Karl Marx redattore...
 
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Karl Marx redattore capo.


Anonymous
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Nessun giornale tedesco, né prima né dopo, ha mai posseduto tanta forza e tanta influenza, ha mai saputo elettrizzare le masse proletarie quanto la "Neue Rheinische Zeitung". E lo dovette prima di tutto a Marx. Engels, 13 marzo 1884.

Il 18 maggio del 1849 uscì stampato completamente in rosso, l'ultimo numero della Neue Rheinische Zeitung, il quotidiano fondato da Marx ed Engels.
Il miglior riconoscimento al giornale rivoluzionario fu espresso sulle colonne di un diretto avversario: "Nessun numero della Neue Rheinische Zeitung ha suscitato tanta impressione quanto questo ultimo numero stampato in rosso dalla A alla Z. L'affluenza all'ufficio del giornale e le richieste che si ebbero di questo numero furono veramente straordinarie. La vendita ha forse raggiunto le ventimila copie... Il numero del 18 maggio è oggetto di una vera idolatria. Si sente dire un po' dappertutto che alcuni esemplari sono stati messi in cornici preziose".

All'inizio del 1848 erano usciti mille esemplari della prima edizione del Manifesto del Partito Comunista; nella pagina di introduzione si annunciava:
"E' ormai tempo che i comunisti espongano a tutto il mondo il loro modo di vedere, i loro intenti, le loro tendenze".

Per Lenin la Neue Rheinische Zeitung è il miglior insuperato organo del proletariato rivoluzionario.

Engels tratteggia l'opera svolta da Marx: Furono prima di tutto la sua lucidità, la sua visione e il suo atteggiamento sicuro degli anni della rivoluzione tedesca [...]. Non aveva il tono solenne, accigliato o entusiastico [...] contro avversari brutali, sprezzanti, volgari nella teoria vili, reticenti, falsi [...] per Marx l'arma era il disprezzo, lo scherno e la derisione.

S.S.Prawer, nel suo libro Karl Marx and world Literature (tradotto in Italia col titolo La biblioteca di Marx. Garzanti) scrive che la previsione del Manifesto sul superamento della letteratura nazionale in una "letteratura mondiale" è già in essere nella N.R.Z.. Goethe, Shakespeare, Heine, Omero, Virgilio, Moliere, Schiller, Cooper, Milton si trasformano per far rivivere nelle pagine della N.R.Z. le classi, i loro interessi, le loro idee, la loro ipocrisia e tutto quanto il processo rivoluzionario ha portato alla luce.

La teoria del "Manifesto" (l'intera società si va, sempre di più come scindendo in due campi nemici, in due classi direttamente opposte: la borghesia e il proletariato) divenne un quadro vivente nel "potente"articolo di Marx sull'insurezzione operaia del giugno parigino: Ordine! Tuona la mitraglia dilaniando il corpo del proletariato. Nessuna delle innumerevoli rivoluzioni della borghesia francese dal 1789 fu un attentato contro l'ordine, poiché si lasciavano sussistere il dominio di classe, la schiavitù degli operai, l'ordine borghese, per quanto cambiasse la forma politica di questo dominio e di questa schiavitù. Giugno ha intaccato questo Ordine. Maledetto sia giugno!"

Molti pensano a torto che Marx era un intellettuale filosofo, Marx era prima di tutto un rivoluzionario così pure l'amico Engels.


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 3 anni fa
Post: 10314
 

cito

"insurezzione"

combà c'è una z di troppo

cito

"Molti pensano a torto che Marx era un intellettuale filosofo, Marx era prima di tutto un rivoluzionario così pure l'amico Engels."

levi era un ricco borghese che faceva parte di circoli elitari di stampo esoterico-massonico

un vile ipocrita che ha sparso il seme del depistaggio in ogni angolo del pianeta

non a caso la sua dottrina è più presente nelle Nazioni martoriate da guerre, povertà ecc

p.s. se uno si chiama Marco perché chiamarlo Ernesto?

MOSES MORDEKKAI E' IL SUO NOME
LEVI E' IL SUO COGNOME

p.s. com'è andata la vendita del mensile lotta comunista che proponete nelle vie della borghesia delle grandi città?
qualche borghesello parteciperà al prossimo corso sul levismo?

🙄

XD


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