Cancellare il debito greco?

Primadellesabbie
che posso dirti? E' un gran casino, una situazione dalla quale sembra pressoché impossibile uscire.
Io credo che chi si disinteressi a determinate questioni non abbia poi diritto di esprimersi su quelle stesse questioni, determinando così il destino anche di chi invece si è sbattuto per cercare di capirci qualcosa. E questo non mi pare affatto un discorso antidemicratico, come giustamente sottolineava istwine.
Il fatto poi di impiegare il proprio tempo libero per studiare, capire le questioni che ci riguardano, so bene che si tratti di qualcosa di assai difficile da realizzarsi per tutti, e questo per moltissime ragioni fra le quali quelle che anche tu indicavi. Ma io non vedo davvero alternative: per cercare di cambiare le cose bisogna prima studiarle e studiarle a fondo, anche se ciò richiede un sforzo immenso. Tu parlavi di intervenire su alcuni snodi cruciali per l'informazione, come il profitto, ma questo non mi pare in disaccordo con quanto dico io, anzi credo rientri perfettamente in uno sforzo collettivo di comprensione della realtà finalizzato ad intraprendere azioni adeguate per cambiare la stessa. È comunque un casino immenso, lo so bene e mi sforzo ogni giorno di continuare a credere che qualcosa in tal senso possa accadere...

Varoufakis: "Perché raccomandiamo il NO al ‪#‎GReferendum‬ in 6 brevi punti" ‪#‎oxi‬ ‪#‎greece‬
1. I negoziati si sono arenati perché i creditori della Grecia (a) hanno rifiutato di ridurre il nostro debito pubblico insostenibile e (b) hanno insistito che dovrebbe essere rimborsato 'parametricamente' dai membri più deboli della nostra società, i loro figli e i loro nipoti
2. Il FMI, il governo degli Stati Uniti, molti altri governi di tutto il mondo, e gli economisti più indipendenti ritengono - insieme a noi - che il debito deve essere ristrutturato.
3. L'Eurogruppo aveva già (novembre 2012), ammesso che il debito dovesse essere ristrutturato, ma si rifiuta di impegnarsi per una ristrutturazione del debito
4. Dal momento in cui è stato annunciato il referendum, l'Europa ha inviato segnali sulla sua disponibilità a discutere la ristrutturazione del debito. Questi segnali indicano che anche i politici europei voterebbero NO alla propria offerta 'finale'.
5. La Grecia resterà nell'euro. I depositi nelle banche greche sono al sicuro. I creditori hanno scelto la strategia del ricatto sulla base della chiusura delle banche. L'impasse attuale è dovuta a questa scelta da parte dei creditori - e non del governo greco - per la sospensione delle trattative e non per una qualsiasi intenzione del [governo] greco di uscire dall'euro e svalutare. Il posto della Grecia nella zona euro e nell'Unione europea non è negoziabile.
6. Il futuro richiede una Grecia orgogliosa all'interno della zona euro e nel cuore dell'Europa. Questo futuro richieste che i greci dicano un grande NO Domenica, che la Grecia rimanga nella zona euro, e che, con il potere conferitoci dal NO, noi rinegoziamo il debito pubblico della Grecia, nonché la ripartizione degli oneri tra ricchi e non abbienti.
1° luglio 2015

Fonte: Keynes blog