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La crisi dell'euro: abortire il frutto dello stupro

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amensa
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bravo wiki
hai fatto bene a ricordare cosa avvenne in ITALIA, e ripeto in ITALIA, e in nessun'altro paese che introdusse l'euro.
addirittura i prezzi alla produzione in alcuni casi diminuirono , grazie al calo delle materie prime comprate con una moneta più forte, ma al consumo , in pochi mesi , si arrivò al cambio di 1€ =1000 lire.
i primi ad approfittare di questo cambio insensato furono i bar, e non venitemi a dire che il caffè aumentò del 100%, poi tutti gli alimentari e soprattutto le prestazioni dei professionisti.
ovviamente tutte categorie berlusconiane che ringraziarono col portafoglio in mano il governo per non aver reso operativi i controlli predisposti.
è stata una manovra schifosa, con i soliti tromboni a soffiare sull'euro colpevole, e mai indicare i veri colpevoli di quel macello , ovvero commercianti e liberi professionisti.
certo che queste categorie, di amplificatori e tromboni ne hanno sempre avuti a montagne a disposizione, ma in quel periodo, la loro azione di depistaggio fu semplicemente vergognosa.
poi per i soliti pieni di pregiudizi, i dati ufficiali che dimostravano quanto accaduto, erano considerati da essi e dal governo "inattendibili".


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Truman
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indicare i veri colpevoli di quel macello , ovvero commercianti e liberi professionisti.
certo che queste categorie, di amplificatori e tromboni ne hanno sempre avuti a montagne a disposizione, ma in quel periodo, la loro azione di depistaggio fu semplicemente vergognosa.

Su come si fa a scaricare la colpa addosso ad un colpevole designato è sempre valido "Il capro espiatorio" di Renè Girard.
Se si parla di economia, invece, sappiamo tutti che l'inflazione reale che seguì l'introduzione dell'euro fu dell'ordine del 100% in due - tre anni, quindi fu almeno del 30% all'anno, molto peggio dei bistrattati anni 70.


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amensa
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no truman
sei tu che ripeti il mantra, di chi pieno di pregiudizi non vuole guardare in faccia la realtà.
eppure basterebbero due neuroni funzionanti, per capire dove sta il problema.
ma prima di tutto bisogna essere in grado di almeno ipotizzare di essere in errore.
invece voi, l'unica cosa che cercate sempre è un colpevole cui imputare le proprie disgrazie, e l'unica cosa che dovreste fare sarebbe cominciare a mettervi davanti ad uno specchio, e darvi dell'idiota, per aver sempre ascoltato acriticamente le vestali dell'" è colpa degli altri".
mandando al governo ed applaudendo degli incoscienti, che hanno continuato a spendere più di quanto incassano, avrete sempre più materiale di cui lamentarvi, e sempre più colpevoli da cercare.
solo chi sa riconoscere i propri errori, impara. gli altri continueranno imperterriti a sbagliare, sempre nello stesso modo, a lamentarsi , come lupi alla luna, e a cercare colpevoli fittizi, pur di non riconoscere le proprie responsabilità.
che paese di merda, scusate il termine!

ps. perchè cosa fai tu , se non cercare un capro espiatorio ?
in quei tre anni , gli unici prezzi che non subirono una inflazione del 100% sono strati quelli delle tariffe pubbliche, bloccate al centesimo.
e questa fu la causa per cui la svalutazione non fu ricoinosciuta "ufficialmente" e si cominciò a parlare di "inflazione percepita".
perchè non provi a rispondere al perchè gli altri stati in cui fu introdotto l'euro non ebbero la stessa svalutazione ???


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Truman
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Quoto separatamente un'altra frase che mi sembra interessante:

cosa avvenne in ITALIA, e ripeto in ITALIA, e in nessun'altro paese che introdusse l'euro.
... in pochi mesi , si arrivò al cambio di 1€ =1000 lire.

La sensazione che l'introduzione dell'euro abbia creato problemi più in Italia che in altri paesi l'ho avuta anch'io.
Però smorzerei la frase, penso che i paesi del sud-Europa abbiano avuto problemi analoghi ai nostri, mentre Francia, Germania e nord-Europa in genere si siano trovate bene.

Sotto molti aspetti noi ci siamo trovati costretti a usare l'euro senza aver prima risolto i problemi economici nazionali. Abbiamo fatto i vasi di coccio in mezzo ai vasi di ferro. Al di là di ogni polemica, ci sono problemi politici che comportano una cattiva gestione dell'economia nazionale ed essi vanno risolti, perchè sarebbe solo ingenuo che l'euro ci possa proteggere da una cattiva politica.


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vimana2
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@ vimana2

punto 2.
con cosa comprerebbero titoli di stato le banche centrali ?
ovviamente creerebbero denaro, che finirebbe allo stato per far quadrare i conti.
morale, quel denaro creato, non si saprebbe bene a che titolo se imprestato o creato e rilasciato definitivamente, l'unica cosa che farebbe giungendo sul mercato sarebbe quello di svalutare quello esistente.
con la condizione che, se imprestato, dovendo a un certo punto renderlo, non si sa bene chi e come, comunque lo toglierebbe da l mercato, se invece è stato immesso in modo definitivo, aprirebbe la spirale inflattiva.
se questo è quantto auspichi, prego accomodati.

ps. comunque, vimana, non è scercando di cambiare la forma con la quale qualcuno si arricchisce e qualcun altro si impoverisce.
il problema sta nella sostanza, nel fatto che il 20% di 1000€ tolgono spazio vitale a chi li porta a casa, mentre il 50% di 100.000€ lasciano l'individuo ancora ultraricco.
se poi lo stato si indebita, perchè incapace di riscuotere tasse, quel debito , con gli interessi, li paga chi paga le tasse.
e questa è la seconda falla, poi penseremo anche a tagliare un po le unghie al sistema bancario. ma esso è come gli usurai. nessuno obbliga nessun altro a finire nelle loro grinfie.

Prima di tutto nn capisco il perchè di un MP in cui per altro mi dici le stesse cose che hai scritto qui...
Gli mp sono per rispondere per cose FUORI TOPIC, che senso ha poi scrivere lo stesso argomento del topic? mah...

Tu nn sapevi nemmeno che il denaro di nuova emissione una volta restituito viene messo nelle passività e però parlavi come fossi un esperto di signoraggio.
Parli di creazione di denaro...perchè nn parli della distruzione del denaro attraverso la registrazione di esso nelle passività? Perchè nn parli della distruzione del denaro attraverso il sistema del moltiplicatore monetario?

Nn sei capace di capire che prestare denaro che nn si ha è un crimine di portata mostruosa da tutti i punti di vista però ti rompe se la banca centrale stampa denaro ogni tanto!

Guardati i quanto debito si aveva nel 1981 nonostante gli sprechi di portata mostruosa che c'erano all'epoca!
Vieni qui a parlare di ricette liberiste, guardati quanti danni ha fatto la privatizzazione della telecom:
http://www.youtube.com/watch?v=PtkFWzPyQyE&feature=player_embedded

Guarda cosa hanno fatto con il privatizzare le banche commerciali, tutti gli utili in mano ai ladri che poi li hanno usati per fare gli strozzini....senza tener poi conto che la banca centrale è stata REGALATA agli strozzini!

Guarda la stabilità monetaria che ci fu fino ai primi 70....ma sparati!
Nn tirarmi fuori poi il discorso del sistema aureo che c'era negli anni 50 che ho già tacciato chi ha provato a girare il discorso!


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Anonymous
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E' economicamente risaputo che

Stai ripetendo mantra. All'interno della religione sono verità rivelate, ma al di fuori sono rituali apotropaici.
L'Inflazione reale in Italia c'è stata, in contemporanea con un crollo del valore d'acquisto degli stipendi.
La Grecia sta andando in default per colpa dell'euro (e dopo un po' tocca a noi) e ancora racconti i vantaggi mitici di tale valuta.
E il default è ben peggio dell'inflazione, perchè se uno stato arriva all'insolvenza per i cittadini sono lacrime e sangue.

Comunque tutte le valute locali sono anticicliche, nel senso che per la loro circolazione limitata tendono a mantenere il loro potere d'acquisto, che poi è il loro valore convenzionale di intermediario per lo scambio di merci e servizi.
Insomma al passato l'euro ha certamente portato inflazione ben superiore a quella a due cifre degli anni '70, senza nemmeno la consolazione di vederla riconosciuta, mentre nel futuro un'eventuale moneta nazionale avrà inflazione solo se si seguiranno politiche monetarie sbagliate. Proprio tu citavi la Germania che puntò sulla solità della moneta nel dopoguerra. E' proprio un esempio di valuta nazionale solida. Ed in seguito i tedeschi sono sempre stati riottosi verso l'euro, proprio perchè erano abituati ad una moneta nazionale solida.

Prima schiatta l'euro e prima avrò il piacere di sputare sulla sua tomba.

Allora Truman: E ECONOMICAMENTE RISAPUTO PER CHI DA UNO SGUARDO ALL'ANDAMENTO STORICO DAL DOPOGUERRA AD OGGI DELL'ECONOMIA E DELLA MONETA ITALIANE (così non è un mantra ma un riferimento storico...converrai anche tu con "historia magiste vitae" altrimenti questo brocardo latino potrà comodamente sembrarti un mantra giacché pare tu veda i mantra un pò da per tutto) correggendomi dalla parte quotata...
Io parlo del sistema economico e della moneta tedeschi, storicamente diversi dal
nostro, dicendo che il marco dal quale approccio economico è stato calcato l'euro era una moneta solida e tu mi dici che siccome la vecchia moneta tedesca era una moneta stabile allora anche la vecchia moneta nazionale italian era una moneta stabile ?? COS'È QUESTO UN MANTRA ?? Hai qualche conoscenza delle grosse differenze che c'erano tra marco e lira a livelllo di stabiità e svalutazione ??
L' inflazione reale è collegata all'aumento reale dei prezzi in contrapposizione a quello calcolato formalmente dall'istat ed è quella che ha sottratto potere d'acquisto agli Italiani soprattutto negli anni subito seguenti all'introduzione dell'euro poiche non sono stati fatti dei controlli sugli aumenti speculativi dei prezzi ( già allora prevedibili per chi avesse conosciuto un minimo di storia dell'economia e della moneta), cosa che oltre che dannosa per i consumatori è stata in seguito dannosa per gli stessi che hanno applicato la speculazione dei prezzi poiché in seguito ne ha provocato una riduzione della domanda dei beni e da alllora...subito a lagnarsi che l'economia era stagnante.Non c'è nulla che ASSOMIGLI DI PIÙ AD UN MANTRA CHE LA FRASE: È COLPA DELL'EURO, poichè È DEL TUTTO IRRAZIONALE ED HA UNA FUNZIONE DI AUTO-PERSUASIONE PER LIBERARSI DA UNA RESPONSABILITÀ...ha un effetto catartico a livello inconscioMA QUESTA FRASE ALTRO NON SIGNIFICA CHE LA COLPA DI OGNI SPECULAZIONE SUI PREZZI AL DETTAGLIO E CHE LA COLPA DI OGNI CRISI ECONOMICA E PROPRIO QUELLA DEL FETICCIO O CAPRO ESPIATORIO EURO...CHE IN FIN DEI CONTI È UN PEZZO DI METALLO CHE DA SOLO NON RIESCIE NEMMENO A MUoVERSI DI UN CENTIMETRO.
Certo creare un "feticcio" sul quale scaricare le responsabilità è parecchi comodo e liberatorio... ma puo essere anche patologico...
Dire è colpa dell'euro significa dire che non è colpa di chi l'euro lo manipola e lo ha manipolato...proprio un bel modo liberatorio e consolatorio di scaricare le responsabilità su un feticcio...
Permettereai truman che il concetto di capro espiatorio è quello di scaricare la responsaabilità su un solo soggetto per liberarne tutti gli altri ( come potresti fare tu con l'euro ) io invece ho raccontato ciò che ho visto e ciò che ricordo degli anni seguenti dopo l'introduzione dell'euro inicando un pluralità di soggetti i quali avevano delle responsabilità sulla formazione o sul controllo dei prezzi al dettaglio... e chi altri se non i commercianti ed il governo ???...FORSE È COLPA DELL'EURO...ORA PRO NOBIS.
Ma allora com'è che l'euro non ha avuto gli stesssi effetti devastanti su Francia e Germania??

A riguardo dell'inflazione degli anni '70 o 80... Si avrà una valutazione realistica dell' inflazione nel momento in cui ci sarà una maggioranza politica seriamente interessata a che ciò possa avvenire...

...all'inizio dell'attuale governo mi pare di aver visto Tremonti dire di voler privatizzare l'istat ( tant'è, non ricordo in quale trasmissione ma mi sembra Ballarò che una dipendente precaria protestò sulla possibile privatizzazione addirittura con una piccola società srl)...dimmi tu come una piccola società privata potrebbe resistere allle pressioni politiche o economiche affinche dichiari misure dell'inflazione di comodo per questo o quello potentato politico o economico...visto che già attualmente con la precarizzazione del personale non sembra poi così autonomo l'istat e da quel che sò tra l'altro è il governo che stabilisce la composizione del paniere sul quale si calcola l'andamento dei prezzi al consumo...

Allego un articolo, dal sito "wildgretapolitics.wordpress" che parla della privatizzazione dei rilevatori dati dell' ISTAT trovato a caso su internet perche si capisca a cosa alludo...

certo che per aver un calcolo preciso dell'inflazione non bisognerebbe destrutturare un ente ma semmai renderlo più efficente ed autonomo...

I precari pubblici si mobilitano contro Brunetta
29 settembre 2008 — wildgreta

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Precari e assegni sociali:dietro front del governo

I precari pubblici si mobilitano contro Brunetta. Tra loro i dipendenti ISTAT che devono diffondere i dati sulla disoccupazione

Che lavorino da anni per la pubblica amministrazione non importa. Che in molti casi, nel frattempo, abbiano messo su famiglia ancora meno. Che da un giorno all’altro si trovino disoccupati, figuriamoci. Basta un emendamento e il precario, dopo il danno di un contratto regolare mai ottenuto, guadagna la beffa della stabilizzazione mancata. Un benservito, senza grazie, né arrivederci.

È quello che toccherà a migliaia di lavoratori (circa quarantamila) nei prossimi giorni, dopo l’imminente approvazione di un emendamento all’articolo 37 della legge 1441 (in iter di approvazione parlamentare). Un emendamento nel quale si sopprimono le disposizioni del comma 519 della L. n. 296 (finanziaria 2007) e di tutte le misure normative successive finalizzate alla stabilizzazione del precariato pubblico.

Queste norme, unite a quelle che limitano a tre anni la possibilità di lavorare con contratti flessibili, non solo impediranno stabilizzazioni e assunzioni ma anche il mantenimento in servizio dei precari. Ma i lavoratori, increduli e preoccupati, non ci stanno: come si possono buttare via esperienza, competenze, progetti, risultati? Come può un governo responsabile disinvestire su un tale numero di risorse che hanno garantito finora il funzionamento della pubblica amministrazione?

Mentre aspettano risposte, partono le mobilitazioni: attività bloccate all’Isfol (Istituto per lo Sviluppo della Formazione professionale dei Lavoratorila) dove 500 precari sono in assemblea permanente. Fermi anche i lavoratori, oltre 700, dell’Ispra (Istituto per la protezione e la ricerca ambientale) e i 400 precari dell’INGV.

Con loro protestano anche i sindacati: «Per anni migliaia di ricercatori, tecnici, amministrativi hanno lavorato in condizioni difficilissime garantendo al sistema pubblico della ricerca e dell’università di funzionare – spiega Domenico Pantaleo Segretario Generale della FLC Cgil – settori dove il 50 per cento del personale è precario. Così il governo continua nell’opera di distruzione del sistema pubblico di ricerca e formazione».

La richiesta collettiva e urgente è il ritiro dell’emendamento. «Gli effetti disastrosi di tale emendamento,voluto con forza dal duo Brunetta- Tremonti, sono meglio comprensibili se si pensa che si arriva addirittura a sostenere la decadenza automatica dei contratti attualmente in proroga – aggiunge Pantaleo – Ciò entro trenta giorni dall’entrata in vigore del provvedimento di legge, mettendo così letteralmente per strada migliaia di persone».
Pubblicato il: 29.09.08
Modificato il: 29.09.08 alle ore 16.30

ISTAT: la mobilitazione non si ferma
(30 settembre 2008)

Questa mattina (lunedì 29 settembre), con 11 giorni di ritardo rispetto alla data prevista, i lavoratori del servizio Forze Lavoro dell’Istat hanno interrotto per un giorno la loro mobilitazione, che perdura dal 18 agosto scorso, per far uscire i dati su occupazione e disoccupazione, dopo gli ultimi incontri con l’amministrazione dell’ente.

l lavoratori dell’Istat sono estremamente preoccupati e chiedono
che si costituisca al più presto un tavolo fra sindacati, amministrazione e ministero della funzione pubblica per risolvere la questione, evitando l’esternalizzazione e la privatizzazione della rete di rilevazione dell’Istat, nonché una sistemazione contrattuale per i 317 rilevatori, da 6 anni con contratto co.co.co. e ad oggi in pericolo di disoccupazione dal 1 gennaio 2009.

Tutto questo è ancora più grave, e renderà inevitabili ulteriori iniziative di mobilitazione, nel contesto della manovra finanziaria in corso di approvazione e in particolare rispetto all’emendamento che licenzia tutti i precari del pubblico impiego presentato solo pochi giorni fa al consiglio dei ministri.

Di seguito il comunicato distribuito oggi ai giornalisti presenti all’Istat:

Istat: Nonostante le allarmanti novità dell’emendamento “taglia-precari”, le organizzazioni sindacali sospendono la mobilitazione sulla rete fol per consentire la diffusione dei dati su occupazione e disoccupazione in Italia. Lo stato di agitazione permane, aggravato dalle disposizioni del Ministro Brunetta che cancellano il diritto ad un futuro stabile per 120 mila precari del pubblico impiego.

Per la prima volta nella storia dell’Istat il 18 settembre non sono stati prodotti, a causa dell’agitazione e della mobilitazione dei lavoratori dell’Istituto, i dati su occupazione e disoccupazione. Lo stato di agitazione senza precedenti, indetto da Flc Cgil, Fir Cisl e Uil Pa-Ur, è iniziato il 18 agosto ed è finalizzato ad evitare gli sprechi derivanti dall’esternalizzazione della rete di rilevazione sulle forze di lavoro (secondo quanto previsto dalle decisioni del Consiglio d’Istituto) e ad assicurare un futuro stabile ai 317 rilevatori dell’indagine (ad oggi e da 6 anni con contratti co.co.co., rinnovati di anno in anno) che rischiano, dal 1 Gennaio 2009 contestualmente alla chiusura dell’indagine, di essere disoccupati.

La decisione di consentire la diffusione del dato trimestrale sulle forze di lavoro, per informare il paese sullo stato dell’occupazione, sospendendo temporaneamente la mobilitazione, segue la prospettiva di apertura di un tavolo di confronto, aperta dopo gli incontri avvenuti nell’ultima settimana con il Presidente Luigi Biggeri e il Consiglio dell’Istat.

Oggi i dati su occupazione e disoccupazione sono in uscita, ma lo stato di agitazione del personale rimane, permanendo le ragioni di massima preoccupazione per il futuro dell’indagine e dei rilevatori in essa impiegati. Dagli elementi a disposizione delle organizzazioni sindacali la via dell’esternalizzazione prospettata dai vertici dell’Istituto e dal Ministro Brunetta continua ad apparire un’operazione preoccupante che non risponde agli standard di affidabilità della statistica ufficiale, rappresentando altresì un pesante aggravio della spesa pubblica, contraddicendo la necessità di razionalizzazione, risparmio e valorizzazione delle “eccellenze produttive” espressa a parole dal Ministro stesso.


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amensa
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@ vitamina2
ho mandato in pm il messaggio perchè mi sono sbagliato.
per tutto il resto non provo nemmeno a risponderti, perchè sei irrecuperabile.


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Truman
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Io parlo del sistema economico e della moneta tedeschi, storicamente diversi dal nostro, dicendo che il marco dal quale approccio economico è stato calcato l'euro era una moneta solida e tu mi dici che siccome la vecchia moneta tedesca era una moneta stabile allora anche la vecchia moneta nazionale italian era una moneta stabile ??
...
L' inflazione reale è collegata all'aumento reale dei prezzi in contrapposizione a quello calcolato formalmente dall'istat ed è quella che ha sottratto potere d'acquisto agli Italiani soprattutto negli anni subito seguenti all'introduzione dell'euro poiche non sono stati fatti dei controlli sugli aumenti speculativi dei prezzi

Non c'è nulla che ASSOMIGLI DI PIÙ AD UN MANTRA CHE LA FRASE: È COLPA DELL'EURO, poichè È DEL TUTTO IRRAZIONALE ED HA UNA FUNZIONE DI AUTO-PERSUASIONE PER LIBERARSI DA UNA RESPONSABILITÀ...ha un effetto catartico a livello inconscio

IN FIN DEI CONTI È UN PEZZO DI METALLO CHE DA SOLO NON RIESCIE NEMMENO A MUoVERSI DI UN CENTIMETRO.

Ma allora com'è che l'euro non ha avuto gli stesssi effetti devastanti su Francia e Germania??

A riguardo dell'inflazione degli anni '70 o 80... Si avrà una valutazione realistica dell' inflazione nel momento in cui ci sarà una maggioranza politica seriamente interessata a che ciò possa avvenire...

...all'inizio dell'attuale governo mi pare di aver visto Tremonti dire di voler privatizzare l'istat

Provo a rispondere a quelle che mi appaiono come frasi principali.
a) Il marco era la valuta nazionale della Germania ed era solido perchè dietro c'era una politica economica e monetaria di tipo tedesco. Ma il marco era una valuta nazionale mentre l'euro è una valuta pensata per una federazione di nazioni o qualcosa del genere (non vorrei discutere di cosa sia l'Europa oggi). Mi interessa solo sottolineare che una valuta nazionale può essere solida, se poggia su dei fondamentali, non è scontato che generi inflazione.
C'è poi da considerare che una valuta riflette tutta una serie di parametri economici sottostanti, una prima indicazione può essere il debito pubblico del paese che usa quella valuta, eventualmente rapportato al PIL o al circolante. Ma i parametri che andrebbero considerati sono molti, poichè sono molto complesse le strutture, gli assett che stanno dietro ad una valuta. Insomma una valuta sintetizza una serie di parametri ed una politica economica e monetaria.

b) Sul fatto che l'inflazione reale sia superiore a quella che dichiaravano i vari governi penso non sia difficile trovare un accordo. Ho fatto notare che nell'arco di due-tre anni si è avuta un'inflazione intorno al 100%. Non ho detto "alcuni mesi" proprio perchè nel breve periodo ci può essere stata speculazione, ma dopo due-tre anni non era solo il caffè a costare il doppio. A me interessa prima di tutto far notare che tale inflazione è paragonabile a quella a due cifre degli anni '70 ed è anche superiore.
Le motivazioni sono più opinabili, ma qualunque spiegazione dovrebbe tener conto del fatto che gli altri paesi hanno sofferto di questo problema meno di noi, in particolare Francia e Germania non hanno avuto il problema. Dire "è stata colpa della speculazione" mi appare un discorso superficiale, da sempliciotto. Se l'economia pretende di essere una scienza, diciamo che questa spiegazione è ridicola.

c) E qui arriviamo alla frase "è colpa dell'euro". Certo ha analogie con un mantra, ma a me appare solo una frase sintetica, uno slogan, per riassumere sconvolgimenti epocali che si sono accompagnati al passaggio dalla lira all'euro. Colossale in quest'ambito la perdita della sovranità monetaria da parte dell'Italia, che ha ceduto il diritto di battere moneta alla BCE, senza controlli e contropartite serie. L'introduzione dell'euro ha poi comportato tutta una serie di politiche economiche e sociali che hanno devastato l'Italia, perchè per tenere basso il debito si sono ridotti i salari, impoverendo le masse. E comunque i prezzi hanno continuato a crescere ed il debito ha continuato a salire.
Comunque l'euro non è solo un pezzo di metallo, altrimenti non verrebbe accettato per pagamento.

d) Non mi sembra poi difficile capire che se l'euro (o meglio la politica monetaria sottostante) era pensato per le economie di Francia e Germania (hai giustamente detto che era una specie di calco del marco) da loro è andato bene, ma lo stesso non vale per noi.

e) Che l'ISTAT sia privatizzato o meno mi interessa poco. Da tempo so che i loro dati sono manipolati per le esigenze del potere.

***
Riedito e aggiungo alcune note finali: l'euro sotto molti aspetti riassume quella complessa costruzione che è la Comunità europea (o Europa Unitaria, o come la vogliamo chiamare), insomma esso sintetizza l'organizzazione burocratica della Comunità, le sue leggi e regolamenti, le sue strutture. Un effetto non banale di ciò è che alcune azienze vengono in pratica aiutate da tale struttura ed altre sono penalizzate. Non è difficile vedere che nella costruzione europea le grandi aziende (tipicamente francesi e tedesche) sono state agevolate, mentre quelle piccole sono state penalizzate (i costi per usufruire di finanziamenti europei erano paragonabili ai vantaggi ottenibili, mentre le grandi aziende del nord -europa riuscivano con potenti azioni di lobbing a farsi scrivere leggi su misura). Vale la pena di ricordare che l'Italia era piena di piccole industrie e piccole aziende (oggi molte hanno chiuso) ed aveva (ed ha) pochissime grandi aziende. Diciamo che una parziale risposta alle difficoltà del sud-europa viene da queste considerazioni.


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Provo a rispondere a quelle che mi appaiono come frasi principali.
a) Il marco era la valuta nazionale della Germania ed era solido perchè dietro c'era una politica economica e monetaria di tipo tedesco. Ma il marco era una valuta nazionale mentre l'euro è una valuta pensata per una federazione di nazioni o qualcosa del genere (non vorrei discutere di cosa sia l'Europa oggi). Mi interessa solo sottolineare che una valuta nazionale può essere solida, se poggia su dei fondamentali, non è scontato che generi inflazione.
C'è poi da considerare che una valuta riflette tutta una serie di parametri economici sottostanti, una prima indicazione può essere il debito pubblico del paese che usa quella valuta, eventualmente rapportato al PIL o al circolante. Ma i parametri che andrebbero considerati sono molti, poichè sono molto complesse le strutture, gli assett che stanno dietro ad una valuta. Insomma una valuta sintetizza una serie di parametri ed una politica economica e monetaria.

b) Sul fatto che l'inflazione reale sia superiore a quella che dichiaravano i vari governi penso non sia difficile trovare un accordo. Ho fatto notare che nell'arco di due-tre anni si è avuta un'inflazione intorno al 100%. Non ho detto "alcuni mesi" proprio perchè nel breve periodo ci può essere stata speculazione, ma dopo due-tre anni non era solo il caffè a costare il doppio. A me interessa prima di tutto far notare che tale inflazione è paragonabile a quella a due cifre degli anni '70 ed è anche superiore.
Le motivazioni sono più opinabili, ma qualunque spiegazione dovrebbe tener conto del fatto che gli altri paesi hanno sofferto di questo problema meno di noi, in particolare Francia e Germania non hanno avuto il problema. Dire "è stata colpa della speculazione" mi appare un discorso superficiale, da sempliciotto. Se l'economia pretende di essere una scienza, diciamo che questa spiegazione è ridicola.

c) E qui arriviamo alla frase "è colpa dell'euro". Certo ha analogie con un mantra, ma a me appare solo una frase sintetica, uno slogan, per riassumere sconvolgimenti epocali che si sono accompagnati al passaggio dalla lira all'euro. Colossale in quest'ambito la perdita della sovranità monetaria da parte dell'Italia, che ha ceduto il diritto di battere moneta alla BCE, senza controlli e contropartite serie. L'introduzione dell'euro ha poi comportato tutta una serie di politiche economiche e sociali che hanno devastato l'Italia, perchè per tenere basso il debito si sono ridotti i salari, impoverendo le masse. E comunque i prezzi hanno continuato a crescere ed il debito ha continuato a salire.
Comunque l'euro non è solo un pezzo di metallo, altrimenti non verrebbe accettato per pagamento.

d) Non mi sembra poi difficile capire che se l'euro (o meglio la politica monetaria sottostante) era pensato per le economie di Francia e Germania (hai giustamente detto che era una specie di calco del marco) da loro è andato bene, ma lo stesso non vale per noi.

e) Che l'ISTAT sia privatizzato o meno mi interessa poco. Da tempo so che i loro dati sono anipolati per le esigenze del potere.

a) dici bene la forza di una moneta riflette tutta una serie di parametri economici sottostanti...pensa come si ridurrebbe l'Italia fuori dall'euro non fosse altro per l'inflazione...
b) tu dici che l'inflazione si è sviluppata in alcuni anni...ma come saprai l'inflazione ha degli elementi scatenanti ( poi il processo inflattivo potrà durare più o meno a lungo a seconda dei casi...E A SECONDA DI QUANTO IMPEGNO CI PUÒ METTERE UN GOVERNO PER CONTRASTARLA CON ADEGUATE POLITICHE ECONOMICHE ANTI INFLATTIVE) ...e visto che non si era in quel periodo in un momento di particolare espansione dell'economia ( e anche se fosse stato ciò non toglierebbe le responsabilità di un governo nel bilanciare o nel bloccare i processi inflattivi...) l'elemento scatenate l'inflazione che salta subito all'occhio con grande rilevanza sono le speculazioni sui prezzi al dettaglio con un governo che continuava con il suo mantra...è colpa dell'euro...senza rimediare in alcun modo...

c) quindi il governo per tenere basso il debito avrebbe fermato l'aumento dei salari...ma nel contempo non risusciva a frenare l'inflazione...epperò il debito è aumentato comunque... interessante...era mica per caso tutta colpa dell'euro ??
L'euro è un pezzo di metallo a corso forzoso...

d) stai forse dicendo che l'Italia non aveva un'economia tarata per una moneta forte...forse perche non aveva e non ha un'economia forte ??? e se uscissimo dall'euro l'economia italiana si rafforzerebbe come per magia ???..magari con vantaggi per il reddito di tutti i lavoratori ed in particolare per le fascie deboli ??
Ma forse nel caso l'economia italiana si indebolisse ulteriormente potremmo sempre dire che era colpa dell'euro che ci aveva costretti ad uscire...dalla moneta unica europea : l'euro.(sarà mica un mantra tautologico o un perifrasi mantrica???) !!!

e) a me interesserebbe molto parecchio che l'istat lavorasse nel modo piu efficace, efficente e veritiero soprattutto...ciò sarebbe indispensabile per descrivere nel modo più onesto possibile la situazione economica del paese e della società ( così per una sorta di interesse collettivo...)

In fine ribadisco:

L' inflazione reale è collegata all'aumento reale dei prezzi in contrapposizione a quello calcolato formalmente dall'istat ed è quella che ha sottratto potere d'acquisto agli Italiani soprattutto negli anni subito seguenti all'introduzione dell'euro poiche non sono stati fatti dei controlli sugli aumenti speculativi dei prezzi ( già allora prevedibili per chi avesse conosciuto un minimo di storia dell'economia e della moneta), cosa che oltre che dannosa per i consumatori è stata in seguito dannosa per gli stessi che hanno applicato la speculazione dei prezzi poiché in seguito ne ha provocato una riduzione della domanda dei beni e da alllora...subito a lagnarsi che l'economia era stagnante... e magari ad inveire contro il governo Prodi del 2006 che non riusciva a rilanciare l'economia ( della serie piove governo ladro???...sarà mica un'altro mantra?)


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grilmi
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Non lo so se ha senso continuare a parlare di inflazione come peggiore dei mali al momento. Finche ci sarà deflazione l economia reale non ripartirà, per ora chi lavora se la passa male mentre chi percepisce rendite fisse talvolta immeritate non sente la crisi. Se ipoteticamente portiamo avanti questo sistema per qualche anno non ci sarà più nessuno che lavorerà in regola pagando le tasse, quelli che le pagano dichiareranno il minimo possibile e anche chi prende rendite fisse sarà spazzato via dallo tsunami della deflazione. Rispetto a una situazione del genere posso immaginare che anche l inflazione sarebbe una manna dal cielo. Per il resto mi associo alla soluzione di amensa, tassare il mercato finanziario anche dello 0,5%1%, in questo modo si ridurrebbe l ultima moda del trading ad alta velocità, tuttavia penso che non prenderanno misure simili, il sistema attuale crollerà da solo per mancanza di ossigeno che l economia reale non sara piu in grado di produrre. Per quanto riguarda l Italia per ora non penso sia intenzione degli speculatori attaccarla, semplicemente perche TBTF, per quello i vari Trichet e FMI dicono che i conti dell Italia sono in buono stato, una detonazione del genere sarebbe fatale per tutta l economia mondiale.


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Anonymous
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i guadagni degli investimenti finanziari speculativi ( comequelli fatti da molte banche ) sono in larga parte immeritati... qualcuno ha proposto delle leggi per riformare la normativa sulle banche ( aumentandone anche la trasparenza verso i clienti ad esempio...) o di disciplinare più severamete il mercato finanziario ...le quali speculazioni azzardate hanno dato il colpo di grazia ad un'economia vacillante ????

Sul percepimento di rendite più o meno fisse immeritate sarebbe da fare un discorso interminabile con riferimento all'Italia ...a cominciare ad esempio dalle speculazioni sui prezzi a dettaglio per continuare dalle rendite da monopolio( anche privato), da oligopolio e via discutendo...alla salute della libera concorrenza di mercato...che tanto viene predicata ai lavoratori precari e non...
Si potrebbe poi valutare quanto merito abbiano le spese belliche in un periodo in cui la nostra nazione sta affrontando una crisi nera ...rimanendo il più possibile asettici con riguardo alla specificità della spesa...
Se proprio si dovesse tornare ad una moneta nazionale sarei d'accordo con uno dei commenti qui sopra, di Vimana2 ,nel quale dice che la banca centrale dovrebbe essere nazionalizzata ( sarebbe l'unico modo per dare ai i governi un buon controllo sulla leva monetaria...)


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vimana2
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@ vitamina2
ho mandato in pm il messaggio perchè mi sono sbagliato.
per tutto il resto non provo nemmeno a risponderti, perchè sei irrecuperabile.

Ecco perchè nn mi hai risposto allora quando ti ho spiegato che il denaro di nuova immissione viene poi messo nelle passività 😆

Ricorda poi una cosa, lo stato nn potrà mai " riscuotere " le tasse quando esse sono folli, esse sono poi folli volutamente.

Fino a quando il sistema di tassazione nn sarà solo diretto e al max del 15% ( senza quella fesseria che si chiama contribuzione) esisterà sempre l'evasione e a vincere sul mercato saranno sempre o spesso i PEGGIORI, gli unici che nn si faranno problemi ad evadere in tutto o in gran parte ciò che guadagnano, gli unici che nn si fanno problemi a sfruttare, schiavizzare il prox.....inquinare e ad infrangere ogni legislazione pur di guadagnare molto e subito.

Se ci fosse un sistema di tassazione diretto e del 15% max tutte gli imprenditori onesti sarebbero in grado immediatamente di vincere la competizione del mercato, questo però sarebbe un bel problema per i politici e gli attuali detenetori del potere economico, infatti avrebbero gli anni contati in fatto di potere, primo, poi avrebbero ancor meno anni in fatto di libertà perchè arriverebbe il carcere.

Se tu pensi che le lobby nn sappiano che le tassazioni indirette e la tassazione diretta superiore al 10-15% sono solo un danno all'economia prima e ai bilanci dello stato poi, sei solo un ingenuo, l'ingenuità però è solo fino ad un certo punto una nn colpa!


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Anonymous
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scusa Vimana2 ma com'è che in Svezia la tassazione è attorno al 47% e l'evasione da quel che sempre si è sentito dire non è pesante come qua in Italia... e perchè anche in Germania ed in Francia la situazione fiscale è simile ma l'evasione fiscale non è quella italiana ??...Mah...
Le suddette Nazioni, sono Nazioni che fanno parte dell'Europa occidentale ...o sono nazioni che fanno parte del pianeta MARTE ??
Ho poi da controbattere a grilmi che lamenta gli effetti di una supposta deflazione in atto ( se ci fosse il governo dovrebbe fare di tutto per rilanciare i consumi... magari detassando il reddito da lavoro dipendente ...come sta facendo???... o forse non lo sta facendo ???..aspetta forse mi sono confuso il governo ha fatto lo SCUDO FISCALE fino ad ora...con grande sucesso ??????????)...grrilmi tu ti sei accorto che negli ultimi 2-3 mesi il prezzo del carburante da auto trazione è aumentato quantomeno del 6 %? Per te questa non è inflazione ?? In Italia dove gran parte dell'energia prodotta deriva da fonti fossili e il trasporto è preveletemente su gomma ( senza considerare i treni diesel le navi ecc...) se condo te un aumento del petrolio non scatenerà unaspirale inflazionistica..se non la sta già innescando...visto che l'altra settimana mi hanno aumentato il costo del pranzo del mezzo giorno nel locale dove io vado a mangiare di circa il 10 %...tanto per fare un caso concreto e significativo...quello che penso però è che fuori dall'euro , senza alcun vincolo europeo ( visti gli eccelleti risutati ottenuti dai governi degli ultimi 10 anni) potrà succedere BEN DI PEGGIO...

Se un governo di fronte ad un pesante erosione del potere d'acquisto dovuta ad un'infalzione incontrollata ed incontrastata ha pensato di fare uno scudo fiscale ( con quali risultati ??) e lo stesso governo ha pensato di abbassare solamente l' aliquota d'imposta per i redditi piu alti ( anche se di poco...mi sembra dal 45 al 43 attuale), nulla facendo per agevolare i redditi più deboli ( quelli da lavoro dipendente con aliquota di imposta attuale del 23 e del 28 %...ad esempio) e pressochè nulla per combattere la grande evasione ( vedi scudo fiscale)...allora penso che dentro o fuori dell'euro (per quanto io ritenga che è meglio restare nell'euro ), con un governo del genere non saremmo mai nella situazione giusta...


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dana74
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sono d'accordo con le valutazioni di truman e vimana.

L'euro è stata una sciagura per tutti, la gente si è impoverita.
Anche i francesi, tedeschi etc si son tutti pentiti.

Non mi ricordo chi aveva scritto sulla svalutazione in pieno sviluppo che avrebbe danneggiato i dipendenti.

All'epoca esisteva uno strumento che ricompensava i redditi.
Si chiamava scala mobile.


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Anonymous
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non ricordo bene... ma se non sbaglio la scala mobile era stata eliminata già negli anni '80...( 84?) su forti pressioni delle associazioni dei datori di lavoro...

L'euro è stata una sciagura per tutti, la gente si è impoverita.
Anche i francesi, tedeschi etc si son tutti pentiti...scusa Dana ...ma truman questa affermazione la potrebbe definire un MANTRA...mentre le mie affermazioni sul prelievo fiscale dei paesi europei si potranno verificare con delle ricerche su internet...oltre ad aver vissuto un anno in uno dei suddetti paesi ed aver notato la differenza di trattamento per l'evasione contributiva ad esempio anche se a livello empirico...

con umiltà dico che a volte non basta essere d'accordo genericamente con delle affermazioni generiche ma bisognerebbe avere anche cognizione di causa...
comunque io penso che tu Dana hai i mezzi per capire cosa è reale e cosa voglia mascherare la realtà con dei semplici MANTRA...( o frasi fatte e catartiche...).


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