Giapponesi Intellig...
 
Notifiche
Cancella tutti

Giapponesi Intelligenti, Italiani Coglioni

Pagina 2 / 2

Deheb
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 309
 

però anche tu, recidivi con sta storia della sovranità!

roba vecchia per roba vecchia….

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10837

“lo stesso plurindebitato Giappone può permettersi di finanziare il debito pubblico americano “
può permettersi o è costretto?

“pagando interessi inferiori all'1% su titoli a 10 anni ai detentori dei titoli nipponici e ricevendo quasi il 2% dal Tesoro Usa”
mmmhhhh… lordi, forse. Depurati dall’inflazione?

http://www.tradingeconomics.com/japan/government-bond-yield
e incrociali con inflazione

http://www.tradingeconomics.com/united-states/government-bond-yield
e incrociali con inflazione

Chiedi a Vito Lops se hai dubbi, già questo potrebbe bastare. E il mio livello non è quello di Nat.


RispondiCitazione
Rosanna
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3536
Topic starter  

Grazie a sganzo, le proposte mi sembrano più ragionevoli ...


RispondiCitazione
yago
 yago
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 658
 

La semplicità è un punto di arrivo. Ho cercato di seguire le erudite teorie economiche enunciate, ma alla fine la mia domanda rimane la stessa: perché uno stato deve comprare denaro dal mercato quando potrebbe stamparlo gratis? Che poi la stampante deve esser messa in buone mani, come si lascia intendere per il Giappone, è un altro discorso, ma questo nulla toglie alla necessità di uno stato di avere la sua sovranità monetaria.
Rosanna , non farti fregare, ascolta tutti con attenzione ma pensa sempre con la tua testa. Gli economisti, diceva Von Mises , hanno sparato fesserie di tutti i tipi, spesso condite da superbia e saccenza , e continueranno a farlo.


RispondiCitazione
[Utente Cancellato]
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2066
 

anche Nat naturalmente ... è implicito

Ti ringrazio dell'invito Rosanna ma devo declinare la tua gentile offerta.
Quindi grazie ma no grazie, perché io non ti ho né aggredito né offeso a priori.
Da semplice lettore ho espresso il mio disappunto nel constatare che continui a postare del materiale di dubbio valore (eufemismo). E non lo dice l’esperto, lo dice uno che ha delle competenze minime.
In altri thread ho cercato di darti delle indicazioni ma non mi sembra che tu ne abbia fatto tesoro e solo dopo che hai giocato la carta dello sfottò ti ho risposto come meritavi. E con il senno di poi devo dire di non esserne dispiaciuto.
Difatti hai proseguito cercando di mettere in discussione le mie competenze e contrapponendo la mia preparazione addirittura a quella dell’esimio signor Lops (e sticazzi! Sono onorato Rosanna, Lops, mica un quaquaraquà qualunque).

Tu hai assunto un atteggiamento di sfida ma la questione che pongo è prettamente culturale e di metodo.
Innanzitutto non posterei materiale che per mia stessa ammissione non capisco e non comprendo. Prima lo studio e poi se lo ritengo valido o non lo capisco lo sottopongo agli altri lettori chiedendo lumi.
Magari sbagliando ma il mio percorso l’ho fatto e ben vengano le critiche.
Secondo, la prima cosa da fare per valutare la bontà o meno di un testo/autore è cercare un riscontro circa l’attendibilità delle fonti. Magari mi fregano sulla teoria ma sui dati e sugli autori qualcosa di oggettivo posso trovare.
E nel frattempo imparo anche a cercare e selezionare le fonti.

Ora, tu ti presenti come insegnante di liceo e quindi dovresti sapere quanto sia importante avere il giusto approccio allo studio ed all’informazione in genere, sia per apprendere un corretto metodo di studio sia per sviluppare il dovuto senso critico. Tu rappresenti un’istituzione ed una professione e te lo devi sempre ricordare, perché entrambe non hanno certo bisogno di essere ulteriormente svilite.
Tra l’altro di solito sono i prof. che vengono canzonati in modo puerile dal balordo della strada e quindi l’ultima cosa che mi sarei aspettato da te era di essere dileggiato.
Tu hai chiesto a me di fare quel lavoro di analisi che compete a te, dato che, fino a prova contraria, l’articolo lo hai pubblicato tu e quindi spetta a te sostenerne la validità.
Io mi sono rifiutato di fare il tuo gioco ed allora sei passata direttamente allo sfottò.
Io penso che una persona competente, sicura di sé e del proprio lavoro non abbia bisogno di tentare di minare la credibilità del proprio interlocutore mediante l’uso di figure retoriche quali l’ironia e il sarcasmo.
Soprattutto se questa persona si permette di descrivere il suo ambiente lavorativo in malo modo, esprimendo giudizi sprezzanti e poco piacevoli nei confronti dei colleghi (se tu fossi impiegata nel privato ...).
Malgrado ciò ti basta leggere due o tre parole chiave per essere affascinata da un testo o accreditare un autore qualunque:

Che poi ogni paese abbia una propria storia, sono pienamente d'accordo, ma che la sovranità monetaria possa contenere in parte il debito pubblico, l'ho sentito dire diverse volte […]
“VITO LOPS UNO DEI MIGLIORI GIORNALISTI DI ECONOMIA”.

Può un’insegnante pensare e scrivere cose simili? A che titolo lo fai? Con quali argomentazioni? Perché l’hai "sentito dire diverse volte" oppure perché sto Lops scrive su Il Sole24Ore.com?
Ma vediamo, sentito dire a parte, chi è questo Lops:
“Laureato in Scienze della Comunicazione con una tesi in giornalismo economico sul "Ruoli dei mezzi di comunicazione nell'implosione dei titoli Internet", Vito Lops è giornalista professionista dal 2006. Lavora al Sole 24 Ore dal 2004. Attualmente è in organico alla redazione online Il Sole24Ore.com E' appassionato di macroeconomia, finanza personale, mercati finanziari, nuove tecnologie e diritto.”
Quindi come te non ha mai frequentato un corso di economia. Mai. Non possiede nemmeno uno straccio di laurea breve. E non ha nemmeno nessuna esperienza professionale che lasci supporre una qualsiasi competenza in materia.
Lui stesso si qualifica come “un appassionato” però in base alle tue conoscenze (che tu stessa, sopravvalutandoti, giudichi scarse), Lops secondo te, è “UNO DEI MIGLIORI GIORNALISTI DI ECONOMIA”.
A che titolo non si sa. Chi lo ha detto? Tu? I tuoi studenti ? Il suo ghostwriter? Se questa non è arroganza, presunzione e superficialità, che cosa lo è?
E ne fai anche una questione di

METODO, INTELLIGENZA, RISPETTO, EDUCAZIONE, CULTURA .................”?

Cosa ti aspettavi di ottenere da me ostentando un atteggiamento simile? Una manifestazione di stima forse?
Allora io penso che tu ti meriti tutti i GZ e i Lops del mondo. Mi spiace solo per i tuoi studenti e per l’istituzione che malauguratamente pretendi di rappresentare.

P.s.: Titoli a parte, che fra sconosciuti non contano un tubo, avresti preferito che ti dicessi che quegli articoli non valgono i bit che li compongono? Che non hanno né capo né coda e che non meritano nessun commento ?
Ok. Te lo dico, quegli articoli non valgono niente e sono incommentabili.


RispondiCitazione
Rosanna
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3536
Topic starter  

anche Nat naturalmente ... è implicito

Ti ringrazio dell'invito Rosanna ma devo declinare la tua gentile offerta.
No grazie, perché io non ti ho né aggredito né offeso a priori.
Da semplice lettore ho espresso il mio disappunto nel constatare che continui a postare del materiale di dubbio valore (eufemismo). E non lo dice l’esperto, lo dice uno che ha delle competenze minime.
In altri thread ho cercato di darti delle indicazioni ma non mi sembra che tu ne abbia fatto tesoro e solo dopo che hai giocato la carta dello sfottò ti ho risposto come meritavi. E con il senno di poi devo dire di non esserne dispiaciuto.
Difatti hai proseguito cercando di mettere in discussione le mie competenze e contrapponendo la mia preparazione addirittura a quella dell’esimio signor Lops (e sticazzi! Sono onorato Rosanna, Lops, mica un quaquaraquà qualunque).

Tu hai assunto un atteggiamento di sfida ma la questione che pongo è prettamente culturale e di metodo.
Innanzitutto non posterei materiale che per mia stessa ammissione non capisco e non comprendo. Prima lo studio e poi se lo ritengo valido o non lo capisco lo sottopongo agli altri lettori chiedendo lumi.
Magari sbagliando ma il mio percorso l’ho fatto e ben vengano le critiche.
Secondo, la prima cosa da fare per valutare la bontà o meno di un testo/autore è cercare un riscontro circa l’attendibilità delle fonti. Magari mi fregano sulla teoria ma sui dati e sugli autori qualcosa di oggettivo posso trovare.
E nel frattempo imparo anche a cercare e selezionare le fonti.

Ora, tu ti presenti come insegnante di liceo e quindi dovresti sapere quanto sia importante avere il giusto approccio allo studio ed all’informazione in genere, sia per apprendere un corretto metodo di studio sia per sviluppare il dovuto senso critico. Tu rappresenti un’istituzione ed una professione e te lo devi sempre ricordare, perché entrambe non hanno certo bisogno di essere ulteriormente svilite.
Tra l’altro di solito sono i prof. che vengono canzonati in modo puerile dal balordo della strada e quindi l’ultima cosa che mi sarei aspettato da te era di essere dileggiato.
Tu hai chiesto a me di fare quel lavoro di analisi che compete a te, dato che, fino a prova contraria, l’articolo lo hai pubblicato tu e quindi spetta a te sostenerne la validità.
Io mi sono rifiutato di fare il tuo gioco ed allora sei passata direttamente allo sfottò.
Io penso che una persona competente, sicura di sé e del proprio lavoro non abbia bisogno di tentare di minare la credibilità del proprio interlocutore mediante l’uso di figure retoriche quali l’ironia e il sarcasmo.
Soprattutto se questa persona si permette di descrivere il suo ambiente lavorativo in malo modo, esprimendo giudizi sprezzanti e poco piacevoli nei confronti dei colleghi (se tu fossi impiegata nel privato ...).
Malgrado ciò ti basta leggere due o tre parole chiave per essere affascinata da un testo o accreditare un autore qualunque:

Che poi ogni paese abbia una propria storia, sono pienamente d'accordo, ma che la sovranità monetaria possa contenere in parte il debito pubblico, l'ho sentito dire diverse volte […]
“VITO LOPS UNO DEI MIGLIORI GIORNALISTI DI ECONOMIA”.

Può un’insegnante pensare e scrivere cose simili? A che titolo lo fai? Con quali argomentazioni? Perché l’hai "sentito dire diverse volte" oppure perché sto Lops scrive su Il Sole24Ore.com?
Ma vediamo, sentito dire a parte, chi è questo Lops:
“Laureato in Scienze della Comunicazione con una tesi in giornalismo economico sul "Ruoli dei mezzi di comunicazione nell'implosione dei titoli Internet", Vito Lops è giornalista professionista dal 2006. Lavora al Sole 24 Ore dal 2004. Attualmente è in organico alla redazione online Il Sole24Ore.com E' appassionato di macroeconomia, finanza personale, mercati finanziari, nuove tecnologie e diritto.”
Quindi come te non ha mai frequentato un corso di economia. Mai. Non possiede nemmeno uno straccio di laurea breve. E non ha nemmeno nessuna esperienza professionale che lasci supporre una qualsiasi competenza in materia.
Lui stesso si qualifica come “un appassionato” però in base alle tue conoscenze (che tu stessa, sopravvalutandoti, giudichi scarse), Lops secondo te, è “UNO DEI MIGLIORI GIORNALISTI DI ECONOMIA”.
A che titolo non si sa. Chi lo ha detto? Tu? I tuoi studenti ? Il suo ghostwriter? Se questa non è arroganza, presunzione e superficialità, che cosa lo è?
E ne fai anche una questione di

METODO, INTELLIGENZA, RISPETTO, EDUCAZIONE, CULTURA .................”?

Cosa ti aspettavi di ottenere da me ostentando un atteggiamento simile? Una manifestazione di stima forse?
Allora io penso che tu ti meriti tutti i GZ e i Lops del mondo. Mi spiace solo per i tuoi studenti e per l’istituzione che malauguratamente pretendi di rappresentare.

P.s.: Titoli a parte, che fra sconosciuti non contano un tubo, avresti preferito che ti dicessi che quegli articoli non valgono i bit che li compongono? Che non hanno né capo né coda e che non meritano nessun commento ?
Ok. Te lo dico, quegli articoli non valgono niente e sono incommentabili.

Carissimo Nat,
probabilmente viviamo in due continenti diversi, e meno male dico io, i nostri mondi così diversi si sono incontrati per caso oggi e ti assicuro che non si incontreranno mai più per quanto mi riguarda.

Tu sostieni nella tua lunghissima e ulteriormente offensiva lettera alcune menzogne facilmente smentibili, quali per esempio:

1) che tu non mi hai offesa per primo, quando hai detto:

"Rosanna,
ma se non sono dei fenomeni non li consideri proprio né!
Ne prendi uno peggio dell'altro e non ne sbagli uno.
Statistica maledetta!"

Al che io ti ho risposto rilanciandoti la palla: Aggiustali tu ...

Al che tu mi hai risposto: e tu non potresti verificare qualcosina per conto tuo invece di postare la prima cosa che stimola il tuo desiderio di rivalsa? Tu e questo GZ ci mettete un secondo a postare una minchiata. Io devo perdere il pomeriggio solo per farti un quadro minimamente comprensibile. Ma non ci penso proprio!
La cosa che mi lascia più perplesso è che il povero GZ , tutto sommato, in questo modo si guadagna la pagnotta ma tu, figura barbina a parte, cosa ci guadagni?

Queste per te non sono offese, vedi che i nostri mondi sono lontani anni luce?

2) Non ho assolutamente messo in discussione le tue competenze, sei tu che ti sei posto come il Nobel dell'Economia, e allora io ho proseguito sulla strada dell'ironia, perché di Nobel intorno a me ne vedo pochi, e anche quelli che lo sono fanno i loro sacrosanti errori (Krugman compreso). Dunque un po' di umiltà non farebbe male, quell'umiltà che ti avrebbe consentito di spiegarmi meglio quello che non avevo capito, dato che il blog, non è un duello tra megalomani, tra forze della natura e dell'ingegno, ma un incontro tra persone civili che stanno cercando di fare la giusta informazione.

3) Come ho detto anche precedentemente, gli articoli che vengono postati non sempre possono essere completamente condivisibli in tutto, ma quell'articolo mi sembrava proponesse un messaggio di fondo giusto, cioè che per il Giappone ( e dunque anche per noi) la sovranità monetaria consente di tenere a bada il debito pubblico, confermato del resto da Vito Lops, che io considero uno dei migliori giornalisti di economia, ci sono articoli suoi straordinari, quello su Target2, che sono molto chiari e dettagliati. E' anche un giornalista discretamente autonomo, rispetto al sistema. Se poi tu ti consideri meglio di lui, ben venga, leggerò tra breve i tuoi articoli. Naturalmente GIORNALISTA NON VUOL DIRE PREMIO NOBEL.

4) Poi tu mi offendi non solo sul piano personale, ma anche su quello professionale, compiendo un errore di contesto, di identità e di ruoli, perché io non sono qui come insegnante, non voglio insegnare niente a nessuno, e non sono nemmeno insegnante di economia, ma semplicemente una persona di mente e giudizio liberi che vuole tentare di fare informazione vera, per salvaguardare quell'ultimo brandello di democrazia che ci è rimasta e per cercare di aiutare coloro che ancora non sanno (che non sono quelli del blog, ma quelli che stanno fuori) a capire i motivi e le cause di questa tremenda crisi economica.

5) Per ultimo, mentre tu continui ad insultare me, dicendo che non ho mai seguito nessun corso di economia (come se bastasse), vorrei però dire che sono dotata di giudizio critico, che so distinguere le competenze dall'ignoranza, il merito dal demerito, la cultura dall'insipienza, il valore dalla volgarità, quindi mentre io mi dichiaro ASSOLUTAMENTE IGNORANTE in economia, sono contenta per te che tu ti ritenga UN SUPER-ESPERTO in materia. Mi dispiace però che tu non abbia la stessa acutezza d'ingegno di Vito Lops, che sa spiegare per filo e per segno cos'è Target2, questione di particolare difficoltà, invece tu, che mi avresti dovuto spiegare il motivo per cui in Giappone la sovranità monetaria non avrebbe nessun impatto sul contenimento del debito pubblico, non hai nemmeno iniziato a farlo.

Sei capace solo di insultare ? In quello sei un maestro, lo devo ammettere.

A mai più ...


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Si dovrebbe dare un taglio a questa storia di osservare un paese solo dal punto di vista economico.
Se i giapponesi ti sembrano così intelligenti, Rosanna, perchè non provi a viverci, in Giappone. Dopo solo un anno mi dirai come si vive in un paese con una società ultramaschilista, ultrarepressiva e repressa, ultracompetitiva e in crisi sociale da 40 anni.
Senza menzionare a che costo, per tutti gli altri paesi orientali, il Giappone ha ottenuto quei fondamentali economici che sembrano perfetti.


RispondiCitazione
Iacopo67
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 685
 

Rosanna, ti metto questo di Mincuo;

"-Se il debito è residente (cioè qui degli Italiani per parlare di noi) stampare moneta "a tasso zero" cioè "libera da interessi" o stampare titoli di Stato con un interesse è identico, non cambia nulla. Gli interessi che paga lo Stato sono ugualmente denaro che "stampa" ed è spesa a deficit, sotto forma di interessi. Stampa anche quelli. Non cambia nulla, solo il nome "interessi" ma sempre denaro è che stampa.
Cambia semmai la ripartizione per classi su cui vuole indirizzare quella spesa e questo a seconda poi però la può regolare con le imposte su quelle classi. Le tasse e il credito sono i due strumenti con cui in generale si regola la moneta. E quindi se ha un gettito reveniente da quelle classi a cui ha dato interessi pari a quelli ha emesso tanto quanto denaro ha ricevuto. Mentre se non lo fa ha emesso denaro per alimentare spesa. Fine.
Quindi dire, per uno stato sovrano con debito residente, che stampi denaro a tasso zero o che stampi titoli poi presi da risparmiatori residenti, che ricevono interesse, non cambia NULLA, salvo per dove vuoi più destinare spesa. E in effetti quello è un problema inesistente, o parziale, buono per gli slogan. Sono altri i problemi invece in un'architettura di riforma monetaria, e iniziano da come funziona quella per davvero, da come separare funzioni di emissione e di credito, ecc...
Cioè detta da sola lo Stato "stampa" la moneta (che pure io qui ho usato per semplicità) non significa proprio un bel niente. E' uno slogan e basta."

"La tesi era che il Giappone ha oltre il 200% di debito su PIL (vero) e però ha tassi molto bassi (vero) E QUINDI il debito non conta.
Ora questa cosa a livello medio o medio basso fa presa.
Ma il Giappone intanto ha un gross debt di 200 su PIL ma un net debt di metà (net debt = debito meno asset finanziari posseduti dallo Stato stesso. Come dire che hai due conti correnti uno -200 di saldo e uno +100) E' diverso..
Il Giappone ha un alto tasso di risparmio e un debito estero in valuta basso.
Ma non basta.
Potrebbe avere problemi nei confronti dell'estero, che come ho detto in definitiva è uno dei parametri principali.
Potrebbe avere cioè problemi ad esempio a importare (ammettendo che per qualche motivo non esporti e non ricavi USD).
Il Giappone però non ha problemi a importare. A parte l'economia perchè? Perchè sta seduto sopra 1300 miliardi di dollari di riserve valutarie.
Cioè ha 1300 miliardi di biglietti verdi da un dollaro in tasca, per capirci.
E le merci le compri in dollari.
Ne importa per 60, 70 miliardi di USD all'anno.
Ora questo è un quadro diverso da "E QUINDI un Paese a moneta sovrana....."


RispondiCitazione
Rosanna
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3536
Topic starter  

Si dovrebbe dare un taglio a questa storia di osservare un paese solo dal punto di vista economico.
Se i giapponesi ti sembrano così intelligenti, Rosanna, perchè non provi a viverci, in Giappone. Dopo solo un anno mi dirai come si vive in un paese con una società ultramaschilista, ultrarepressiva e repressa, ultracompetitiva e in crisi sociale da 40 anni.
Senza menzionare a che costo, per tutti gli altri paesi orientali, il Giappone ha ottenuto quei fondamentali economici che sembrano perfetti.

Scusa bdurruti, chi vuole vivere in Giappone e chi ama così appassionatamente i giapponesi?
Non l'ho scritto io l'articolo, l'ha scritto un altro, io ho condiviso solo la tesi di fondo, che cioè la sovranità monetaria è fondamentale per un paese per fare politica monetaria e per controllare il proprio debito pubblico, con le migliaia di variabili che ogni paese ha.

E dato che questa è una tesi che ho sentito dire migliaia di volte, l'ho proposto al dibattito, perché come ho detto centinaia di migliaia di volte, qunado IO propongo un articolo (gli altri possono fare diversamente) lo propongo al dibattito pubblico, chi ne sa più di me dovrebbe intervenire per chiarire, commentare, criticare, condividere .... senza offendere ....

Perché il blog è il luogo del dibattito, del dialogo, del confronto, della crescita, della presa di consapevolezza ...


RispondiCitazione
Rosanna
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3536
Topic starter  

Rosanna, ti metto questo di Mincuo;

"-Se il debito è residente (cioè qui degli Italiani per parlare di noi) stampare moneta "a tasso zero" cioè "libera da interessi" o stampare titoli di Stato con un interesse è identico, non cambia nulla. Gli interessi che paga lo Stato sono ugualmente denaro che "stampa" ed è spesa a deficit, sotto forma di interessi. Stampa anche quelli. Non cambia nulla, solo il nome "interessi" ma sempre denaro è che stampa.
Cambia semmai la ripartizione per classi su cui vuole indirizzare quella spesa e questo a seconda poi però la può regolare con le imposte su quelle classi. Le tasse e il credito sono i due strumenti con cui in generale si regola la moneta. E quindi se ha un gettito reveniente da quelle classi a cui ha dato interessi pari a quelli ha emesso tanto quanto denaro ha ricevuto. Mentre se non lo fa ha emesso denaro per alimentare spesa. Fine.
Quindi dire, per uno stato sovrano con debito residente, che stampi denaro a tasso zero o che stampi titoli poi presi da risparmiatori residenti, che ricevono interesse, non cambia NULLA, salvo per dove vuoi più destinare spesa. E in effetti quello è un problema inesistente, o parziale, buono per gli slogan. Sono altri i problemi invece in un'architettura di riforma monetaria, e iniziano da come funziona quella per davvero, da come separare funzioni di emissione e di credito, ecc...
Cioè detta da sola lo Stato "stampa" la moneta (che pure io qui ho usato per semplicità) non significa proprio un bel niente. E' uno slogan e basta."

"La tesi era che il Giappone ha oltre il 200% di debito su PIL (vero) e però ha tassi molto bassi (vero) E QUINDI il debito non conta.
Ora questa cosa a livello medio o medio basso fa presa.
Ma il Giappone intanto ha un gross debt di 200 su PIL ma un net debt di metà (net debt = debito meno asset finanziari posseduti dallo Stato stesso. Come dire che hai due conti correnti uno -200 di saldo e uno +100) E' diverso..
Il Giappone ha un alto tasso di risparmio e un debito estero in valuta basso.
Ma non basta.
Potrebbe avere problemi nei confronti dell'estero, che come ho detto in definitiva è uno dei parametri principali.
Potrebbe avere cioè problemi ad esempio a importare (ammettendo che per qualche motivo non esporti e non ricavi USD).
Il Giappone però non ha problemi a importare. A parte l'economia perchè? Perchè sta seduto sopra 1300 miliardi di dollari di riserve valutarie.
Cioè ha 1300 miliardi di biglietti verdi da un dollaro in tasca, per capirci.
E le merci le compri in dollari.
Ne importa per 60, 70 miliardi di USD all'anno.
Ora questo è un quadro diverso da "E QUINDI un Paese a moneta sovrana....."

Ti ringrazio Iacopo67, Mincuo è un eccezionale genio dell'economia, come Bagnai, come Borghi, come Krugman, come Stiglitz, come Barnard (giornalista), come Lops (giornalista), ...

se li ascolti tutti hanno tutti ragione, poi si fanno le scarpe uno con l'atro e se ne dicono di ogni l'uno con l'altro, smentendosi a vicenda.

dunque da quello che mi avete detto, perché io sono qui per imparare, non per insegnare, quello che dice Vito Lops è una minchiata pazzesca, quindi:

non è vero che - Il Giappone ha il 236% del debito/Pil e un deficit/Pil al 10%. Numeri che farebbero impallidire Angela Merkel, i trattati di Maastricht, Lisbona e compagnia bella. E cosa fa il premier Shinzo Abe? Ha annunciato poche ore fa un ulteriore piano espasione della spesa pubblica con un primo intervento da 85 miliardi di euro. Insomma, del mantra europeo dell' austerity dalle parti di Tokyo non c'è neanche l'ombra.

non è vero che - Ma come mai il Giappone - che resta la terza economia del pianeta e può esibire un tasso di disoccupazione del 4,5% contro l'11% europeo - può permettersi di far galoppare la spesa pubblica pur convinvendo da tempo con parametri di indebitamento molto simili a quelli della Grecia? Non solo: lo stesso plurindebitato Giappone può permettersi di finanziare il debito pubblico americano (facendo carry trade, ovvero pagando interessi inferiori all'1% su titoli a 10 anni ai detentori dei titoli nipponici e ricevendo quasi il 2% dal Tesoro Usa) e quello europeo (il Giappone si è detto pronto ad acquistare titoli emessi dal Fondo salva-StatiEsm). Come mai?

non è vero che - Perché rispetto alla Grecia, o a un qualunque Paese dell'Eurozona, ha almeno due cartucce in più da giocare: la possibilità di stampare moneta della Bank of Japan e la protezione del debito pubblico da parte dei cittadini e degli investitori interni che ne detengono la quasi totalità.

non è vero che - Della possibilità di stampare moneta e quindi del ruolo di prestatore di ultima istanza da parte della Bank of Japan (facoltà condivisa, tra le varie, con la Federal Reserve statunitense, la Bank of England e la Banca centrale svizzera) si è più volte parlato. Così come si è parlato del fatto che la Banca centrale europea non contempla questa possibilità, nonostante abbia attuato nel corso del 2012 misure ibride di intervento come lo scudo anti-spread (che agisce sul mercato secondario) o l'attivazione del fondo Esm (che può tecnicamente acquistare titoli di Stato sul mercato primario qualora un Paese chieda esplicitamente aiuto).

etc... etc... cioè quello che dice Vito Lops è una perfetta minchiata e invece quello che dice Mincuo è oro colato ...

So anch'io che oltre alla sovranità monetaria ci sono altre variabili da paese a paese, allora bisognerebbe avere i dati precisi e fare bene i conti, ma quello che voglio dire è che voi (e vi ringrazio per la cortesia), mi postate articoli, ma non mi spiegate la differenza che intercorre tra quello che dice Lops e quello che dice Mincuo.

Io ho capito così, ma forse sbaglio: che la sovranità monetaria è importante, ma ci sono molte altre variabili. Ho capito bene oppure ho sbagliato?


RispondiCitazione
Deheb
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 309
 

E’ una questione di metodo Rosanna.
Hai verificato se il Lops merita l’appellativo di “VITO LOPS UNO DEI MIGLIORI GIORNALISTI DI ECONOMIA”?

Ma la stessa logica la devi applicare a Mincuo, Bagnai, Stiglitz etc etc etc.
Cioè dovresti essere in grado di discriminare (nel bene o nel male, magari sbagliando) ciò che i vari personaggi dicono, non in base a simpatie o ad affinità con la personale idea. Potrebbe coincidere, ma dovresti saperlo motivare. Altrimenti cadi nelle trappole che articoli suggestivi come questi tendono a fare.

Quindi non è vero che ….non è vero ciò che dice Lops a prescindere.
aveva un rapporto debito/PIL del 236% e deficit/PIL del 10%? si
disoccupazione al 4,5%? Si
Sui QE c’è poco da dire.

Cade sul carry trade e sul “può permettersi” ma forse per un motivo o due: cos’è meglio come rendimento: tassi all’1% e inflazione a -0,4% oppure tassi al 2% e inflazione al’1,8%?
E perché farebbe quello che dice il Lops il Jap?
Però è vero che il Jap aveva tassi all’1% e gli USA al 2%. Quindi?

Sul resto…mi paiono cose pseudo-vere che però ti devono portare da una certa parte, in funzione di.

La cosa drammatica è che se io riesco a fare rilievi di questo tipo, immagina la qualità, se togli questa cosa ti rimane? La suggestione, la vendita di un’idea: vedete che il Giappone con la sovranità monetaria fa quello che vuole mentre noi senza no? Ci vuole la sovranità. E vissero felici e contenti. Fine, ti serve altro? No.
Ma non ti spiega il perché il Giappone possa permettersi quello che sta facendo o cosa rischierebbe senza e cosa rischia facendolo.

E perché uno con queste idee “rivoluzionarie” ha una rubrica economica sul sole24ore? (il giornale di confindustria nota per l’avversione all’euro giusto?).
Pensa quanto lo considerano pericoloso il soggetto.

Sul primo articolo idem, magari un pelo più complicato. Ma nessuno che spiega PERCHE’ il Giappone stia facendo questi QE enormi e PERCHE’ proprio adesso? Quali sono gli scopi dichiarati? Stanno realizzando quegli scopi?

ps: con la Lira, ai tempi, avevi sovranità monetaria? E nello SME? Anche prima del divorzio? e dopo? (su questo chiedi a Istwine che è ferrato).


RispondiCitazione
GameOver
Active Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 12

RispondiCitazione
Rosanna
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3536
Topic starter  

Ok, grazie a tutti, ma oggi l'economia mi ha leggermente stressato, e poi ultimamente mi sono accorta che, pur avendo una base scientifica, si muove a seconda di come tira il vento,

dunque per giudicare in piena libertà di giudizio, bisognerebbe avere dati precisi, conoscenze e competenze e soprattutto tener presente i legami retrostanti di potere, che inevitabilmente ci sono, per tutti gli economisti che abbiamo citato prima, tranne quelli presenti naturalmente.

Grazie ancora


RispondiCitazione
GameOver
Active Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 12
 

http://www.infopal.it/ministro-degli-esteri-svedese-saro-lieta-inviare-liberman-alcuni-mobili-ikea/
Ministro degli Esteri svedese:
“Sarò lieta di inviare a Liberman alcuni mobili IKEA”

IKEA ha messo in crisi la falegnameria italiana la piccola e media artigianale , favorendo le grandi imprese appaltatrici di lavoro.

solito meccanismo soliti personaggi


RispondiCitazione
Deheb
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 309
 

Ok, grazie a tutti, ma oggi l'economia mi ha leggermente stressato, e poi ultimamente mi sono accorta che, pur avendo una base scientifica, si muove a seconda di come tira il vento,

dunque per giudicare in piena libertà di giudizio, bisognerebbe avere dati precisi, conoscenze e competenze e soprattutto tener presente i legami retrostanti di potere, che inevitabilmente ci sono, per tutti gli economisti che abbiamo citato prima, tranne quelli presenti naturalmente.

Grazie ancora

Non ho capito (credo) cosa tu voglia dire ma non importa.
Avresti voglia di commentare questo articolo, non importa se non sai niente della questione anzi meglio così le tue idee non ti possono influenzare.

http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=14142&mode=thread&order=0&thold=0


RispondiCitazione
Pagina 2 / 2
Condividi: