Imperialismo, Guerr...
 
Notifiche
Cancella tutti

Imperialismo, Guerra e Rivoluzione comunista mondiale


Anticapitalista
Estimable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 139
Topic starter  

Premessa
1) Economia e politica dell’imperialismo
2) Esercizio della violenza e Stato
3) Spartizioni e ripartizioni del mondo
4) La lotta per la supremazia mondiale
5) Guerra imperialista o rivoluzione comunista

PREMESSA
Il lavoro recentemente svolto di ricostruzione storica dei rapporti diplomatici tra le grandi potenze da Yalta in poi conteneva la tesi classica del marxismo che i rapporti di forza tra gli Stati sono fattori materiali che alla scala mondiale hanno nei rapporti di forza tra le classi un peso fondamentale che non deve essere sottovalutato pena l’incomprensione dell’attuale fase storica e dei suoi possibili sviluppi.

L’attuale polemica proprio su Yalta, assurta ormai a livello di grande politica internazionale, dimostra quanto sia stata esatta la nostra interpretazione degli anni successivi alla fine della Seconda Guerra mondiale, in applicazione proprio della suddetta tesi.

Abbiamo detto che guerra fredda e distensione sono state due facce del medesimo equilibrio scaturito dalla divisione del mondo operata a Yalta e che la fine della distensione ed il riapparire di polemiche sulla spartizione allora decisa dalle potenze vincitrici non fa altro che dimostrare l’inizio del crollo di quell’equilibrio e di conseguenza l’inizio della fase preparatoria della terza guerra mondiale. Che tale fase sia veramente iniziata, del resto, è confermato anche – ed è un fattore essenziale – dall’acutezza della crisi economica di tutto il mondo capitalista almeno dal 1975. La preparazione effettiva della risposta bellica alla crisi generale capitalistica non è indipendente dall’andamento della economia; trova anzi in quest’ultima la sua origine in ultima analisi definitiva, anche se il rapporto tra crisi economica e crisi bellica non può essere interpretato come di meccanica dipendenza.

Scopo principale che ci ripromettiamo con questo lavoro è quello di dimostrare, alla luce della nostra dottrina, l’importanza dei rapporti tra gli Stati, dando per scontata l’analisi classica dell’imperialismo di Lenin, di cui ripetiamo solo i punti essenziali. La tesi di fondo per l’esatta comprensione delle caratteristiche fondamentali dell’imperialismo consiste nell’affermazione che «l’imperialismo sorse dall’evoluzione e in diretta continuazione delle qualità fondamentali del capitalismo in generale», tesi che oggi rinnegano tutti da destra e da sinistra.

Particolarmente fetente l’opposta interpretazione kautskiana, massimo vertice raggiunto dall’opportunismo, in cui si confondono, consapevolmente o inconsapevolmente, i minimi kautskiani moderni. Kautsky sosteneva che si dovesse intendere l’imperialismo semplicemente come il prodotto del capitalismo industriale altamente sviluppato, caratterizzato dalla tendenza di ciascuna nazione capitalista industriale ad assoggettarsi un sempre più vaso territorio agrario. L’imperialismo, di conseguenza, non sarebbe altro che una politica e, magari, la "politica preferita" del capitale finanziario; dunque sarebbe possibile, sulla base dei moderni rapporti di classe, una politica di pace, compito di cui dovrebbe farsi carico proprio il movimento operaio obbligando gli Stati imperialisti a mantenere questo “bene supremo”: avremmo così l’ultraimperialismo.

Articolo completo
http://www.international-communist-party.org/Comunism/Comuni11.htm#Imperialismo


Citazione
Condividi: