Notifiche
Cancella tutti

Il partito "nichilocratico"


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

Ci mancava anche questo e sta per arrivare. Dico davvero. La storia cammina (e come!) ma sono gli uomini che fanno la storia. Certo, è vero anche il contrario ma sempre come effetto di ciò che fa l’uomo. L’uomo è anche il prodotto dell’ambiente, ma se da bambino è stato catechizzato è lui che fa l’ambiente. Tutto è relativo a qualcosa. Non togliamo all’uomo ciò che gli compete, comunque.
Si sta facendo un gran parlare di un non meglio definito “partito democratico”. I promotori mi fanno pensare ad uno sciame di api disturbate e disorientate in cerca di un assesto. Preoccupati, e non a torto, della proliferazione di complessi partitici della cosiddetta sinistra, propongono un partito unico ed unitario, capace di raccogliere il meglio nell’interesse di valori in cui dicono di credere e - s’intende anche, manco a dirlo - per il bene di quel “flatus vocis” detto eufemisticamente popolo. Chi è mai costui?
I promotori sono già di per sé un campionario di “particolari varianti”, ciascuno dei quali (con qualche rara eccezione) - mi si conceda la presunzione - non sa effettivamente cosa rappresenti nella realtà complessiva all’infuori della propria volontà. Annotiamo: liberali, liberisti, riformisti, socialdemocratici, verdi, radicali, cattolici, perfino socialisti.

Dimenticavo: “democratici di sinistra”, neodemocristiani non esclusa la timida apparizione dei cosiddetti rappresentanti dalla sinistra radicale (comunisti italiani e rifondazionisti), che hanno ben poco da vedere con i vari Prodi e Prodi-compatibili. In realtà, ognuno sa solo di rappresentare una sigla e coloro che vi credono.
Questo caos ha una spiegazione razionale nel fatto che ciascuno di loro non si preoccupa di leggere, interpretare e realizzare la scienza sociale che, pur nella sua varietà apparente, è, sostanzialmente una, ma di creare un’ideologia per proprio uso e consumo ai fini del proprio potere. è sconsolante, ma tant’è.
è proprio dalla scienza sociale che discendono le due caratteristiche direttive di uno Stato moderno: vero potere pubblico al servizio della collettività: il socialismo e il laicismo, che sono complementari e inscindibili. Il socialismo è l’organizzazione sociale del lavoro e la distribuzione dei suoi prodotti (beni e servizi) secondo equità e bisogno. Il laicismo è l’insieme dei diritti civili che trova nel socialismo la soddisfazione del primo: quello dell’assistenza totale a carico dello Stato. Il far dipendere il lavoro dai successi degli uomini d'affari è una vergogna e l'insufficienza monetaria dello Stato è una barzelletta macabra! Spazzatura del capitalismo!
Quella è la sola possibile Sinistra scientifica: non ce ne sono altre. Il suo recupero (ma non se ne parla!) significherebbe ricominciare a socializzare ciò che fino ad oggi viene privatizzato, cioè affidato ad affaristi e banchieri. Non mi pare che i vari Fassino, D’Alema e Rutelli (tutti nomi che sono altrettante garanzie per il partito in gestazione) parlino d questo: semmai di referendum e di questioni riguardanti le modalità di alternarsi nell'uso-abuso del potere pubblico. Il fervore dialettico di un Fassino è perfino commovente come un melodramma!
Non mi pare che la stessa “sinistra radicale” osi fare proposte del genere. I liberali non sanno che il vero liberalesimo (difesa dei diritti civili) sia il padre del socialismo. I liberisti non sanno (o fanno finta di non sapere) che il liberismo è la fine del liberalesimo attraverso la menomazione dei diritti civili (tra cui quello di “mangiare per non morire” - senza dovere rubare o chiedere l'elemosina).
I cattolici si richiamano alla Costituzione ma ubbidiscono al loro effettivo capo partito, il papa. I riformisti mi fanno ridere: che cosa c'è da riformare? Lo stesso i centristi: il centro è una destra che non ha il coraggio di dire di essere una destra. Gli economisti non sanno che la vera economia è il socialismo e che il capitalismo è predonomia.

Mi pare che chi più chi meno i promotori del cosiddetto nascituro Partito Democratico, diano per scontato il liberismo globale, la autocontradittoria “democrazia dell’alternanza” e il servilismo coloniale verso gli Usa, non comprendendo cosa significhi indipendenza nazionale e riscatto dal baliatico clericale. Il presidente della Repubblica - diciamo la sua ultima! dice che la mafia può essere sconfitta solo dal popolo mostrando di ignorare che le mafie sono forme strutturali del capitalismo.
è già ridicolo per sé stesso il logo “partito democratico”, come per distinguerlo da tutti gli altri che non sarebbero democratici, mentre non lo sono davvero, la democrazia non essendo il giochetto elettorale finalizzato a legittimare l'uso-abuso del potere pubblico.
Non può esserci democrazia fuori del socialismo (dinamica del lavoro), dall'indipendenza clericale e da quella imperialistica.
Ho letto la requisitoria di Fabio Mussi: tutta da condividere come il fatto che “la laicità è lo spazio della libertà di tutti”. Ma non una parola sul vero socialismo. Il problema economia è come inesistente, dando per scontato il peggio di questa civiltà in decadenza: il predominio definitivo del potere affaristico-finanziario-bancario, deus ex machina invisibile delle sorti del mondo (e dei nostri figli).
Stando così le cose, il partito in gestazione non può essere che un ennesimo aborto, un partito del niente, un vero e proprio “partito nichililocratico”, dove ad avere l'ultima parola è il nulla di fatto (il “nihil”, appunto) del singolo operatore, a favore del proprio potere in un caos bene ordinato, che è lo Stato asociale neoliberista.

Carmelo R. Viola
Fonte: www.rinascita.info
Link: http://www.rinascita.info/cogit_content/rq_attualita/Il_partito_nichilocratico.shtml


Citazione
remox
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 393
 

Qualcuno dovrebbe dare un pizzicotto a Viola e farlo svegliare: si renderà conto forse che il socialismo è fallito ovunque sia stato applicato. Ah no certo, quello non era socialismo!! Va bene, vuol dire allora che si tratta di un qualche cosa di inapplicabile ed il motivo è semplice. Se lo si applica in modo scientifico, si distrugge l'uomo.
Personalmente ho coniato il termine di capitalesimo come dottrina economica da perseguire. Nè capitalismo liberista, ne socialismo laicista.


RispondiCitazione
Condividi: