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FMB - Le Olimpiadi del 2020


Tao
 Tao
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Il “numero uno dello sport italiano” Gianni Petrucci, ha stabilito che la candidatura di Bari è “irricevibile” nella selezione di una città da proporre come sede per le Olimpiadi del 2020 (1).
Scelta che sarà compiuta dal Comitato Olimpico Internazionale nel 2013 avendo già deciso la sede del 2012, Londra e del 2016, Rio de Janeiro.
In questo momento in lizza per l’italia ci sono Roma e Venezia per la cui candidatura si sono esposti in prima persona i rispettivi sindaci, Alemanno e Cacciari.

Ma proviamo a fare un po’ i visionari.
Che aspetto potrebbe avere la penisola italiana nel 2020?
Prendiamo l’immigrazione ad esempio.
Negli ultimi 12 mesi gli immigrati sono aumentati del 13,4% a 4,5 milioni ci assicura non senza una punta d’orgoglio Caritas-Migrantes (2).
A questo ritmo di crescita nel 2020 gli “esoitaliani” potrebbero essere oltre 17 MILIONI.
Badate questo calcolo NON è affatto improbabile.
Poichè, se è difficile immaginare, su grandi numeri, che l’incremento si mantenga al 13% annuo, bisogna considerare due altre cose.
La prima è che questo dato è ottenuto su una “base imponibile” di 4,5 milioni, abbondantemente in difetto. Se assommiamo pure i clandestini/irregolari, che grazie a innumerevoli sentenze della magistratura, godono sostanzialmente dei medesimi diritti dei “regolari”, sono già ora ben oltre i 5 milioni. A questi vanno sommati i forestieri che sono sottratti ai conteggi avendo nel frattempo ottenuto la cittadinanza italiana. Anche senza “cittadinanza breve” oltre 50mila nel 2008, quadruplicati in pochi anni.

L’italiano medio, un semi-idiota col cervello “lobotomizzato” da trent’anni di televisione berlusconiana, pensa ancora che i suoi connazionali siano 58 milioni circa. In realtà “grazie” ai “migranti” i cittadini tricolori sono oltre 60,5 milioni.
Aggiunti agli immigrati regolari o meno alla fine del 2009 i residenti stabili nella penisola sono stimabili in 65-66 milioni con un impatto notevole sulle infrastrutture di ogni tipo.
Anche se, come i demografi sostengono, la popolazione di “vecchi” italiani dovesse scendere leggermente a causa della denatalità in una decina di anni gli abitanti della penisola potrebbero raggiungere i 75 milioni, forse più.

E veniano a un altro parametro essenziale, il debito pubblico.
Tenendo come riferimento il periodo che va da metà 2004 a metà 2009, ultimi dati a me disponibili, il deficit statale è incrementato in media del 3,69% passando da 1.466,4 MILIARDI di euro a 1.757,5 MILIARDI. A dispetto che durante il periodo considerato vi siano stati i due anni di “lacrime e sangue” tributari del governo Prodi (2006-2008). Alla fine del 2008 il debito pubblico italiano si era attestato a 1.663.637 milioni.

Sempre immaginando una velocità di crescita simile, e non c’è motivo di pensare che le cose cambino, in meglio nel 2020 il debito starà attorno ai 2618 MILIARDI di euro. Largamente insormontabile.
Il dato che definisce, tuttavia, interamente i tratti della catastrofe verso cui lo stato italiano si avvia senza rimedio è il rapporto deficit/PIL.
Se nel quinquennio 2004-2009 il rapporto si è mantenuto in un intervallo 103%-106% con la crisi in corso la situazione degenererà.
Perché ovvio che per mantenere l’”equilibrio finanziario” il Prodotto interno Lordo dovrebbe crescere circa del 3,7% ALMENO per tenere il passo col debito.
Come noto viceversa il PIL recede, quindi la forbice con il debito si allargherà paurosamente.

Comunque, esiste ancora un dato più sconcertante.
L’aspetto raccapricciante, artatamente nascosto nei media, è che la ricchezza totale “nazionale” diminuisce NONOSTANTE la continua crescita della popolazione residente.
Vuol dire che il livello di prosperità medio procapite sta inabissandosi.
Di questo passo il tenore di vita tra un paio di lustri sarà ritornato a quello di prima degli anni del ”boom” economico.
E ciò costituisce fedelmente quella sensazione pervasiva e opprimente che proviamo nel sentirci più poveri di 10 anni fa anche se abbiamo un lavoro apparentemente meglio retribuito, abitiamo una casa più grande.

Appare sempre più ovvio che l’immigrazione sregolata, pungolata e stimolata con ogni mezzo da coloro che fecero l’unità d’italia nel tentativo di SALVARE LO STATO-ZOMBIE dando origine un popolo italiano posticcio.
Questo è forse l’UNICO stato al mondo in cui TUTTE le forze politiche (esclusa ufficialmente la Lega Nord), TUTTE le organizzazioni della “società civile” hanno orecchi solo per gli immigrati. Dalla Cnfindustria alla CEI, dai sindacati al sistema bancario. Nessun ascolto per i “piccoli” che si arrabattano nel privato oppressi dalla burocrazia persino più che dal fisco, per i cittadini umiliati che devono attendere mesi su mesi per una visita specialistica o per vedersi arrivare i pochi soldi della “cassa integrazione”.

Con Prodi la gente non arrivava alla “quarta settimana”, con Berlusconi manco alla terza del mese ma le materie del contendere nel mondo politico sono altre: l’”ora di religione islamica”, “xenofobia” e il “diritto di voto amministrativo” per extracomunitari.
Chiaro che la mossa decisiva è riempire la penisola con extracomunitari, dove sono già sopra la media UE e, dandogli il diritto di voto, procrastinate benefici e privilegi della “casta”.

Ma c’è un “ma”!
Ccome ho scritto più volte, per ottenere ciò devono fare con gli immigrati ciò che realizzano da 150 anni con i meridionali: elargire loro uno stipendio anche se non lavorano, dare la pensione senza contributi, i “110 e lode” senza merito e fargli vincere i concorsi pubblici col trucco (come nel recente caso dei “presidi terroni”).
Non ci sono le risorse.
L’italia si va impoverendo, deindustrializzando in maniera crescente, i consumi in crollo, le PMI chiudono a raffica. Il tessuto sociale sempre più sfilacciato dal disagio, dall’esplosione del consumo di sostanze stupefacenti, dalla criminalità imperversante.
Queal’è la “exit strategy” per il paese?
Importare milioni di miserabili e affibiargli la cittadinanza al più presto! Unica “riforma” che sta veramente a cuore alla classe politica.

Però le cose prenderanno una piega diversa dai loro progetti. Orribilmente.
Ciò di cui sopra accende la miccia per un cocktail esplosivo di tremendo potenza.
A causa della coincidenza degli eventi.
Da un lato l’INGRESSO FORZATO DI MILIONI senza prospettive occupazionali a “unire il paese” e dall’altro l’arrivo, come conseguenza della crisi economica irrecupererabile, di MILIONI DI DISOCCUPATI-SOTTOCCUPATI-CASSANTEGRATI-PRECARI nostrani a formare una coacervo precursore di una terrificante guerra fra poveri di immani proporzioni.
Una “tempesta perfetta”.

Al Nord si scorgono già segni di una piena BALCANIZZAZIONE. Contrasti, lotte intestine e antagonismi per arraffare la miseria di stata sociale residuale in fatto di pensioni, sussidi. case popolari. Seguiranno combattimenti strada a strada, quartiere per quartiere. Beffarde repliche dell’Assedio dell’Alcazar (3) in cui stavolta sono i “mazionalisti” gli assediati destinati a soccombere.
Poi lotte di religione, scontri etnici per contendersi palmo a palmo i nuovi teritori, “piccole patrie”, da cui poco per volta lo stato italiano verrà espulso.

I media tacciono limitando le notizie di cronaca nera alla “trilogia” usuale Cogne-Erba-Garlasco.
Basta citare burqa e “macellazione islamica” divenuti intoccabili pur essendo in contrasto con i codici italiani, la violazione dei quali tuttora costerebbe la galera a un italiano.
Mentre si discute del “crocefisso a scuola” in contrasto con nessuna norma vigente.

Al modo in cui avviene da sempre
in vaste zone del Mezzogiorno, quartieri di Napoli, campi Rom, sottotraccia nascono “terre di nessuno” da siglare con l‘antico “hic sunt leones”.
Il “diritto del lavoro” nei laboratori clandestini gestito dagli asiatici non è propriamente aderente ai dettami dello “statuto dei lavoratori”. Non trovate menzione a riguardo nelle pubblicazioni sindacali o negli opuscoli della galassia superflua dei “partiti comunisti dei lavoratori”.

A Torino, a Porta Palazzo i magrebini, i cinesi di via Sarpi a Milano esperimentano una extraterritorialità di fatto che finora, in Padania, era limitata a certi quartieri di case popolari in cui gli immigrati meridionali abusivi avevano insediato le loro mafie. E, detto per inciso, la “guerra alla mafia” si sta concludendo con la clamorosa vittoria della mafia che sta penetrando in profondità conquistando appalti anche in Settentrione (ora soprattutto in Emilia-Romagna e Toscana).

Certi italianisti inebetiti dala retorica unitarista si ostinano a non capire che non basta distribuire carte d’identità con la stessa velocità con cui le stampano per ottenere dei “patrioti contribuenti”.
Nel Nord i minori stranieri nella scuola elementare sono ora il 12% (contro il 2% in molte zone del Meridione e isole).
Ma in un munero in continua ascesa di quartieri nelle città anche oltre il 50% e tra un paio d’anni, quando saranno l’80-90%, i genitori richiederaano GIUSTAMENTE per i loro figli un diverso modello di scuola e di programmi. Segnando fatalmente il punto di non ritorno, anche concettuale, verso lo sgretoamento dell’italietta marocchina, cioè la scuola etnica con programmi “etnici” (senza dimenticare le “mense etniche” peraltro già esistenti).

Va da se che nessuna Olimpiade si svolgerà nella penisola italiana nel 2020 poichè non ci sarà più alcuno stato a curarne l’organizzazione. Né si terrà Expo2015 alcuno, nemmeno riusciranno a iniziare i lavori per costruire il ponte sullo Stretto.
Leonardo Facco del Movimento Libertario si chiede se sarà il fatidico 2012 l’anno della fine dell’italia (4).
La mia risposta è affermativa.

FMB
Fonte: http://falsoblondet.blogspot.com
Link: http://falsoblondet.blogspot.com/2009/11/le-olimpiadi-del-2020.html
17.11.2009

1 ) http://roma.repubblica.it/dettaglio/olimpiadi-2020-coni:-ufficiali-roma-e-venezia/1755827
2 ) http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Gli-immigrati-regolari-sono-45-milioni-in-Italia_3921336216.html
3 ) http://it.wikipedia.org/wiki/Assedio_dell%27Alc%C3%A1zar_di_Toledo
4 ) http://www.youtube.com/watch?v=A33Pod35ry0&feature=player_embedded
<https>


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