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20 Dicembre 2014 14:47
Il cinismo e gli insulti dei commenti sul web
Libertà di commentare non significa libertà di offendere, ferire, diffamare. Non è neppure grafomania, logorrea, isterismo. I siti di informazione non possono diventare guardiani della morale pubblica
di Beppe Severgnini
shadow
La libertà, come tutte le cose importanti, bisogna meritarsela. Ci sono libertà maiuscole e libertà minuscole: tra queste, quella di pubblicare un commento su un giornale. Perché i siti di notizie stanno eliminando queste sezioni, si chiede Mashable in America? Perché, restando dentro le nostre sponde, abbiamo dovuto togliere la possibilità di commentare le lettere del blog «Italians» e altre sezioni di Corriere.it? Semplice. Perché stavano diventando l’equivalente digitale dei muri nei bagni delle scuole. Con un’aggravante: a scrivere insulti, volgarità e bugie non erano adolescenti eccitati. Erano adulti imperdonabili.
I siti d’informazione non hanno né la voglia né i titoli per diventare guardiani della morale pubblica
Libertà di commentare non è libertà di offendere, ferire, diffamare. Non è neppure grafomania, logorrea, isterismo. I siti d’informazione - in Italia, in Europa, negli Usa - non hanno né la voglia né i titoli per diventare guardiani della morale pubblica. E neppure le risorse per pagare schiere di controllori che impediscano al pattume verbale di arrivare sul web. Il Guardian riceve un milione di commenti al mese. Per gestirli impegna uno staff di dipendenti e freelance che sorveglia la sezione, 24 ore al giorno. Non tutti possono permetterselo. Forse neppure il Guardian .
La cosiddetta «moderazione» - un commento per essere pubblicato deve soddisfare alcuni requisiti minimi (legali, logici) - costa. Quand’abbiamo aperto i commenti a «Italians» - nel 2011 - ci siamo accorti che occorrevano cinque persone per gestirli. Trenta scalmanati approfittavano della nuova vetrina per inveire, diffamare, pubblicare insulti sessisti o razzisti. Sapevano di rovinare il piacere della discussione a migliaia di lettori perbene? Certo. Non gliene importava nulla. Il più molesto usava dodici identità diverse, di cui due femminili. Ce ne siamo accorti perché tutti quei (pessimi) commenti arrivano dallo stesso indirizzo IP. Ovviamente, appena chiusa la sezione, lui e quelli come lui hanno cominciato a gridare: «Censura!». Troppo sciocchi per capire che la nostra libertà si ferma dove comincia quella degli altri. Il mondo oggi fornisce troppe notizie terribili per giocarci sopra con cinismo saccente. Pensate alle stragi dell’Isis, alle esecuzioni talebane, alla nuova protervia russa. O alla vita pubblica italiana, dove dramma e farsa si mescolano quotidianamente.
C’è chi ha scelto la strada opposta, quella della demagogia, lasciando libertà di sproloquio. Il blog di Beppe Grillo, per esempio; e molti giornalisti - spesso additati dal capo - ne hanno fatto le spese. Anche questo, probabilmente, ha contribuito all’attuale Big Bang del Movimento 5 Stelle. Un luogo libertario è diventato uno sfogatoio di frustrazioni. Nei commenti era evidente da tempo.
Il dibattito partito in America
In America - scrive «Mashable» - i commenti sono stati aboliti da «.Mic», dopo il collegamento a «Drudge Report», e da «Popular Science». «Quartz» ha aperto senza prevedere un’apposita sezione. Reuters ha tolto le possibilità di commentare le notizie (non i pezzi d’opinione).
«Averli o non averli è uguale», scrive Jay Rosen, docente di giornalismo alla New York University. «Basta che redattori e giornalisti siano raggiungibili, ed esista una relazione a doppio senso con i lettori». Al Corriere , ci sentiamo di dire, accade.
Qualcuno dirà: d’accordo. Ma, togliendo la sezione commenti, crudeltà, volgarità e insulti si trasferiscono sui social (Facebook, YouTube, Twitter etc). È vero, purtroppo. Ma almeno non è più un problema dei giornali, che di problemi ne hanno abbastanza. Siamo giornalisti, più o meno bravi; non guardiani di uno zoo.
20 dicembre 2014 | 08:07
20 Dicembre 2014 15:01
articolo scritto da uno che non ha la minima idea di cosa sia l'essere umano
che pena
20 Dicembre 2014 15:22
Libertà di parola: Ok.
Parola in libertà: nein!
Mi auguro che anche qui venga capita la differenza.
20 Dicembre 2014 15:34
Libertà di parola: Ok.
Parola in libertà: nein!Mi auguro che anche qui venga capita la differenza.
Heil !!!
e chi decide dove finisce l'una e inizia l'altra ?
tu ?
porti i baffi per caso ?
20 Dicembre 2014 17:10
L'articolo è ineccepibile nella forma. E' vero, c'è in giro un sacco di gente isterica, maleducata, incolta che fa uso smodato della parola, al solo scopo di offendere o sfogare la propria volgarità senza la minima argomentazione (segno dei tempi!) e così facendo impedisce agli altri di discutere seriamente come vorrebbero.
Poi però
[quote="Severgnini"]
Il mondo oggi fornisce troppe notizie terribili per giocarci sopra con cinismo saccente. Pensate alle stragi dell’Isis, alle esecuzioni talebane, alla nuova protervia russa.
Ecco il clou dell'intervento...in un contesto di affermazioni logiche e sacrosante si inserisce la polpetta avvelenata: è questa il vero messaggio!
Isis, Talebani, Putin...tutte insieme appassionatamente le minacce "vere" e terribili che pendono su di noi.
L'aereo malese è stato abbattuto dai separatisti russi, a Odessa il 2 Maggio sempre i separatisti scalmanati si sono fatti male da soli, i gas chimici a Ghouta li ha sparati Assad, è andata certamente così, vero Severgnini?...
La saccenteria (per non dire di peggio) di cui il nostro si duole, è di coloro che non in buona fede hanno propinato sulla stampa rispettabile e "libera" queste menzogne (ormai acclarate) ed è cosa assai peggiore di quel che appare nei bassifondi del web o dei graffiti osceni sui muri dei cessi.
Aggiunge poi il nostro che "la moderazione di un blog costa...e i giornali non se la possono permettere...quindi si chiude il blog". Poverini, anche la moderazione nello sparare falsità (Gheddafi che stermina 10000 libici in 24 ore...) ha i suoi costi, probabilmente MOLTO maggiori di quell'altra, perciò eliminiamo anche questa e continuiamo allegramente a mentire...
20 Dicembre 2014 17:21
fatevi un forum per soli fighetti, così ve la suonate e cantate da soli
20 Dicembre 2014 17:43
con i commenti liberi corriere et similia verrebbero smascherati in uno o due giorni...
ecco perché i moderatori sono importanti...
Topic starter
20 Dicembre 2014 17:45
L'articolo è ineccepibile nella forma. E' vero, c'è in giro un sacco di gente isterica, maleducata, incolta che fa uso smodato della parola, al solo scopo di offendere o sfogare la propria volgarità senza la minima argomentazione (segno dei tempi!) e così facendo impedisce agli altri di discutere seriamente come vorrebbero.
sarà pur vero?comunque pare che internet il 27% degli italiani non sa che cosa sia.
Quindi possibile che tutti i maleducati incolti isterici ritrovino su internet?
Aggiunge poi il nostro che "la moderazione di un blog costa...e i giornali non se la possono permettere...quindi si chiude il blog".
di solito meglio chiudere la mente alla gente e se ci si accorge che invece non si ottengono risultati allora si chiude il blog per il costo della moderazione.Potrebbe essere che la moderazione non è a livello di quanto esprimono i commenti.
Topic starter
20 Dicembre 2014 17:55
Libertà di parola: Ok.
Parola in libertà: nein!Mi auguro che anche qui venga capita la differenza.
non disperare anche se capisco che quel tuo nein non prelude a nulla di buono ❗
spadaccino
con i commenti liberi corriere et similia verrebbero smascherati in uno o due giorni...
ecco perché i moderatori sono importanti...
sempre che i commenti che vediano non siano, come dice anche l'articolo, di qualcuno con diversi account al blog. E' questo che di solito rovina molti blog.
Probabilmente il corriere e mainstream tutto, non riescono a trovare nemmeno moderatori nei loro standard e non gli conviene controllare gli IP.
20 Dicembre 2014 17:59
Libertà di parola: Ok.
Parola in libertà: nein!Mi auguro che anche qui venga capita la differenza.
non disperare anche se capisco che quel tuo nein non prelude a nulla di buono ❗
i nazisti se messi a confronto con quelli di LC sono degli agnellini XD
20 Dicembre 2014 18:11
In realtà sembra che i commenti sui media strematti siano nella stragrande maggioranza di critica all'articolo. A volte viene il sospetto che la media dei lettori di queste testate siano mille miglia più informate, più argomentative, più affidabili della media dei giornalisti tipo severgnini.
20 Dicembre 2014 18:15
Per le persone che hanno concetti il discorso è semplicemente il veicolo dell'azione, per gli ipocriti la parola serve per nascondere la mancanza di concetti, e scadono sul personale.
helios@ hai capito benissimo!!!
Il linguaggio è antico quanto la coscienza, il linguaggio è la coscienza reale pratica, sorge soltanto dal bisogno della necessità di rapporti con gli altri uomini. Certamente sono dittatore verso chi personalmente mi attacca , anche se qui preferisco sorvolare per il 99,999 per cento!!!
20 Dicembre 2014 19:29
[quote="Gracco"]L'articolo è ineccepibile nella forma. E' vero, c'è in giro un sacco di gente isterica, maleducata, incolta che fa uso smodato della parola, al solo scopo di offendere o sfogare la propria volgarità senza la minima argomentazione (segno dei tempi!) e così facendo impedisce agli altri di discutere seriamente come vorrebbero.
Poi però
Il mondo oggi fornisce troppe notizie terribili per giocarci sopra con cinismo saccente. Pensate alle stragi dell’Isis, alle esecuzioni talebane, alla nuova protervia russa.
Ecco il clou dell'intervento...in un contesto di affermazioni logiche e sacrosante si inserisce la polpetta avvelenata: è questa il vero messaggio!
Isis, Talebani, Putin...tutte insieme appassionatamente le minacce "vere" e terribili che pendono su di noi.
L'aereo malese è stato abbattuto dai separatisti russi, a Odessa il 2 Maggio sempre i separatisti scalmanati si sono fatti male da soli, i gas chimici a Ghouta li ha sparati Assad, è andata certamente così, vero Severgnini?...
La saccenteria (per non dire di peggio) di cui il nostro si duole, è di coloro che non in buona fede hanno propinato sulla stampa rispettabile e "libera" queste menzogne (ormai acclarate) ed è cosa assai peggiore di quel che appare nei bassifondi del web o dei graffiti osceni sui muri dei cessi.
Aggiunge poi il nostro che "la moderazione di un blog costa...e i giornali non se la possono permettere...quindi si chiude il blog". Poverini, anche la moderazione nello sparare falsità (Gheddafi che stermina 10000 libici in 24 ore...) ha i suoi costi, probabilmente MOLTO maggiori di quell'altra, perciò eliminiamo anche questa e continuiamo allegramente a mentire...
Perfetto, sono totalmente d'accordo. Hai centrato il problema.
20 Dicembre 2014 21:30
fatevi un forum per soli fighetti, così ve la suonate e cantate da soli
Topic starter
21 Dicembre 2014 10:51
fatevi un forum per soli fighetti, così ve la suonate e cantate da soli
questo è il classico esempio di che cosa vuole dire restare in topic.
Dal cinismo e insulti ai commenti sul web si è arrivati alla conclusione che i fighetti (ma chi sono non è dato saperlo) sono invitati a farsi un forum per suonarsela e cantaserala da soli. Deduco che i fighetti siano dei cantautori.
Il senso di questo commento anche quotato lo sapremo mai?
Libertà di commentare non significa libertà di offendere, ferire, diffamare. Non è neppure grafomania, logorrea, isterismo.
Severgnini, diamogli atto, stavolta l'ha detta giusta.
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