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La crisi dell'euro: abortire il frutto dello stupro

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Tao
 Tao
Illustrious Member
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Il declassamento del debito greco operato da Standard&Poor il 27 aprile ha fatto precipitare la crisi greca, portando i tassi sui bond biennali a oltre il 20%. L'insolvenza bussa alle porte, e anche se con la richiesta ufficiale del governo greco il cosiddetto pacchetto di aiuti è operativo, tuttavia:
a) ci vorrà del tempo prima che il denaro sia realmente trasferito alla Grecia;
b) la crisi dell'euro è ormai irreparabile.

Anche se l'intero pacchetto di oltre 30 miliardi di dollari fosse trasferito alla Grecia nelle prossime settimane, questo non proteggerà Atene dall'insolvenza, ma servirà solo a guadagnare tempo. Intanto, il rischio di insolvenza si è allargato al Portogallo ed è solo questione di tempo prima che esploda in piena regola sull'economia del Santander in Spagna.

Gli aiuti potrebbero persino non riuscire ad abbassare il costo del debito greco come si spera; infatti, i "mercati" stanno penalizzando i titoli tedeschi, il cui rendimento è aumentato di un quarto di punto lunedì 19 aprile. Se i paesi membri dell'UE intendono aiutare la Grecia con una cosiddetta "operazione di mercato", e cioè raccogliere fondi per prestarli alla Grecia con profitto, come insiste la Germania, potrebbe essere virtualmente impossibile farlo al di sotto della soglia del 5%, indicata dal governo greco come quella "sostenibile".

Inoltre, se un'altra delle "tre sorelle" del rating declassa il debito greco, questo è automaticamente al di fuori della rete di protezione della BCE. Infatti, con grande rischio di sputtanamento, la BCE ha prolungato il "collateral framework" che fissa il rating minimo accettato per concedere liquidità alle banche. Questo è BBB, e cioè un gradino al disopra di quello ora stabilito da S&P per la Grecia. Se Moody's o Fitch, come probabile, abbasseranno anch'esse il rating, le banche liquideranno i titoli di Atene a valanga.

A quel punto alla BCE non resta che monetizzare il debito, e cioè acquistare direttamente titoli sul mercato. Siamo all'iperinflazione prevista da noi come inevitabile conseguenza del tentativo di tenere in piedi il sistema.

Intanto in Germania, sostenuti dall'opinione pubblica, i "quattro professori" si apprestano a presentare l'annunciato ricorso alla Corte Costituzionale. Questa mossa potrebbe congelare l'intera azione di salvataggio, impossibilitando il governo tedesco a partecipare perlomeno finché non ci sarà una sentenza. Uno dei quattro professori, Joachim Starbatty, ha ripetuto che le condizioni imposte alla Grecia dall'UE e dal FMI sono simili alla politica del Cancelliere Brüning, che con la sua politica recessiva spianò la strada al nazismo. L'UE sta provocando una depressione in Grecia e la stessa ricetta sarà poi estesa agli altri paesi membri, ha denunciato Starbatty.

Come abbiamo scritto spesso, la "crisi greca" è in realtà una "crisi dell'euro" e non è una crisi del debito sovrano, ma una crisi bancaria. Ora anche un autorevole giornale tedesco, il Frankfurter Allgemeine Zeitung, che il 25 aprile ha scritto: "I più ardenti sostenitori del trasferimento di denaro dei contribuenti ad Atene si trovano nei mercati finanziari – cioè, tra coloro che sperano di salvarsi dalla debacle. Ma la responsabilità (…) ce l'hanno i creditori. Essi sono coloro che ora devono sostenere il peso finanziario".

"La politica non può apparire come lo sbirro del capitale finanziario, ma deve essere la protettrice degli interessi dei contribuenti", ha sentenziato il FAZ.

Non c'è soluzione alla crisi dell'euro all'interno del sistema dell'euro. Come ha affermato Lyndon LaRouche in una recente intervista ad un quotidiano italiano, "L'«Euro» è un figlio bastardo frutto di uno stupro. Il padre è un noto stupratore seriale residente a Londra, che spesso visita il Santander, in Spagna, diretto al Brasile dove opera attualmente il gruppo Inter-Alpha, che fu organizzato nel 1971 come complemento ad un attacco agli accordi di Bretton Woods. La specie esatta dello stupratore in questo affare non è certa, ma decisamente non è di discendenza autenticamente umana. Si raccomanda con urgenza, per la sicurezza della specie umana, che l'aborto venga eseguito prima che il feto satanico giunga a pieno sviluppo. "Il ritorno ad una partnership tra repubbliche/stati nazionali sovrani in Europa continentale dovrebbe essere l'obiettivo di questa azione urgentemente necessaria".

Fonte: www.movisol.org
Link: http://www.movisol.org/10news083.htm
28.04.2010


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amensa
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qualsiasi sistema non potrà mai reggere se le entità economiche non faranno propria la regola del bilancio in pareggio.
l'illusione di stati che, non essendo capaci di prelevare ricchezza dove c'è, si indebitano per compensare tale incapacità, compiono due misfatti:
1) oltre ai debiti si caricano degli interessi su tali debiti, trasformando in una esponenziale la curva dei loro deficit.
2) permettono il crearsi di capitali che possono competere con gli stati stessi speculando al ribasso sulla loro capacità di restituire i debiti.
non è dividendo le monete, non è con l'inflazione (i possessori di grossi capitali si avvantaggeranno sempre anche dall'inflazione, ponenedo al riparo i loro capitali come essa insorge), non è con le misure tampone, che si risolverà questa crisi (che ricordiamolo bene non è solo dell'euro, ma prima di tutti del dollaro e della Gran Bretagna), ma cominciando a "requisire" con tassazioni realmente punitive ogni capitale che sia libero di muoversi, che non sia parte del benessere del suo possessore.
troppi capitali vengono "giocati" con la possibilità di venire anche azzerati, sui mercati finanziari. bene, siano gli stati ad azzerarli e portarli a riduzione del debito.
i loro possessori non ne hanno bisogno ne per vivere ne per il loro benessere. già per contratto, quando entri in un fondo speculativo, dichiari che quelli sono soldi "in più". bene, signori politici governanti.
fate in modo che non ritornino nelle tasche dei loro proprietari, magari anche moltiplicati a spese della povera gente.


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vimana2
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qualsiasi sistema non potrà mai reggere se le entità economiche non faranno propria la regola del bilancio in pareggio.
l'illusione di stati che, non essendo capaci di prelevare ricchezza dove c'è, si indebitano per compensare tale incapacità, compiono due misfatti:
1) oltre ai debiti si caricano degli interessi su tali debiti, trasformando in una esponenziale la curva dei loro deficit.
2) permettono il crearsi di capitali che possono competere con gli stati stessi speculando al ribasso sulla loro capacità di restituire i debiti.
non è dividendo le monete, non è con l'inflazione (i possessori di grossi capitali si avvantaggeranno sempre anche dall'inflazione, ponenedo al riparo i loro capitali come essa insorge), non è con le misure tampone, che si risolverà questa crisi (che ricordiamolo bene non è solo dell'euro, ma prima di tutti del dollaro e della Gran Bretagna), ma cominciando a "requisire" con tassazioni realmente punitive ogni capitale che sia libero di muoversi, che non sia parte del benessere del suo possessore.
troppi capitali vengono "giocati" con la possibilità di venire anche azzerati, sui mercati finanziari. bene, siano gli stati ad azzerarli e portarli a riduzione del debito.
i loro possessori non ne hanno bisogno ne per vivere ne per il loro benessere. già per contratto, quando entri in un fondo speculativo, dichiari che quelli sono soldi "in più". bene, signori politici governanti.
fate in modo che non ritornino nelle tasche dei loro proprietari, magari anche moltiplicati a spese della povera gente.

Da quando le regole monetarie sono quelle dell'euro ( in italia 1981) qualsiasi politica di bilancio in pareggio è impossibile o molto difficile.
1) si deve dare la possibilità ai governi di decidere il TUS.
2) si deve dare la possibilità alla bance centrali di acquistare i titoli pubblici quando essi nn riescono a trovare collocazione nei mercari, ovviamente le bance centrali devono ritornare di stato.
3) Cmq anche questo sistema è superato....
Si può eventualmente ritornare a statalizzare le bance commerciali ed eventualmente avere 2-4 grosse banche di investimenti statali ( in parte in mano privata per evitare sprechi).

Anche questo sistema è cmq superato, si deve creare un sistema in cui le banche imprestano denaro loro e nn con il moltiplicatore monetario.

Si deve poi tornare ad avere un sistema di politiche economiche e commerciali in mano ai governi nazionali in tal modo tutti gli accordi economici vengono decisi dai governi e nn da strutture sovranazionali come il WTO.

Inoltre avere molte monete si è dimostrato un sistema che dà stabilità.


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Anonymous
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ma la crisi dovuta allo sperpero di risorse pubbliche ( pagate dalle tasse di coloro che appunto le tasse le pagano...) derivanti da corruzioni collusioni illecite corruzioni del sinstema economico ( oligarchie e patologie di mercato...capitalismo patologico...) non viene mai approfondita ?... non è più di moda ?
...amensa condivido in pieno il tuo commento...


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dana74
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wiki la corruzione intrinseca del sistema economico è nata come conseguenza delle premesse che Vimana ha elencato


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grillone
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secondo me, dobbiamo semplicemente abolire l'euro(e tornare ogni paese alla propria moneta), e ripristinare una vera sovranità nazionale e popolare in tutti i paesi europei, tutto qui 😀


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amensa
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@ vimana2

punto 2.
con cosa comprerebbero titoli di stato le banche centrali ?
ovviamente creerebbero denaro, che finirebbe allo stato per far quadrare i conti.
morale, quel denaro creato, non si saprebbe bene a che titolo se imprestato o creato e rilasciato definitivamente, l'unica cosa che farebbe giungendo sul mercato sarebbe quello di svalutare quello esistente.
con la condizione che, se imprestato, dovendo a un certo punto renderlo, non si sa bene chi e come, comunque lo toglierebbe da l mercato, se invece è stato immesso in modo definitivo, aprirebbe la spirale inflattiva.
se questo è quantto auspichi, prego accomodati.

ps. comunque, vimana, non è scercando di cambiare la forma con la quale qualcuno si arricchisce e qualcun altro si impoverisce.
il problema sta nella sostanza, nel fatto che il 20% di 1000€ tolgono spazio vitale a chi li porta a casa, mentre il 50% di 100.000€ lasciano l'individuo ancora ultraricco.
se poi lo stato si indebita, perchè incapace di riscuotere tasse, quel debito , con gli interessi, li paga chi paga le tasse.
e questa è la seconda falla, poi penseremo anche a tagliare un po le unghie al sistema bancario. ma esso è come gli usurai. nessuno obbliga nessun altro a finire nelle loro grinfie.


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amensa
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@ grillone
l'unica cosa che funzionava, con le monete nazionali erano le periodiche svalutazioni competitive.
si faceva perdere valore alla moneta, coloro che potevano aggiornare immediatamente i prezzi delle loro prestazioni, non ci rimettevano nulla, chi ci rimetteva erano lavoratori e pensionati, che potevano veder rivalutata la cifra monetaria (inseguendo quella reale) solo mesi o anni dopo.
mi spiace, io non sto con chi si è arricchito con tali svalutazioni, io sto con la povera gente.


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Anonymous
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amensa condivido i tuoi commenti in generale ed in particolare queste righe:

ps. comunque, vimana, non è scercando di cambiare la forma con la quale qualcuno si arricchisce e qualcun altro si impoverisce.
il problema sta nella sostanza, nel fatto che il 20% di 1000€ tolgono spazio vitale a chi li porta a casa, mentre il 50% di 100.000€ lasciano l'individuo ancora ultraricco.
se poi lo stato si indebita, perchè incapace di riscuotere tasse, quel debito , con gli interessi, li paga chi paga le tasse. ❗

Alla salute del patto sociale mi verrebbbe da dire...


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Truman
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Il debito pubblico come peccato originale

Quando sento mantra e giaculatorie sul debito, non posso fare a meno di vedere il debito pubblico come la riedizione del peccato originale, riadattata per la religione economica del terzo millennio.

Nella religione cattolica tutti nasciamo già con un peccato alle spalle, abbiamo il peccato originale da recuperare, ancora dobbiamo nascere e già siamo colpevoli. Dobbiamo abbassare la testa e lavorare con impegno per recuperare la colpa.

Nella religione liberista tutti nasciamo con un peccato alle spalle, abbiamo il debito pubblico da recuperare, ancora dobbiamo nascere e già siamo in debito. Dobbiamo abbassare la testa e sgobbare per recuperare il debito.

A parte questo, l'articolo originale verteva sull'euro, che veniva considerato il risultato di un concepimento satanico, un accoppiamento tra l'umano e il diabolico per produrre un mostriciattolo. Che sia da considerare un aborto è discutibile, perchè il mostriciattolo è in qualche modo vivo, però l'idea che prima finisce questo figlio del demonio e meglio è, mi sembra condivisibile, come pure è evidente che tutto il sistema economico è concepito oggi per togliere ai poveri e dare ai ricchi.
Solo chi crede in questo sistema truffaldino può lasciarsi intrappolare con il feticcio del debito pubblico.
Sotto molti aspetti l'economia oggi è una religione, essa ripete mantra (e.g. "L'euro ha salvato l'Italia") e agita feticci, il principale dei quali è il "mercato". Altro feticcio è l'euro.
(Per definizione, un feticcio è un artefatto umano che diventa oggetto di venerazione e culto.)
Va detto che l'economia, come le religioni, è sostanzialmente incapace di prevedere il futuro (in questo si distingue dalla scienza, la capacità di spiegare i fenomeni passati e prevedere quelli futuri) ma per i fedeli essa "funziona". "Abbiate fede in me ed io vi salverò" dice il prete a messa.
"Abbiate fede in me ed io vi salverò" sembra dire Tremonti/Berlusconi. Finora la fede nei precetti economici ha funzionato un po', ma adesso l'economia appare una religione in decadenza, i sacerdoti parlano in modo sempre più confuso e danno l'idea di non credere a quello che dicono.
Comincia ad essere ora di cambiare religione.

Una nota linguistica: il sanscrito "mantra" avrebbe una perfetta traduzione in italiano, che è "rosario", ma guardando ai monaci tibetani tibetani che recitano "om mani padme um" riusciamo facilmente ad individuare la presenza di un rito, cosa più difficile da fare con i riti in cui siamo cresciuti.


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Anonymous
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l'economia può essere considerata una scienza sociale...ad esempio truman io potrei dirti che se uscissimo dall'euro la prima cosa che si potrà notare sarà l'aumento dell'nflazione e del prezzo del petrolio...almeno in termini reali ( e soprattutto pe gli individui a reddito fisso...) perche in termini formali o nominali si dovrà tener conto di un metodo di misurazione dell'inflazione con dei postulati più o meno corretti...


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Truman
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se uscissimo dall'euro la prima cosa che si potrà notare sarà l'aumento dell'nflazione

Trovo più facile parlare al passato: l'inflazione reale successiva all'introduzione dell'euro è stata del 100%, ciò che prima costava mille lire in breve tempo ha preso il prezzo di un euro. (Con qualche eccezione, ricordo il pane a mille lire al chilo, almeno come prezzo base, mentre adesso il pane costa ben più di un euro al chilo.)
In termini reali un ritorno (auspicabile) ad una valuta nazionale tenderebbe a mantenere i prezzi dei prodotti locali ed aumenterebbe il costo di quelli energetici (petrolio), con ottime ricadute sull'economia nazionale.


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Anonymous
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se uscissimo dall'euro la prima cosa che si potrà notare sarà l'aumento dell'nflazione

Trovo più facile parlare al passato: l'inflazione reale successiva all'introduzione dell'euro è stata del 100%, ciò che prima costava mille lire in breve tempo ha preso il prezzo di un euro. (Con qualche eccezione, ricordo il pane a mille lire al chilo, almeno come prezzo base, mentre adesso il pane costa ben più di un euro al chilo.)
In termini reali un ritorno (auspicabile) ad una valuta nazionale tenderebbe a mentenere i prezzi dei prodotti locali ed aumenterebbe il costo di quelli energetici (petrolio), con ottime ricadute sull'economia nazionale.

magari con un inflazione a due cifre come quella del 1980 quando l'Italia era in pieno sviluppo...chissà cosa ne penserebbero i lavoratori dipendenti...
altra caratteristica della lira era di portare alla periodica svalutazione della moneta ...e dei redditi da lavoro dipendente...altro vantaggio per i suddetti lavoratori ( che in Italia mi sembra siano la gran parte dei lavoratori in generale)
truman tu mi sebri favorevole ad un sistema economico instabile ed ad alta inflazione...più chiaro degli esiti descritti da amensa sui soliti contribuenti mi sembra che io no riesca a descrivere gli effetti di un sistema economico squilibrato ed instabile...a sta cosa i tedeschi ( che a nostro confronto non mi sembrano dei morti di fame...) hanno preferito un sistema stabile e remunerativo dal dopo guerra in poi...diversamente dall' Italia che ha preferito politiche monetaristiche e di svalutazione con i risusltati attuali, che ben poco sono imputabili all'euro, ma soprattutto al debito pregresso creato appunto daa un sistema economico instabile come quello italiano.
Il debito pubblico non è un peccato originale ma più modestamente un grosso problema concretamente economico ❗


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Anonymous
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a riguardo dell' istituzione dell'euro c'è da ricordare una cosa di rilievo: Prodi aveva predisposto alla fine del suo governo nel 2001(?) delle strutture per il controllo ( ora non me ne ricordo il nome) delle speculazioni sul valore della moneta che era stata appena istituita !
Il compito del governo Berlusconi, sarebbe stato quello di attuare e rendere pienamente ed efficentemente operative queste strutture di controllo contro le specualzioni ( tramite un chiaro indirizzo politico del governo), cosa da quel che ricordo non fu assolutamente fatta quando i cittadini e le associazioni dei consumatori lamentavano aumenti indiscriminati dei prezzi proprio Berlusconi ( sarebbe da fare delle ricerche video su internet in proposito...)si presentava nelle interviste dicendo ( mi sembra testualmente) che era colpa dell'euro ( poichè lo aveva introdotto Prodi...)ripetendolo continuamente...ma senza attuare i controlli sui coportamenti speculativi sui prezzi al dettaglio...praticamente scaricando la responsabilità del controloo sull'inflazione igiusitifcata su un pezzo di metallo...
L'effetto psicologico della nuova moneta ( vagamente simile alle 500 lire vigenti in precedenza) e i mille problemi della quotidianità della gente comune fecero il resto...
ricercando su internet si potrà capire di più in proposito...
Dire che l'inflazione speculativa è colpa dell'euro equivale a dire che l'inflazione speculativa è responsabilità di un pezzo di ferro e non di chi lo manipola...

E' economicamente risaputo che una moneta di un paese con economia mediamente debole sarebbe stata molto più sotto schiaffo degli attacchidegli speculatori internazionali ( come succedeva cona la lira per portare un esempio concreto ); da questo punbto di vista l'euro la sua parte l'ha fatta mentre i governi dal 2001 non tanto.
Vorrei che qualcuno provasse ad immaginare che tipo di inflazione ( reale e non per motivi speculativi interni , che possono eventualmente essere controllati dal governo)avrebbe di questi tempi la lira...a quante lire pagheremmo un litro di benzina ? Facendo una stima grossolana io penso che un litro di benzina oggi lo pagheremmo almeno 3200 lire rispetto alle 2600 lire ( corrispondenti a circa 1,3 €)data la minor solidità e resistenza al deprezzamento sul dollaro e alle speculazioni internazionali che la lira ha avuto storicamente...


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Truman
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E' economicamente risaputo che

Stai ripetendo mantra. All'interno della religione sono verità rivelate, ma al di fuori sono rituali apotropaici.
L'Inflazione reale in Italia c'è stata, in contemporanea con un crollo del valore d'acquisto degli stipendi.
La Grecia sta andando in default per colpa dell'euro (e dopo un po' tocca a noi) e ancora racconti i vantaggi mitici di tale valuta.
E il default è ben peggio dell'inflazione, perchè se uno stato arriva all'insolvenza per i cittadini sono lacrime e sangue.

Comunque tutte le valute locali sono anticicliche, nel senso che per la loro circolazione limitata tendono a mantenere il loro potere d'acquisto, che poi è il loro valore convenzionale di intermediario per lo scambio di merci e servizi.
Insomma al passato l'euro ha certamente portato inflazione ben superiore a quella a due cifre degli anni '70, senza nemmeno la consolazione di vederla riconosciuta, mentre nel futuro un'eventuale moneta nazionale avrà inflazione solo se si seguiranno politiche monetarie sbagliate. Proprio tu citavi la Germania che puntò sulla solità della moneta nel dopoguerra. E' proprio un esempio di valuta nazionale solida. Ed in seguito i tedeschi sono sempre stati riottosi verso l'euro, proprio perchè erano abituati ad una moneta nazionale solida.

Prima schiatta l'euro e prima avrò il piacere di sputare sulla sua tomba.


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