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Dichiarazione antimilitarista

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marzian
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L'antimilitarismo non è né uno stato della mente né un dominio simbolico, ma solo il risultato della logica applicata all'analisi della realtà. I tre militari italiani morti oggi a Nassirya non erano eroi più di quanto lo siano tre operai edili che, nel perfetto anonimato e la più completa indifferenza dei media, muoiono in un cantiere (peraltro in numeri assai più cospicui di quanto accade ai professionisti in armi).

Si dirà che i soldati servono lo stato. Anche il bidello di una scuola elementare o il neurochirurgo di una clinica universitaria servono lo stato e, a prima vista, svolgono mansioni la cui utilità sociale mi è assai più evidente di quella dei militari, almeno da quando il nostro paese ha iniziato ad ignorare l'articolo 11 della Costituzione ed ha preso la via dell'avventurismo militare all'estero.

Si dirà che occorre coraggio per fare i soldati. Ma la storia patria, negli opposti episodi dell'eccidio di Cefalonia e del fuggi fuggi a sud delle alte sfere militari insieme al re vigliacco, l'8 Settembre 1943, dimostra che la miscela di coraggio e viltà è tra i soldati la stessa che si trova in tutti gli altri strati della popolazione. E ai partigiani non occorrevano le stellette per rischiare e perdere la propria vita in combattimento.

Non fatevi giocare. La tremenda elaborazione mediatica del lutto che si sta preparando per i prossimi giorni è puro oppio dei popoli. Serve a stornare l'attenzione dal fatto che quegli uomini non dovevano essere lì. Per il nostro sistema politico -- tutto intero -- è essenziale che ORA voi smettiate di pensare.

Gianluca Bifolchi
Fonte: http://anzetteln.splinder.com/
Link: http://anzetteln.splinder.com/post/7884675/DICHIARAZIONE+ANTIMILITARISTA
27.04.2006


Citazione
marzian
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Ancora morti a Nassirya. Questa volta non è toccato agli iracheni uccisi ogni giorno nei bombardamenti e nei rastrellamenti, o a quelli rapiti e giustiziati con un colpo alla nuca dagli squadroni della morte o dai servizi segreti delle potenze occupanti. Tutte vittime senza volto e senza nome, e quindi inesistenti per una opinione pubblica occidentale ormai assuefatta e distratta.

Questa volta è toccato ai militari italiani, di nuovo. Di loro "Porta a Porta" e "La vita in diretta", con il morboso e voyeuristico interesse che tanto appassiona milioni di spettatori, ci diranno tutto: chi erano, quanti anni avevano, quali sogni perseguivano, quanto gli volevano bene fidanzate, mogli e genitori. E l'Italia, invasa dalla retorica patriottarda bipartizan che si appresta a celebrare la potenza delle nostre forze armate con la parata militare sulla via dell'Impero di Mussoliniana memoria, avrà nuovi eroi, nuovi martiri da immolare sull'altare della patria. Dall'altra parte i soliti terroristi, gli islamici, gli uomini di Bin Laden. Da annichilire.

Lo abbiamo detto fin dall'inizio: che i primi responsabili delle morti in Iraq, di quelli che cadono sotto i colpi degli occupanti e di quelli che cadono sotto i colpi della Resistenza, sono i governi che hanno deciso di mandare migliaia di soldati ad ammazzare e a farsi ammazzare in terra irachena in nome del petrolio e della superiore civiltà occidentale.

In Italia la stragrande maggioranza dell'opinione pubblica, nonostante la propaganda guerrafondaia, continua a volere la fine della partecipazione italiana all'occupazione dell'Iraq. Ma le dichiarazioni del probabile futuro premier Prodi all'indomani della pur risicata vittoria elettorale non lasciano ben sperare. I se e i ma sono così tanti da mettere in ombra la promessa di ritirare i militari italiani da Nassirya. "Lo faremo solo in accordo con il governo di Baghdad" ha ribadito più volte il capo del centrosinistra facendo finta di non sapere che i ministri dell'esecutivo iracheno si decidono a Washington.

Un escamotage per mantenere l'occupazione dandone un'immagine più soft - e quindi più facile da giustificare per i ministri "comunisti" e "pacifisti" - potrebbe essere quello di ritirare i militari e mandare i carabinieri, come se Nassirya fosse Napoli o Palermo e il problema fosse quello di aiutare gli irakeni a mantenere l'ordine pubblico.

Di lasciare l'Iraq, quindi, non se ne parla nemmeno, e fanno spavento i balbettii di una sinistra che si definisce radicale ma che non punta i piedi su una questione, quella del ritiro, su cui sa di poter contare sull'opinione favorevole della maggioranza dell'opinione pubblica. Una sinistra radicale che invece non ha neanche un sussulto di dignità quando dall'ambasciatore di uno Stato violento e illegale (in quanto occupa un territorio non suo e viola centinaia di risoluzioni dell'ONU) come Israele piovono accuse di "fascismo" a chi brucia due bandiere.

E' più grave bruciare due bandiere o ammazzare ogni settimana decine di persone in nome di un'ideologia razzista e colonialista come quella sionista? Vale la pena di mandare al macero la propria dignità e i propri valori in nome di una poltrona in più nel prossimo governo? Vale la pena di morire, e di farsi ammazzare, per difendere gli interessi dell'ENI a Nassirya?

Crediamo di no, e continueremo a ribadirlo. Anche il 2 giugno, fino a prova contraria festa della Repubblica nata dalla Resistenza e non celebrazione degli eserciti occupanti.

Radio Città Aperta
Fonte: http://www.radiocittaperta.it/nuovo/index.php
27.04.06


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Truman
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Nella società dello spettacolo la morte è un ottimo contributo allo spettacolo. Porta a porta fa il pieno e l'audience aumenta. All'interno della società dello spettacolo i morti vengono fagocitati per produrre merce - spettacolo. Ogni argomentazione dall'interno dello spettacolo serve solo ad aumentare la merce - spettacolo.

La razionalità non è consentita.

Spegnete i televisori per un po' di giorni.


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scritticorsari
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Adesso vorrei sapere come farà Prodi a spiegare agli elettori veramente di sinistra che non ritirerà le truppe? E soprattutto come spiegherà la probabile designazione alla Farnesina della Bonino, notoriamente filo-americana, filo-israeliana e vicina agli ambienti del gruppo Bilderberg?? La seconda scelta potrebbe essere D'alema, si quello dell'intervento Nato contro la Serbia.


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scritticorsari
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Mi son sbagliato di poco...ma se possibile la situazione e' ancora peggiore.
Probabile che la Bonino sia il prossimo Min. della Difesa, cosi' come richiesto dalla Rosa nel pugno.
Orrore.


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marzian
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E a quanto si dice gli esteri andranno a D'alema-bomba-umanitaria.


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filo
 filo
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Quando nei giorni scorsi si paventavano i nomi di Mastella o di Parisi alla Difesa, secondo voi, era meglio?
Si può condividere o meno la politica della Rosa nel Pugno, ma sull'onestà intellettuale, sulla coerenza e sulla competenza in ambito internazionale della Bonino mi pare che ci sia poco da obbiettare. Conoscete qualche altro politico italiano che sia andato a viverci in medio oriente in questi anni? Conoscete qualche politico che si è preso la briga di imparare la lingua araba? Conoscete qualche politico che ne può sapere più di lei (che queste cose le ha fatte dal 2001) della realtà quotidiana in quei luoghi?
E poi per favore basta con questa storia che i Radicali erano a favore della guerra in Iraq, ma che roba leggete?
Ciao a tutti!


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Ciglio
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tre militari italiani morti in iraq?
tre ascari al servizio degli americani in meno!

x quale patria sono morti? non certo x la mia!
mercenari che ammazzano gente x soldi in un paese all'altro capo del pianeta, in una guerra che x altro va completamente contro gli interessi degli europei! che cosa c'è da commemorare??

x il resto, cosa sono 3 soldati rispetto alle centinaia di migliaia di vittime dell'embargo e dei bombardamenti compiuti dagli americani e dai loro servi contro un paese di disgraziati del terzo mondo??

adesso sicuramente ci sarà il solito pappone ipocrita finto-patriottico in cui scassaranno le palle ancor + che il rapimento e la morte del piccolo tommaso...


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marzian
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Politici che siano andati a vivere in Medio Oriente, che abbiano imparato la lingua araba e che conoscano (molto) meglio della Bonino quei luoghi ce ne sono eccome: un nome su tutti è quello di Stefano Chiarini, candidato dei Comunisti Italiani. Ti consiglio di leggerti i suoi articoli sul Manifesto, se per caso hai qualche interesse nel sapere cosa accada davvero in Medio Oriente.

E i Radicali non avrebbero sostenuto l'aggressione del popolo iracheno?

La guerra in Iraq ha "esportato" la democrazia, non ha aumentato il terrorismo [...]

Anche con le armi? Sì, anche con esse, se necessario [...]

E il mondo messo a ferro e fuoco dagli americani? Un falso mito. Meno dittature, meno guerre è un’equazione che regge.

http://www.radicali.it/newsletter/view.php?id=44379&numero=1594&title=DOWNLOAD

Per favore.


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swaxyant
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Parole sacrosante!
Ogni anno muoiono in Ilva qui a Taranto diverse persone.
Lavorano,mantengono una famiglia,anche loro,con uno stipendio normale.Di recente ne sono morte tre,tra cui lo zio di una mia amica.Nessuno scandalo,nessun sollevamento globale dei media,nessun lutto nazionale.Perchè?Le vite di tre operai valgono meno delle vite di tre soldati?E soprattutto,è più logico che rischi la vita un soldato o un operaio?E allora,perchè la morte di tre soldati scandalizza e quella di tre operai no?
Chi me lo spiega?


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FeraLupus
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Sono militare per cui non posso concordare con la dichiarazione antimilitarista.
Quando non ci sarà più bisogno dei militari sarò il primo ad esserne contento vorrà dire che l'umanità avrà raggiunto un tale livello culturale e sociale da ritenere inutili le guerre. Fino ad allora di strada ne avremo da fare.
Sarò altrettanto contento quando non avremo più bisogno delle forze di polizia, per lo stesso motivo di cui sopra.
Cos'è o meglio chi è il militare?! Utopisticamente dovrebbe essere qualcuno che consapevolmente mette a repentaglio la propria vita per difendere (non per attaccare) i principi in cui crede. Basta leggere la formula del giuramento che ogni militare deve fare dove si parla chiaramente di DIFESA.
http://italy.peacelink.org/pace/articles/art_76.html
Coloro che sono morti (da militari) sono, giustamente, da equiparare a chi per servizio mette consapevolmente la propria vita a repentaglio (polizia... vigili del fuoco... e tantissime altre categorie che non elenco per brevità). Non concordo con l'operaio che cade sul lavoro, non perchè la sua morte sia di serie B, ma perchè, teoricamente, lui non è consapevole di rischiare la vita. Altrimenti dovremo mettere allo stesso livello anche le vittime di incidenti stradali etc...
Per quanto riguarda l'intervento in IRAQ da militare ho certamente la mia opinione ma non posso esprimerla.
Vi chiedo solo un favore.
Rispettate coloro che sono stati mandati e purtroppo morti e se avete critiche da fare fatele invece a chi ce li ha mandati.
Non accetto slogan tipo 100 1000 Nassirya....
come molti, credo, non accetterebbero slogan tipo 100 1000 Capaci...
Un saluto a tutti voi con la speranza che tutte le guerre ( http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra ) finiscano presto


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Ciglio
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mi spiace feralupus ma non condivido affatto con le tue argomentazioni... io non sono affatto antimilitarista, ma purtoppo non posso limitarmi a condannare solamente l'elite che spedisce i militari in giro x il pianeta... anche i soldati stessi sono co-responsabili dei loro crimini trattandosi di soldati volontari e non di coscrizione obbligatoria... e chiunque oggi (da 60 anni a questa parte in verità!) decida di firmare da volontario sa benissimo che non combatterà x la difesa e la grandezza della sua patria europea, ma bensì x gli sporchi interessi della bandiera a stelle e striscie

x il resto, che cosa c'è di onorevole e di ideale in un combattimento fra un esercito occidentale armato di tutto punto che aggredisce un popolo di morti di fame del terzo mondo che al massimo hanno qualche fionda o qualche candelotto di dinamite??

sul vero significato della guerra come contendere interiore consiglio a molti di rileggersi evola, seneca, il corano, la regola templare


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FeraLupus
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Prendo atto delle tue idee che naturalmente non condivido, altrimenti non farei il militare.
Ti chiedo solamente alcune cose... secondo te quei militari si sono meritati la morte e vorresti che tutti i militari che sono lì stanziati facessero la stessa fine? Non credere che abbiamo solo fionde e sassi... le armeria irachene erano ben fornite e anche se non hanno armi di distruzione di massa hanno ben altre armi convenzionali e non, l'autoblindo non è stato colpito da un macigno.
Infine da pacifista lo accetti uno slogan "100 1000 Nassiriya"?

Sai cos'è una gerarchia... o una organizzazione...
Teoricamente io sono una pedina di una partita di cui accetto le regole ed in cui sono consapevole di non conoscere tutto. Se il Governo legittimamente eletto dal popolo italiano decide di mandarmi da qualche parte a fare qualcosa non palesemente in contrasto con le leggi io lo devo fare.
Un esercito composto da elementi che mettono in dubbio qualsiasi decisione venga presa da quella che tu chiami elite e che io invece difinisco catena di comando non serve a nulla. Mi fermo qui anche perchè la spiegazione è troppo lunga e articolata per una profonda conoscenza di come funziona o dovrebbe funzionare il comparto difesa di uno stato (bada bene si chiama DIFESA 😉 )

Per favore non ci soffermiamo, poi, sui comportamenti di alcuni elementi contrari non solo all'etica ma a volte anche alle leggi vigenti e che sono da condannare in modo totale e assoluto. Parlo, ad esempio, del trattamento dei prigionieri (sic)

Per la grandeur della bandiera a stelle e strisce... beh non credo proprio abbiano bisogno di noi.

http://www.difesa.it/Operazioni+Militari/operazioni+in+atto/


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Ciglio
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innanzitutto non sono pacifista... comunque, non avranno soltanto fionde o sassi, ma loro perlomeno stanno combattendo per qualcosa, e quel qualcosa non sono i soldi!

un militare americano od italiano invece da quali ideali è mosso?? x quali ragioni una persona dotata di senno dovrebbe andarsene a combattere in un paese posto a migliaia di km di distanza da casa propria che mai ha in nessun modo rappresentato un pericolo x la propria terra?? cos'è che anima queste persone ad imbracciare un fucile contro un popolo di disperati??

il punto è tutto qui... si tratta di persone che fanno la guerra volontariamente e per soldi (pochi per altro rispetto al livello di rischio)

quindi oltre ad essere mercenari, sono anche dei coglioni! visto che ad ingrassarsi dalle guerre sono i signorotti che si servono di loro come carne da cannone

tu stai dicendo che le decisioni del governo democraticamente eletto sono legittime se non cozzano con la legge... ma infatti la nostra costituzione vieta le aggressioni militari in stile serbia od iraq!

x altro il nostro è un paese da 60 anni a questa parte a sovranità limitata, quindi sai benissimo che la decisione di aggredire un paese non viene dal nostro parlamento ma da un parlamento posto a qualche migliaio di km più ad ovest...!

un militare inoltre dovrebbe essere un amante del proprio paese, quindi come può partecipare ad un aggressione ai danni di un paese che aveva deciso di vendere il proprio petrolio in euro anzichè in dollari?? trattandosi di una guerra che va contro gli interessi europei, si può dire che il nostro governo e gli utili idioti di cui si serve (i militari) sono nemici della patria!

so cos'è una gerarchia e conosco le regole del mondo militare, e proprio perchè sono una persona libera che pensa con la propria testa e che non vuole nè comandare nè essere comandato, non potrò mai far parte di un esercito.

infine, dubito del fatto che gli americani non abbiano bisogno dell'aiuto di altri paesi, visto l'enorme deficit pubblico che hanno, aggravato anche da queste folli spese x l'occupazione dell'iraq


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FeraLupus
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Sarai anche libero di pensare con la tua testa... ma non certo di offendere...
Coglioni?! Utili idioti?!.... mi sembrano proprio i termini usati da chi ha disposto il nostro intervento in Iraq ricevendo non poche critiche.

"comunque, non avranno soltanto fionde o sassi, ma loro perlomeno stanno combattendo per qualcosa, e quel qualcosa non sono i soldi!"
Ti riferisci a quelli che hanno messo la bomba contro l'autoblindo o a quelli che si fanno saltare nei mercati o nei centri di reclutamento iracheni?
E poi sei poi così tanto sicuro che neanche loro siano pedine (più o meno consapevoli) di un qualche altro giocatore?!

Comunque con questo post io termino l'argomento. Siamo troppo distanti e non credo tu sia poi tanto aperto di mentalità da vedere oltre il tuo orizzonte.
Io ho maturato le mie scelte in base alle mie esperienze tra le quali annovero anche qualche missione all'estero e ti assicuro che non andiamo da nessuna parte per aggredire. Anzi, non sono poche le associazioni no profit e di volontariato che si appoggiavano a noi per assistenza ed altro 😉

L'unica volta che l'Italia ha fatto un intervento militare di aggressione e che quindi avrebbe violato l'art.11 della Costituzione è stato durante "Desert Storm". Almeno ufficialmente.

"cui prodest..."


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