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Chi scavalca a destra la destra ? Il Pd


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Ricordate il mitico Petrolini-Nerone alle prese con la raffica di superesilaranti “bene-grazie” sulla “Roma piu' bella e superba che pria?”. In questa campagna elettorale che piu' scialba e piu' insulsa non si puo', Berlusconi e Veltroni ci provano a far ridere i poveri elettori, costretti a mangiare la minestra piu' nauseante del mondo. 16 marzo, Como, sede della Confcommercio, va in scena il Cavaliere che a proposito del rivale se la ride: «copia i nostri programmi, dice le nostre stesse cose e allora magari potremmo anche candidarlo a premier per il Pdl, e' il nostro campione!». 17 marzo, Trieste, sede della Confcommercio, ormai ombelico del mondo, e' la volta del Walter, che a proposito di tasse e degli avversari gongola: «mi complimento. Dopo anni e anni di ripetuti condoni arrivano alle nostre stesse posizioni. Allora vuol dire che sono loro a copiare il nostro programma!». E il leader democratico - sempre piu' obameggiante - abbraccia rapito «la nostra Sharon Stone», al secolo Valentina Mercandei, precaria. Ottima risposta a Sua Emittenza che pochi giorni prima aveva civettato con Perla Pavoncello, l'altra ragazza in cerca di lavoro salita alla ribalta delle scintillanti cronache elettorali. Mille euro al mese, promette Veltroni ai senza lavoro, e comunque politiche per l'occupazione e per dare un futuro certo ai giovani: provvedera' alla “mission” il futuro ministro del Veneto Calearo, falco di Federmeccanica, liberale a tutto tondo? Oppure il professor Ichino, che vorrebbe una legge Biagi ancor piu' pro lavoro superflessibile?

Ma Petrolini-WalterSilvio continua imperterrito nel suo tour elettorale. Il discepolo del cavaliere, Roberto Formigoni, va un giorno si' e l'altro pure ad omaggiare i sodali della Compagnia delle Opere, la holding di Comunione e Liberazione che macina milioni e solidarieta'? Vengo anch'io, ha pensato bene l'ex sindaco di Roma, che s'e' fiondato a Pavia, dove ha pranzato con i vertici della Compagnia. Un nome, vocali e consonanti che stonato alle orecchie del segretario PD: compagni, compagne, che razza di arnesi son questi? A mare il comunismo (e pensare che mister Fininvest tocca ancora il tasto, in questa super sceneggiata!), il socialismo, perfino la pericolosa socialdemocrazia: democratici, al massimo riformisti. Alla Calearo e Ichino, appunto. A mare il ‘68 - tanto per festeggiarne degnamente i 40 anni tondi - tutto il ciarpame di sinistra, il 6 politico: cosi' parlo' Walter un paio di mesi fa; una replica, forse, a Fini, che aveva osato una timida rivalutazone di quell'esperienza, attirandosi le ire di La Russa e camerati.

Su tutto van d'amore e d'accordo, PDL e PD. Anche su omissioni e silenzi. Come nel caso della lotta alle mafie. Che praticamente non esistono nei rispettivi programmi elettorali. Le truppe del Cavaliere, nel loro libro dei sogni, parlano di “sicurezza”, mai di mafia, camorra, ‘ndrangheta, neanche di criminalita'. Un pelo meglio in casa PD, dove di mafia si fa cenno a proposito delle lotte dei ragazzi di Locri. Su appalti, infiltrazioni nelle opere pubbliche, riciclaggi, affari giganteschi, sulla piu' grande azienda (malavitosa) del Sud, nessuno spende una, una sola parola. Il fatto non sussiste. Sbotta Saviano, e allora l'ecumenico Walter estrae dal cilindro l'ennesimo comandamento: la mafia non ci voti, perche' noi la distruggeremo. Come mai - c'e' da chiedersi - coloro i quali, a sinistra, hanno cercato di fare qualcosa sono stati regolarmente “segati”?

Forse ci vuole un voto diverso. Per la Sinistra Arcobaleno. Per dare un senso alla speranza - all'utopia - di cambiare ancora qualcosa in questo mondo.

Andrea Cinquegrani
Fonte:/www.lavocedellevoci.it
Link: http://www.lavocedellevoci.it/editoriale.php?id=116
5.04.08


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