Il mercato chiede p...
 
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Il mercato chiede prezzi sempre più bassi


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
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Il mercato chiede prezzi sempre più bassi.
La gente acquista ciò che costa meno.
Cercano tutti di spendere il meno possibile.
Vediamo il rovescio della medaglia!?
La mia azienda vende servizi (sempre e solo con fattura!).
Ho fatto due conti: per "stare" sul mercato devo ridurre i prezzi di vendita di almeno il 30 per cento.
Considerato che il margine di guadagno è veramente esiguo (siamo addirittura sotto al 2 pct rispetto al fatturato), quindi non riducibile, per ridurre i prezzi di vendita del 30 per cento dovrei ridurre proporzionalmente anche i costi.
E quali sono i costi?
All'80 per cento sono gli stipendi che pago ai miei dipendenti.
A questo punto la scelta s'impone:
1) NON riduco i prezzi di vendita, quindi mi ritrovo fuori mercato, destinato a chiudere baracca e burattini
2) RIDUCO sì i prezzi di vendita, ma riduco anche i costi di acquisto (cioè gli stipendi)
In questo secondo caso dovrei chiedere ai miei dipendenti di accettare una decurtazione dello stipendio del 30 per cento!
Non è possibile, vero?
Allora dovrei licenziare il 30 per cento dei dipendenti!
Ma anche questo non è possibile!
Quindi?
Quindi accetto di lavorare in perdita!
Incredibile, vero?
Eppure per rispondere alle leggi di mercato, non vedo alternative!
Tagliare altri costi?
Anche ammesso che riuscissi a portare a "zero" tutti gli altri costi (che comunque sono solo il 20 per cento dei costi aziendali, visto che, come ho detto, l'80 per cento se ne va in stipendi) questo non basterebbe a compensare la legge di mercato che mi chiede di ridurre i miei prezzi del 30 per cento.
Di fronte a questa situazione matematicamente irrisolvibile, ecco che lo Stato mi da una mano!
Mi aumenta le tasse (o meglio mi "taglia" le detrazioni che prima erano possibili!)
Quindi anzichè riuscire a stare sul mercato lavorando con poca perdita (e sperando in una ripresa futura), potrò stare sul mercato solo con una grossa perdita e senza nessuna speranza di ripresa!
La domanda è: ma chi me lo fa fare?
Mi sa che l'unica soluzione possibile è la "1".
D'altronde la legge di mercato è implacabile: sono i piccoli a dover sparire, ed io (con i miei quindici dipendenti) sono piccolissimo!
Però mi piacerebbe esserci ancora quando tutti i "piccoli" avranno chiuso e saremo in mano a poche grosse multinazionali: secondo voi staremo tutti meglio oppure tutti peggio?
Ai posteri l'ardua sentenza.

Paolo Federici
http://paolofederici.splinder.com
4.10.06

P.S.

Ho scritto a Prodi, gli ho mandato il mio commento aggiungendo che se io ne avessi (e magari pochi posso anche averli, anche se tutti investiti in azienda!) e mi togliessero qualcosa di quello che ho per darlo a chi sta peggio di me, potrei anche accettarlo.
Ma pensare che tolgono a me (che quasi non ne ho!) per darli a chi ne ha tanti più di me (mobilità alla Fiat, cuneo fiscale a Confindustria) mi fa pensare che quelli che governano con la sinistra non hanno niente a che spartire.
E soprattutto delle piccole aziende che sono il 95 per cento delle aziende italiane e quindi il vero motore trainante dell'economia ... non gliene frega niente.


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Fabriizio
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33
 

sono esattamente nella tua condizione.

e sottoscrivo parola per parola.


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orsodimare
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Post: 8
 

la grande fregatura del liberismo, tutti nel libero mercato liberamente...ma il grande si mangia il piccolo, usano dazi a chi è troppo competitivo, a usare i soldi della collettività...strano capitalismo questo...strano libero mercato... forse non è il caso ma...in bocca al lupo
emanuele 8)


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marko
Estimable Member
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Post: 224
 

Scusa, ma i tuoi concorrenti come fanno ad offrire gli stessi servizi al 30% in meno?


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proxer
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 183
 

vedrai che ora che prodi ti ha tagliao il cuneo fiscale riuscirai a starci dentro.
Cmq licenziare dei dipendenti per quel motivo è considerata giusta causa , quindi puoi licenziarli.
Non venirci qui a raccontare menate, se non ci stai dentro è perchè o gestisci male l'azienda oppure perchè qualcuno li dentro guadagna troppo.
Se la tua azienda chiude probabilmente le tue concorrenti prenderanno la tua fetta di mercato, questo è il mercato caro mio, vorrà dire che andrai a fare l'operaio per una di queste, non vedo dove sia il problema.


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canopus
Active Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 9
 

Solo adesso vi accorgete del marcio che è insito nel capitalismo? Da sempre il Grosso mangia il Piccolo, fino a diventare monopolista. La libera concorrenza porta sempre al fallimento i piccoli. I supermercati fanno fallire il piccolo negozietto dietro l'angolo.
Questo è dovuto, a mio parere, alla fallacia del sistema economico che l'umanità si è data nel corso dei secoli. Al di là di come i soldi sono poi distribuiti, capitalismo, socialismo, comunismo e altri ismi, non importa. Chissà se esseri intelligenti abitanti su altre stelle avranno creato lo stesso stupido sistema economico?


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Truman
Membro Moderator
Registrato: 2 anni fa
Post: 4113
 

Chiaramente, se le azienze spesso sopravvivono, nonostante i fatti esposti, ci sono possibili soluzioni alternative. Solo che sono tutte illegali.
Esempi:
1) lavoro nero - alcuni dipendenti non sono registrati, non esistono, il loro netto coincide con quanto paga il padrone. Niente contributi e tasse
2) lavoro grigio - alcuni dipendenti sono dichiarati part-time ed invece lavorano 50 ore a settimana. Il lavoro extra è come sopra.
3) la variante più morbida. Si lavora anche il sabato. In tale giorno tutto è nero.
Queste tecniche sono abbastanza comuni nell'edilizia, in particolare a Sud (Saviano docet).

C'è poi l'evasione fiscale, il falso in bilancio che è stato depenalizzato e molti altri trucchi. Così qualche azienda riesce a sopravvivere. Ma che pena!

E pensare che mandiamo i nostri militari in giro nel mondo per insegnare la nostra democrazia!


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orsodimare
Active Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8
 

vedrai che ora che prodi ti ha tagliao il cuneo fiscale riuscirai a starci dentro.
Cmq licenziare dei dipendenti per quel motivo è considerata giusta causa , quindi puoi licenziarli.
Non venirci qui a raccontare menate, se non ci stai dentro è perchè o gestisci male l'azienda oppure perchè qualcuno li dentro guadagna troppo.
Se la tua azienda chiude probabilmente le tue concorrenti prenderanno la tua fetta di mercato, questo è il mercato caro mio, vorrà dire che andrai a fare l'operaio per una di queste, non vedo dove sia il problema.

secondo me non riesce perchè cerca di essere onesto...è ovvio che se si mette a licenziare, non pagare tasse, falsi in bilancio e personale in nero come fanno molti della categoria, forse avrebbe delle possibilità in più...ma noi avremo un piccolo berluskazzo in più.... 8)


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mantreshII
Active Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 11
 

-è chiaro che la concorrenza sopravvive, sono magari grosse aziende multinazionali, che possono permettersi di andare in perdita, l'importante è far chiudere i piccoli poi fra 5 o 10 anni sarà l'unica a dominare il mercato ed è li che poi si rifaranno dei soldi persi...

la tristezza ci vuole tutti dipendenti di mcdonalds a progetto o part time:
-dovrai fare il mutuo per comprarti qualsiasi cosa
-instabilità sociale

prima o poi scoppiera questa bolla, spero solo il prima possibile, prima che dall'italia se ne vadano imprese e imprenditori...anzi, forse è meglio se i secondi se ne vadano, insieme ai politici, che non ci hanno neanche in nota!


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quasimodo
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Registrato: 2 anni fa
Post: 4
 

prima o poi scoppiera questa bolla, spero solo il prima possibile, prima che dall'italia se ne vadano imprese e imprenditori...anzi, forse è meglio se i secondi se ne vadano, insieme ai politici, che non ci hanno neanche in nota!

si eh dai imprenditori via dall'Italia potere al popolo
si riprendiamoci il nostro lavoro...
ma per piacere dai eh siamo realisti senza imprenditori dove speri di andare ?


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indo
 indo
Active Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 16
 

Vediamo di chiarire: chi "controlla" il mercato?
TU quando compri una maglietta e dovendo scegliere tra quella italiana che costa 50 euro e quella cinese che ne costa solo 2, propendi per quest'ultima.
Scegliendo di "risparmiare", TU condizioni il mercato.
Per cui gli imprenditori, per poterti vendere la maglietta a 2 euro, sono "costretti" a trasferire le fabbriche in Cina, licenziando i lavoratori italiani ed assumendo i lavoratori cinesi.
Se TU anziché fare una scelta basata sul prezzo (scelta del prezzo più basso) facessi una scelta basata sul prodotto (scelta del prodotto "più" italiano), condizioneresti il mercato per cui gli imprenditori sarebbero "costretti" a chiudere le fabbriche in Cina e sviluppare quelle aperte in Italia, creando nuovi posti di lavoro ed assumendo, anzichè licenziare.
Quale è il problema?
Che per una scelta condizionata dal vantaggio a breve termine (scelta del prezzo più basso) si causa uno svantaggio a lungo termine (licenziamenti e calo della produzione italiana).
Quindi la TUA scelta (quella di risparmiare, optando per il prodotto che costa meno) non crea danno all'imprenditoria (l'imprenditore, come ho detto, non fa che spostare la fabbrica dove più gli conviene) ma crea un danno alla classe operaia italiana.
Se tutti, ma dico tutti gli italiani comprassero solo prodotti made in Italy ... ecco che la concorrenza cinese sarebbe già finita! E nessuna azienda italiana avrebbe interesse a trasferire le sue fabbriche in Cina, perché poi non venderebbe più i suoi prodotti in Italia. L’economia sarebbe florida, la disoccupazione un ricordo, e non saremmo qui a discutere!
Paolo
http://paolofederici.splinder.com/post/9451848


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