Grandezza di Giusep...
 
Notifiche
Cancella tutti

Grandezza di Giuseppe Stalin

Pagina 3 / 3

Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 30947
 

Non si renda ridicolo.
Le ricordo che ci sono delle regole.
Di certo non scrivo per Lei.
Il mio nik è babuskin.


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 30947
 

Ridicoli apparite sicuramente voi ogni qualvolta porta-a-porta spacciate per "scientifico" il vostro sole24ore in versione economica.
Ognuno si esprime in base alle proprie esperienze ed alle esperienze altrui raccolte in rete. https://www.google.it/webhp?ie=utf-8&oe=utf-8&gws_rd=cr&ei=PJToVK3IKYqqywPepoKQDQ#q=sindacalisti+lotta+comunista
Libero lei di negare ciò che per tanti (quelli per cui voi siete i testimoni di geova del comunismo) rappresenta l'evidenza dei fatti.


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 30947
 

Torniamo al tema.
Grandezza di Stalin...?
Vediamo cosa ne pensava e scriveva il fondatore dell'armata rossa L.D.Trotskij soprannominato Penna.

Hitler ripeteva con particolare insistenza che la parola viva è il solo vero dono di un capo. mai, secondo Hitler, uno scritto può influire sulle masse come lo può un discorso. E poi, la pagina scritta non è il luogo dove può nascere un legame forte e stabile tra il capo e i milioni di suoi seguaci. Questo suo pensiero è certamente una conseguenza del fatto che egli non sapeva affatto scrivere. Marx ed Engels ottenero milioni di discepoli senza far mai ricorso all'oratoria. Ammettiamo che per raggiungere tanta influenza dovettero aspettare molti anni. L'arte di scrivere tutto sommato è la più nobile delle due, permette di unire la profondità del pensiero e l'eleganza della forma. I capi politici che sono soltanto oratori, sono immancabilmente uomini superficiali. L'oratore non può contribuire a fare degli scrittori, mentre un grande scrittore può ispirare migliaia di oratori. Ma è un fatto che per comunicare veramente con la massa, il dono della parola viva è indispensabile. Lenin divenne il capo di un partito potente prima di aver mai potuto rivolgere la parola a una massa. Nel 1905 le sue apparizioni alla tribuna erano state rare e inosservate. Egli apparve sulla scena come oratore pubblico solo nel 1917, e anche allora fu una comparsa breve: in aprile, in maggio e in luglio. Lenin salì al potere non col mezzo della tribuna ma soprattutto con quella della sua penna: lo strumento col quale egli aveva istruito dei propagandisti i quali a loro volta avevano allevato tutti i quadri del partito, compresi gli oratori.

Visto sotto questo angolo Stalin rappresenta un caso del tutto eccezionale. Non è un pensatore, non è uno scrittore nè un oratore. Si impadronì del potere prima che le masse avessero imparato a riconoscere la sua faccia fra tante altre, quando sfilavano davanti ai capi rivoluzionari nelle processioni celebrative sulla Piazza Rossa. Per impadronirsi del potere non si servì delle sue doti personali ma di un congegno impersonale. Un congegno che egli non aveva creato, perchè anzi era stato il congegno a creare lui. Questa macchina così potente e autorevole era il risultato della lunga ed eroica lotta del partito bolscevico che a sua volta era il prodotto di determinate idee. Questa macchina era nata per portare al trionfo tali idee, ma poi diventò fine a se stessa. Un certo giorno, tagliato il cordone ombelicale che la collegava all'idea, diventata qualcosa a sè stante. Stalin si impadronì delle sue leve. L'aveva creata Lenin nel corso di un colloquio, di una associazione costante con le masse, da lui ottenuta piuttosto che con la parola viva, con la parola scritta, e non tanto direttamente quanto per mezzo dei suoi discepoli. Stalin non fece altro che impossessarsene. Per riuscirvi gli occorrevano delle doti speciali, eccezionali. ma non erano quelle di un pensatore, di un uomo di penna, di un oratore. L'apparato del partito era sorto su una base di idee; Stalin le idee le ha sempre disprezzate e derise.
Leone Trotskij, Stalin. Editore Garzanti 1962.


RispondiCitazione
Pagina 3 / 3
Condividi: