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I ratti Nato-Sionisti forse si ritirano dalla Siria

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yahuwah
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“Eager Lion”, operazione di esfiltrazione dei mercenari islamici in Siria?

Nella guerra civile siriana, la posizione russa è stata fin dal principio di non interferenza, ma monitora la situazione con migliaia di agenti sul terreno, con le apparecchiature ELINT a bordo delle navi militari nel porto di Tartus, attraverso immagini satellitari, ecc. In sostanza, la Russia è l’unica superpotenza che sa perfettamente tutto ciò che si muove in Siria ed è in grado di rispondere in modo efficace. Il peso della vittoria ha iniziato a pendere dalla parte del Presidente Bashar al-Assad, con la sconfitta del cosiddetto Esercito libero nelle operazioni di accerchiamento e conquista di Damasco, terminate il 5 febbraio 2013. Dopo il successo del contrattacco del marzo 2013, seguito da un approccio globale nelle operazioni offensive aero-terrestri di maggio e inizio giugno, guidate da Hezbollah e sostenute dall’esercito siriano, assicurandosi le frontiere prendendo di mira le linee di rifornimento in reclute, armi e munizioni dei ribelli.
Prendendo l’iniziativa, l’esercito nazionale fedele al presidente siriano Bashar al-Assad, ha potuto avviare l’attacco generale soltanto con la protezione della flotta russa schierata nel Mediterraneo, che ha la sua base nel porto siriano di Tartus. In un articolo precedente ho descritto in dettaglio, in concomitanza con le battaglie a terra, che nel Mediterraneo si è svolta una guerra più complessa tra le flotte russe e statunitense, con manovre di riposizionamento strategico estremamente rischiose, secondo ogni regola dell’arte militare moderna. Il ruolo del gruppo navale russo è impedire che i sottomarini e i cacciatorpediniere della Sesta flotta statunitense, inviati nel Mediterraneo orientale, lancino missili cruise contro la Siria per contrastare offensiva militare del governo. Gli errori commessi dagli israeliani negli attacchi aerei del 3/4-4/5 maggio contro la Siria e la revoca dell’embargo dell’UE, hanno permesso a Mosca d’inserirsi inviando i sistemi missilistici S-300PMU2 per garantirsi che Israele ed Europa non intervengano in Siria sul modello libico. Anche se i missili S-300 non sono ancora in Siria, i russi possono farli arrivare e attivarli in poche ore. Vi sono solo quattro batterie per lanciare la prima salva di 32 missili S-300, che non dispongono di una vasta gittata. I missili che equipaggiano l’S-300PMU2 non sono indipendenti, ma sono elementi di un complesso sistema di difesa integrato antiaereo, costituiti da radar e vari elementi per la guerra elettronica, in cooperazione con altri sistemi di difesa aerea a breve e a medio raggio. Erano alcuni di questi gli elementi indicati dal Presidente Bashar al-Assad, quando ha detto che una parte degli S-300 era arrivata in Siria.
Sappiamo già che il risultato è stata la distruzione dei centri offensivi dei ribelli di al-Qusayr (nodo di passaggio per armi, munizioni e reclute provenienti dal Libano) e Daraa (situata a 10 km dal confine meridionale con la Giordania e a 30 km a est del confine con Israele). Allo stesso tempo, l’esercito fedele al Presidente Bashar al-Assad ha consolidato la striscia di confine con la Turchia, lunga 50 km, a nord del Governatorato di Latakia (sulle coste mediterranee), attraverso cui venivano riforniti i ribelli con armi e munizioni. Per questa ultima manovra, una divisione di ribelli islamici, circa 15.000 combattenti che occupavano le aree del governatorato di Hama, a nord di al-Qusayr (Homs), è stata isolata da un’altra divisione di ribelli operanti nel vicino governatorato di Idlib. Il 27 maggio 2013, il senatore repubblicano John McCain, accompagnato dal comandante dell’esercito ribelle, il generale Idris Salim, ha attraversato il confine tra Turchia e Siria per incontrare la brigata dei combattenti guidata da Mohammed Nur. Quel giorno McCain e Idris hanno incontrato, nella città turca di Gaziantep, i comandanti dei gruppi islamisti di al-Qusayr, Homs, Hama, Idlib, Aleppo, Daraa e provincia di Damasco. McCain ha avuto colloqui con funzionari di Ankara, ha visitato il contingente statunitense ufficialmente preposto ai sistemi missilistici Patriot nella base militare di Incirlik. Il viaggio del senatore statunitense è stato organizzato dalla SETF (Task force di emergenza siriana), una ONG statunitense che sostiene l’opposizione siriana. Uno dei più importanti risultati tratti da McCain, era che il primo ministro turco Erdogan ha iniziato lo smantellamento dei centri di raccolta dei mercenari e degli islamisti in Turchia, rifiutandosi di consentire il transito di armi e munizioni verso la Siria. Coincidenza o no, il 30 maggio 2013 nel centro di Istanbul è esplosa la protesta “spontanea” contro il primo ministro Erdogan, che si è amplificata secondo gli schemi dei movimenti della “primavera araba”.
Il 9 giugno 2013, l’esercito siriano fedele al Presidente Bashar al-Assad ha lanciato l’operazione “Tempesta del Nord”, l’offensiva per sgomberare il governatorato di Aleppo nella Siria nord-occidentale. Si prevede che la resistenza armata, formata da 25.000 ribelli islamici, sarà più forte e più lunga di quella di al-Qusayr. Il terreno nelle vicinanze di Aleppo favorisce i difensori, essendo l’area in una depressione circondata da colline e trovandosi a 20-30 km dal confine con la Turchia (sia a nord che ad ovest). Uno dei principi della scienza militare raccomanda che le manovre militari al confine di uno Stato in guerra civile siano pianificati con l’intenzione d’intervenire nel conflitto a favore dell’altra parte. Ora che i ribelli stanno per essere sconfitti da Bashar al-Assad, l’esercito statunitense ha iniziato in Giordania l’operazione “Eager Lion” per un periodo di 12 giorni, che coinvolge 8.000 truppe di Paesi arabi, Stati Uniti (4500) e Regno Unito. L’Expeditionary Unit 26 è formata dalla nave d’assalto anfibio USS Kearsarge, arrivata il 14 maggio 2013 nel porto israeliano di Eilat, dove ha sbarcato il 3° battaglione marines dotato di LAV-25 e AAVP-7A1 e lo Squadrone 226 di supporto, dotato di V-22 Osprey. Oltre a queste due unità, l’esercito statunitense è attualmente impegnato in manovre con le batterie dei MIM-104 Patriot, unità dell’esercito e un certo numero di squadroni di F-16.
Il nord-est della Giordania, luogo delle esercitazioni, è zona di responsabilità del comando orientale giordano. In questo comando vi è la 2° Brigata meccanizzata della guardia, composta da due battaglioni meccanizzati equipaggiati con 80 veicoli da combattimento della fanteria M113, un battaglione blindato dotato di 40 carri modernizzati M60A3 Patton e una divisione con 24 obici semoventi M109. A tutto questo si aggiunge la 90° Brigata meccanizzata dell’esercito giordano composto da due battaglioni meccanizzati. La 3° Divisione corazzata è la forza strategica dell’esercito giordano consistente nelle 40°, 60° e 91° Brigata, ciascuna dotata di 90 carri armati al-Hussein (carri armati britannici FV4030/4 Challenger 1 modernizzati dalla giordana KADDB). L’aviazione giordana dispone di 12 F-16A Block-15 e 34 F-16AM Block-40, comprati usati da Belgio e Olanda, e 29 elicotteri d’attacco AH-1F Cobra. Questo esercito, sotto il comando degli Stati Uniti, non può eseguire che operazioni offensive limitate nel tempo e nella portata contro la Siria. Può tuttavia creare un corridoio di “esfiltrazione” in Giordania per le divisioni ribelli musulmane, circondate dall’esercito siriano a Idlib e Hama. Perché è così importante per gli Stati Uniti non lasciare che i mujahidin cadano prigionieri dei siriani? Ecco una domanda alla quale vi invito a rispondere nella sezione commenti.
A causa del logoramento delle unità dell’esercito siriano, dopo due anni di guerra civile, il corpo giordano-statunitense può entrare, in 24 ore per quasi 300 km dal confine giordano, bypassando Damasco fino a Idlib. La difesa aerea siriana è composta da 8 batterie missilistiche S-200 Angara (SA-5), 50
batterie di Dvina/S-75M (SA-2) e S-125 Neva/S-125M Pechora, da 20 batterie di missili 2K12 Kub (SA -6), 14 batterie di 9K33 Osa (SA- 8 ) e 12 batterie di Pantsir-S1E (SA-22). Dopo aver discusso e sviluppato il piano, si nota lo schieramento di aerei giordani e statunitensi nella zona degli scontri di Idlib, cosi come di 5-6 batterie di Dvina/S-75M (SA-2) e di S-125 Neva/S-125M Pechora.

Nella prima parte di questo articolo abbiamo mostrato le possibilità e forsei piani degli statunitensi per creare un corridoio per “la ritirata” dalla Siria alla Giordania, delle divisioni dei ribelli islamici circondate nei governatorati di Idlib e Hama. Vediamo ora perché questi mujahidin sono così importanti per gli Stati Uniti. Il primo passo è definire il termine “al-Qaida”, che comprende i ribelli islamici secondo gli statunitensi. Al-Qaida è un’invenzione statunitense che serve da pretesto alla Casa Bianca per consentire all’esercito statunitense d’invadere altri Paesi e quindi neutralizzare le lotte di liberazione dei popoli ostili o per ripristinare l’onore degli Stati Uniti, quando invasione e neutralizzazione falliscono. Per illustrare ciò, ecco tre esempi relativamente recenti.
Primo esempio. Dopo il ritiro sovietico dall’Afghanistan, i taliban presero il potere. Il loro comportamento profondamente religioso e la severa intransigenza erano limitati ai loro concittadini. Nel 1996, il principe saudita Usama bin Ladin giunse in Afghanistan per unirsi ai combattenti di al-Qaida. Poco dopo, il 7 agosto 1996, i suoi accoglienti ospiti appresero dalla stampa che Usama bin Ladin era stato accusato degli attentati contro le ambasciate statunitensi di Nairobi e Dar es Salaam, che fecero centinaia di morti e feriti. Gli Stati Uniti prima lanciarono un paio di missili da crociera contro i taliban, e dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001 risposero attaccando e occupando militarmente l’Afghanistan.
Secondo esempio. Nella primavera del 2012, mentre il regime libico Gheddafi veniva sostituito dai ribelli islamici con il supporto militare dell’occidente, un movimento separatista tuareg nel nord del Mali era in procinto di creare un proprio Stato. Approfittando del fatto che il centro e il meridione erano crollati e che l’esercito nazionale era assai debole e incapace di combattere, i tuareg occuparono tutte le maggiori città del nord preparandosi a dividere il Paese. Allo stesso tempo, in Maghreb apparve al-Qaida, in conflitto con i tuareg per prendersi tutti i territori da loro conquistati. Finì tutto nei primi mesi del 2013, con una sorta di “lieto fine”’ dell’operazione Serval, che poi si dimostrò essere stata preparata da tempo e per cui la Francia aspettava soltanto un buona scusa per intervenire in Mali. A differenza dei taliban, i tuareg si erano quantomeno avvicinati all’indipendenza.
Terzo esempio. Alla fine di aprile 2013, per la prima volta in due anni, l’iniziativa nel conflitto siriano è stata presa dall’esercito fedele al Presidente Bashar al-Assad e la bilancia del successo militare è passata dalla parte del governo. La divisione al-Nusra, la principale forza militare dell’opposizione siriana caratterizzata da forte capacità di combattimento e disciplina di ferro, responsabile della difesa dell’area strategica di Qusayr, era fondamentale per la difesa dei ribelli siriani. Unendo le forze di manovra al supporto della potenza di fuoco, l’esercito siriano ha condotto un’operazione da manuale riuscendo a circondare l’intera divisione al-Nusra. Gli esperti occidentali stimano che l’accerchiamento sia stato tale che non c’era alcun modo per i ribelli di fuggire. Questo quando, improvvisamente, alla fine di maggio 2013, probabilmente su suggerimento degli statunitensi, Abu Mohammad Golani comandante della divisione di al-Nusra, fece un giuramento pubblico di fedeltà all’attuale leader di al-Qaida Ayman al-Zawahiri. Su iniziativa degli Stati Uniti, le Nazioni Unite avevano inserito il fronte al-Nusra nella lista delle organizzazioni terroristiche, e soddisfacendo le richieste degli Stati Uniti, il Qatar e gli altri alleati smisero di fornire armi alla divisione al-Nusra che combatteva a Qusayr. I rifornimenti, che non potevano arrivare in ogni caso, non ebbero luogo dato che i ribelli erano stati circondati dall’esercito siriano. Quindi, il 5 giugno 2013, le truppe governative hanno spento l’ultima resistenza armata ad al-Qusayr; solo una frazione della divisione al-Nusra riuscì a fuggire in Libano.
Il secondo passo è capire da dove vengono e come sono stati selezionati, addestrati e armati i ribelli islamici che si ritrovano in tutti i Paesi in cui gli Stati Uniti hanno innescato una “primavera araba”? “Lupi grigi” ed “Ergenekon” furono creati in Turchia durante la guerra fredda, dalle forze speciali degli Stati Uniti in collaborazione con la CIA. Si tratta delle reti dell’organizzazione paramilitare Gladio al confine con l’URSS, essendo inizialmente composte da ex ufficiali della Wehrmacht nazista che passeranno più tardi, dopo la guerra, alla CIA.
Durante la guerra del Vietnam, il programma Phoenix fu progettato e coordinato dalla CIA ed attuato dal Comando Operazioni Speciali dell’Esercito USA (USSOCOM), aiutato dall’intelligence del Vietnam del sud. Il programma fu progettato per identificare e “neutralizzare” (via infiltrazione, cattura, terrorismo, tortura e omicidio) le infrastrutture gestite dal Fronte di Liberazione Nazionale, meglio conosciuto come Viet Cong. In sostanza, gli obiettivi di USSOCOM erano bambini, donne, anziani, cioè i membri delle famiglie dei combattenti Viet Cong. La neutralizzazione si basava su una legge speciale (Direttiva MACV 381-41/1967) pubblicata in segreto dal presidente degli Stati Uniti che comportava all’arresto e l’esecuzione di vietnamiti senza bisogno di alcuna prova o processo.
Durante l’occupazione statunitense dell’Iraq, il generale David Petraeus utilizzò gli stessi veterani specializzati nella guerra “sporca” appartenenti alle forze speciali degli Stati Uniti per la creazione e la gestione di unità paramilitari irachene, denominata “Brigata Lupi”, per missioni di commando nell’omicidio e rapimento degli obiettivi, azioni non convenzionali che portarono a orribili torture durante l’occupazione statunitense, creando una vasta rete di centri di detenzione segreti in Iraq. La “Brigata Lupo” è uguale come gocce d’acqua all’organizzazione dei “Lupi grigi” e ad “Ergenekon“, creati in Turchia durante la guerra fredda. La loro missione era infiltrarsi in profondità nel territorio sovietico, condurre azioni di sabotaggio, costruire depositi di armi, reclutare persone del posto per attivare azioni di guerriglia e predisporre vie sicure di esfiltrazione e ritirata.

Valentin Vasilescu, pilota ed ex-vicecomandante delle forze militari a Otopeni, laurea in Scienze Militari presso l’Accademia di Studi Militari a Bucarest nel 1992.

Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
http://aurorasito.wordpress.com/2013/06/13/eager-lion-operazione-di-esfiltrazione-dei-mercenari-islamici-in-siria/
http://aurorasito.wordpress.com/2013/06/14/eager-lion-operazione-di-esfiltrazione-dei-mercenari-islamici-in-siria-parte-ii/


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Anonymous
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Nascondendosi dietro la foglia di fico della dichiarazione che compare sulla testata, questo sito non fa altro che pubblicare da indegni siti e personaggi neofascisti e rossobruni come Aurora, Statoepotenza, Adinolfi...
Poi dicono che Evangelisti aveva torto...


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rutzboy
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Ma lo hai letto l'articolo? Poi ci stanno migliaia di forum e siti dove i rossobruni, qualunque cosa siano, non li pubblicano, frequenta quelli, così eviti di leggere questi siti nazi-fasci-identitari e noi di leggere i tuoi commenti inutili.


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obender71
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Nascondendosi dietro la foglia di fico della dichiarazione che compare sulla testata, questo sito non fa altro che pubblicare da indegni siti e personaggi neofascisti e rossobruni come Aurora, Statoepotenza, Adinolfi...

Un altro che ha la verità in tasca. Perchè questo desiderio di censura? Prova a chiedertelo.


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bdurruti non sta censurando nessuno , sta esprimendo una sua opinione , e sta dicendo la verità ( per quanto mi riguarda ) . Che poi questo non vuol dire difendere la NATO o stare con i "plutocospiratoriRATTI(???)mondialisti" , qualunque cosa questa espressione da nazisti voglia dire.. Anzi , a quelli citati da bdurruti ( Aurora, Statoepotenza, Adinolfi... ) ce n'è tanta altra di fascisteria che si trova su questo sito ( Rinascita ecc. ) . Se uno lo dice , non vuol dire che chiede la censura , dice solo la verità... ( Poi se fossi io l'amministratore di un sito , di robaccia fascista non se ne vedrebbe l'ombra , ma questo è un altro discorso )


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obender71
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Poi se fossi io l'amministratore di un sito , di robaccia fascista non se ne vedrebbe l'ombra , ma questo è un altro discorso

Per fortuna che questo è un sito democratico, allora.


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rutzboy
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Infatti lasciate perdere e non lo frequentate. Se un gruppo manifesta contro le banche, la guerra in Libia, Siria, denuncia o informa su queste cose e voi gli date contro significa che siete pro-banche e pro-guerre. O no? O lo deve dire il manifesto per andarvi bene? Criticate rinascita, che non so perchè, ma è l'unico quotidiano vagamente libero. Mi consigliereste cosa leggere? In modo da non farlo mai?


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rutzboy
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State ancora a pensare destra e sinistra, siete vittime, pecore, vi ritroverete sempre nella schiavitù, uscite da queste logiche. Chi ci controlla e comanda non è ne di destra ne di sinistra e si frega le mani a vedere gente che ardentemente combatte per una o l'altra parte, creando separazione e bruciando energie in battaglie assolutamente sterili. Basta. Chi dice cose serie, è serio, chi dice cazzate è un cazzaro. Unico metodo di giudizio questo.


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non sai di che parli .... a uno di sinistra non gliene frega nulla della "patria" , della "nazione" , degli "ebrei" , di "dio" , della "famiglia" , dell' "eterosessuale" o dell'"omossessuale"... per uno di sinistra sono tutti uguali ... non basta essere contro la BCE per stare tutti dalla stessa parte...cosa me ne frega passare da un padrone all'altro , per me non c'è differenza che comandi uno sfruttatore italiano purosangue , piuttosto che la BCE .. voi fascisti siete il buoi della ragione , feccia razzista ... per voi è si risolve tutto dando la colpa agli ebrei ( che è quello che voglioni i razzisti israeliani tra l'altro , bravi furbi ! ma è inevitabile che vi aiutiate , siete uguali )... siete il peggio del peggio ... fate venir voglia di tifare per il PD , che a me fa schifo , ma se siete voi l'alternativa , molto meglio il PD ... va bene poi essere contro i guerrafondai della NATO , ma voi non siete guerrafondai ? lo siete ideologicamente .. e va bene essere contro la NATO , ma non per questo essere a favore di un monarca medievale , giusto dei fascisti possono esserlo..


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Anonymous
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Poi se fossi io l'amministratore di un sito , di robaccia fascista non se ne vedrebbe l'ombra , ma questo è un altro discorso

Per fortuna che questo è un sito democratico, allora.

questo dilemma me lo sono portato dietro in decina di assemblee : in nome della tolleranza , è giusto dar voce anche a chi propaganda ideologicamente l'intolleranza ? per alcuni miei compagni la risposta era si , poichè noi siamo per la tolleranza allora dobbiamo dar voce a tutti , anche a dei razzistidimerda... per me invece la risposta era no , perchè la tolleranza va anche difesa attivamente , e per farlo occorrono un minimo di regole , tipo rifiutare chi propaganda ideologicamente l'intolleranza .


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Anonymous
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questo dilemma me lo sono portato dietro in decina di assemblee : in nome della tolleranza , è giusto dar voce anche a chi propaganda ideologicamente l'intolleranza ? per alcuni miei compagni la risposta era si , poichè noi siamo per la tolleranza allora dobbiamo dar voce a tutti , anche a dei razzistidimerda... per me invece la risposta era no , perchè la tolleranza va anche difesa attivamente , e per farlo occorrono un minimo di regole , tipo rifiutare chi propaganda ideologicamente l'intolleranza.

Condivido assolutamente queste affermazioni.
Io certe pubblicazioni le salto a piè pari. Ma alle volte si leggono cose che obiettivamente offendono (come nel caso di questo articolo), per la violenza con cui sono espresse e l'intolleranza che traspare.
In questi casi pongo una questione molto semplice: se questo sito usasse l'antifascismo come discriminante per la pubblicazione, qualsiasi dibattito sarebbe molto più sereno, tutti ci sentiremmo molto più a nostro agio pur nella diversità di vedute ed opinioni, perchè ci si muoverebbe nella tolleranza e nel rispetto, concetti evidentemente astratti per chi ha un certo retroterra ideologico e per tanti, troppi commentatori che frequentano questo blog.


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Solounintervento
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Se ritieni che Cdc pecchi nel tollerare gli interventi non esattamente aderenti alla tua ideologia, perchè lo frequenti? Ci sono tanti altri siti e forum!


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Solounintervento
Honorable Member
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Scusate signori, ma leggo che non vi importa alcunchè di come sia organizzata una collettività, in quanto ve ne infischiate di patria stato etc,etc.
Mi chiedo come ritenete si debbano avversare quegli organismi che vogliono la scomparsa degli stati per sostiture quelle forme di governo ed organizzazione della collettività con le loro di organizzazioni e forme di governo?Mi riferisco alle multinazionali, ovviamente e a tutte le lobby private che hanno tutto da guadagnare dalla disgregazione e scomparsa degli stati.


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Raziel79
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"questo dilemma me lo sono portato dietro in decina di assemblee : in nome della tolleranza , è giusto dar voce anche a chi propaganda ideologicamente l'intolleranza ? per alcuni miei compagni la risposta era si , poichè noi siamo per la tolleranza allora dobbiamo dar voce a tutti , anche a dei razzistidimerda... per me invece la risposta era no , perchè la tolleranza va anche difesa attivamente , e per farlo occorrono un minimo di regole , tipo rifiutare chi propaganda ideologicamente l'intolleranza ."
A causa della gente che la pensa come te, io invece, ho smesso di frequentarle le assemblee; combattere il fascismo con metodi fascisti è quantomeno contraddittorio....
viene il dubbio che non si sia capito tanto bene cos'è il fascismo (dal punto di vista ideologico non storico)


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Anonymous
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combattere il fascismo con metodi fascisti è quantomeno contraddittorio....

Vallo a dire agli arditi del popolo che organizzarono le barricate di Parma.
Se davano retta a quelli come te si dovevano bere l'olio di ricino dei 15 mila fascisti di Balbo senza reagire

viene il dubbio che non si sia capito tanto bene cos'è il fascismo (dal punto di vista ideologico non storico)

fascismo è violenza ed intolleranza al servizio della classe dominante contro la classe lavoratrice. quindi da combattere dal mio punto di vista.

Se ritieni che Cdc pecchi nel tollerare gli interventi non esattamente aderenti alla tua ideologia, perchè lo frequenti?

ho detto che certe cose le salto a piè pari. per altre cose questi forum sono validi.


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