Galimberti su Heide...
 
Notifiche
Cancella tutti

Galimberti su Heidegger


Primadellesabbie
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
Topic starter  

Nell'occasione dell'uscita di un suo libro su Heidegger, Umberto Galimberti rilascia questo video (43 minuti) che stimo notevole nel suo insieme.

Chi conosce questo autore non vi troverà rilevanti novità ma l'organizzazione dei  pensieri attorno alle problematiche affrontate dal filosofo tedesco, qui, è particolarmente comprensibile, ed é il motivo di questa segnalazione a chi fosse interessato.

Qui: https://www.youtube.com/watch?v=t-OD_Z2JcPw

PS - La prevista, monotona attività di stroncatura, da parte del vigile agit-prop che vi si dedica, non cambia la sostanza delle cose.

 


Citazione
PietroGE
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4107
 

Mi associo alla condanna del  vigile agit-prop che continua a postare propaganda per il Grande Oriente massonico-giudaico, per il massonico Movimento Roosevelt  e per Gioele Magaldi in particolare.

Per entrare nel merito uno dovrebbe essere laureato in Filosofia e quindi non voglio copiare il solito agit-prop che dice e non dice per nascondere il fatto che della cosa non ne sa niente. Una nota negativa però, anzi molto negativa per il lavoro che fa, su Galimberti si trova su Wikipedia e riguarda il plagio. Copio :

Tutto ha avuto inizio quando in seguito a un articolo de Il Giornale dell'aprile 2008 è emerso che il professor Galimberti aveva copiato "una decina di brani" dell'autrice Giulia Sissa per il suo L'ospite inquietante[28]. Galimberti ha ammesso di aver violato il diritto d'autore riservandosi di riparare al danno[29]. Ciò non ha comunque soddisfatto la Sissa perché «quello di Galimberti non è stato un chiedere scusa, piuttosto un cercare delle scuse, un patetico arrampicarsi sugli specchi»[30].

Con il passare del tempo sono emersi altri precedenti analoghi. Infatti anche per Invito al pensiero di Martin Heidegger (1986) Galimberti copiò parti significative di un libro del collega Guido Zingari[31]. I due arrivarono a un accordo che prevedeva l'ammissione da parte di Galimberti dell'indebita appropriazione intellettuale nelle successive edizioni del libro e da parte di Zingari l'impegno "a non tornare più sulla questione". Oltre a Giulia Sissa e Guido Zingari sono stati copiati testi di Alida CrestiSalvatore Natoli e Costica Bradatan, professore della Texas Tech University[32][33]. Per difendersi, a Sassuolo, al Festivalfilosofia 2008 sulla Fantasia, Galimberti disse che "in ogni rielaborazione però, c'è uno scatto di novità".[34]

 


RispondiCitazione
oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3191
 

Salvatore Natoli fu mio professore all' Università in anni lontani. Cercherò di documentarmi. Chiedo però a Pietro di non insistere sulla massoneria: oramai anche la chiesa l' ha sdoganata...e all' interno di essa ci sono stati uomini straordinari, specie nel passato, e qui tanto per capire su chi tiri le fila della nostra vetusta e strapazzata res-publica qualche indicazione con un elenco parziale quanto mai significativo:

https://www.andreapellegrino.it/single-post/2016/09/01/Massoneria-i-nomi-dei-massoni-pi%C3%B9-famosi-della-storia-e-lelenco-dei-ventiseimila-massoni-italiani-attuali

Mancano le figure apicali oggi presenti nelle istituzioni: ma si può sempre rimediare con l' immaginazione, specie sapendo che parecchi sono stati 'accettati' all'estero. Non ci vuol molto a capire quindi che oggi come ieri siamo guidati dalla Vedova e dai suoi adepti: ma Pietro tieni conto che sono tutti o quasi cattolici professi che vanno a messa la domenica se non tutti i giorni ( come usava fare Cuccia…che incontrato sulla soglia del tempio un mendico che chiedeva l'elemosina perché aveva fame rispose che era buon segno…!).

Dunque, se vogliamo proprio dirla tutta, il cristianesimo è sin dall'anno mille ibridato pesantemente con questa setta...sì, perché a mio avviso è una setta cristiana, di cristiani giudaizzanti, come quelli dei secoli antichi. Dunque c'è da chiedersi se l' Architetto dell' Universo non sia la shekinà in altro sembiante.

Conobbi tempo addietro lo storico della massoneria, A. Mola, ma non ne ricavai lumi sufficienti per … illuminare a dovere il sottoscritto, reprobo da sempre di lesa maestà teologica, e se non altro per saperne di più ( non ci si iscrive alla massoneria, si viene cooptati dietro indicazione di almeno due 'fratelli' ). Ma ho letto con entusiasmo e straordinario interesse tanta parte di Elemire Zolla, come anche Mircea Eliade, studiosi ed pensatori di cui si farebbe gran torto a lasciarli nelle mani dello squallore settario delle obbedienze di oggi...senza parlare di Giordano Bruno, tanto incompreso quanto mistificato.

 

 

 


RispondiCitazione
PietroGE
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4107
 

La richiesta dovrebbe essere indirizzata a chi posta di continuo propaganda per il Grande Oriente italiano ben sapendo quali nomi ha ospitato. Nomi che ho fatto nell'altro post.

Completamente in disaccordo su la relazione tra massoneria e chiesa. È vero però che a partire dal CVII c'è stata una apertura del cattolicesimo a molti soggetti immeritevoli di una apertura. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, basta dare una occhiata a come era la partecipazione ai riti della chiesa prima del CVII e come lo è oggi. Un disastro peggio di quello attuale non mi risulta negli annali della chiesa, almeno non nel tempo moderno.

Grazie per la lista dei massoni. Come ho già ripetuto più volte io sono assolutamente contrario ad avere rappresentanti del popolo membri di una società segreta. Se non sbaglio c'era anche una legge in proposito. Le società segrete non hanno nulla a che spartire con la democrazia. I nomi illustri citati non hanno bisogno di appartenere a società segrete per svolgere il loro compito. I nomi 'meno illustri' vedo che mancano.


RispondiCitazione
Primadellesabbie
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
Topic starter  

@oriundo2006

Una società segreta ben curiosa, con i nomi degli iscritti e l'indirizzo della sede noto e pubblicati dai giornali.

Una setta ben strana, che ammette i credenti di ogni religione e gli appartenenti ad ogni formazione politica (meno i comunisti).

Postato da: @oriundo2006

...perché a mio avviso è una setta cristiana, di cristiani giudaizzanti...

Le organizzazioni esoteriche e le religioni insistono e agiscono su piani diversi.

 


RispondiCitazione
oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3191
 

Si, ma questa è la 'corazza' esteriore. Essendo una organizzazione esoterica, e lo fa fede l'esistenza di 'misteri', di 'riti' e quant'altro, ad essa appartiene anche una dimensione sconosciuta ai più, anche agli stessi adepti quantomeno agli stadi iniziali, proprio per questo divisi in diversi gradi gerarchici. Questo non significa che tutti i massoni siano esoteristi, che tutti siano satanisti, che tutti siano...come siano: è sufficiente che una parte, quella eminente, lo sia e dalla sua posizione apicale comandi. E non è una semplice organizzazione esoterica, come ce ne sono altre, è una vera e propria ecclesia con appunto riti, gradi diversi di 'sacerdozio', pene inflitte ai reprobi con la scomunica ( ma anche altro ), obbedienza richiesta ai maggiorenti...Guarda ad esempio l' imposizione del silenzio circa i 'misteri' ed i 'lavori' di loggia, l' aiuto che i fratelli debbono prestarsi in ogni circostanza ed altro, il segreto sui confratelli stessi, l'esistenza di un 'tempio' con arredi e paramenti specifici: è una struttura istituzionale questa, non semplicemente una associazione di buontemponi che sono dediti ad erudizioni filosofiche dopo abbondanti libagioni. Questa struttura istituzionale è una chiesa e si celebrano 'misteri' specifici ad essa, alcuni dei quali conosciuti altri meno.

Chiaramente, è incompatibile con lo statuto democratico delle società moderne, specie quando la piramide di potere interna si interconnette e si ibrida con i ruoli istituzionali dei rappresentanti ufficiali degli stati: il dovere di obbedienza alla gerarchia interna e l'obbligo del segreto sono incompatibili con i postulati fondamentali del servizio pubblico. Sarebbe bene che a Roma ne tenessero conto.

Detto questo ( a parte che Marx era massone adepto della organizzazione detta Lega dei Giusti, a quanto ricordi ), devo desumere che se tu sei massone, sei ancora a livelli iniziali oppure che tu lo voglia far credere. Ma che questo non sia di critica verso la tua esplorazione personale e la tua ricerca della Verità. Ciao.

Questo post è stato modificato 3 anni fa da oriundo2006

RispondiCitazione
Primadellesabbie
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
Topic starter  

@oriundo2006

Che una fratellanza, quale che sia, sia incompatibile con la democrazia è qualcosa che non si può negare in linea teorica, ma ci sono due problemi, il primo é che si tratta di un terreno molto sdrucciolevole che porterebbe dritto a quella globalizzazione fuori controllo tanto temuta (sono le scorie di tradizioni e consuetudini 'tramontate', collettive e personali, l'ostacolo più efficace), il secondo, molto più rustico, é che la democrazia l'hanno introdotta loro (direi meglio 'la via alla democrazia').

Non voglio assolutamente polemizzare ma ti invito a verificare da fonti serie le cose che affermi, non mi va di riprendere affermazione per affermazione, anche l'intervento precedente.

PS - Un esagitato continua ad imputarmi posizioni ed intenzioni che non ho, propongo interventi di massoni in quanto e quando li ritengo un contributo attuale degno di discussione, e badare costui equivale a perdere l'occasione di valutarle nel merito.

Ma tant'é, la rete bellezza. 

PS 2 - Il video che ho proposto è importante per chi consideri le problematiche di cui tratta.


RispondiCitazione
PietroGE
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4107
 

Vedo che anche questa volta nessun intervento nel merito. Si posta una cosa e si parla d'altro, Se non ci fossi io a discutere del post, e del filosofo,  il post non se lo filerebbe nessuno. Ma va be', c'est la vie. 

Piuttosto sul rapporto stato organizzazioni segrete : Art. 18 e successiva modifica :

«I cittadini hanno diritto di associarsi liberamente, senza autorizzazione, per fini che non sono vietati ai singoli dalla legge penale.

Sono proibite le associazioni segrete e quelle che perseguono, anche indirettamente, scopi politici mediante organizzazioni di carattere militare.»

Aggiunta della legge Anselmi :

Il dettato della legge costituì attuazione dell'articolo 18 della Costituzione italiana, specificando all'art. 1 che tra le organizzazione vietate dal dettato costituzionale rientri anche quelle non segrete, ma che occultino in tutto o in parte le finalità e attività, nonché interferenti con organi della pubblica amministrazione italiana e con servizi pubblici essenziali

A quanto pare anche questo Art. della costituzione, dopo l'Art. 21 (sulla libertà di parola) è diventato una barzelletta.

P.S. In un post di un forum non si mettono argomenti tecnici che possono essere discussi solo da specialisti nella materia.


RispondiCitazione
GioCo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2211
 

Video lungo, a tratti interessante, questo di G., che riprende coerentemente tutti i temi a me cari e li rigira verso il pensiero heideggheriano.

Ma, c'è un ma. Premesso che mi trovo in una situazione imbarazzante, perché la mia ignoranza è tale da rendermi la persona più miserabile che conosco, mi limito come sempre a portare in risalto l'evidenza evidente.

Già mi da abbastanza fastidio che G. ci dica che senza ombra di dubbio H. sia il pensatore più grande del '900, dopo averci detto che senza dubbio i Greci -antichi- sono stati il popolo più intelligente della storia, ma questo è (diciamo) una nota di contorno.

Tuttavia rimangono poi diverse questioni importanti che cozzano, la prima riguarda la partenza, cioè che siamo passati da una visione del vivere nel mondo che si limitava ad accordarsi alle leggi della natura e per ciò le studiava a una che invece rispondeva a un bisogno del corpo (tecnica) a partire da Platone. Come ho detto spesso, oggi non possiamo evitare di notare che per noi il corpo non ha importanza, ma ce l'ha il cervello e il pensiero e di certo Cartesio è uno dei responsabili di questo passaggio.

Però  questo rende debole l'idea che ci troviamo in un mondo non più della natura, ma della tecnologia, dal momento che il cervello tende a guardare l'immaginazione più che i sensi, cioè ricrea il mondo come estensione illusoria, più che attenersi a come il mondo viene descritto dai sensi. Per ciò il pensiero di Cartesio ha poi concepito il terreno fertile per la divisione conflittuale moderna tra teoria e prassi.

Ma come si arriva da una tecnica che risponderebbe al bisogno del corpo in quando propria dei sensi (e quindi del piacere) e non dell'osservato, a quella che oggi è senza ombra di dubbio è la ricerca ossessiva della negazione del corpo stesso (e del pensiero che lo include)?

Banalmente c'è qualcosa nella ricostruzione che non è logica, no?

Ma anche sulla negazione delle cose fini a se stesse c'è un buco notevole. Ad esempio l'amore viene considerato da G. fine a se stesso, quando ho dimostrato infinite volte che è ciò che ci radica nel mondo, quindi al massimo è fine al Mondo non a se stesso. Basta dire che è alla base dei rapporti generazionali ma poi anche di ogni legame concreto materiale, cioè verso l'importanza o significato che diamo alle cose materiali. Se stiamo poi alla ricostruzione del rapporto tra piante e animali (in specie mammiferi e primati) praticamente sono le piante ad aver "ingegnerizzato" la nostra risposta emotiva, cioè quello che per noi è importante, a loro uso e consumo. Basta capire come funzionano gli zuccheri (della frutta) e vedere come ci porta ad avere un grado di assuefazione farmacologica 10 volte quello della cocaina, altra sostanza comunque di origine vegetale.

Poi G aggiunge che la tecnica economica viene considerata fine a concepire la produzione e il profitto e non è per ciò fine a se stessa. Ma anche questo è inesatto perché dipende solo da cosa intendiamo per economia e tecnica. Anche la sintesi clorofilliana è una tecnica economica per le piante, utile a produrre legno e che fa profitto (aggiunge materia trasformando la luce) oltre ad essere conservativa per definizione, ma è oltre ogni ragionevole dubbio "fine a se stessa", cioè le piante non lo fanno per nient'altro che per il loro mero interesse. Che poi sia utile al resto della vita, questo viene dopo. Un pianeta di sole piante, non sarebbe impossibile. Uno di sole bestie (indipendenti dalle piante) è invece già più difficilotto.

Mi riaggancio invece al punto in cui G. ci dice che H. non ritiene essere una via d'uscita l'intendere il mondo come quello dei nostri significati, dal momento che l'Uomo essendo padrone del mondo non sarebbe da salvare. Ora, il suo sentirsi padrone del mondo è evidentemente un illusione per ciò è sicuramente da salvare dall'illusione, dato che la sua superiorità è solo un esternazione di Superbia (e basta) di stampo luciferino. Che la tecnica ci mette a disposizione l'accesso a beni e servizi senza apparenti limiti è un illusione e noi lo capiamo benissimo quando parliamo di "esaurimento" dei beni primari, come le terre coltivabili, l'acqua potabile o le terre rare, ma anche banalmente di ambiente adatto alla vita. Quindi di sterilità Vs fertilità. Pensiamo ai batteri e a come l'intestino ne sia una irrinunciabile cultura, come d'altronde la vagina se vogliamo "coltivarci" bambini che di certo non è meno ricca di biodiversità della terra umida del sottobosco.

Se parliamo di BigData abbiamo poi altri problemi che non riguardano la disponibilità di informazioni nell'immediato, ma cosa ce ne facciamo. Al netto della gente morta l'eccesso di ritenzione alla fine è comunque una malattia dove l'unico senso che ha l'energia è il movimento (altrimenti non esiste) e l'unica misura del suo successo e la propagazione o "entropia" (se no "sparisce", perde di significato). Cosa ce ne facciamo quindi di questi BigData in proiezione fra (mettiamo) 15.000 anni, cioè un tempo geologico ridicolo? In confronto alle piante siamo delle PIPPE.

Il punto per me è che tutta la differenza osservabile si riduce a come viene significato il mondo e i fenomeni (osservabili) che vi si riproducono, per mediazione dell'immaginazione dentro ognuno di noi. Il significato e l'importanza di questi significati ci orientano l'attenzione, la volontà e di conseguenza la risposta organica (all'ambiente). Ogni risposta disorganica (per me) è dovuta a disturbi nel processo di significazione.

L'economia di una pianta è paragonabile a quella di una persona che è paragonabile a quella di un industria, senza necessariamente parlare di tecnica, di profitto e di produzione, di sensi, di corpo e di anima o di poesia. Il monitor che avete davanti agli occhi a quale profitto risponde? Quello di poter accedere al contenuto visivo offerto dal tecnoragno. E' un "piacere" dei sensi ed è quindi per "il corpo"? Certo, ma d'altronde anche la conoscenza può esserlo senza per questo che sia utile a darci significati organici all'ambiente. Ad esempio assaggiare un nuovo frutto esotico mai mangiato prima imparando a sbucciarlo è organico, mentre convincersi che la buccia (dal cattivo sapore) sia più nutriente e ci curi dai brutti sogni nonostante non ci sia nessuna evidenza a sostenerlo, è frutto dell'illusione che come sappiamo (effetto placebo) non è proprio "il niente".

D'altronde la produzione di nuovo linguaggio più che dei poeti (o degli artisti) è appannaggio dei neonati e degli adolescenti da sempre. Eppure non mi risulta che il "maquillage" estetico di cambiare vocabolario sia alla fine servito ad affrancarli dal futuro di significazione "unisex" che ci sta aggredendo tramite la propaganda pianificata transumanista.

Così come non è servito il bel progetto dell'esperanto (d'altronde) pateticamente naufragato con la scusa che "le tradizioni sono più forti di un linguaggio inventato di sana pianta". Come se la tradizione e il linguaggio invece non fossero inventati di sana pianta. Diciamo piuttosto che il linguaggio se nuovo deve assolvere al suo compito primario: servire meccanicamente da materiale per portare significato all'immaginario collettivo. Ad esempio tramite il mito. Anche il greco antico per un neonato era un nuovo linguaggio inventato di sana pianta, ma era accolto in quanto capace di provocare l'immaginazione e con essa l'emozione.

Cosa che l'esperanto ha totalmente ignorato perché si è concentrato nel problema tecnico linguistico, come ha fatto H., cadendo egli stesso nella trappola che voleva evitare.

Altra questione ancora riguarda il corpo. Il corpo è indissociabile dall'esperienza. Chiunque continui ad affermare che c'è un corpo e c'è un anima e quest'ultima sia l'ente puro che abita nell'impuro, non vuole semplicemente vedere l'evidenza evidente: che non c'è distinzione. L'una e l'altra coabitano unite indissolubilmente in un unico monoblocco continuo. Nel senso che se vuoi abitare il mondo dei sensi e farne esperienza, hai bisogno di un corpo e non ti limiti ad abitarlo, devi estenderne l'essere.

Se no uno è un pezzo di meccanica biologica e l'altro è una voce nell'etere che si fa i ca%%i suoi.


RispondiCitazione
Primadellesabbie
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
Topic starter  
Postato da: @gioco

Come ho detto spesso, oggi non possiamo evitare di notare che per noi il corpo non ha importanza, ma ce l'ha il cervello

E questo é il primo problema,

Postato da: @gioco

dal momento che il cervello tende a guardare l'immaginazione

l'immaginazione, ma è in modalità "logica", modalità che impedisce di uscire dalla prigione, cosa che avverrebbe se al posto del cervello agisse il cuore, vera sede del pensiero secondo alcune teorie, prima che la tecnica rendesse indispensabile il cervello (unico organo che gli egiziani distruggevano nel processo di imbalsamazione...).

 


RispondiCitazione
Condividi: