla democrazia addossando oggi le colpe di scelte mai fatte allora è sintomo della miseria intellettuale che i media (e non solo) si affannano a difendere e divulgare. Al solito si confonde la causa con l'effetto, a tutto vantaggio dei padroni d'europa


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istwine
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Per quanto riguarda "l'informazione adeguata" tutte le previsioni convergono, sia che protraggano la terapia del dolore (ma a che pro?), sia che accettino fin da subito l’eutanasia, il crack ci sarà. Anche se scegliessero l’ultima opzione la questione resterebbe sempre la stessa: che fare? Quale modello e strategia di crescita seguire?

P.s.: L’HBA e la SEV insieme ad un paio di società di consulenza hanno già steso un piano d’intervento ma nelle sedi istituzionali non ve n’è traccia.

No bè Nat, mi son spiegato male. Non esiste informazione adeguata (inteso come giornali, dibattiti ecc) per far votare in un referendum una cosa simile, né ci sono neanche i tempi. Volevo dire, brutalmente, che il popolo non è adatto per votare cose del genere, perché non le capisce, perché non ha le competenze ecc. Questo volevo dire, per quanto suoni poco democratico o elitario.

PS: A grandi linee, che tipo di piano di intervento?


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Ossimoro
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Bè, una domanda veramente difficile Nat.

Io volevo sondare lo spirito degli italiani, niente di più. Il cuore o ce l’hai o non ce l’hai. Siamo o non siamo tutti fratelli?

dipende...

se ti è richiesto di aiutare qualcuno, credo che vorrai prima assicurarti che ne abbia davvero bisogno e poi dovrai verificare di essere in grado di privarti ancora di qualcosa per aiutarlo (cioè se emerge che tu stai peggio di lui, magari la risposta del tuo "cuore" cambia...)


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