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E se ci fosse stata indicata la via della felicità?


Delusidalbamboo
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Titolo originale: E se ci fosse stata indicata la felicità, per noi, su questa terra, qui e subito?

Link originale: http://www.delusidalbamboo.org/se-ci-fosse-stata-indicata-la-felicita-noi-su-questa-terra-qui-subito/

+ Dal vangelo secondo Matteo Mt 5, 1-12

“In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

E da ieri che mi ronza in testa un'idea nuova ed incompleta generata da questo brano di Vangelo.

Fino ad oggi, quando leggevo il passo delle beatitudini pensavo alla promessa di una sorta di compensazione. Era come se Gesù dicesse ai suoi fratelli più piccoli di tollerare le tribolazioni con serenità perché sarebbero durate poco e sarebbero state ampiamente compensate nel Regno dei Cieli.

Ieri mi è venuto un dubbio:

"E se invece avesse voluto dire che queste persone sono beate qui ed ora?"

"E se invece avesse anche voluto dirci che queste persone devono essere considerate speciali e coccolate nel piccolo Regno di Dio che gli uomini di buona volontà (e cioè i politici cattolici) devono costruire su questa terra?"

Ho riletto da capo il Vangelo di oggi.

Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.

I "ricchi di spirito" sono quelli ironici, quelli con la battuta pronta, quelli capaci di rigirare la realtà come gli pare ed ottenere il plauso della gente.

Ma non è che Gesù ci ha detto che i poveri di spirito stanno molto meglio di quelli che invece, di spirito,  ne hanno a bizzeffe.

Negli ultimi tempi, mi è capitato spesso di pensare come, quando ero bambino, il mondo mi apparisse molto più bello.

Come fosse più facile rimanere affascinato da un tramonto, dall'ignoto, e dalle meraviglie che mi avrebbe sicuramente riservato il futuro.

Ora invece, nonostante i doni che mi sono stati effettivamente messi in mano dalla Provvidenza, devo fare uno sforzo molto più grande per rimanere in contatto con l'essenza delle cose.

Ecco che mi sono trovato a riconoscere la beatitudine dei poveri di spirito che riescono a rimanere naturalmente in contatto con le meraviglie della vita.

Ed ecco che mi sono reso conto di quanto sia grave la recisione di quel canale che ci tiene collegati al mondo essenziale  compiuta tanto da una società che spinga al cinismo ed all'utilitarismo quanto da una società aggressiva che costringa le persone a costruirsi uno scudo.

Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.

Qui l'indicazione ed il mandato sono fortissimi.

Dio si è preso un impegno senza porre alcuna condizione.

Chiunque vuole essere una "matita nelle mani di Dio" deve accorrere e consolare i sofferenti.

I politici  dal cuore duro che mettono tasse sulla sofferenza non posso più avere alcun dubbio: non stanno facendo quello che il Maestro ha detto loro.

O non sono cattolici.

O sono cattolici ma hanno bisogno di una robusta conversione che, a mio avviso, non può che passare attraverso una fase di allontanamento dalla scena pubblica.

 Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.

La terra deve essere dei miti, la terra deve essere degli umili, la terra deve essere di persone libere dalla rabbia, dall'odio e dall'egoismo perché, in questo modo, saranno beati anche gli altri.

E sarà beata anche la terra che non ne verrà violentata per un chicco di grano in più.

E loro, in quel momento, saranno le persone più felici del mondo.

Naturalmente Gesù, quando parlava di "terra" intendeva la terra come tramite per la produzione di beni (e cioè come strumento attraverso il quale Dio dona questi beni ai suoi figli).

Quindi si sta parlando di tutti gli strumenti di produzione e non solo dei terreni agricoli.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.

Questa  promessa ed, a questo punto, anche questa constatazione sono due splendide sorgenti di energia.

Infatti la fame e la sete di giustizia non sono solo delle persone che hanno subito ingiustizie ma ogni persona con l'anima pulita non può che essere affamata di questo bellissimo stato di grazia.

Mi verrebbe da dire anche che solo coloro che hanno fame e sete di giustizia potranno essere saziati mentre coloro che hanno fame e sete di ingiustizia saranno condannati ad una costante abulimia nella quale ogni ingiustizia non potrà generare altro che insoddisfazione e fame di una ulteriore ingiustizia (magari un po' più grande).

 Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.

Mi verrebbe da pensare che gli operatori di pace sono beati perché hanno capito lo scopo della loro vita e non brancolano nel buio come tutti quanti gli altri.

Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.

Ed infatti, solo chi sa perdonare gli altri è in grado di perdonare anche sé stesso.

E solo chi è in grado di perdonare sé stesso può avere la pace.

Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.

Se ci pensate, infatti, il cuore è la lente che ci permette di vedere l'essenza delle cose.

Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia.

E quando gli operatori di pace opereranno efficacemente ed a pieno ritmo non possono che aspettarsi l'opposizione di coloro che non hanno ancora scoperto la strada (o temono di arrivare secondi in una gara presente solo nella loro testa).

Ecco quindi che la persecuzione non diventa altro che un tracciante della bontà del loro lavoro.

Ecco quindi che il Vangelo, una volta di più, si è dimostrato un punto di riferimento chiarissimo nel buon combattimento di ognuno di questi operatori e di noi che, indegnamente, proviamo a prendere questi giganti come esempio.


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ilsanto
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Ciao è bello leggerti e ti auguro tanta fortuna ma per noi nati sull'asfalto senza nessuna proprietà essendo tutta già di altri ( è chiaramente un furto ), senza un fazzoletto di terra dove coltivare due cose per cena, con una cassiera ostinata che vuole per forza 20 euro per una spesa non c'è modo di vivere se non con quattro soldi in tasca e per averli .....
Ho provato ad essere perfetto e giusto e signore era nella mia natura non ho neanche fatto uno sforzo ma non è andata come dici no sono disoccupato e povero e non c'è nessun dio che mi guardi ne mi da gioia un'alba gelida ( per risparmiare sul riscaldamento ) mi spiace ma se potessi tornare indietro sarei stronzo come tutti i ruffiani che invece al posto mio sono passati sulla testa degli altri perchè questa amico mio è una lotta per la sopravvivenza e dio se non si è fatto vivo vuol dire che non c'è o di noi non gli frega nulla.
E quello di cui parli sono favolette per fare scemi i poveri di spirito mentre altri si arricchiscono alle loro spalle e per sovrapprezzo li deridono.


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Delusidalbamboo
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Questa tua risposta è ricca di suggestioni di cui ti ringrazio.

Per prima cosa, voglio dire che ciò che dici è decisamente sensato specialmente quando sostieni che questa è una lotta per la sopravvivenza.

E' vero.

Decisamente vero.

Specialmente in questo momento in cui la classe dominante ha deciso di impoverirci tutti e di metterci gli uni contro gli altri.

Ora, la domanda è se, facendo come i ruffiani di cui parli, la situazione sarebbe migliorata.

L'impressione su cui ho basato la mia vita professionale è che, nel momento in cui ti prostituisci ed azzanni un tuo compagno di lavoro, il caro dirigente non diventa più buono.

Al contrario, una volta che ti ha in pugno, inizia a strizzare.

Quindi, secondo me, l'unico modo di vincere la partita è quella di ribaltare il tavolo.

Purtroppo, se per ribaltare il tavolo usi una carica di tritolo, il sistema ti assimila in un istante.

Infatti, come Bush sapeva bene, i "terroristi" sono parte di un sistema che usa la paura contro i suoi cittadini.

Allora come facciamo?

Secondo me (che non sono nessuno) l'unico modo è di guardarci attorno e cercare di capire cosa succede.

OK... io uso le categorie generate dalla mia fede.

Tu puoi usare altre categorie. Magari generate dalla tua cultura o dalla tua intelligenza.

L'importante che capiamo di stare dalla stessa parte e che la mia ricerca non danneggia in alcun modo la tua.

Ti confesso che un aspetto del tuo commento mi fa presupporre un fallimento del mio scritto.

Infatti non volevo convertire nessuno.

Volevo solo far notare che alcuni concetti del "Discorso della Montagna" possono essere un punto di partenza nella ricerca della felicità di chiunque. Anche dei non credenti.

Per quanto riguarda l'esistenza di Dio, infine, non penso che le mie parole possano convincere te o chiunque.
Però ti garantisco che l'intento delle mie "favolette" è quello di far smettere di ridere chi, al momento, si arricchisce alle spalle della povera gente e domani non potrà più farlo.


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SeveroMagiusto
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Che bello trovare le risposte ai grandi misteri della vita nelle “Sacre Scritture”. E quando capisci il profondo significato che trasmettono, ne riparti con rinnovato ottimismo. Una delle cose più importanti che ci hanno insegnato a Catechismo è che “gli ultimi saranno i primi”. Straordinaria lezione di masochismo e di rassegnazione.
Ti inchiappettano e ti umiliano per tutta la vita? Sii felice, perché quando sarai morto avrai la tua ricompensa! Pensate invece a quei poveretti che adesso ci stanno fottendo e che si godono la vita alla grande, come soffriranno quando saranno morti. Che sfigati! Alla prossima questua in chiesa bisogna proporre che inviino parte dell’elemosina a questi bisognosi: Monti, Draghi, Soros, Gates…
Penso con tristezza ai seguaci di altre religioni, che non hanno la fortuna di avere fede in un Dio che ti fa godere la vita per l’eternità. Da defunti. Basta che sopportiamo con un sorriso sulle labbra le sofferenze che ci infliggono su questo inferno di Terra. Ovviamente senza cercare di opporsi alla malasorte, perché tanto al nostro destino ci pensa l’Altissimo.
Mi sovviene che c’è un’altra religione che assegna grandi premi nell’aldilà. E’ quella che promette a chi muore eroicamente di farsi un’abbuffata di vergini non appena mette piede in Paradiso. Mi domando: ma quando ti convincono ad indossare una cintura esplosiva e sacrificare la tua unica vita, non ti viene il dubbio sul perché tutte queste donne sono rimaste illibate? Pensa che culo; ti fai saltare in aria e all’improvviso ti trovi pure circondato di cozze terribili.
Tutto sommato meglio rimanere infedeli. O magari credere di più in noi stessi e che siamo gli unici artefici del nostro destino.
Severo Magiusto – http://www.lavocedellaplebaglia.net


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MM
 MM
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Direi di tenere in considerazione il fatto che la "felicità" dello spirito possa non corrispondere alla "felicità" dell'uomo o per l'uomo.
L'essere umano ha necesssità materiali di cui non soffre lo spirito e di cui non soffre Dio. Deve alimentarsi, mangiare, bere, riposare, avere il minimo per potersi garantire almeno la sopravvivenza, lavorare, avere sufficiente denaro per poter provvedere a se stesso e alla famiglia.
Quando ció non è, non vi è Dio nè consolazione che tenga, la vita sarà grama e l'insoddisfazione derivante da tali condizioni è un meccanismo che deve esisterere al fine di cercare di cambiare lo stato delle cose.
Se si fosse felici in simili condizioni si morirebbe di stenti e di fame senza poter avere istinto o stimolo di reazione.
Certamente un grande spirito (ma deve davvero essere un grande "santo", diciamo) potrebbe vivere in serenità anche gli stenti e la fame e tutte le altre conseguenze collegate ma questo non deve passare come una condizione di possibile felicità, quantomeno non deve passare come una condizione di "espiazione" di chissà quali colpe e peccati che porterà poi a godere della felicità nell'altro mondo e certamente non puó e non deve divenire una sorta di condizione che si giustifica con la soddisfazione di vedere se stessi premiati in un futuro altro mondo e di vedere invece puniti coloro i quali nella vita hanno avuto e goduto di ogni bene materiale operando nell'iniquità.
La povertà va anche bene se con essa si intende l'assenza del superfluo ma il necessario deve esserci o non potrà neppure esserci la serenità.
Certo, "non di solo pane vive l'uomo..." ma questa è questione diversa.
A mio avviso.


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Giovina
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Per quel che concerne la prima beatitudine, la traduzione dal greco sarebbe: Beati i mendicanti dello spirito…..
Usare il sinonimo “poveri” impedisce un giusto approccio al significato del senso proprio della frase.
Percio’ beato e’ chi e’ in cerca di Spirito, chi brama i valori dello Spirito.


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Delusidalbamboo
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Che bello trovare le risposte ai grandi misteri della vita nelle “Sacre Scritture”. E quando capisci il profondo significato che trasmettono, ne riparti con rinnovato ottimismo. Una delle cose più importanti che ci hanno insegnato a Catechismo è che “gli ultimi saranno i primi”. Straordinaria lezione di masochismo e di rassegnazione.
Ti inchiappettano e ti umiliano per tutta la vita? Sii felice, perché quando sarai morto avrai la tua ricompensa! Pensate invece a quei poveretti che adesso ci stanno fottendo e che si godono la vita alla grande, come soffriranno quando saranno morti. Che sfigati! Alla prossima questua in chiesa bisogna proporre che inviino parte dell’elemosina a questi bisognosi: Monti, Draghi, Soros, Gates…

Non so chi ti ha insegnato il catechismo ma, di certo, poteva fare un lavoro migliore.
In ogni caso, quella che io sto proponendo è una lettura del Vangelo alla lettera allo scopo di derivarne spunti per migliorare la società.

Non dico che siano gli unici spunti. Non dico che sono i migliori.

Dico solo che i valori attualmente in auge non mi piacciono e voglio proporne altri.

Non posso negare che la religione stia venendo usata come "Oppio dei Popoli" però non credo che, in questo momento, essa sia la droga con la quale le masse stanno venendo anestetizzate ORA.

Al contrario, la proposta di massa è quella di elevare il "vuoto morale" ad idolo condiviso in modo da assolvere i vari Draghi, Monti, Soros e Gates.

Infatti, se l'uomo è malvagio e ladro, chi ruba e opprime non può essere condannato in quanto segue la sua natura.

Se invece si dice che non è così. Che lo scopo dell'Uomo è un altro.
Che l'uomo è destinato a qualcosa di più.
E che è felice facendo qualcosa di più (come, per esempio, portare pace o cercare la giustizia).

Se si dicono queste cose si mina il sistema alla radice.

Si mostra che i Draghi, i Monti, ed i Soros non sono altro che bulimici e narcisisti costretti a rilanciare continuamente le loro brame di possesso e condannati a perenne insoddisfazione.

Insomma, sono convinto che la mia mitezza è molto più pericolosa per il sistema di quanto non lo sia la tua aggressività.

Guido Mastrobuono - http://www.delusidalbamboo.org


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MM
 MM
Noble Member
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Che si trovino in condizioni di una certa patologia anche grave è piuttosto chiaro, che invece vivano nella condanna di condizioni di perenne insoddisfazione non lo è altrettanto e resta da dimostrare, in realtà. Certamente è utile evidenziare che la felicità di un essere umano non risiede nel possesso di beni materiali oltre a ciò che è il necessario.
Non utilizzerei quindi questo metro di paragone come esempio negativo ma cercherei di indicare un percorso di sanità mentale e spirituale all'interno della ricerca della semplicità di vita come esempio positivo.


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SeveroMagiusto
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Dico solo che i valori attualmente in auge non mi piacciono e voglio proporne altri.

Non posso negare che la religione stia venendo usata come "Oppio dei Popoli" però non credo che, in questo momento, essa sia la droga con la quale le masse stanno venendo anestetizzate ORA.

.....

Si mostra che i Draghi, i Monti, ed i Soros non sono altro che bulimici e narcisisti costretti a rilanciare continuamente le loro brame di possesso e condannati a perenne insoddisfazione.

Insomma, sono convinto che la mia mitezza è molto più pericolosa per il sistema di quanto non lo sia la tua aggressività.

Sono pienamente daccordo con te sulla mancanza di valori morali della società d'oggi. E sono contento per te che tu abbia scoperto la tua strada nella religione. Invidio chi ha fede, perchè ha trovato la sua corazza. Io invece credo di poter contare solo sulle mie forze e sulla collaborazione di persone "di buona volontà" che come me abbiano deciso di non "porgere l'altra guancia" nei confronti del potere. Non sono aggressivo, non predico nè pratico la violenza. Però bisogna essere risoluti se si vuole raggiungere un obbiettivo. Soprattutto se sul fronte opposto c'è gente spietata che non esita a far fuori anche fisicamente il "prossimo".
La mia non voleva essere una critica alla religione di per sè - che ripeto è una questione di scelta personale (o almeno così dovrebbe essere, dato che spesso viene inculcata, se non imposta) - ma semplicemente una provocazione per cercare di far aprire gli occhi su un fatto, e cioè che le belle parole, i grandi principi morali, vengono messi come un paravento davanti agli occhi del popolino da parte di chi gestisce il potere. E le autorità religiose non si discostano per niente da quelle politiche riguardo a questa metodologia. A noi insegnano l'etica; per loro è un optional. "Predicano bene e razzolano male".
Se il papa volesse veramente aiutare il popolo, come dovrebbe essere sua missione, dovrebbe innanzitutto svuotare le casse dello IOR per dare ai bisognosi, e dire a chiare lettere ai potenti della Terra che è ora di piantarla di imbrogliare, derubare, stuprare, uccidere gli abitanti di questo pianeta. Il papa avrebbe l'autorità morale per fare questa denuncia. Il papa potrebbe addirittura minacciare la scomunica nei confronti di quella classe dirigente che perpetua il male. Invece arriva solo qualche sottile allusione o qualche solenne richiamo a principi che nessuno rispetta, neanche nelle alte gerarchie del Vaticano. Che Ratzinger sia timido? E sì che il potere secolare non ha mai avuto remore a mescolarsi a quello temporale. Forse troppo. A parte gli abiti faccio fatica a distinguere gli esponenti dell'una e dell'altra casta. Pace a te.


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Delusidalbamboo
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Caro SeveroMagiusto, carissimi tutti

dando un'occhiata al mio blog noterai che l'opera che sto mettendo in pratica è tutt'altro che remissiva nei confronti di quelle gerarchie ecclesiastiche e politiche sedicenti cattoliche.

Inserisco i miei articoli anche su Comedonchisciotte proprio perchè qui posso trovare più persone d'accordo con me di quanto ne posso trovare su molti siti cristiani.

Ciò che sto dicendo, tra le altre cose, è che i politici che si dichiarano cattolici non sono altro che un truffa nei confronti dei cattolici che, avendo meno strumenti culturali ed intellettuali di noi, votano sulla fiducia e non controllano che l'operato di questi signori sia coerente con quanto scritto nel Vangelo.

Il comportamento della Chiesa (intesa come istituzione e stato estero) è invece una cosa più complessa e, probabilmente, ne scriverò quando avrò maggiori informazioni. Da subito posso dire che il comportamento dello IOR, in molti casi, è stato scandaloso e riprovevole.

Oltre a re-introdurre una politica "cattolica" demolendo quel ridicolo simulacro proposto dai vari Formigoni, Casini e Bindi, mi piacerebbe dare il mio piccolo contributo alla demolizione del sistema attuale mostrandone le carenze di senso e la miseria di quella classe di aristocratici che, sotto l'influsso della pubblicità, tutti quanti siamo portati ad invidiare.

Sul fatto che questi aristocratici siano dei poveracci, e qui mi ricollego al contributo di MM, ho provato a scrivere un articolo intitolato la "miseria dei super ricchi"
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=53371
e comunque, ritornerò.

Sono convinto che sia necessario sottolinearne la miseria in quanto, uno dei meccanismi con i quali costoro ci assoggettano utilizza la trappola dell'invidia con la quale spingono alcuni di noi ad imitarli "nel nostro piccolo" dando loro una sorta di giustificazione e garantendo loro un supporto.

Buon lunedì

Guido


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