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Crediamo di sapere cos'é la Russia?

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PietroGE
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Sotto quel nick c'é uno o più assidui disturbatori professionali.

Io, al contrario di altri, non ho mai cambiato nick. Non solo, ma ho sempre esposto le mie idee senza minimamente nascondere quali sono i miei orientamenti, e, come si vede anche dai post di questa discussione, entro nel merito, non mi metto ad attaccare questo o quello. Chi lo fa, vuol nascondere il fatto che non ha argomenti per continuare la discussione.
Quanto al disturbatore professionale, mi hai confuso con un altro che ha cambiato tre nick.


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Primadellesabbie
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Sotto quel nick c'é uno o più assidui disturbatori professionali.

Io, al contrario di altri, non ho mai cambiato nick. Non solo, ma ho sempre esposto le mie idee senza minimamente nascondere quali sono i miei orientamenti, e, come si vede anche dai post di questa discussione, entro nel merito, non mi metto ad attaccare questo o quello. Chi lo fa, vuol nascondere il fatto che non ha argomenti per continuare la discussione.
Quanto al disturbatore professionale, mi hai confuso con un altro che ha cambiato tre nick.

Non ti ho mai cercato perché non hai mai detto nulla che valesse la pena di essere preso in considerazione.

La tua attività di piatto e voluto disturbo, nei confronti degli argomenti di discussioni che ho cercato di impostare, é facilmente ricostruibile.

Introdurre un link-immondizia come questo, che hai messo qui, e dal quale trai insegnamento, mostra bene chi sei:

http://comedonchisciotte.org/forum-cdc/#/discussion/96177/marocco-messa-al-bando-la-filosofia

Tu, o quelli che usano il tuo nick intervenite professionalmente per impedire la discussioni su qualsiasi argomento che non esprima i vostri limiti.

Smetti immediatamente questo comportamento riguardo ai miei post, in caso contrario c'é abbastanza materiale, postato dal tuo nick in questo blog, per farti/vi smettere l'azione di disturbo in modi meno amichevoli.


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PietroGE
Famed Member
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Ah, la cosa si fa interessante, siamo persino alle minacce. E tutto questo perché uno ha idee diverse dalle tue su una serie di soggetti.
È facilissimo per gli amministratori del sito controllare che sono solo io che scrivo, che non ho mai cambiato nick, che le mie idee sono rimaste le stesse e che lo stile di scrittura è sempre rimasto uguale. Quindi, rimando al mittente il sospetto di una serie di persone che scrivano usando il mio nick.
Faccio notare invece che le minacce non fanno parte della netiquette non solo di questo ma di qualunque altro sito. Se non sopporti la contraddizione sugli argomenti non vedo cosa ci fai in un forum.
Sono molto curioso (non è ironico, sono davvero curioso) invece sull'affare del cosiddetto link-immondizia : quale precisamente e perché.


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Primadellesabbie
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Tue idee?

Se avessi tue idee avresti qualcosa da dire e non ti comporteresti a questo modo.


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PietroGE
Famed Member
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Idee?

Certo, idee. Io sono venuto in questo sito proprio perché speravo di trovare gente con idee DIVERSE dalle mie. Prima frequentavo un sito dove tutti avevano più o meno le stesse opinioni e dopo un po' diventava una noia mortale discutere di dettagli.
Insisto sul cosiddetto 'sito spazzatura' perché sto leggendo diversi libri sul soggetto e sono molto interessato.


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Primadellesabbie
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Questa é una lettura un po' lunga, che propongo perché non ho mai trovato così ben condensate, in un brano, anziché in due/tre volumi, tutte le immagini necessarie a farsi un'idea accettabile sulla Russia, e soprattutto sui Russi.


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PietroGE
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Prendo atto che il " link-immondizia" era solo una boutade...come del resto anche la volontà di una discussione.


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Primadellesabbie
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Quel link é stato segnalato agli amministratori, per adesso.


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Chi vuole "sentire" cosa era la Russia degli Zar guardi questi 7 minuti circa da "Arca Russa" di Sokurov.
Un film molto singolare, il suo migliore, in cui il regista va al Palazzo d'Inverno e all'ingresso incontra un singolare personaggio proveniente dal passato, letterato, diplomatico, che lo guida per la reggia museo che a tratti, a mano a mano che il film procede, torna indietro nel tempo permettendo ai due visitatori di vedere con il loro occhi dei celebri personaggi della storia russa e di assistere personalmente allo svolgersi di alcuni eventi alla corte dei Romanov.

A un certo punto il misterioso personaggio, sempre seguito da Sokurov che però non appare mai, apre una porta e capita nel bel mezzo di una cerimonia con gli ambasciatori di Persia.
C'erano state delle sommosse in quel paese e alcuni russi erano rimasti uccisi (1829) quindi lo Sha manda immediatamente il proprio figlio maggiore a chiedere umilmente perdono allo Zar supplicandolo di mantenere i buoni legami fra le due nazioni.
Naturalmente di fronte a tutta la corte schierata al completo.
Una scena lenta, in cui vanno guardate non le azioni ma le facce degli aristocratici in parata, i persiani con la barba rossa (come in un celebre koan zen che qualcuno forse conosce) che accompagnano il principe ereditario, la sua voce che si rivolge allo Zar cantando come una sorta di gregoriano, i movimenti sempre misurati dei presenti e infine, effetto voluto e in conclusione dichiarato dal regista per voce del misterioso personaggio, la noia di quel tipo di lunghissime cerimonie diplomatiche che è il tocco che rende profondamente autentico quel pezzo di cinema.

Vi metto il link, voi partite dal minuto 56:25 fino a 120

https://m.youtube.com/watch?v=jQ_xH7rWiq0


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fuffolo
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Una nazione, un popolo, la loro storia e le loro tradizioni sono intrise della terra da cui nascono.
Nel mondo non si vive di sola città, non nel futuro ma già adesso chi ci vive è messo molto male (dai tumori alla demenza senile) e con poche speranze reali di cambiare concretamente modello di vita.
Ogni luogo ha le sue specificità, solo chi nasce, cresce e rimane a contatto della terra e della natura può vivere in modo coerente ed adeguato, senza sfruttamenti distruttivi. Dopo secoli di studio, osservazione ed accumulo di esperienze condivise.
Venticinque anni fa ho passato due mesi lavorando nelle campagne tra mosca e leningrado, umanità rarefatta ma con "spessori" notevoli (casetta di legno, vecchio cosacco che raccontava storie davanti al fuoco, te nero e samovar, machorka puzzolente, frugalità mai povera...).
Ero stato anche dall'altra parte cinque anni prima, quattro mesi nella plastica, vuoto pneumatico di umanità anche nell'abbondanza più eccessiva, nessun passato o tradizione propria, persone superficiali ed aride, polverose.


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Primadellesabbie
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Grazie per i vostri significativi contributi.

Se siete interessati, vi invito a leggere questo importantissimo discorso di Solzhenitsyn, in cui il Nobel, fuggito in Occidente, dopo averla sperimentata, rifiuta la civiltà che lo aveva accolto da trionfatore e a braccia aperte.

Lo avevo già segnalato tempo fa, al tempo ebbe un effetto dirompente negli ambienti colti.

Metto un paio di passaggi, ma vale la pena di una attenta lettura:

"...Ma se mi chiedono se propongo l'Occidente, come è oggi, come modello per il mio paese, francamente rispondo negativamente. No, io non posso raccomandare questa società come ideale per la trasformazione della nostra. Attraverso una profonda sofferenza, le persone nel nostro paese hanno raggiunto uno sviluppo spirituale di una tale intensità, per la quale il sistema occidentale nel suo attuale stato di esaurimento spirituale non è attraente. ..."

"...Se, come sostiene l’umanesimo, l’uomo è nato solo per essere felice, egli non é nato per morire. Poiché il suo corpo è condannato a morte, il suo compito sulla terra evidentemente deve essere più spirituale: non un totale accaparramento di beni nella vita quotidiana, non la ricerca di modi migliori per ottenere beni materiali e quindi non la spensieratezza con il loro consumo. La vita deve invece essere il compimento di una riflessione costante e seria in modo che il nostro viaggio nel tempo possa essere soprattutto un'esperienza di crescita morale, per diventare esseri umani migliori. ..."

Qui l'intero discorso tradotto in italiano (downloads su Word):
www.club-cmmc.it/lettura/Solzhenitsyn.doc

Qui il filmato dell'intervento ad Harvard (8 giugno '78) in russo con simultanea in inglese:
http://www.americanrhetoric.com/speeches/alexandersolzhenitsynharvard.htm


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Volevo aggiungere che ci si potrebbe chiedere anche se crediamo di sapere cos'è la Francia.


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Primadellesabbie
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Sopra c'é un intervento che ho stimato sarcastico di vic, proprio lui, che ci tiene piacevolmente aggiornati sugli umori svizzeri (tra altre cose), che vuole far intravvedere e temere un intento enciclopedico, prendendo a pretesto il titolo che ho messo.

Ho approfittato di quel bel brano di saker su un Paese chiamato quotidianamente in primo piano, la conoscenza del quale, dopo le riflessioni imposte dalla malaccorta spedizione del regime, é stata confinata alla valutazione obbligata, a seconda della propensione politica, e da lì non sembra schiodarsi.

Come spesso accade alle cose complesse o materialmente sterminate, l'ispezione conoscitiva si risolve in una ufficializzazione della poca propensione dell'osservatore.

Quante volte abbiamo sentito risolvere l'induismo con: "Religione con troppe divinità", per la Russia vale: "Sterminata e selvaggia". Sarebbe più coerente astenersi, chiamarsi fuori, ma non avere un'opinione pronta per qualsiasi frangente sembra disdicevole, e allora la frasetta introduttiva per un approfondimento che non ci sarà mai é promossa al rango di concetto riepilogativo, l'iscrizione sulla lapide.

La Francia dici? L'unico Paese-nazione dell'Europa, fondata su scontri sanguinosi tra la cultura del nord e quella del sud del Paese e tra religiosità formale e gnosticismi, non poteva esserci un altro posto per la Grande Rivoluzione.

Ma si risolve, si dice e si assume: "A me i francesi sono antipatici...", e si passa a temi più impegnativi, l'economia ad esempio...


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La Francia...tra religiosità formale e gnosticismi...

A questo mi riferivo. Non ne so molto e mi spiace, né so bene come approfondire al di là dei libri ma si sente chiaramente che l'antico undeground esoterico tradizionale e autoctono, mai venuto meno nonostante la propensione per la modernità dei francesi, è un aspetto tuttora fondante dell'identità e della forza di quella nazione.


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Primadellesabbie
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Modesta, personale e parziale risposta ad un quesito interessante e fuori tema.

Hanno un doppio piano che condividono, e che li unisce, la solennità rituale, unica, impareggiabile, che non é la "pompa" romana, a me fa pensare al rapporto di un forte popolo primitivo, che non ne é intimidito, con la natura che vorrebbe soggiogarlo. E poi c'é il sentimento che, per una volta almeno, sfoderato l'antico impeto, represso dalla civiltà, che strato dopo strato lo aveva sepolto: "ce l'abbiamo fatta", e tutto il mondo ha dovuto alzare la testa e guardarci.

Vivere sempre uno di questi stati di consapevolezza, o entrambi, provoca quell'atteggiamento "che nemmeno li sfiora l'idea di non essere presi sul serio", che noi detestiamo. Ma produce anche la leggiadra fierezza di Parigi, la forza di non lasciarsi mai mettere da parte, per nessun motivo, il vecchio reduce, divenuto clochard, sorpreso a cuocersi due uova al tegamino sulla fiamma perenne sotto l'Arco di Trionfo.

Che di questi tempi ci sarebbe utile.


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