CH: no al Gottardo2
 
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CH: no al Gottardo2


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http://www.liberatv.ch/articolo/31971/doris-de-agostini-unex-campionessa-di-sci-contro-il-raddoppio-del-gottardo-voto-no

Doris De Agostini, un'ex campionessa di sci contro il raddoppio del Gottardo: "Voto no, voto no, voto no..."
Con un articolo appassionato e martellante l'ex sciatrice "e mamma" perora la causa anti raddoppista: "E' questione di onesta' verso le generazioni future valutare l'ipotesi peggiore che ogni singolo progetto comporta"

18 febbraio 2016

BELLINZONA - Man mano che il giorno del verdetto (*) si avvicina, aumentano le voci del dibattito intorno alla votazione di gran lunga piu' sentita in Ticino: quella sul raddoppio del Gottardo. E quasi giornalmente fioccano i "testimonial" a sorpresa a favore o contro il secondo tubo.

Oggi sulla Regione scende in campo Doris De Agostini. Con un articolo appassionato e martellante l'ex sciatrice "e mamma" perora la causa del "no". E proprio quel "no" al raddoppio scandisce il ritmo dello scritto quasi come fosse una discesa. Di seguito pubblichiamo alcuni stralci del "pezzo" tratti dal quotidiano bellinzonese, dove potete leggere la versione integrale. E, considerato il clima, vi e' da attendersi che il comitato favorevole al raddoppio non tardera' a schierare un altro testimonial pronto a sostenere la causa...

"Voto 'No' perche' abbiamo gia' sacrificato l'inverosimile in fatto di territorio (occupato da asfalto, binari, inquinamento fonico) e, peggio ancora, in salute. Voto 'No' perche' gia' 35 anni fa passando sovente dal Brennero, ho visto cio' che implicava abitare su quell'asse, e vi assicuro che gia' allora lo scenario era scioccante! Voto 'No' perche' e' questione di onesta' verso le generazioni future valutare l'ipotesi peggiore che ogni singolo progetto comporta. E' folle contrapporre sui piatti della bilancia il sacrificio di 3 anni (poco probabile) di chiusura paragonato alle conseguenze devastanti su quella 'via delle genti' che da generazioni e' il simbolo piu' 'nobile' di unione fra i popoli, ma che in pochi decenni si trasformerebbe in 'via dei bisonti' da 60 tonnellate, quei bisonti che faranno la spola tra i porti potenziati del Sud al Nord Europa (Canale di Suez/Amsterdam) per via direttissima attraverso il Ticino e la Svizzera tutta, ed evitando di riflesso la via piu' lunga del Brennero. Basta inserire in Google Maps la tratta 'Canale di Suez/Amsterdam' ed avremo la risposta! E' inutile volerne negare il rischio!

Voto 'No' perche' prima o poi saremo costretti a cedere ai ricatti ed alle pressioni dell'Europa 'unita' che ci 'offrira' ' di barattare 4 corsie autostradali in cambio di qualche 'favore'.

Voto 'No' perche' e' irresponsabile offrire cio' che ci e' 'rimasto' di piu' prezioso, non lasciando in eredita' alle generazioni future nessuna opportunita' di scelta, bensi' la responsabilita' di doversi battere a denti stretti in una lotta impari. E' dura dover rinunciare alla seconda canna, e' questione di responsabilita', ma e' assolutamente illusorio credere che l'operazione non abbia il sapore di un inganno. Quali sono stati a tuttora gli sforzi delle nazioni circostanti per trasferire le merci su rotaia? Dobbiamo per forza sempre essere noi i primi della classe?

E allora voto 'No' a quella fretta ingiustificata, gia' troppe volte madre di decisioni sbagliate".

--
(*) il 28 febbraio prossimo

-- Le campionesse --
4 sono le campionesse di sci ticinesi: l'apripista fu Doris de Agostini, di Airolo. Era un po' leggerina come discesista, ma aveva talento e sapeva tener testa a quelle piu' ciocciottelle; poi ci fu' l'olimpionica di discesa Michela Figini, stranamente del Mendrisiotto, ma con mezza famiglia leventinese; e ora c'e' Lara Gut, di Comano, che e' come dire Lugano, pure lei discesista, forte nel super-G. E poi c'e' la fondista Natascia Leonardi, leventinese accasatasi per matrimonio a Poschiavo. C'e' da scommettere che Figini (mamma pure lei), Gut e la Natascia vengano ora sollecitate a dichiarare il loro voto.

-- Il mistero soletta --
Questa faccenda della soletta vien fuori di soppiatto qua e la'. Anche de Agostini cita l'innalzamento che permetterebbe ai camion di 60t di transitare. Mai e' stato discusso questo tema, ne' mai s'e' detto chiaro e tondo che l'innalzamento della soletta del tunnel attuale, che e' poi la causa di tutto l'anbarandan della chiusura per 3 anni, avrebbe come fine il transito dei bisonti stradali.

Ufficialmente intendono innalzare la soletta.. ma non il portale d'entrata. Come decisione e' piuttosto bizzarra. Puzza di beffa futura. Peccato che non se ne parli in modo chiaro del fattore soletta. Perche' li' sotto gatta ci cova. La famosa 5a colonna UE e' al lavoro coi suoi metodi. La modalita' e' nota: far passare una decisione politica camuffandola da misura tecnica.

Si parla di onesta'? Onesto era porre la domanda: volete il transito dei camion da 60t?

Poco ma sicuro, ad una simile domanda in Ticino si risponderebbe in coro: no, giammai! Constatato questo ipotetico no, poi il discorso del secondo tunnel si ridimensionerebbe, Potrebbe essere realizzato ad una sola corsia, risolvendo cosi' il noto problema della sicurezza.
Il grimaldello UE e' la soletta alta, che fa passare i bisonti da 60t! A quel punto il discorso sicurezza che si fa adesso diventa piuttosto ridicolo.


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