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Krugman, l'inflazione e la MMT

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eugenioermes
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A proposito della MMT e del pericolo di inflazione, insito nell'idea di stampare moneta direttamente da parte dello Stato, per dare vita ad una serie di lavori pubblici in modo da arrivare alla piena occupazione.
Ecco cosa ne pensa Paul Krugman nel suo blog.

MMT, Again

In a way, I really should not spend time debating the Modern Monetary Theory guys. They’re on my side in current policy debates, and it’s unlikely that they’ll ever have the kind of real — and really bad — influence that the Austrians have lately acquired. But I really don’t feel like getting right back to textbook revision, so here’s another shot.

First of all, yes, I have read various MMT manifestos — this one is fairly clear as they go. I do dislike the style — the claims that fundamental principles of logic lead to a worldview that only fools would fail to understand has a sort of eerie resemblance to John Galt’s speech in Atlas Shrugged — but that shouldn’t matter.

But I do get the premise that modern governments able to issue fiat money can’t go bankrupt, never mind whether investors are willing to buy their bonds. And it sounds right if you look at it from a certain angle. But it isn’t.

Let’s have a more or less concrete example. Suppose that at some future date — a date at which private demand for funds has revived, so that there are lending opportunities — the US government has committed itself to spending equal to 27 percent of GDP, while the tax laws only lead to 17 percent of GDP in revenues. And consider what happens in that case under two scenarios. In the first, investors believe that the government will eventually raise revenue and/or cut spending, and are willing to lend enough to cover the deficit. In the second, for whatever reason, investors refuse to buy US bonds.

The second case poses no problem, say the MMTers, or at least no worse problem than the first: the US government can simply issue money, crediting it to banks, to pay its bills.

But what happens next?

We’re assuming that there are lending opportunities out there, so the banks won’t leave their newly acquired reserves sitting idle; they’ll convert them into currency, which they lend to individuals. So the government indeed ends up financing itself by printing money, getting the private sector to accept pieces of green paper in return for goods and services. And I think the MMTers agree that this would lead to inflation; I’m not clear on whether they realize that a deficit financed by money issue is more inflationary than a deficit financed by bond issue.

For it is. And in my hypothetical example, it would be quite likely that the money-financed deficit would lead to hyperinflation.

The point is that there are limits to the amount of real resources that you can extract through seigniorage. When people expect inflation, they become reluctant to hold cash, which drive prices up and means that the government has to print more money to extract a given amount of real resources, which means higher inflation, etc.. Do the math, and it becomes clear that any attempt to extract too much from seigniorage — more than a few percent of GDP, probably — leads to an infinite upward spiral in inflation. In effect, the currency is destroyed. This would not happen, even with the same deficit, if the government can still sell bonds.

The point is that under normal, non-liquidity-trap conditions, the direct effects of the deficit on aggregate demand are by no means the whole story; it matters whether the government can issue bonds or has to rely on the printing press. And while it may literally be true that a government with its own currency can’t go bankrupt, it can destroy that currency if it loses fiscal credibility.

Now, I am not predicting hyperinflation for the US — I am not Peter Schiff! Most of our current deficit is cyclical, and even in the long run a modest return of political rationality would make the budget issue eminently solvable. But the MMT people are just wrong in believing that the only question you need to ask about the budget deficit is whether it supplies the right amount of aggregate demand; financeability matters too, even with fiat money.

OK, I have no illusions that this will convince anyone in this area. (Can you imagine John Galt admitting that he was wrong?) But I thought I should put it down.

http://krugman.blogs.nytimes.com/2011/08/15/mmt-again/

Il neretto è mio.
Dunque per Krugman la MMT non porterebbe solo inflazione, ma addirittura iperinflazione.


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LeoneVerde
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approposito di krugman e della MMT, ringrazio cobraf per aver trovato questa perla:

http://www.nakedcapitalism.com/2012/12/former-president-of-the-central-bank-of-belgium-on-why-the-money-system-is-a-taboo-topic.html

l'articolo su cobraf
http://www.cobraf.com/forum/coolpost.php?reply_id=123501894#123501894


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Anonymous
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La vera truffa è l'emissione di denaro a debito e qui Krugman lo dice fra le righe


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Petrus
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A proposito della MMT e del pericolo di inflazione, insito nell'idea di stampare moneta direttamente da parte dello Stato, per dare vita ad una serie di lavori pubblici in modo da arrivare alla piena occupazione.
Ecco cosa ne pensa Paul Krugman nel suo blog...

Krugman immagina di impiantare la MMT in un sistema bancario uguale all'odierno ("...so the banks won’t leave their newly acquired reserves sitting idle...").
Non so se in buona o cattiva fede, ma è come se Krugman sconsigliasse l'uso del diesel perché quando lo metti in una macchina a benzina si rompe il motore. E grazie al ciufolo!
La MMT, e questo l'ho capito pure io che non capisco un ciufolo, è imprescindibile da una nazionalizzazione e quindi da un controllo diretto dello stato sulle banche centrali.
Banche che quindi non decidono di fare come razzo gli pare coi depositi di moneta fatti dallo stato. Ergo l'esempio di Krugman (e quindi la sua critica) è sbagliata ed inappropriata.


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eugenioermes
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Provo a tradurre in italiano per chi non conosce l'inglese:

Di nuovo l'MMT

In un certo senso, non dovrei passare il tempo a discutere con i ragazzi della Teoria Moderna della Moneta. Loro si trovano dalla mia parte nei dibattiti attuali sulla politica economica, ed è improbabile che avranno lo stesso tipo di cattiva (e veramente cattiva) influenza che gli Austriaci hanno alla fine acquisito. Ma adesso non mi va di tornare subito alla revisione di qualche libro, quindi ecco un altro pezzo.

Prima di tutto, ho letto diversi manifesti MMT - questo (v. link) è molto chiaro su come vanno. Non mi piace lo stile - la pretesa che i principi fondamentali della logica portino ad una visione del mondo che solo i pazzi non capirebbero, ha una sorta di sinistra rassomiglianza con il discorso di John Galt in "La rivolta di Atlante" - ma questo non dovrebbe essere importante.

Ma quello che si comprende è la premessa che un governo moderno in grado di produrre moneta fiat non può andare in bancarotta, non importa se gli investitori vogliono o no comprare i suoi bond. E suona corretto se lo guardi da una certa angolazione. Ma non lo è.

Facciamo un esempio più concreto. Sopponiamo che in una certa data futura - una data in cui la domanda privata di fondi si sia riavviata, così che ci siano possibilità di effettuare prestiti - il governo americano decida di spendere una somma pari al 27% del PIL, mentre le tasse portano soltanto il 17% del Pil in entrate. E considerate cosa accade in questo caso sotto due scenari. Nel primo, gli investitori credono che il governo aumenterà alla fine le entrate e/o taglierà le spese, e sono pronti a prestare quanto basta per coprire il deficit. Nel secondo, per qualunque ragione, gli investitori rifiutano di acquistare titoli di stato.

Il secondo caso non pone problemi, dicono i sostenitori della MMT, o al massimo nessun problema peggiore che il primo: il governo americano può semplicemente emettere moneta, dandola in credito alle banche per pagare i suoi conti.

Ma cosa succede dopo?

Diamo per scontato che ci siano opportunità di prestare là fuori, così che le banche non dovranno tenere le loro nuove riserve a riposo; le convertiranno in moneta circolante, che arriverà agli individui. Così il governo finisce di fatto per autofinanziarsi attraverso la stampa di moneta, portando il settore privato ad accettare pezzi di carta verde in cambio di beni e servizi. E io penso che i sostentitori dell'MMT saranno d'accordo che questo genererebbe inflazione; non sono sicuro che realizzino che un deficit finanziato dall'emissione di moneta è più inflazionario di un deficit finanziato dall'emissione di bond.

Perché lo è. E nel mio esempio ipotetico, sarebbe molto probabile che il deficit finanziato dalla moneta porterebbe all'iperinflazione.

Il punto è che ci sono limiti all'ammontare di risorse reali che puoi estrarre attraverso il signoraggio. Quando la gente si attende l'inflazione, diventa riluttante a tenere i contanti, e ciò spinge i prezzi in alto e significa che il governo deve stampare altra moneta per estrarre un dato ammontare di reali risorse, e ciò significa più inflazione, ecc. Fate i conti, e diventa chiaro che ogni tentativo di estrarre troppo dal signoraggio - più che una piccola percentuale del Pil, probabilmente - porta ad una spirale infinita di inflazione. In effetti, la valuta sarebbe distrutta. Questo non accadrebbe, anche con lo stesso deficit, se il governo potesse ancora vendere obbligazioni.

Il punto è che in condizioni normali, senza una trappola di liquidità, gli effetti diretti del deficit sulla domanda aggregata non sarebbero affatto gli stessi; conta se il governo può emettere bond o deve basarsi sulla stampa. E anche se potrebbe essere letteralmente vero che un governo con la propria valuta non può andare in bancarotta, può distruggere quella valuta se perde la credibilità fiscale.

Ora, non sto prevedendo l'iperinflazione per gli Stati Uniti - non sono Peter Schiff! La gran parte del nostro deficit è ciclica, e anche nel lungo periodo un modesto ritorno alla razionalità politica renderebbe i problemi di budget risolvibili. Ma la gente dell'MMT ha semplicemente torto nel credere che l'unica questione di cui si ha bisogno di chiedere riguardo il deficit di bilancio è se rifornisce la giusta quantità di domanda aggregata; anche la finanziabilità conta, anche con la moneta fiat.

Ok, non mi illudo che questo convinca qualcuno in quell'area (vi immaginate John Galt che ammette di avere torto?). Ma pensavo comunque di doverlo spiegare.


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Petrus
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...non sono sicuro che realizzino che un deficit finanziato dall'emissione di moneta è più inflazionario di un deficit finanziato dall'emissione di bond...

Quello di cui sono però certo io è che Krugman non può ignorare il fatto che il bond è uno strumento di finanziamento molto conveniente per le elites: Se lo stato si finanzia stampando (e quindi poi tassando per non avere inflazione) la tassa colpisce soprattutto i ricchi.
Se lo stato si finanzia coi bonds i ricchi non solo pagano meno tasse sui capitali, ma in più intascano i rendimenti dei titoli che loro, e non certo i comuni cittadini, possono acquistare in grande quantità.

Quando la gente si attende l'inflazione, diventa riluttante a tenere i contanti, e ciò spinge i prezzi in alto e significa che il governo deve stampare altra moneta per estrarre un dato ammontare di reali risorse, e ciò significa più inflazione...

Non si deve creare moneta solo per "estrarre un dato ammontare di reali risorse" ma anche per pagare il rendimento dei bonds, quindi Krugman anche qui prende un abbaglio (non ci credo) oppure mente sapendo di mentina...


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mincuo
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A me non me ne frega nulla, ma dire che la moneta crea la piena occupazione è una cosa che si commenta da sola.
Come sempre una mezza o un quarto di verità viene portata semplicisticamente agli estremi e diventa poi un credo. Ma come ripeto non me ne frega nulla, e nemmeno più star lì a discutere.
Per quel che riguarda l'inflazione però "che sia solo privata" se ho ben capito si può andare perfino alla moneta metallica, emessa non da privati ma da un Governo.
Dopo la scoperta dell'America arrivarono grandi quantitativi di oro e argento in Spagna e la Corona Spagnola coniò molte monete d'oro e argento, che provocarono in tutta Europa una drammatica salita dei prezzi.
Un secondo caso è quello degli assignat (assegnati) della Rivoluzione Francese. Anche lì era il Governo che stampava. Il Tesoro li stampò ed erano inizialmente titoli a breve che avevano a garanzia i beni confiscati, soprattutto al Clero.
Divenne moneta cartacea dal 1791. Provocò un'iperinflazione famosa. Cessò nel 1797.
Tralascio Weimar perchè le determinati furono il debito in valuta, in conseguenza di Versailles, e la speculazione a termine sul Marco e inoltre lì le banche private ebbero un ruolo fondamentale, e furono anche concessionarie per la stampa di cartamoneta.
Un terzo caso fu l'iperinflazione provocata dai Bolscevichi nel 1917, fino al 1923. E anche lì i privati c'entrano poco.
Non è da chiamare in causa la guerra civile, sia perchè solo da metà del 19 si fa più importante, mentre l'inflazione inizia da subito, sia perchè dal 1914 al 1917 i Russi erano stati pure impegnati in una guerra mondiale ma non ci fu inflazione. Quanto piuttosto fu la iperstampa e la contemporanea distruzione completa dell'economia che semplificando a valore 100 nel 1913 l'avevano ridotta fin da subito a 30-40 e in molti settori anche a 10 o 5.
Il Valore di una Sterlina in Rubli schizza subito fin dall'inizio.
Questa è una tabellina (valori arrotondati) dei N° di Rubli per 1£
1917 = 32
1918 = 150
1919 = 3.000
1920 = 60.000
1921 = 1.200.000
1922 = 72.000.000
1923 = 5.000.000.000

Per il resto non dico più niente dalla “moneta libera da interesse” come se fosse concettualmente molto diverso, o la BoP che non conta, detto poi da un “esperto” in "cambi" che evidentemente non ha nemeno accesso a qualcosa di vagamente professionale visto che almeno 8 indicatori di rischio sono basati sulla basic-balance. Lascio perdere.

Anche perchè l'ipocrisia di una parte o l'altra sono vertiginose.
Se ci fu qualcosa che assomigliò alla MMT quello fu l'economia Nazionalsocialista dal 1933 al 1939. E realizzò la piena occupazione, tra l'altro. Ma non per la moneta quanto per un piano economico finanziario di prim'ordine e studiato da mesi e mesi, indipendentemente da chi fosse poi andato al Governo. Ma è tabù (a parte le menzogne e calunnie tipo “gli armamenti”) e così il buon Barnard spaccia il New Deal che lasciò i disoccupati al 20% e di cui nessuno di quelli che sproloquiano conosce un numero che sia uno della spesa Governativa e Federale, naturalmente.

Non è la moneta che fa l'occupazione.
La moneta sostiene i progetti se questi hanno un ritorno perchè la moneta non è mai un problema enorme in se stessa, e il caso Tedesco fu emblematico in quel senso visto che nel 1933 di oro e riserve in cassa non ce ne erano.


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Petrus
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...Quanto piuttosto fu la iperstampa e la contemporanea distruzione completa dell'economia che...

Ti facevo più attento: la MMT viene confusa con la iperstampa da chi non l'ha letta bene, infatti anche Barnard per poco esperto che sia in economia, mette sempre in parallelo alla stampa di moneta una adeguata ed oculata tassazione, atta a mantenere bilanciata la massa monetaria in circolazione in rapporto alle merci circolanti nel sistema.
Quindi, almeno per ciò che riguarda la iperinflazione, il tuo discorso non può essere riferito alla MMT.

P.s.: io non sono un fan di Barnard ne della MMT, nella quale trovo diverse lacune anche se diverse da quelle qui contestate...


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mincuo
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Se mi dici dove ho scritto che la MMT significa l'iperstampa ti ringrazio.
Io ho detto una cosa differente, anzi due o tre, che avevano più a che vedere con "privato" o "pubblico" "sovrano" o meno, e più in generale con le cose che hanno un senso ma sono trasformate in etichette in cui tutto è buono o tutto è cattivo.
Comunque come ho detto non me frega poi molto.
Per me va bene dire che dalla moneta nascono i bambini, o viceversa che fa abortire le donne incinte, non cambia, tanto mi pare che siamo circa lì....


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Petrus
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Se mi dici dove ho scritto che la MMT significa l'iperstampa ti ringrazio...

Iperinflazione associata ad iperstampa, non "iperstampa" e stop.
Mi era parso da questi accostamenti in cui l'una sembra essere consequenziale all'altra:

Dopo la scoperta dell'America arrivarono grandi quantitativi di oro e argento in Spagna e la Corona Spagnola coniò molte monete d'oro e argento, che provocarono in tutta Europa una drammatica salita dei prezzi.

Un secondo caso è quello degli assignat (assegnati) della Rivoluzione Francese. Anche lì era il Governo che stampava. Il Tesoro li stampò ed erano inizialmente titoli a breve che avevano a garanzia i beni confiscati, soprattutto al Clero.
Divenne moneta cartacea dal 1791. Provocò un'iperinflazione famosa. Cessò nel 1797.

Tralascio Weimar perchè le determinati furono il debito in valuta, in conseguenza di Versailles, e la speculazione a termine sul Marco e inoltre lì le banche private ebbero un ruolo fondamentale, e furono anche concessionarie per la stampa di cartamoneta.

Un terzo caso fu l'iperinflazione provocata dai Bolscevichi nel 1917, fino al 1923. E anche lì i privati c'entrano poco.
Non è da chiamare in causa la guerra civile, sia perchè solo da metà del 19 si fa più importante, mentre l'inflazione inizia da subito, sia perchè dal 1914 al 1917 i Russi erano stati pure impegnati in una guerra mondiale ma non ci fu inflazione. Quanto piuttosto fu la iperstampa e la contemporanea distruzione completa dell'economia che semplificando a valore 100 nel 1913 l'avevano ridotta fin da subito a 30-40 e in molti settori anche a 10 o 5....

Se ho preso fischi per fiaschi chiedo venia.


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mincuo
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Hai preso fischi per fiaschi appunto perchè da nessuna parte sta scritto che la MMT = iperstampa. Sta scritto che gli Spagnoli buttarono monete d'oro e argento, che i Giacobini stamparono una marea di assignat e i Bolscevichi stampavano rubli a manetta. E provocarono delle iperinflazioni.
E non erano dei privati nessuno dei tre e tutte tre erano monete "sovrane".


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Georgejefferson
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...ma dire che la moneta crea la piena occupazione è una cosa che si commenta da sola.

Chi lo dice?Piu moneta = piena occupazione a prescindere?.Mi copi incolli accademici che lo dicono?Non ragazzini su you tube

Come sempre una mezza o un quarto di verità viene portata semplicisticamente agli estremi e diventa poi un credo.

Come con tante altre teorie o scuole,non ti vedo far crociate su altri pero,(vedi austriaci)si vede che hai piu simpatia per gli Mmters forse,mah!

Non è la moneta che fa l'occupazione.

Come a dire,non e' il cibo che fa l'alimentazione,ovvio,se manca il soggetto che ragionevolmente ne mangia giuste quantità senza esagerare,anche la moneta in mano a delinquenti crea crimini,ovvieta per le elementari


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Georgejefferson
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....Soprattutto, questa cosa rischia di rivelare alla gente comune il segreto del denaro che deve ad ogni costo essere celato alle grandi masse: che il denaro di oggi, «fiat money», la banca centrale lo può «stampare» in qualunque quantità(1). E chi lavorerebbe più, sapendolo? Chi pagherebbe più le tasse, anzichè pretendere che i poteri pubblici si coprano le spese stampando moneta? Come convincere i popoli che le spese dello Stato vanno bilanciate con le entrate, che bisogna «risanare le finanze», e riportare il debito pubblico al 60% del Pil? Chi accetterebbe più accuse del tipo: «avete vissuto al disopra dei vostri mezzi, ora tirate la cinghia?». Chi accetterebbe le austerità e i «compiti a casa»?

Stampate, stampate, direbbero le masse magari attizzate dai demagoghi; i politici demagoghi griderebbero alla banca: stampate, stampate! (l’hanno già fatto).Tutti pretenderebbero di vivere con stipendioni, come quelli di cui godono solo le minoranze privilegiate, gli attuali parassiti pubblici collettivamente detti «La Casta», e i banchieri, finanzieri e speculatori (che sono al corrente del segreto). E sarebbe la rovina: della moneta, dell’economia e della morale stessa. Tutto finirebbe in anarchia, crollo della produzione, e un’inflazione tipo Weimar, o Zimbabwe (230 milioni per cento). Così, tutto ciò che stiamo passando – spread alle stelle, rincaro del costo del debito, austerità, tagli allo stato sociale, obbligo di pareggio del bilancio scritto in Costituzione – ha, in fondo, un grande scopo: far credere alla gente comune che denaro disponibile, per lei, non ce n’è.

Non ci credete? Posso citarvi un passo di Paul Samuelson – economista Nobel – che lo ammette. La credenza che il bilancio dev’essere equilibrato in permanenza, dice, è «una superstizione»; ma una superstizione utile, perchè se la gente smette di crederci, «si perde la difesa che ogni società deve avere contro la spesa fuori controllo». Samuelson la paragona ai miti con cui «la religione spaventava la gente per indurla a comportarsi come esige il mantenimento a lungo termine della civiltà». (Blaug Mark, John Maynard Keynes: Life, Ideas, Legacy, St. Martin’s Press, New York, 1990, 95 p., p. 63– 64)

Il segreto deve dunque essere mantenuto ad ogni costo. Riservato a pochi iniziati (che ne approfitteranno per arricchirsi smodatamente). È il motivo per cui i banchieri centrali si esprimono, come l’oracolo di Delfo, con frasi sibilline, ambigue e anfibole (a doppio senso); che si ammantano di maestà da Venerati Maestri, e sacralità da sacerdoti, coltivano il più assoluto riserbo, e compiono le loro operazioni impegnando tutti i presenti al silenzio dei mysteria antichi. Draghi si comporta appunto così.

Il guaio è che la secolarizzazione dilagante intacca anche questo tipo di sacrum.


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mincuo
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Guarda Jefferson come ho detto non mi frega nulla. Ma proprio zero. Io il chartalismo l'ho studiato 25 anni fa, ma risaliva a 100 anni fa e non mi sembra una grande novità. Per me va bene tutto, comprese le balle di uno o dell'altro. Qualcosa ho anche perso tempo su export, e anche su moneta, e potevo tranquillamente risparmiarmelo.

P.S. Mi scrivono pure replica a questo o a quello, uno che magari scrive che la Turchia ha un deficit di c/a del 10% (vero, anche se oggi è 6,8% perchè costretta da un pò a ridurre import per migliorare il trade deficit) ma va benissimo, nessun problema, ma si dimentica che ha svalutato in 2 anni del 60% però, che ha limitato l'accesso al credito, che ha un rischio Paese aumentato, che ha i CDS alti, e per dire solo le cose più semplici, perchè le altre, dalle posizioni alle coperture su Vol e tassi non so nemmeno se le capisca a esser sincero.
Ma che devo replicare? E perchè poi? O fare i "dibattiti"? Con queste persone?
A me va bene tutto. E ho già esagerato.


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Georgejefferson
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Mincuo io spesso ti ringrazio per stimolo a riflessione e dati importanti che porti.Solo che mi piacerebbe che tu non facessi di tutta un'erba un fascio delle persone,di qualunque simpatia politica o economica(ed anche ignoranza in materia figuriamoci)Io sono simpatizzante Mmt,si vede penso,mai detto che sia cosa nuova,e nemmeno sento tanti dirlo,mi stupisce che tanti parlano di teoria moderna mentre ci si dovrebbe riferire alla moneta fiat(non alla teoria),non perche novita,esiste da millenni,ma perche ufficializzata solo recentemente.Apprezzo le critiche ragionevoli e spero siano rispettose riguardo a studiosi seri,nonostante tutti i limiti delle persone umane.Io ho detto spesso,basta Keynes classico allo stato attuale.Il chartalismo necessita di un paese con grande fiducia nelle istituzioni e sopratutto tra se stessi,a meno che di imporre autoritariamente una scuola economica simile.Gia il fatto del deficit nella recessione,ed austerita nei boom(anche a freno delle bolle)sarebbe gia tanto,visto le austerita imposte ora.


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