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Il concetto di "collasso demografico"


GioCo
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Per quanti (spero tutti) si siano per caso chiesti leggendo questo mio POST cos'è un "collasso demografico", dato che non ne troveranno abbondante documentazione passo allo "spiegone".

E' chiaro che il collasso è dato da un picco (l'ho pure scritto) ma quale? Assoluto o relativo? La risposta è "relativo" anche se urge una aggiunta prima di chiarire "relativo rispetto a cosa?": quando scrivo "densità demografica" mi riferisco a quella urbana. Infatti non possiamo parlare di densità demografica diffusa, la percezione del territorio di un beduino o di un contadino del polesine, rimarrà segnatamente differente rispetto ai parenti che magari abitano in città, hanno un lavoro e una casa nel contesto urbano. Questo non vuol dire che il collasso demografico interesserà solo i territori urbani, ma che questi rappresentano l'epicentro del fenomeno che avrà un evoluzione "stellare". Nel senso che vi sarà un proggressivo aumento di massa urbana e di densità abitata verso il centro.

Il collasso arriverà quando il bilanciamento tra l'accesso alle risorse e la densità demografica" non sarà più garantito in misura sufficiente a evitare la rivolta urbana. Per ora siamo ancora distanti da quel momento, ma l'addensamento urbano poterà a un migliore controllo del fenomeno e saranno gli stessi cittadini a chiedere e salutare con sollievo la sicurezza. C'è una possibiltà che la rivolta non si inneschi, per l'ebetimento collettivo (il così detto "effetto sedativo" della tecnofrenia) e in questo caso assisteremo alla più devastante moria di genti silenziosa che sia mai avvenuta sul pianeta. Nel senso che non avrà copertura mediatica, tanto ci arriveremo lentamente e quando i vicini inizieranno in massa a morire di inedia, stenti o depressione sarà tutti, del tutto normale. La Grecia a dimostrato che tale scenario non è scartabile a priori.


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mincuo
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Guarda che quello c'è già stato. In generale si sono moltiplicati per 10 20 50 volte dipende dal periodo. L'accesso alle risorse nella popolazione urbana che vuol dire?
Invece dello "spiegone" facendo vaticini e profezie varie prova a mettere qualcosa su cui basarsi. Così si capisce anche questa futura moria silenziosa...

E cosa c'entra la Grecia? Chi è morto di inedia in Grecia?
In Congo, Zimbabwe...magari sì...


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GioCo,
mi scusi! Ma lei ha famiglia? Eventualmente come comunicate tra voi?
Le corre l'obbligo di fornirci delle chiavi di lettura dei suoi post, altrimenti se la canta e se la balla.
Già altre volte le ho affacciato la domanda, finora inevasa. 😕


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GioCo
Noble Member
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Guarda che quello c'è già stato. In generale si sono moltiplicati per 10 20 50 volte dipende dal periodo. L'accesso alle risorse nella popolazione urbana che vuol dire?
Invece dello "spiegone" facendo vaticini e profezie varie prova a mettere qualcosa su cui basarsi. Così si capisce anche questa futura moria silenziosa...

E cosa c'entra la Grecia? Chi è morto di inedia in Grecia?
In Congo, Zimbabwe...magari sì...

Mmh, dunque. L'accesso alle risorse di base: cibo, acqua, casa, trasporti. Si, si sono moltiplicati in questo ultimo quardo ti secolo, ma entro una proporzione di densità che non è mai stata sperimentata e grazie a ingegneria sociale specifica. Molto del comune e del normale non ha niente di comune o di normale questo impedisce di "vedere" oltre il comune e il normale. Le parole non aiutano perchè riconducono la mente coercitivamente a pensare al comune e al normale quindi la rezione è sempre come la tua, e ne siamo tutti identicamente coinvolti. Chi cerca di indicare fatica a indicare, chi si sforza di vedere tente a tagliare via la questione come stupidaggine.

La Grecia è un buon laboratorio di ingegneria sociale, serve a vedere come gestire la tensione interna (nei tempi utili) in modo che permanga frustrata e senza la forza sufficiente a un intervento repressivo più deciso. Così si salva la faccia: a fare le spese sono le decisioni politiche e un riflusso di immagine che è più facile poi gestire con i media attuali. Un ricambio al vertice e si puliscono i panni in casa. La massa ha memoria breve e gli eventi per quanto ecclatanti nel giro di pochi mesi diventano ininfluenti per il governo dell'opinione. Quindi in generale non è preoccupante che i fatti della grecia pongano le basi della rivolta contro l'UE o contro il sistema bancario, ma che lo si faccia spostando la battaglia sul terreno dell'immagine e della parola dove poi gli spin hanno tutti i mezzi per riformattare l'opinione pubblica nei tempi e noi modi migliori deviando il flusso della rabbia o depotenziandola.
Non che sul terreno del conflitto più cruento possa andare meglio, solo diventa più difficile nascondere sul momento la questione. Il caso dell'Iran prima e della Siria dopo gestito da Putin è emblematico. Per ciò è necessario adesso non scatenare conflitti che renderebbero chiare certe direzioni politiche.
Più chiaro? Non sono vaticini, ne predizioni, solo evidenze e deduzioni rispetto a un quadro molto, molto complesso che però si tente a banalizzare troppo facilmente.


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Famed Member
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Mmh, dunque. L'accesso alle risorse di base: cibo, acqua, casa, trasporti. Si, si sono moltiplicati in questo ultimo quardo ti secolo, ma entro una proporzione di densità che non è mai stata sperimentata e grazie a ingegneria sociale specifica. Molto del comune e del normale non ha niente di comune o di normale questo impedisce di "vedere" oltre il comune e il normale. Le parole non aiutano perchè riconducono la mente coercitivamente a pensare al comune e al normale quindi la rezione è sempre come la tua, e ne siamo tutti identicamente coinvolti. Chi cerca di indicare fatica a indicare, chi si sforza di vedere tente a tagliare via la questione come stupidaggine.

La Grecia è un buon laboratorio di ingegneria sociale, serve a vedere come gestire la tensione interna (nei tempi utili) in modo che permanga frustrata e senza la forza sufficiente a un intervento repressivo più deciso. Così si salva la faccia: a fare le spese sono le decisioni politiche e un riflusso di immagine che è più facile poi gestire con i media attuali. Un ricambio al vertice e si puliscono i panni in casa. La massa ha memoria breve e gli eventi per quanto ecclatanti nel giro di pochi mesi diventano ininfluenti per il governo dell'opinione. Quindi in generale non è preoccupante che i fatti della grecia pongano le basi della rivolta contro l'UE o contro il sistema bancario, ma che lo si faccia spostando la battaglia sul terreno dell'immagine e della parola dove poi gli spin hanno tutti i mezzi per riformattare l'opinione pubblica nei tempi e noi modi migliori deviando il flusso della rabbia o depotenziandola.
Non che sul terreno del conflitto più cruento possa andare meglio, solo diventa più difficile nascondere sul momento la questione. Il caso dell'Iran prima e della Siria dopo gestito da Putin è emblematico. Per ciò è necessario adesso non scatenare conflitti che renderebbero chiare certe direzioni politiche.
Più chiaro? Non sono vaticini, ne predizioni, solo evidenze e deduzioni rispetto a un quadro molto, molto complesso che però si tente a banalizzare troppo facilmente.

Nella scuola primaria c'era il capoclasse che distingueva i buoni dai cattivi, settore a cui mi ha destinata. Solo l'infantilismo può suggerirle tale comportamento, se non è in grado di rispondermi basta semplicemente ammetterlo.


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mincuo
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 6059
 

@GioCo Lascia stare "il quadro molto ma molto complesso" che nessuno ha mai detto che fosse "molto ma molto semplice" e prova ad articolare qualcosa di meglio magari, se possibile senza tanto fumo e niente arrosto.


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