I vari Forum esistenti nel web sono una ottima opportunità per fare circolare notizie, informazioni, che magari resterebbero nascoste, e sono anche una opportunità per scambiare 'opinioni' tra le persone, appunto come avviene in questa rubrica specifica messa a disposizione da CDC, che ringrazio.
Quando si desidera comunicare con gli altri tramite questi strumenti chiamati 'Forum' , a mio avviso, sarebbe opportuno e corretto farlo con responsabilità e etica, in quanto il pubblico che legge le nostre parole è molto ampio e variegato.
Su questo tema del 'parlare', ho letto oggi questa curiosa e antica saggezza di Diogene, che mi ha fatto riflettere e che ho deciso di condividere con voi.
"Sentir cantare il rauco o veder danzare lo zoppo è penoso, ma udir filosofare il cervello limitato è insopportabile.
Per nascondere la mancanza di veri pensieri, molti mettono assieme un imponente apparato di parole lunghe e composte, di intricati fioretti retorici, di periodi sterminati, di espressioni nuove e inaudite, il che costituisce nel suo complesso un gergo per quanto possibile arduo e dall'apparenza assai erudita.
Con tutto ciò però essi non dicono nulla: da loro non si riceve alcun pensiero, non ci si sente accresciuta la propria visione del mondo, e si deve sospirare:
" Odo il ruotare del mulino, ma non vedo la farina ".
O per meglio dire, si vede anche troppo chiaramente quali povere, comuni, piatte e rozze idee siano nascoste dietro tale gonfia ampollosità."
Diogene
Perfetto! condivido al 100% !
A qualcuno/a qui fischieranno le orecchie...
E perche non fare in nomi addirittura dei "prescelti" stigmatizzati? Cosi ci si distingue meglio, si esplicita subito la natura "autonominata" di eletti e saggi "superiori"gli altri cialtroni.
Ma si sa, specificare e' troppo diretto, troppo da leoni, piu facile il "generico" come sempre.
A proposito, nel cantato e' universalmente riconosciuto il rauco (rauco, non stonato) se ben eseguito, come sintomo di bellezza, profondita e passione.( insieme alle altre forme di cantato)
Ditelo a Diogene.