Il 9 ottobre scorso Mario Draghi svolgeva una prolusione alla Harvard University di Cambridge (Usa). Tema del suo discorso, le prospettive dell’Unione europea. Draghi non si è smentito, ha difeso a spada tratta il superamento delle diverse identità nazionali, affinché siano definitivamente tolti dimezzo i diversi stati nazionali.
Perché? «Se ci sono sfide globali, il potere delle nazioni si ferma al confine, questo vale ad esempio per l'ambiente, c'è bisogno di un contesto più grande». Ha poi sottolineato che certi passaggi storici, è vero, si sono compiuti solo con le guerre, ma che la crisi economica attuale è come se fosse una guerra. Leggere per credere:«Costruire un'identità europea è forse una delle cose più importanti da fare. Quando mi trovavo qui nel 2001 ho potuto ammirare la forza di questo paese nell'affrontare gli eventi drammatici dell'11 settembre e la capacità di reagire a quella tragedia. Ma la creazione di un'identità è un processo lungo che passa attraverso una cultura comune, mobilità del lavoro da paese a paese, il superamento di sfide difficili grazie allo sforzo comune. In passato erano le guerre, oggi forse la recessione può essere un equivalente». [Il Sole 24 Ore del 10/10/13]
Purtroppo, sembra proprio che l'Umanitá dovrá occuparsi di affari molto piú urgente nel futuro prossimo. 😥
certi passaggi storici, è vero, si sono compiuti solo con le guerre, ma che la crisi economica attuale è come se fosse una guerra.
...Va di pari passo con ciò che dichiarò Monti:
non dobbiamo sorprenderci che l'Europa abbia bisogno di gravi crisi per fare passi avanti
Ormai è chiarissimo che stanno usando la crisi come arma di ricatto nei confronti dei popoli per attuare i loro piani.
Ci stanno distruggendo e ce lo dicono in faccia ragazzi... ma noi siamo troppo occupati a seguire questioni ben più importanti come le banalità di Renzi o la scissione fra il Cav e il suo delfino...
Mario Draghi uomo di punta dell' imperialismo europeo non fa altro che perseguire la strada tracciata prevista nel Manifesto di C. Marx e F. Engels:
[...] La borghesia [...]ha agglomerato popolazioni, ha centralizzato i mezzi di produzione, ha concentrato in poche mani la proprietà. Ne risultò come necessaria conseguenza la centralizzazione politica.
La moderna società borghese [...]assomiglia allo stregone incapace di dominare le potenze infernali da lui stesso evocate.
Come riesce la borghesia a superare le crisi? Per un verso tramite la distruzzione forzata di una grande quantità di forze produttive; e per un'altro tramite la conquista di nuovi mercati e il più intenso sfruttamento dei già esistenti. Come dunque? Preparando nuove, più estese e formidabili crisi e diminuendo i mezzi per ovviare alle crisi future.
Ma la borghesia non ha solo fabbricato le armi che devono recarle la morte; essa ha anche prodotto gli uomini che si serviranno di queste armi, gli operai moderni, i proletari.
Dico io; che la borghesia proceda per la sua obbligata strada ciò renderà ancora più chiaro ai ritardatari che non esiste soluzione all' infuori della lotta rivoluzionaria.
Non ho capito Babu,ti auguri che la povera gente muoia e venga devastata dalle crisi?Puoi spiegare meglio?Non e' molto chiaro.