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CH: iniziativa sul servizio pubblico, fuorviante


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http://www.gdp.ch/svizzera/liniziativa-sul-servizio-pubblico-e-fuorviante-id117543.html

Svizzera - Berna
"L'iniziativa sul servizio pubblico e' fuorviante"
A dirlo sono il Gruppo svizzero per le regioni di montagna e l'Associazione dei Comuni svizzeri. "Non deve accadere che il nostro affermato sistema di servizi di base venga distrutto da questa fuorviante iniziativa".

Ats - 11 aprile 2016

L'iniziativa popolare "A favore del servizio pubblico", in votazione il 5 giugno, e' "fuorviante, pregiudica il servizio di base in tutte le regioni del paese e costerebbe miliardi ai contribuenti". Ne sono convinti Il Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB) e l'Associazione dei Comuni Svizzeri (ACS). "Nel confronto con l'estero, la Svizzera dispone di un servizio di base eccellente", ha affermato oggi in una conferenza stampa a Berna Isidor Baumann, consigliere agli Stati (PPD/UR) e presidente del SAB. A suo dire nessun altro paese d'Europa puo' vantare una rete altrettanto fitta di accesso ai servizi postali, ne' una rete di trasporti pubblici regionali cosi' capillare. Inoltre, tra i pochi Paesi in Europa, la Svizzera si e' impegnata affinche' ogni economia domestica e ogni azienda possano beneficiare di servizi a banda larga.

Sempre secondo Baumann, "non deve assolutamente accadere che il nostro affermato sistema di servizi di base venga distrutto da questa fuorviante iniziativa", che Consiglio federale e Parlamento raccomandano esplicitamente di bocciare. L'iniziativa intende abolire il campo di manovra aziendale di Posta, Swisscom e FFS, indebolendo in tal modo massicciamente il servizio pubblico, hanno piu' volte affermato le due organizzazioni. "Senza utili, le aziende interessate non potrebbero piu' eseguire con le proprie forze importanti investimenti in infrastrutture e offerte di servizi esistenti, ma anche future", ha commentato da parte sua Hannes Germann, consigliere agli Stati (*) (UDC/SH) e presidente dell'ACS.

L'erario statale si vedrebbe privato annualmente di miliardi di franchi in dividendi e imposte sugli utili, con la conseguenza che una voragine si aprirebbe nelle casse federali, cantonali e comunali. A essere toccata sarebbe anche la Svizzera urbana. "In quanto centri dell'economia e dell'innovazione del nostro paese, le citta' dipendono dalla buona qualita' dei servizi. Ed e' solo in virtu' di un'offerta qualitativamente elevata anche nell'ambito del servizio pubblico che esse possono assumere e svolgere le loro funzioni economiche e sociali nell'interesse dell'intero paese e rimanere concorrenziali", ha affermato Kurt Fluri, consigliere nazionale (**) (PLR/SO) e presidente dell'Unione delle citta' svizzere.

Non meno importante, per SAB e ACS e' il rischio di smantellamento di posti di lavoro. Se imprese quali La Posta, Swisscom e FFS "non dovessero piu' essere in grado di realizzare utili, sarebbe quasi impossibile difendere le buone condizioni di lavoro odierne", ha dichiarato Stefan Mueller-Altermatt, consigliere nazionale (PPD/SO) e presidente dell'associazione del personale transfair. A lungo termine, il rischio sarebbe lo smantellamento di migliaia di posti di lavoro.

I limiti salariali superiori invocati dall'iniziativa indebolirebbero enormemente le aziende nella concorrenza per il personale qualificato. "Risulterebbe ad esempio molto difficile reclutare degli specialisti", ha detto ancora Mueller-Altermatt. In sostanza, secondo gli oppositori al testo in votazione, l'iniziativa popolare "non contiene alcuna proposta costruttiva tesa al miglioramento dei servizi di base e i suoi promotori si contraddicono continuamente".

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(*) senatore
(**) parlamentare


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