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Dai topi la cura dei mali ? Ennesina inutile balla


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Alcuni giorni fa, puntuale come un orologio svizzero, è passata sui mass media la notizia dell'ennesimo animale manipolato geneticamente che sarà in grado, secondo alcuni ricercatori, di fornire risposte a quesiti scientifici fino ad ora irrisolti.
Il 26 novembre scorso l' Ansa annunciava che alcuni ricercatori italiani avevano «creato il primo modello animale di una forma ereditaria del morbo di Creutzfeldt-Jakob che rispecchia fedelmente tutti i sintomi della malattia umana e permetterà di compiere ricerche e testare farmaci e metodi diagnostici contro questo male per cui ancora non si conosce cura».

Sempre l' Ansa ci faceva sapere che si tratterebbe di un "topolino", come spesso accade è stato utilizzato proprio questo diminutivo che induce tanta tenerezza nelle persone e stimola l'idea di qualcosa di allegro e leggero. Nella realtà questi topi andranno incontro ad una fine terribile, se è vero che presentano tutti i sintomi del morbo di Creutzfeldt-Jakob. Tuttavia si può immaginare che i ricercatori, come sempre accade, si affretteranno ad affermare che gli animali saranno trattati benissimo e non soffriranno, anche se non si è mai visto un nostro simile nelle corsie d'ospedale non soffrire se è ammalato gravemente. Sembra però che questa condizione miracolosa di malattia senza sofferenza sia una prerogativa proprio dei tanto fortunati animali da laboratorio.
Da sottolineare anche un aspetto curioso che possiamo trovare nel comunicato citato. Dopo avere affermato che questo topo transgenico è il primo modello animale del morbo di Creutzfeldt-Jakob, poche righe dopo si affermava che "esistono solamente due modelli animali della versione ereditaria del morbo di Creutzfeldt-Jakob, ma questi non sono ottimali perché presentano solo alcune delle caratteristiche della malattia". Ma allora è il primo modello animale o il terzo? E se gli altri sono così imperfetti, perché fino ad ora sono stati utilizzati e, verosimilmente, decantati come il nostro nuovo "topolino"?

Una riflessione deve inoltre essere fatta sulla solita illusione legata alla sperimentazione sugli animali. In questo caso si lascia intendere che avendo manipolato geneticamente questi topi, ossia avendoli resi più simili a noi, abbiamo creato un modello sperimentale perfetto per questa malattia. Come sempre, però, abbiamo creato solo un modello che mima alcuni sintomi, o forse anche tutti i sintomi della malattia umana, ma il topo continuerà ad essere un topo e ad avere un assetto genetico differente dal nostro. Continuerà, ad esempio, a metabolizzare i farmaci che studiamo in base alle sue caratteristiche di specie e agli enzimi che possiede. Inoltre manipolare geneticamente un animale significa "umanizzarlo", ossia aggiungere geni umani che non possiede o togliergli geni che invece noi non possediamo.
E allora proprio in questo tipo di ricerche c'è la migliore dimostrazione che l'antivivisezionismo ha ragione: se dobbiamo "umanizzare" gli animali significa che, ci piaccia o meno, le scoperte scientifiche si possono raggiungere solo studiando la nostra specie, purché gli studi siano condotti in maniera etica.

Sinceramente questa notizia del topo transgenico che si ammala del morbo di Creutzfeldt-Jakob non mi rallegra né come essere umano, né tanto meno come medico. Meglio sarebbe interrogarsi sulle colpe che abbiamo per quanto riguarda la diffusione di questa malattia e puntare sulla prevenzione, anziché affidarsi alle illusioni da prestigiatore di quanti ci considerano tanto simili ai topi da studiarli per capire le nostre malattie e tanto dissimili dai topi da mandarli volutamente incontro ad atroci sofferenze.

Stefano Cagno
Fonte: http://www.liberazione.it/
28.12.08


Citazione
okinawa
Eminent Member
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Basterebbe uno stile di vita più in armonia con la natura per debellare la maggior parte delle malattie.


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