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CH: governo latita sui negoziati con l'UE


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http://www.gdp.ch/svizzera/negoziati-con-lue-tutti-sembrano-scappare-id86355.html

Svizzera - Diplomazia
Negoziati con l'UE, tutti sembrano scappare
Dopo il rifiuto arrivato anche da Monika Ruehl di economiesuisse, la nomina di un capo negoziatore per trattare con Bruxelles su alcuni dossier di rilievo sembra essere in stallo. Ne abbiamo parlato con Marco Romano.

di Martina Salvini - 11 agosto 2015

A fine giugno il consigliere federale Didier Burkhalter ha fatto sapere che il Consiglio federale (*) avrebbe nominato un capo negoziatore per rilanciare i contatti con l'UE, facendo in modo che oltre alla libera circolazione delle persone, si possano sbloccare altri dossier (elettricita', ricerca, accesso ai mercati finanziari). Fino ad ora sembra pero' che la ricerca della persona che dovrebbe portare avanti i negoziati stagni. Settimana scorsa Simonetta Sommaruga (**) ha fatto sapere che non sara' Mario Gattiker (titolare della Segreteria di Stato della migrazione) a trattare la delicata questione con Bruxelles.

Un rifiuto e' invece arrivato da parte di Monika Ruehl, presidente della direzione di economiesuisse. "A nessun costo voglio lasciare la mia nuova funzione", ha spiegato la 51enne, a capo della federazione delle imprese svizzere dal primo settembre scorso.

Dopo due nomine sfumate, chi sara' quindi a prendersi la responsabilita' di trattare con Bruxelles i dossier di rilievo? Secondo il consigliere nazionale (***) PPD Marco Romano la situazione e' "piuttosto preoccupante. Sembra infatti che i consiglieri federali comunichino via media su questo tema. Oggi sappiamo che ci sono vari fronti importantissimi aperti, di cui due fondamentali e gestiti da due persone diverse. Il primo tema centrale riguarda l'articolo 121 della Costituzione, questione in mano a Gattiker. La seconda tematica, che sta trattando Yves Rossier, e' quella istituzionale, da cui dipende poi la questione dei giudici e quella dell'energia."

Le affermazioni di giugno del Consiglio federale secondo cui l'intento e' di riunire sotto un'unica responsabilita' le diverse questioni aperte con l'UE e', secondo Marco Romano, "un'ipotesi interessante, ma la vera e grossa responsabilita' e' proprio del Consiglio federale. Pertanto spetta al Consiglio federale agire in maniera piu' coordinata e piu' forte verso Bruxelles. Non si puo' scaricare l'intera responsabilita' politica su un funzionario".

Inoltre, secondo il cosigliere nazionale, "non e' auspicabile che sia data a una persona sola la responsabilita' di tutta la questione. Quello che mi aspetto in questo momento e' che soprattutto Burkhalter, in quanto ministro degli affari esteri prenda in mano questo dossier con maggiore forza. Si continua a dire che sia una competenza della presidente Sommaruga ma innanzitutto spetta al Governo perche' e' competenza sua fare la legge e, secondariamente, c'e' un ministro degli affari esteri che secondo me su questa tematica e' al momento completamente latitante".

"In questo momento il Consiglio federale - aggiunge Romano - si sta dimostrando molto debole e io mi sento deluso e quasi arrabbiato per questo modo di gestire la questione. E' il tema numero uno, ci vuole una comunicazione molto piu' seria. Quelli piu' toccati sono Sommaruga, Burkhalter, Leuthard per la questione energia, Widmer-Schlumpf per tutte le tematiche fiscali. Io da queste quattro persone voglio sapere cosa stanno facendo in proposito e con che coordinazione stanno lavorando".

In conclusione, secondo il consigliere nazionale Marco Romano, "Serve sapere chi e' la persona che adesso funge da coordinatore dell'attivita' tecnica. Ricordandosi pero' che la responsabilita' politica e' del nostro ministro degli affari esteri che gia' l'anno scorso e' stato troppo assente, quando invece, da capo dell'OCSE, avrebbe dovuto tematizzare il rapporto della Svizzera con l'Europa. Il problema e' che ci sono una serie di canali aperti e ognuno di questi e' trattato separatamente. Invece e' il caso di dare tutte le carte in mano a una persona perche' giochi questa partita con l'Europa. Questo ruolo deve essere del Consiglio federale. Poi si potra' far lavorare i segretari di Stato".

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(*) governo
(**) Presidente della Confederazione per quest'anno; la carica ruota a turno fra i 7 Consiglieri federali
(***) parlamentare


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