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CH: camere contro reddito di cittadinanza


vic
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http://www.gdp.ch/svizzera/no-un-reddito-base-tutti-id103226.html

Svizzera - Consiglio degli Stati
No a un reddito base per tutti
Nessuna chance per l'iniziativa popolare silurata oggi anche dal Consiglio degli Stati. I promotori del testo proponevano 2'500 franchi al mese per tutti i cittadini.

Ats - 17 dicembre 2015

L'iniziativa popolare "Per un reddito di base incondizionato" non ha avuto alcuna chance in Parlamento: dopo la sonora bocciatura del Consiglio nazionale (dove i "si' " sono stati solo 14), oggi agli Stati (*) non e' nemmeno stato necessario ricorrere a una votazione: l'oggetto e' infatti stato bocciato tacitamente. Il testo sara' quindi sottoposto al popolo con raccomandazione di respingerlo.

Per la maggioranza della sinistra, la proposta di modifica costituzionale ha il merito di sollevare alcuni problemi reali, ma le risposte che fornisce sono inadeguate. Per la destra, l'iniziativa e' semplicemente impossibile da finanziare e da' un messaggio sbagliato.
Da parte sua, il consigliere federale (**) Alain Berset ha ricordato che il testo proposto non permetterebbe di semplificare la situazione: molte assicurazioni sociali resterebbero infatti necessarie per coprire i casi piu' gravi e/o piu' costosi.

L'iniziativa - tra i cui promotori figura anche l'ex portavoce del Consiglio federale Oswald Sigg (PS) - chiede che la Confederazione provveda all'istituzione di un reddito minimo di base per tutti, lavoratori e no, allo scopo di consentire alla popolazione tutta di condurre un'esistenza dignitosa e di partecipare alla vita pubblica.

L'importo esatto e il finanziamento dovranno essere disciplinati a livello di legge. I promotori del testo propongono 2'500 franchi mensili per gli adulti e 625 franchi per bambini e giovani. (***)

Per dimostrare simbolicamente che i soldi ci sono, al momento della consegna delle firme alla Cancelleria federale i promotori avevano sparso su Piazza federale otto milioni di monete da 5 centesimi, una per ogni abitante della Svizzera, per un valore pari a 400 mila franchi.

Meta' delle monete erano poi state restituire alla Banca nazionale (BNS), l'altra meta' era stata acquistata dalla Stapferhaus di Lenzburg (AG), un'istituzione culturale che le ha utilizzate nell'ambito di un'esposizione sul valore del denaro.

--
(*) il Consiglio degli Stati e' la camera alta o senato; conta due rappresentaqnti per cantone
(**) membro del governo
(***) e' noto che il denaro col tempo si deprezza, percio' ancorare nella legge una cifra esatta sa' di presa in giro. Oggi corrisponde alla soglia di poverta' (tenuto conto delle spese obbligatorie), domani alla soglia del ridicolo.

Vedremo durante la campagna di voto se saltera' fuori qualche idea sul finanziamento del reddito di cittadinanza. Gia' l'AVS abbisogna di continui aggiornamenti e copre solo parte della vecchiaia; difficile pertanto immaginare un meccanismo funzionante per finanziare il reddito di cittadinanza. A meno di scopiazzare Draghi e stampar moneta a gogo'. Il vantaggio sarebbe che detta moneta andrebbe direttamente nelle tasche dei cittadini anziche' alle banche. Lo svantaggio e' ovvio: deprezzamento galoppante.

Ora che ci penso, e' strano che a nessun giornalista sia venuto in mente di scrivere che le banche UE (e statunitensi) il reddito di cittadinanza ce l'hanno, eccome che ce l'hanno. Sono le famose banconote invisibili distribuite nel cortile delle banche dall'elicottero della FED e della BCE.


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