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Comunisti e forconi


pietroancona
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Comunisti e forconi

La sinistra che legge il Manifesto e Liberazione è critica verso il movimento dei forconi che sta scuotendo dalle fondamenta la Sicilia. Le organizzazioni sindacali dei lavoratori a cominciare dalla mia CGIL esprimono giudizi negativi e dubbi dietrologici sul cui prodest del movimento che accomuna contadini operai disoccupati autotrasportatori. Insomma il mondo ufficiale della politica e del sindacato prende le distanze e, con la puzza sotto il naso, condanna. A mio parere commette un errore che non sarà perdonato perchè sta producendo strappi ed amarezza. C'è amarezza in coloro che sono costretti ad usare l'auto o il camion per raggiungere il lavoro o per spostarsi o per vendere i propri prodotti. Una cosa è l'impatto del prezzo della benzina a Vigevano altra e ben diversa cosa è a Ragusa. I prodotti agricoli siciliani si debbono spostare per centinaia e centinaia di chilometri per raggiungere i mercati ed i costi sono diventati insopportabili. Inoltre, come diceva oggi un contadino per la prima volta intervistato dalla TV fellona e disonesta che soltanto oggi comincia a dare conto della agitazione, i prezzi dei prodotti agricoli sono inferiori a quelli di trenta anni fa. Gli oligopoli delle catene di distribuzione spremono fino all'osso i produttori e li condannano alla fame. Molti hanno l'alternativa o il suicidio o la rivolta. E' una caratteristica dell'agricoltura odierna controllata dalle multinazionali spingere i contadini, i coltivatori diretti al suicidio come avviene in India e altrove. Il mercato globalizzato senza regole è dominato dalle multinazionali che impongono la loro legge senza alcuna pietà per nessuno.
Qualcuno si lamenta che il movimento dei forconi è controllato o ispirato dalla destra. In politica e nella società i vuoti non restano tali a lungo. Se la "sinistra" diventa liberista, perbenista, educata, collaborativa con il potere la società non sta ad aspettarla che finalmente si accorga dei problemi che vengono a maturazione. Ora esprimere giudizi sprezzanti ideologici e salottieri sul movimento non farà bene a nessuno. La Sicilia tagliata fuori da Moretti dal sistema ferroviario nazionale ed europeo ed ora oppressa da un prezzo enorme, patologico dei carburanti non si lascerà morire di fame e di inedia. Quello che accade oggi è il prologo di una stagione di grandi e pericolose agitazioni che, in assenza di forze politiche in grado di capire e di guidare, rischiano di avere sbocchi assai gravi. L'agitazione di oggi segna anche il fallimento dell'Autonomia Siciliana diventata un Palazzo
di ingordi sazi e privilegiati oligarchi tutti con il grado equipollente a quello di senatori della Repubblica. La regione è un buco nero, una terribile idrovora delle risorse a vantaggio di una casta di privilegiati. La Regione è un fallimento prima che politico morale e se non esistesse sarebbe meglio per tutti.
Pietro Ancona
già segretario regionale della CGIL siciliana


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dana74
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Qualcuno si lamenta che il movimento dei forconi è controllato o ispirato dalla destra"

è un bel modo per declinare ogni responsabilità, sia mai che tocca a chiamare la gente e protestare..sotto il governo monti non si fà.
E' proibito contestare, la verità è questa.

Peppe ha fatto una lettura della situazione decisamente condivisibile per me

Movimento dei forconi: la riscossa della gente comune

La cosa più rumorosa nel mondo dell'informazione è il silenzio. Perchè il silenzio è censura; e questo tipo di censura nasconde la paura. Ma quale paura? La paura della gente comune, della gente vera, dei cittadini altrimenti invisibili e senza voce. Di quella moltitudine di uomini che normalmente accetta di indossare i panni di un destino che loro non confezionano mai, perchè sono altri a farlo.

Quello che sta avvenendo in Sicilia, con il movimento dei forconi, è qualcosa di pericoloso, di diverso. E' un qualcosa che sfugge alle classificazioni ed alle identificazioni classiche che il Sistema conosce, riconosce e sa governare.
E quando il Sistema non capisce, ma fiuta il pericolo, allora scatta il silenzio e l'isolamento.

Così, delle proteste e dei blocchi in tutta la Sicilia, escluso qualche breve cenno della prima ora sulle versioni online dei giornali mainstream, è calato il black out informativo.
Solo internet sta dando copertura all'iniziativa degli agricoltori e degli autotrasportatori siciliani.

Succede che la disperazione, quando arriva a minare ed a togliere la dignità alle persone, fa scattare la voglia di riprendersi il proprio orgoglio.
In prima linea ci sono gli agricoltori. Chi conosce il mondo e la vita di chi si dedica alla terra, sa benissimo il carattere che hanno. Gli agricoltori, dal Trentino alla Sicilia, sono tutti uguali. La loro vita è fatta di lavoro duro, senza orario e senza deroghe ai propri compiti. Il sacrificio, quello vero, è una caratteristica intrinseca e fondante della loro attività.

Questo li porta ad essere naturalmente dimessi; ma anche profondamente orgogliosi, e pieni di una dignità che li porta a sopportare ogni difficoltà in silenzio e discrezione.

Il mondo del settore primario è in crisi da anni ormai. E' stato sacrificato sull'altare della globalizzazione, delle logiche della grande distribuzione, e dello spocchioso disinteresse della politica.
Ma fino a quando i contadini hanno potuto vivere del loro lavoro, soddisfare i doveri fiscali e mantenere le aziende agricole, non hanno creato disturbo a nessuno.

Ora però le cose sono cambiate. Adesso non ce la fanno più. Tra prezzi dei prodotti al di sotto del costo di produzione, la pressione fiscale, il costo del gasolio e le cartelle esattoriali che minacciano di far perdere l'azienda, questa gente non ci sta più. E decide che è il momento di fare qualcosa.

Questo "qualcosa" è la protesta. Ma da gente pratica qual è, gli agricoltori non si limitano alle sfilate in corteo, ma scelgono azioni concrete: il blocco delle strade per 5 giorni.
E, cosa importantissima, ci tengono maledettamente a tenere fuori la politica ed i sindacati dalla loro protesta. Perchè questa gente non gli riconosce più la delega a rappresentarli, perchè non si fida di nessuno; perchè hanno visto già troppe volte la loro incapacità di tutelarli.

Visto che però non è solo l'agricoltura che sta cadendo a pezzi, ma è il Paese intero, hanno raccolto la simpatia e la partecipazione di tanta altra gente; persone semplici e non, uomini comuni che sono stanchi di subire senza muovere un dito. E' quello che qualcuno chiama "il popolo minuto"; ma che nei numeri è il popolo italiano.

Non ci sono partiti che organizzano, sindacati che preparano pullman e cappellini, vessilli di questo o quel gruppo. Non c'è nessun controllo. Solo spontaneità che si organizza. E questo è fumo negli occhi per chi ha come missione mantenere il controllo dello status quo.

Credo fosse Benedetto Croce ad aver detto un giorno che non bisognava preoccuparsi di chi scendeva in piazza, ma di chi restava a casa.
La cosa che preoccupa la politica ed il sistema, è che adesso possa iniziare a scendere per strada quella gente che non l'ha mai fatto prima. E quella gente, quei cittadini che erano la stragrande maggioranza silenziosa, possa iniziare a rivendicare la propria sovranità. Esattamente come stanno facendo questi siciliani.

In Sicilia potrebbe essere nato un virus che rischia di diffondersi anche sul continente. E dalla terra più oppressa d'Italia potrebbe iniziare una riscossa civile e democratica.
Una riscossa che, se riuscirà a tenere lontani gli imbonitori e gli opportunisti(conditio sine qua non), potrebbe portare ad un rinnovamento reale.

http://lemieconsiderazioniinutili.blogspot.com/2012/01/movimento-dei-forconi-la-riscossa-della.html

mentre l'inkiesta come il cambiamento (che se la sbroglia semplicemente sostenendo che c'è FN che ha dato loro solidarietà e giù con i teoremi che si rischia di rivivere il ventennio) screditano la protesta NEGANDO CHE SIA COMPOSITA come hai correttamente e giustamente sottolineato tu Pietro.
COME SE LA GENTE NON AVESSE MOTIVO FONDAMENTALMENTE DI LAMENTARSI

A CHI FA COMODO CREDERE A QUESTA VERSIONE?

Da fastidio che qualcuno rompa le uova nel paniere? Allora daie con gli epiteti che dividono ed allontanano e screditano la protesta.

da l'inkiesta

"Forse stiamo esagerando, ma il movimento dei forconi non sembra destinato a spegnersi venerdì, ultimo dei cinque giorni di sciopero proclamati dagli autotrasportatori. Manca una piattaforma politica, abbiamo detto. Ma questo non renderà la protesta più governabile. Anzi."

http://www.linkiesta.it/forconi-indignados#ixzz1jqdMACpZ

non ho capito ma chiunque protesti deve avere una piattaforma politica?E perché mai per ricondurli all'interno di un partico che il sistema possa poi gestire a comando?

L'art del Cambiamento è qui
http://www.ilcambiamento.it/lontano_riflettori/movimento_forconi_forza_nuova.html

altro che cambiamento, se DELLA DISPERAZIONE DELLA GENTE SI USA STRUMENTALMENTE LA SOLIDARIETA'RICEVUTA DA CHI CI STA ANTIPATICO PER NEGARE IL DISAGIO SOCIALE ma di quale cambiamento parlano, sono per la conservazione dell'usurocrazia che vuole la gente MORTA PER FAME
Che squallore, fino a questo punto sono servi.

Siciliani, grazie per la meravigliosa lezione di dignità, vi accusano di mafia, ma sono i detrattori che lanciano queste accuse schifose che hanno di che vergognarsi e vi si parano dietro per non ammettere la loro complicità e asservimento al sistemaMonti.


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dana74
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i siciliani come gli altri connazionali hanno miliardi di ragioni per essere incazzati, migliaia e la differenza sta tra chi è colluso e vile e chi tira fuori un "istinto alla sopravvivenza".


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pietroancona
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Possenti organizzazioni sociali e politiche praticano consociativismo con il potere politico da anni. Non hanno più il polso della situazione sono tagliate fuori ed oggi strillano sgomente e disorientate di fronte alla rivolta che scuote la Sicilia ( e presto contagerà l'Italia)
Il movimento che sta scuotendo la Sicilia è stato criminalizzato da quanti hanno complicità e responsabilità nella terribile situazione che si è creata in Italia. Gli statali sono stati criminalizzati come fannulloni e decimati. I professori sono stati ritenuti inidonei alla scuola delle tre I e cacciati via in duecentomila. Quanti si sono ridotti a fare gli stiliti o gli "ergastolani" nell'isola dei cassiintegrati sono stati lasciati a marcire.Intanto i servizi pubblici a cominciare da quello strategico delle ferrovie vengono privatizzati diventano più costosi. La Sicilia è stata condannata all'isolamento per l'aumento vertiginoso costo dei collegamenti e dei trasporti. Anche la pesca non è in grado di reggere il costo dei carburanti mentre l'agricoltura viene messa fuori mercato. Ma la decisione sulla Sicilia è già stata presa. Le manifestazioni non avranno nessuna risposta positiva e nessuna delle rivendicazioni sarà accolta. Il movimento è stato bollato come mafioso. Dopo di che tutto sarà peggiore di quanto accade oggi. Intanto la fame ha fatto la sua comparsa nei quartieri popolari dove non è raro incontrare bambini denutriti con le alucce delle spalle che quasi bucano la pelle.


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aquilanera
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italiani unitevi a noi tutti insieme si vince


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pietroancona
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I movimenti e la sinistra

L'onorevole Granata è stato l'unico politico siciliano a prendere di petto il Presidente della Sicindustria Lo Bello ed a rimproverargli la criminalizzazione dell movimento dei forconi. L'ho sempre considerato un politico onesto e questa sua dura presa di posizione per me ne è conferma. La "sinistra" è spiazzata e si limita a disprezzare i gruppi dirigenti del movimento e tentare di "mascariarlo". La verità è che "la sinistra" ha rinunziato ai movimenti da un pezzo e continua con vero spirito suicida e tanta miopia a considerare le istituzioni parlamentari unici luoghi della politica. Non capisce la protesta dei sicilian i e scappa davanti ad essa. Non si rende conto che la Sicilia non potrà reggere a lungo con l'attuale costo dei carburanti e l crisi dei prezzi dei prodotti agricoli e tanta tanta disoccupazione. Inoltre non capisce la protesta dei taxisti e non si rende conto che le liberalizzazioni sono vere soltanto per le zone "basse" delle professioni e delle categorie che ne verranno travolte mentre le zone alte e tra questi notai farmacie e studi professionali con clientele lussuose nelle banche, nei commerci, nella politica diventeranno più potenti e milionari.


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Giancarlo54
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Ebbbbasta con questa sinistra. Basta! La sinistra, come la intende Ancona, è morta da un pezzo e puzza. Deve essere seppellita. Amen.


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Eurasia
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Ok ! Se non ora quando erano manipolati dalla sinistra, i Viola idem ... in Siria infiltrazioni straniere cercano di destabilizzare il governo di Assad con manifestazioni pseudopopolari studiate a tavolino... Ungheria un complotto... in Russia e in Iran lo stesso... i Forconi no... duri e puri... io non metto in dubbio la buona fede della maggior parte dei manifestanti ... ma rimango perplessa per i capi che guidano questa rivolta... una rivolta studiata a tavolino con lo stesso copione del governo Monti: socializzare le perdite e privatizzare i profitti. AMEN!


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dana74
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Ok ! Se non ora quando erano manipolati dalla sinistra, i Viola idem ... in Siria infiltrazioni straniere cercano di destabilizzare il governo di Assad con manifestazioni pseudopopolari studiate a tavolino... Ungheria un complotto... in Russia e in Iran lo stesso... i Forconi no... duri e puri... io non metto in dubbio la buona fede della maggior parte dei manifestanti ... ma rimango perplessa per i capi che guidano questa rivolta... una rivolta studiata a tavolino con lo stesso copione del governo Monti: socializzare le perdite e privatizzare i profitti. AMEN!

appunto come mai le manipolazioni e quelle che citi sono comprovate a differenza delle calunnie rivolte al movimento dei forconi

Le prove!!


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