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conservare la sovranita'


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http://www.mattinonline.ch/siccardi-svizzera-meglio-affrontare-le-difficolta-che-perdere-la-propria-sovranita/

Siccardi: "Svizzera, meglio affrontare le difficolta' che perdere la propria sovranita' "
ALBERTO SICCARDI - E' di origine italiana, ma ha sostenuto senza esitazione l'iniziativa UDC contro l'immigrazione di massa. L'imprenditore, molto interessato alla cosa pubblica ticinese, difende l'economia locale ma al tempo stesso riserva qualche critica al sistema formativo per i giovani.

di Mattia Sacchi - 24 febbraio 2014

Alberto Siccardi, come valuta la votazione del 9 febbraio?
Anche se purtroppo di stretta misura, e' stato un messaggio chiaro che gli svizzeri hanno inviato all'Unione Europea. Abbiamo fatto capire che c'e' un eccesso di stranieri non sostenibile e inoltre abbiamo spiegato all'Europa che non siamo necessariamente legati ai loro diktat.

Certo, l'Unione Europea e' subito passata alle maniere forti, minacciando la Confederazione...
E' vero, l'Unione Europea ha fatto alla Svizzera minacce di diversa natura. Ma credo che ad ogni modo siano cose superabili. Ad esempio, la Svizzera paga mezzo miliardo di franchi l'anno per la ricerca scientifica con l'Europa... il peggio che puo' succedere e' non essere leader di progetti. Senza dimenticare che la Svizzera ha una capacita' d'innovazione incredibile ed e' la quarta nazione al mondo per numero di brevetti depositati... Non credo l'UE abbia intenzione di privarsi di un partner cosi' importante.

Si parla di aumento dei dazi...
Non credo sia possibile. Piuttosto credo che aumenteranno le pratiche burocratiche per esportare. Ma a risolvere questi ostacoli ci saranno gli spedizionieri, il cui compito e' proprio quello di aiutare gli esportatori. Insomma, non credo ci saranno ostacoli insormontabili.

Non ha paura delle minacce degli eurocrati.
Sinceramente preferisco affrontare le difficolta' piuttosto che perdere la propria sovranita'.

Non sono stati molti gli im prenditori come lei che hanno sostenuto l'iniziativa contro l'immigrazione di massa.
Prima di essere imprenditore sono un cittadino, che ama la Svizzera e le sue istituzioni. L'indipendenza della Confederazione viene prima di tutto.

C'e' chi dice che sia stato un voto dettato dal razzismo...
Non e' stato un voto contro gli stranieri: forse qualche svizzero l'avra' anche fatto, ma sicuramente la maggior parte degli svizzeri ha sentito il bisogno di difendersi dall'Unione Europea. E le recenti minacce di Bruxelles hanno confermato la bonta' di questa scelta.

I contrari all'iniziativa hanno detto che le misure complementari sarebbero state piu' efficaci, come ad esempio il salario minimo a 4'000 franchi. Lei come imprenditore cosa ne pensa?
Premetto che io non avrei alcun problema: 4'000 franchi al mese di salario minimo non ci disturberebbe piu' di tanto.
Il fatto e' che questo non migliorerebbe la situazione: la Svizzera ha necessita' di ridiscutere la libera circolazione con l'UE.

Pero' lei a "La vita in diretta" aveva detto che gli ingegneri frontalieri li paga 3'500 franchi al mese: un po' pochino...
Stavo parlando di un giovane ingegnere appena laureato e alla prima esperienza lavorativa. Ma dopo sei mesi alzo subito lo stipendio a 4'000 franchi e poi a 5'000. E se un italiano mi dice che si trasferisce in Svizzera gli aumento subito lo stipendio.

Nonostante tutto, continua ad assumere da oltreconfine...
C'e' un problema. Il mio e' un settore particolare (*) e in Svizzera fatichiamo a trovare personale. Non e' colpa degli svizzeri ma del sistema di formazione. Ad esempio e' assurdo mettere il numero chiuso nella formazione di medici quando c'e' carenza. Poi e' chiaro che da qualche parte bisogna trovarli. Idem per i meccanici: in Ticino si formano molti polimeccanici ma noi abbiamo bisogno di personale specializzato come i tornitori. O pensate alla difficolta' a formare docenti ticinesi, proprio in questi giorni dove si discute sull'assunzione di docenti stranieri. Tutto torna...

I ticinesi, come ha detto Tarchini (**), sono poco disponibili ai sacrifici?
Diciamo che Tarchini e' andato giu' pesante, ma non ha detto falsita'. A me e' capitato di incontrare disoccupati che hanno fatto con noi il colloquio ma che poi hanno rifiutato il lavoro perche' non volevano muoversi o fare determinati orari.

Lei e' di origine italiana, come mai ha deciso di trasferirsi in Svizzera?
Sono valtellinese e sapevo come si viveva in Svizzera. Mi sono trasferito nel 1980 sia per opportunita' lavorativa che per scelta di vita, apprezzando il vostro stile e le vostre istituzioni...

E, da lontano ma non troppo, come vede la situazione italiana?
Irrecuperabile. La macchina burocratica italiana e' una piaga per la popolazione. Quando ho visto Grillo sbraitare in faccia a Renzi l'avrei abbracciato: non l'ho mai votato ma vorrei che uno come lui riuscisse a smantellare la burocrazia italiana e cambiare le cose.

La soluzione per l'Italia e' quella di uscire dall'Euro?
Non saprei. Forse se la politica italiana fosse stata in grado di gestire bene le cose non ce ne sarebbe stato bisogno... perche' la Germania riesce a valorizzare la sua adesione nell'UE e l'Italia no?

Lei ha militato molti anni nell'Udc, ma lo scorso anno e' passato ad Area Liberale...
Ero e sono un uomo di fede Udc, ma sono uscito quando si e' avvicinata troppo alla Lega, con tutto il rispetto per il partito di via Monte Boglia. Udc e Area Liberale hanno principi simili: ma diversi nella comunicazione con i loro pregi e difetti. Ad esempio forse Area Liberale ha posizioni troppo dolci...

Si candidera' nel 2015?
Non credo. Non riuscirei a 70 anni e con i miei impegni lavorativi a fare politica veramente. Aiutero' volentieri Area Liberale, cosi' come Lega e Udc quando condividero' le loro idee. Mi piace pensare che non faccio parte necessariamente di una tribu', ma parte di chi vuole sostenere alcuni principi.

C'e' possibilita' per i giovani di fare imprenditoria al giorno d'oggi?
A mio parere si', a patto che abbiano idee innovative. Per i giovani ci sono molte piu' possibilita' di quello che si pensa: proprio oggi sono stato con un professore universitario di Zurigo per preparare una ricerca che creera' posti di lavoro per i giovani. A patto che le universita' li formino a dovere...

Le aziende ticinesi sono in crisi?
Credo che in Ticino abbiamo delle aziende che offrono una certa eccellenza. La crisi e' stata ben affrontata dalle aziende locali.

Magari alcune di loro hanno sfruttato la crisi di altri paesi, vedi Italia, pagando salari troppo bassi...
Credo che la maggior parte delle aziende si comporti correttamente. Ma forse in alcuni casi un controllo andrebbe fatto.

Contingenti per i frontalieri e per i padroncini?
Si', ma non fatti a caso. Bisogna farli sulla base dei bisogni effettivi del mercato del lavoro ticinese. In pratica: assumere frontalieri se c'e' bisogno, ma assicurarsi che non ci sia sostituzione di lavoratori ticinesi, che e' una piaga sociale ed e' una pratica che fa schifo.

Dove fa la spesa?
Assolutamente in Ticino! Ma dico la verita': in Italia compro un tipo di carne che purtroppo in Svizzera non si trova... Ma tutto il resto lo compro qui!

Come passa il te
mpo libero?

Non ho tempo libero (ride, ndr)! Mi sveglio la mattina presto e passo tutto il giorno al lavoro. Quando non lavoro sto a casa con mia moglie, che altrimenti mi sgrida! Purtroppo non ho abbastanza tempo per le attivita' sociali che mi interessano molto: credo sia importante fare il proprio ruolo all'interno della comunita'.

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(*) produce protesi biomediche dell'anca
(**) imprenditore, noto soprattutto per l'outlet di negozi di marca Foxtown a Mendrisio. Il Fowtown impiega prevalentemente frontalieri, con un chiaro contratto collettivo di lavoro. Tarchini e' molto attivo nella costruzione di edifici che poi affitta alle industrie o perfino al governo, come per esempio nei primi anni di funzionamento del CSCS (Centro Svizzero di Calcolo Scientifico)


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