Me ne andrò, me ne andrò lo stesso tra un pò. Hanno scritto in tanti, e sta scritto qui in più parti, e mi hanno chiesto di non andare. Non avevo fatto promesse formali però, ho detto che avevo intenzione.
Anzi nell'occasione avevo anche fatto una replica precisa su un fatto storico, (che conservo) ma vedo che dopo aver chiuso il thread, alcuni giorni dopo qualcuno della redazione l'ha cancellata. Chissà come mai.
Comunque fammi sapere ufficialmente se devo rendere conto al Comitato Centrale e al Commissario Politico Tonguessy di quel che faccio.
P.S.Non sono poi così insulsi i ceci. Ci si fanno anche i buonissimi falafel. Non li conosci?
Quanto alla banca russa che era privata (fino a quando?) e che a qualche altro fa sospettare addirittura che il “comunismo” sia stato voluto e organizzato dal capitalismo, la meraviglia e i dubbi forse potrebbero venir meno se si pensasse che le strutture (anche finanziarie) di un qualsiasi sistema economico sociale radicato da secoli non si possono certo estirpare del tutto da un giorno all’altro.
La Gosbank, Banca Centrale della Russia sovietica prima e dell'unione sovietica poi, fu istituita da lenin nel 1921. Nacque a capitale privato, il cui azionista di maggioranza era rockfeller. Fino a quando? Fino al 1987, anno in cui scadde la partecipazione azionaria dei signori rockfeller. Non solo il capo della rivoluzione avrebbe potuto costituirla fin dal principio a capitale STATALE, ma per la nazionalizzazione sarebbe stata sufficiente l'emanazione di una semplicissima legge. In 66 anni non sarebbero stati in grado di "estirpare" una struttura finanziaria, non "radicata da secoli", bensì fondata da essi stessi, anzi, da lenin in persona? Si potrebbero dire molte altre cose circa i legami tra il blocco sovietico e quello iper-capitalista americano, però già il fatto che le quote della "banca di stato" dell'iper-collettivista e statalista URSS fossero detenute da grandi capitalisti statunitensi mi sembra un'anomalia di non poco conto. Altro dato estremamente rilevante: all'indomani della rivoluzione bolscevica lenin vendette a rockfeller (sempre lui) la metà degli sterminati e ricchissimi campi petroliferi caucasici, fino ad allora di proprietà PUBBLICA.
Avevo già sentito queste cose, senza voler fare nessuna polemica, siamo sicuri? Perchè se fosse vero (e ripeto lo avevo già sentito) vorrebbe dire che proprio tutta la storia che ci hanno raccontato fino ad oggi è tutta una gigantesca balla! Come una balla sarebbe che l'alleanza tra occidentali e Stalin sarebbe stata causata unicamente dall'invasione tedesca dell'URSS. Se fosse tutto vero sarebbe lampante che tra capitalismo occidentale e bolscevismo sovietico c'era già dall'inizio una "unità di intenti".
Non riesco a postare comunque fu privatizzata anche formalmente nel 37, l'architetto fu Averell Harriman, mentre Armand Hammer, miliardario Americano, fu nominato ufficialmente Consigliere della Gosbank. Qui hai notizie sull'importanza e chi era Harriman. (che non compare mai nei libri). http://www.flickr.com/photos/bootbearwdc/215469874/
Me ne andrò
dove devi andare?
Consiglio, per chi volesse approfondire la figura di Armand Hammer, il libro di Edward Jay Epstein, professore di scienze politiche ad Harvard, UCLA, e al MIT. Si è avvalso di numerosi documenti desecretati sia in USA che soprattutto nell'ex URSS. Hammer cercò di bloccare questa pubblicazione, e anche quelle di James Angleton. Epstein ha anche un sito ufficiale dove si trovano alcune cose interessanti, ad esempio sul commercio dei diamanti.
Il titolo del libro è "Dossier: the secret history of Armand Hammer". http://www.amazon.com/exec/obidos/ASIN/0786706775/qid%3D964656684/sr%3D1-2/102-2805718-7780915
Qui, per chi vuol sapere qualcosa senza leggere il libro, una recensione così così, non molto buona, che però insieme a quella del libro, qualcosa dice:
http://www.theforbiddenknowledge.com/hardtruth/armand_hammer.htm
Per il resto, volendo, chi cerca trova.....Se aspetta i giornali e le TV su queste cose sta fresco.....
E anche Epstein me lo sono segnato..
Sto leggendo Suvorov, "Stalin, Hitler, la rivoluzione bolscevica mondiale", c'è scritto che:
"I comunisti affermano che il 1937 segnò l'inizio del terrore.
Non è vero. Il terrore iniziò nel 1917. Toccò l'apice nel 1930.
Nel 1937.. coinvolse.. i grandi gerarchi... ecco perchè loro ricordano quell'anno.
La purga si concluse alla fine del 1938"
Oltre alla purga ci sono stati gli enormi sacrifici per la rapida industrializzazione ,a tappe forzate, che comportò la morte di 10 - 16 milioni di persone, più di quanti non siano stati tutti i morti della prima guerra mondiale ! (Suvorov).
Anche Carroll Quigley dice alcune cose interessanti ("Tragedy and hope", questo è un libro che se riesco a finirlo di leggere mi devono dare la medaglia 🙂 )
Il paese doveva essere industrializzato rapidamente, a tappe forzate, a qualunque costo, soprattutto l'industria pesante, per gli armamenti, e non l'industria leggera, che non serve per le armi ma più che altro per produrre beni che innalzano il tenore di vita della popolazione, ma non era quello che si voleva.
I contadini avrebbero dovuto lavorare di più, senza contropartita, per dare cibo a tutti quelli che andavano a lavorare nelle fabbriche.
Metodi basati sul terrore dovevano essere impiegati per impedire ai contadini che diminuissero la loro produzione.
I contadini erano stati allontanati con la forza dalla loro terra, che essi lavoravano con i propri animali e i propri strumenti, per essere condotti in enormi fattorie statali, dove la terra, gli animali e gli strumenti agricoli erano di proprietà dello stato.
Questo cambiamento è avvenuto lentamente all'inizio, tra il 1927 e il 1929, poi rapidamente e con violenza fino ad essere completato nel 1930.
In solo sei settimane (Febbraio-Marzo 1930) le fattorie collettive erano aumentate da 59.400 a 110.200, le famiglie di contadini che erano costretti a lavorarvi da 4.400.000 a 14.300.000.
I contadini che resistevano erano trattati con violenza; venivano picchiati, o mandati in esilio in terre lontane, e le loro proprietà confiscate.
Molti venivano uccisi. C'era la "liquidazione dei Kulaki", ovvero di quei contadini più agiati che opponevano la resistenza maggiore.
Cinque milioni di famiglie di kulaki erano state "liquidate".
Molti contadini uccidevano i loro animali piuttosto che vederseli portar via dallo Stato per le fattorie collettive.
A causa di ciò, il numero dei bovini in Russia scese da 30,7 milioni (1928) a 19,6 milioni (1933), e, sempre nell'arco degli stessi cinque anni, il numero di capre e pecore crollò da 146,7 milioni a 50,2 milioni, i suini da 26 a 12,1 milioni, i cavalli da 33,5 a 16,6 milioni.
Ci fu un crollo nella produzione agricola dal 1930, e questo voleva dire che tra tutto la produzione di cibo era drasticamente diminuita.
Ma il governo continuava a portare via cibo dalla produzione dei contadini per mantenere la popolazione urbana, e i contadini sono stati lasciati alla fame.
Nel 1945 Stalin disse a Churchill che 12 milioni di contadini morirono nella riorganizzazione del sistema agricolo.
Anche Carroll Quigley dice alcune cose interessanti ("Tragedy and hope", questo è un libro che se riesco a finirlo di leggere mi devono dare la medaglia 🙂 )
Se vuoi tradurlo in italiano dobbiamo trovare anche qualcuno che ti finanzi la pubblicazione, ma soprattutto una scorta poderosa!
E anche Epstein me lo sono segnato..
Sto leggendo Suvorov, "Stalin, Hitler, la rivoluzione bolscevica mondiale", c'è scritto che:
"I comunisti affermano che il 1937 segnò l'inizio del terrore.
Non è vero. Il terrore iniziò nel 1917. Toccò l'apice nel 1930.
Nel 1937.. coinvolse.. i grandi gerarchi... ecco perchè loro ricordano quell'anno.
La purga si concluse alla fine del 1938"Oltre alla purga ci sono stati gli enormi sacrifici per la rapida industrializzazione ,a tappe forzate, che comportò la morte di 10 - 16 milioni di persone, più di quanti non siano stati tutti i morti della prima guerra mondiale ! (Suvorov).
Sono divisi storicamente in due parti.
1) Il terrore scatenato dal Lenin, fin da subito, con i vari ordini, contro borghesi, operai, contadini, Cosacchi, kulaki, religiosi, ecc...e a seguire quelli di Zinoviev (alias Ovsei-Gershon Aronovich Radomyslsky Apfelbaum), Trotzky (alias Lev Davidovich Bronstein), Sverdlov (alias Yankel Movshevich Eiman) ecc...e diretti poi specialmente da Felix Dzerzhinsky, capo della Cheka. Di cui scriverò.
2) Il Grande Terrore, dai Russi chiamato anche Ežovščina (da Yezhov, il capo dell'NKVD, conosciuto anche col soprannome di nano sanguinario) inaugurato da Stalin, che iniziò dopo l'omicidio Kirov, nel 1934, con i vari processi farsa (i più famosi i cosiddetti dei 16, dei 17, dei 21, ai militari, ai dirigenti, ai tecnici ecc.. e che trovavano però giustificazione nel fatto che effettivamente l'ala Trotzkista progettava un Colpo di Stato) del 1936
Il Grande Terrore ebbe un culmine nel 37-38 e fu dichiarato finito nel 1939. In realtà non finì mai, ma non ebbe quelle proporrzioni.
Per dare un'idea parziale, Stalin decise anche di decapitare l'Armata Rossa, feudo di Trotzky, e su cui poi poggiava realmente una eventuale minaccia di Colpo di Stato.
Dopo il processo al Generale Tukhacevskij del 1937, nel giro di due anni Stalin eliminò:
3 Marescialli su 5 (Tukhacevskij, Egorov e Bijuher; gli ultimi due furono eliminati rispettivamente nel febbraio e nell'ottobre del 1938),
13 Generali d'armata su 15,
8 Ammiragli su 9,
50 Generali di corpo d'armata su 57,
154 Generali di divisione su 186,
16 Commissari d'armata su 16,
25 Commissari di corpo d'armata su 28.
Infine fra il maggio del 1937 e il settembre del 1938 furono arrestati 35.020 ufficiali. Non si sa ancora quanti ne furono giustiziati.
I crimini Staliniani nel loro complesso furono oggetto dal 1953 con Nikita Sergeevič Chruščëv (Krushiov) di analisi e processi, durante la Destalinizzazione, ma va detto che i numeri enormi emersi e accreditati in quei processi (a mio giudizio molto ma molto gonfiati, come sempre accade in questo tipo di processi di "vincitori" a "vinti") sono soggetti oggi alla normale revisione storica. Che non è "negazionista" però, in questo caso.
Comunque, sempre per dare un'idea ed escludendo i Gulag, nella Commissione di Controllo del Partito per fare le riabilitazioni, e poi anche nella Commissione Šviernik per investigare i crimini di Stalin c'era anche Aleksandr Šelèpin, Presidente del KGB.
Richiesto di quanti erano stati gli arrestati e i fucilati nel periodo susseguente l’assassinio di Sergei Kìrov (alias Sergéi Mirónovich Kostrikov) e cioè dall'inizio del 1935 fino all'inizio della IIa guerra mondiale, le cifre risultanti dai suoi documenti furono: arrestati 19.870.000 di cui 7 milioni subito fucilati. In seconda audizione Šelèpin ammise che il numero dei fucilati non era completo, perché specie per le fucilazioni di massa si fucilava senza registrare le generalità delle vittime, cioè la fucilazione non
seguiva un ordine d'arresto, il quale invece veniva sempre registrato. Richiesto di un numero, disse che i documenti risultavano “scomparsi” e quindi non era in grado di fare una stima. Richiesto dal Tribunale di dare un ordine di grandezza, disse: "un ordine di grandezza verosimilmente compatibile con quello dei fucilati arrestati".
Come ho detto i numeri sono a mio avviso esagerati, e di molto, ma bisogna tener conto che chi "confessa" in questo tipo di processi ha ben poche alternative rispetto a ciò che vuole l'accusa che lui confessi.
Inoltre vengono sempre prodotti "testimoni" a loro volta o interessati o con poche alternative (vengono accusati di complicità e collaborazionismo e processati nel caso non collaborino, o se sono colleghi degli accusati sono di fronte alle stesse accuse e sentenze se non collaborano come voluto).
Per questo le "testimonianze", specie se di parte, nei Paesi civili non hanno alcun valore di prova, salvo siano suffragate da riscontri.
D'altronde abbiamo centinaia di processi alle streghe, in cui descrivono i loro incontri carnali col Demonio, e lo descrivono nei particolari, con la coda biforcuta, il corpo coperto di squame, gli occhi bianchi senza pupille, l'alito fetido, e lo sperma ghiacciato. Lo scopo di quei processi non era tanto condannare al rogo come si crede, anzi dopo le confessioni la quasi totalità veniva rilasciata, perdonata, salvo che non fosse un capro espiatorio da offrire al popolo per delle epidemie in corso o per crimini di cui non si trovava il colpevole, quanto quello di affermare l'esistenza del Demonio anche dalla stessa loro bocca. I processi Leniniani, Staliniani o di Norimberga, o di Tokio ecc... hanno poi seguito quello schema.
ho letto con interesse i vostri interventi. In scienze politiche a Cagliari,come esame di storia contemporanea,si studia il Sabbatucci-Vidotto,che si potrebbe definire un libro da scuole superiori.Che io ricordi,sia alle superiori che col Sabbatucci-Vidotto,si parla del terrore instaurato da Lenin e Stalin,nonchè della repressione di contadini e kulaki per l'industrializzazione forzata.Niente vi è scritto,ovviamente,come anche nei documentari televisivi nulla vi è esposto, a riguardo della banca statale russa,dei finanziamenti della rivoluzione,del ruolo degli ebrei nell'apparato burocratico-politico-militare.Ammetto di essere sconcertato dopo tali vostre argomentazioni:mettetevi nei panni di un 24enne che,pur piacendogli la storia in misura superiore rispetto a molti suoi coetanei,i (pochi)libri che ha letto o studiato non hanno mai citato ciò che voi dite.Non solo,non ne ho mai sentito parlare nelle discussioni o dibattiti con altre persone.Insomma,sono seriamente preoccupato della mia preparazione generale in storia contemporanea,che intacca di conseguenza tutto un insieme di convinzioni strutturo durante gli anni.Riguardo le conquiste sociali della Germania sotto Hitler,ho studiato sulla Breve storia dello stato sociale di Conti,sempre per un esame di scienze politiche:sono citate e approfondite(anche se non molto) le conquiste mussoliniane ed hitleriane(per dirne una che mi ricordo,le Germania nazista fu la prima in Europa a rendere obbligatoria l'assicurazione previdenziale privata per tutti i lavoratori,compresi gli autonomi),laddove nei libri di storia contemporanea tali conquiste non sempre sono citate,e sono sempre controbilanciate dalla citazione delle privazioni sotto il versante dei diritti civili e politici.
Da quando sono piccolo è martellante la campagna verso i cosiddetti revisionisti,sia coloro che interpretano i fatti storici senza molti dati alla mano,sia coloro che li interpretano con molti dati e documenti.Per me e tantissimi altri è quasi naturale un rifiuto di ascoltare i revisionisti,già dal momento in cui sono definiti revisionisti,e questo è un risultato volutamente progettato da chi cerca di nascondere opinioni che,vere o false che siano,fanno nascere comunque dei dubbi,e,si sa,i dubbi sono il seme che portà all'approfondimento e alla verità,vera o presunta.
Voi avete citato gli archivi che sono disponibili non so da quanti anni, e sulla base di tali archivi gli storici che avete citato hanno sostenuto delle argomentazioni che avete riportato.
Perciò,vorrei chiedervi:questi storici da voi nominati sono definiti dal pensiero mainstream revisionisti, o vi sono anche storici definiti accademici e il cui pensiero è riportato anche in testi universitari?dei testi che avete citato,ve ne sono in italiano o solo in inglese?questi storici sono una piccola nicchia o comunque hanno un certo seguito?quando leggete questi storici siete sicuri che le informazioni d'archivio a cui si riferiscono sono imparziali descrizioni della realtà dell'epoca?e controllate di persona le informazioni contenute in quegli archivi resi pubblici?
Inoltre,da quanto ho capito,separate il bolscevismo dal comunismo:vi chiedo come vi rapportate in merito ai principi del pensiero comunista e agli onesti intenti che tali principi potrebbero far nascere e hanno potuto far nascere nella storia in luoghi lontani dall'unione sovietica:mi riferisco alle gesta di persone in america latina per esempio,ispirate da idee collettiviste,di giustizia sociale,contro molti sistemi di poteri finanziati e supportati dagli USA,e basati su principi iperliberisti:lo ritenete un pensiero comunista(e non solo ovviamente) sano e che potrebbe aver dato e dare dei frutti sani?Non credete che il pensiero Marxista,che mi pare voi ritenete sia stato usato per fini controversi,sia stato anche ispiratore di lotte genuine da parte di persone che si ritenevano oppresse,e qui mi riferisco sempre ad ambiti diversi dall'unione sovietica,come america latina?
Infine,una semplice curiosità:come è nato in voi il dubbio della veridicità dei fatti dei libri di storia,cioè come siete arrivati a sapere che vi sono autori che parlano di questi finanziamenti alle banche sovietiche,di questi ebrei nei gangli dell'unione sovietica,di questi fatti storici che indicano l'unione sovietica come aiutata e direi indirizzata da governi stranieri?
Potreste definire il revisionismo di cui parlate e che non ha molto credito nei libri di storia delle scuole come un revisionismo che sta subendo lo stesso trattamento del revisionismo sul Risorgimento italiano,con l'occultamento di fatti storici che dimostrano la violenta piemontesizzazione e lo sterminio di migliaia e migliaia di uomini definiti briganti dai libri di storia?
Scusate per le troppe domande.Vi assicuro che la mia curiosità è genuina e non vuole assolutamente gettare discredito sulla vostra persona e su ciò che sostenete.sono solo semplicissime curiosità,in quanto,come ho detto,sono rimasto molto sorpreso da alcune cose e non mancherò certo di approfondirle bene.Grazie
La maggiorparte delle risposte già ce l'hai: basta che ti rileggi questo ed altri post simili e da li inizi le tue ricerche. Hai talmente tante fonti ed indizi che ti basteranno da sole per avere una base solida di ricerca e tutte le conseguenti conferme.
http://www.youtube.com/watch?v=_UaTsktDmjY
Parlando di Marx invece.... sempre per "de relato" e fonti frammentarie, mi sembrava di aver capito che i finanziatori del pensiero marxista fossero gente della City di Londa... che credo fosse tra i feudi dello Scudo Rosso...
Abbiamo qualcosa di concreto in proposito?? O sono solo illazioni??
P.s.
Mi pare certo che Engels fosse tra i primi finanziatori di Marx... sbaglio??
Pace alla Storia
Parlando di Marx invece.... sempre per "de relato" e fonti frammentarie, mi sembrava di aver capito che i finanziatori del pensiero marxista fossero gente della City di Londa... che credo fosse tra i feudi dello Scudo Rosso...
Sembrerebbe che il Manifesto Comunista di Marx si stato finanziato da un corsaro negriero(ma tu pensa che coerenza..) di nome Jean Lafitte che guadagnò milioni di dollari vendendo schiavi africani in Lousiana.
Ma questa notizia non è ancora sicura al 100%.
http://www.youtube.com/watch?v=JV7yTMUAJw8
Vediamo cosa ne esce quando mi arriva il libro di Enzo Rava.
Sembrerebbe che il Manifesto Comunista di Marx si stato finanziato da un corsaro negriero(ma tu pensa che coerenza..)
In effetti.. 😆 😆 😆
Mi sembra importante l'argomento del sostegno capitalista occidentale ai bolscevichi, è una cosa poco nota ma come ha notato il commentatore più sopra è una cosa che scombussola un pò la versione della storia ufficiale come la conosciamo, ma è un argomento che mi piacerebbe approfondire ( mi sa che Sutton mi tocca, anche se in italiano non si trova, tanto per cambiare..).
Secondo Eustace Mullins, "The secrets of the Federal Reserve", il presidente USA Wilson avrebbe appoggiato la rivoluzione bolscevica, e dietro le sue spalle c'erano i banchieri che l'avrebbero finanziata.
Quando la Rivoluzione Comunista sembrò in forse, sostiene Mullins, Wilson mandò in Russia il suo uomo di fiducia, Elihu Root, con 100 milioni di dollari, prelevati dal "Special emergency war fund", per salvare i bolscevichi.
La documentazione riguardante poi il coinvolgimento della Kuhn Loeb company nell'affermazione del bolscevismo in Russia è di gran lunga troppo estesa perchè noi possiamo analizzarla qui, basti citare un passo dal libro "Czarism and the revolution" del Gen. Arsene de Goulevitch:
"Mr. Bakmetiev, l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, ci fa sapere che i bolscevichi, dopo la loro vittoria, hanno versato 600 milioni di rubli in oro tra il 1918 e il 1922 alla Kuhn Loeb company."
E leggete questa (sempre da Mullins);
Paul Warburg, importante banchiere americano, (quello che ha scritto i regolamenti della FED), aveva dei fratelli banchieri che operavano in Germania, e finanziavano il Kaiser durante la prima guerra mondiale (!!).
La qual cosa ovviamente creava imbarazzo da entrambe le parti: possiamo fidarci di essere finanziati da banchieri i cui parenti stanno finanziando il nostro nemico ? I Warburg in realtà non stavano facendo gli interessi nè degli Stati Uniti, nè della Germania, ma i loro personali.
Uno dei fratelli Warburg, Max, era il capo dei servizi segreti tedeschi.
Fu questo Max Warburg ad autorizzare il passaggio del treno di Lenin attraverso la frontiera perchè potesse portare a compimento la rivoluzione bolscevica in Russia.
I Warburg sono indicati da Mullins come agenti dei Rothschilds.
Leggendo Mullins appare chiaro che questi banchieri volevano che la rivluzione bolscevica avesse successo.
Questo invece da "Money masters" di Bill Still;
lo zar Alessandro II (negli anni della guerra di secessione USA) sapeva cosa volevano i banchieri, estendere la propria influenza nel mondo, li temeva e si opponeva alla nascita di una banca centrale in Russia.
La Francia e la Gran Bretagna erano già nelle mani dei banchieri:
ora volevano estendere il proprio potere negli Stati Uniti, acuendo le divisioni al loro interno, per portarli a una guerra fratricida e indebolirli, e indebitarli, per infine assoggettarli sempre di più.
Lo Zar temeva il loro piano perchè pensava che prima o poi sarebbe stato il turno anche del suo paese, allora cercò di mettere i bastoni tra le ruote di questi banchieri aiutando gli Unionisti, mandando sue navi da guerra a S.Francisco in aiuto a Lincoln, e minacciando Francia e Gran Bretagna che se avessero appoggiato i Secessionisti, l'avrebbe considerato un atto di guerra contro la Russia.
Nel 1917 la Russia era l'unica grande potenza ancora senza una banca centrale.
Secondo Bill Still, il banchiere americano Schiff aiutò la rivoluzione bolscevica con 20 milioni di dollari.
Può sembrare paradossale che i capitalisti finanziassero i comunisti, ma in realtà il comunismo, al di là di quello che viene propagandato, non è altro che un modo di accentrare e controllare la ricchezza, ovvero come ha detto anche Mincuo, non è altro che un monopolio, o un oligopolio.
Il comunismo non è stato un movimento delle masse oppresse, ma dell'elite economica.
Londra e Wall Street finanziarono i comunisti compiacenti, che altrimenti sarebbero stati loro oppositori. Lenin non muoveva lui i fili della finanza in Russia. I russi ricevevano aiuti finanziari anche dal tesoro USA per ordine della FED. I russi non sono mai riusciti a liberarsi dalla morsa delle banche occidentali. Eltsin ci si arrabbiava su queste cose.