La resa incondizion...
 
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La resa incondizionata del governo Tsipras


Stodler
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La resa incondizionata del governo Tsipras

Quella sottoscritta da Tsipras è una resa incondizionata al potere economico e politico di una UE guidata dalla Germania , che si è dimostrata tremendamente forte quanto feroce antidemocratica e ingiusta.

La Grecia come paese formalmente indipendente non esiste più, sarà istituzionalmente commissariata dalla Troika e dovrà cedere 52 MD dei suoi beni ad un fondo di garanzia per le banche gestito dalle banche stesse. La passata battuta sulla vendita del Partenone da parte di un ministro finlandese diventa realtà.

Le misure sociali e sul lavoro previste nel Memorandum sono di quanto più brutale si possa immaginare e fanno definitivamente precipitare la Grecia in una condizione di vita che non è europea.

Taglio alle già bassissime pensioni minime e età pensionabile a 67 anni, taglio dei salari e aumenti dei prezzi, sanità pubblica definitivamente distrutta, libertà totale di licenziamento e fine dei contratti nazionali, privatizzazioni generalizzate.

Un massacro in un popolo già ridotto alla miseria e alla disoccupazione di massa. Per restare nell'Euro i cittadini greci dovranno vivere come nei paesi del vecchio terzo mondo.

Starà al popolo greco giudicare il comportamento di un governo che ha totalmente rinunciato al mandato elettorale e che ha ignorato il 62 % di no ad una proposta della Troika infinitamente più leggera di quella ora accettata.

La Grecia è stata sottoposta da tutta la UE ad una infame guerra economica e la sua resa dimostra che il potere reale europeo a trazione tedesca è nemico della democrazia e dei popoli e che la sua forza è enorme.

Per questo la tragica sconfitta del governo Tsipras e delle speranze che aveva suscitato impongono una riflessione di fondo a tutte le forze democratiche anticapitaliste o anche solo anti liberiste.

Questa UE non è riformabile, austerità e liberismo sono poteri costituenti della sua struttura. O le si accetta o si deve avere il coraggio di rompere.

L'idea della maggioranza di Syriza di ottenere una svolta sociale nella UE esce distrutta e viene volutamente umiliata per dare un esempio.

La prima lezione da trarre dalla tragedia della Grecia è che la lotta per la democrazia, l'eguaglianza e la libertà in Europa debbono partire dal rifiuto di Euro UE e Nato. La sinistra che non fa questa scelta è senza futuro è destinata a sparire.

http://contropiano.org/interventi/item/31852-la-resa-incondizionata-del-governo-tsipras


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brumbrum
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io direi una immensa presa per il culo al popolino


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Whistleblower
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io direi una immensa presa per il culo al popolino

Ma quando mai.
Se il popolino non scenderà in piazza si merita questo e di peggio.


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brumbrum
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io direi una immensa presa per il culo al popolino

Ma quando mai.
Se il popolino non scenderà in piazza si merita questo e di peggio.

anche se scenderà non credo lo farà di testa sua


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Stodler
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io direi una immensa presa per il culo al popolino

Ma quando mai.
Se il popolino non scenderà in piazza si merita questo e di peggio.

anche se scenderà non credo lo farà di testa sua

E' vero questo è un problema serio.


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Whistleblower
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anche se scenderà non credo lo farà di testa sua

E ho capito ma allora così uno si butta dalla finestra e fa prima.
Aspettiamo a giudicare i fatti e soprattutto consiederiamo che se il popolo si muove, manovrato o meno, si aprono sempre spiragli di pportunità.

Il dramma è che proprio nel paese più maroriato non si vede un singolo segnale di rivolta, nè al parlamento, né nella borghesia, né nel popolo.
Se non succede lì come si può immaginare che succeda qui dove stiamo tutti benissimo in confronto ai greci?

Siamo a un passaggio decisivo per capire cosa potrà succedere in Europa.
E la reazione del parlamento o del popolo dovrà avvenire adesso, non fra un paio di anni...


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GhinodiSola
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bisogna vedere come vota il parlamento, che ripercussioni ci saranno sul governo. Se tsipras molla bisogne vedere se ci sarà un monti o se si andrà a elezioni. Se si andrà a elezioni bisogna vedere etc etc....

Morale: la partita è lungi dall'essere finita e il tempo gioca a sfavore dei greci, cioè a favore dei motociclisti scravattati pronti a tornare in sella


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mincuo
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Tanto perchè uno torni sulla Terra e si faccia un'idea dei rapporti forza.
Tsipras DEVE firmare entro MERCOLEDI', tra le altre cose, UNA LEGGE sui tagli delle pensioni e UNA LEGGE sull'aumento dell'IVA.
IN CAMBIO:
1) NON gli concedono nessun accordo su un bel niente, pur essendo quelle misure da Colonia Africana.
2) Non gli concedono NEMMENO la garanzia che INIZIERANNO a discutere.
Perchè comunque è sottoposta al voto di almeno 5 Parlamenti.
Poi voteranno probabilmente per il sì, per carità, ma garanzia Tsipras non ce l'ha nemmeno di quello.


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Whistleblower
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@Mincuo

Senza polemica, per sapere la tua opinione.

Le condizioni le ho capite bene ma non si pesnerà forse che una ribellione alla UE non debba costare delle terribili sofferenze, credo...
Se un popolo non accetta di poter morire o perdere tutto in una guerra è meglio che si arrenda senza condizioni prima di combattere.
A questo punto a Tsipras non gli conviene tornare ad Atene, dire che il no al referendum gli impedisce di accettare accordi in questi termini umilianti per sé e per il proprio popolo, fa un bellissimo discorso sulla madre patria greca, sulla libertà, sull'indipendenz, sui nazisti al Partenone e alla fine annuncia le proprie dimissioni?

In questo modo darebbe una scossa a quella parte di popolo che non è disposta a essere colonizzata; nomina il nemico della nazione pubblicamente e chiaramente per cui chiunque si azzardi a prendere il suo posto di primo ministro dovrà assumere su di sé la colpa e la vergogna della disfatta accettata senza combattere.

Si guadagnerebbe un enorme consenso da almeno un parte consistente dei greci e creerebbe quel sentimento di rabbia e di rivalsa senza il quale non ci si può ribellare contro un nemico molto più forte.

Non credi che sia abbastanza logico? Ma soprattutto: perché probabilmente non lo farà nonostante la sua alternativa sia quella di passare per un incapace e un traditore?


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spadaccinonero
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io direi una immensa presa per il culo al popolino

Ma quando mai.
Se il popolino non scenderà in piazza si merita questo e di peggio.

se scendono in piazza con bandierine e palloncini tanto vale rimanere a casa


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