Deja vu

Devo 10 euro ad Angelo Bonelli. Mio figlio, in piazza a festeggiare il risultato del referendum, ha abilmente sottratto questo bandierone al mucchio di bandiere dei Verdi e l'ha sventolato in giro per mezzo pomeriggio, tra gente esultante e bambini che gli chiedevano una sventolata in prestito. Poi ha preteso di portarlo a casa. "Cosa te ne fai, è una bandiera obsoleta, non ti servirà più" gli ho detto. "E' per ricordo" mi ha replicato. In fin dei conti lo merita, vista la sua partecipazione morale a questa battaglia: talmente si sentiva coinvolto che non riusciva a credere al raggiungimento del quorum almeno fino alle 4.

Così, il bandierone obsoleto è tornato a casa con noi, pronto per finire nel cassetto. O forse no. Ho pensato che un quarto di secolo fa anch'io ho sventolato la stessa bandiera, col sole che ride e nucleare no grazie, e anch'io credevo che fosse destinata a diventare un oggetto da museo. Invece toh, 25 anni dopo eccoci qui a ricominciare daccapo.

Stavolta so che non succederà, che nessuno si sveglierà nel 2035 sostenendo ancora che "le centrali nucleari sono il futuro", che non corriamo più questo rischio. Ma è importante sapere che la volontà popolare non basta esprimerla una sola volta, bisogna riaffermarla ancora e ancora e mantenerla sotto stretta sorveglianza.

Sarà per questo che, in piazza, ci è anche toccato riesumare "El pueblo unido jamas serà vencido". Per ricordare a tutti che certi principi non devono diventare mai roba da museo.

Debora Billi
Fonte: http://petrolio.blogosfere.it/
LinK: http://petrolio.blogosfere.it/2011/06/deja-vu.html#comments
15.06.2011