Con grande nettezza, tipico di persone con un po’ di etica, Saviano afferma che nessuno in Italia intende combattere le mafie, che sono le più grandi aziende italiane come fatturato, e che votare non serve a niente se non c’è questo impegno.
Aggiungo che un altro grande assente nel dibattito elettorale è l’ambiente e tutti i media non parlano più di emergenza rifiuti, inceneritori, riconversione energetica.
Per di più proprio oggi sento dire che la destra vorrebbe tornare in Iraq, togliere le truppe dal Libano e mandarle in Afghanistan.
Queste follie velleitarie, ispirate da servilismo verso la destra USA, sono possibili per un enorme vuoto politico che vi è a sinistra e nella cosiddetta area del pacifismo, che nemmeno su questo terreno riesce a coinvolgere gli italiani e chiedere loro se è giusto che un paese che non è capace nemmeno di eliminare razionalmente i suoi rifiuti ed è in mano alla mafia (che è anche al Nord e in Sardegna), spenda migliaia di miliardi di vecchie lire in protagonismo militare, senza dare priorità assoluta e destinare quel denaro per l’ambiente e contro la mafia.
Ribadisco il mio invito a non votare, semplicemente perché non vi alcun partito che lo merita e il vecchio giochetto di dire che si favorisce il ritorno di Berlusconi è una cosa poco seria.
Noi abbiamo il dovere di punire coloro che sono andati al governo (anche con il mio voto) e non hanno immediatamente fatto quelle cose che avevano promesso, che avevano il potere di fare a maggioranza semplice, che potevano segnare una discontinuità col precedente governo della destra.
La destra fa la destra, ha una sua precisa identità e agisce di conseguenza.
Quello che manca è una sinistra antagonista e fortemente ambientalista.
Paolo De Gregorio
15.03.08