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La svendita del patrimonio identitario.


veroeretico
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L’immigrazione di popolazioni africane e asiatiche sta moltiplicando in Italia le tensioni sociali aggravando i problemi d’alloggio, della salute pubblica, dell’emarginazione e della delinquenza. Le aspettative di lavoro degli stranieri immigrati - destinate ad essere deluse, giacchè in Italia vivono oltre tre milioni di disoccupati se poi a queste cifre aggiungiamo gli inoccupati i cassaintegrati e gli studenti “parcheggiati” presso le nostre università i numeri cominciano a far riflettere – sono alimentate:

-Dai settori produttivi che praticano lo sfruttamento e il lavoro nero;
-Dai settori industriali che vogliono comprimere il costo del lavoro, sfruttando la presenza dei nuovi schiavi ed evitando di introdurre la modernizzazione degli impianti nocivi e delle lavorazioni faticose e sgradite;
-Dal parassitivismo affarisco diffuso (affittuari, produttori, mediatori e procacciatori di merce contraffatta);
-Dalle Sinistre alla ricerca di qualsiasi nuovo proletario;
-Dalle Chiese alla ricerca di qualsiasi nuovo fedele.

Sono alimentate sopratutto dai grandi gruppi finanziari modialisti e dalle multinazionali con il beneplacido delle nostre istituzioni, che mirano allo sradicamento di quel “materiale umano” e culturale di cui è ricca la nostra Penisola, mirano al livellamento dei differenti popoli per produrre un tipo generale di uomo aggregato ad un massa mondiale che concepisca la vita come merce da consumare secondo il modello capitalistico. Il conflitto sociale per l’alluvione di centinaia di milioni di “popolazioni disagiate” extraeuropee sarà nei prossimi anni il dramma vitale del nostro Paese che anzichè operare per il rinnovamento della loro vita nazionale sono venuti nella nostra terra con la complicità dei politicanti Italiani. Molti di loro sono avventurieri che hanno abbandonato un paese povero, sedotti dalla propaganda televisiva del belpaese. Numerosi altri, chi sono?

-Non sono cristiani ma sono una manna per le Chiese cristiane.
-Non hanno lavoro ma sono corteggiati dai sindacati dei lavoratori alla ricerca di nuovi iscritti.
-Non hanno licenza di commercio, ma possono vendere ugualmente le loro merci.
-Aprono attività commerciali (frutterie, kebap) riuscendo grazie alle nuove leggi in materia a non pagare tasse per tre anni, dopodichè abilmente intestano l’attività ad un parente o ad un amico, la presa in giro continua.
-Pochi di loro appena giunti subiscono rigorosi controlli sanitari, ma le Asl possono assumerli come infermieri.
-Arrivano clandestinamente ma la legge ne legalizza la presenza.
-Non tutti risultano pacifici e pieni di buone speranze d’integrazione, ma sono protetti dai predicatori della pace universale.
-Hanno gia imposto in Italia i loro accampamenti, ma essi non sono fabbri, ne giostrai, ne allevatori di cavalli.
-Possono essere esplusi dall’Italia, ma hanno 15 giorni di tempo per cambiare città e far perdere le loro tracce.

Dobbiamo decidere, scegliere, sopratutto in quest’epoca materialistica la ricchezza vera è rappresentata dalla nostra cultura dalla nostra identità che stiamo svendendo così a basso prezzo, così come svendiamo giorno per giorno il patrimonio industriale che ci ha resi orgogliosi.
Cordialità.


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nigel
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Post: 59
 

Vive Marine Le Pen (sia detto senza ironia)


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Giancarlo54
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2622
 

L’immigrazione di popolazioni africane e asiatiche sta moltiplicando in Italia le tensioni sociali aggravando i problemi d’alloggio, della salute pubblica, dell’emarginazione e della delinquenza. Le aspettative di lavoro degli stranieri immigrati - destinate ad essere deluse, giacchè in Italia vivono oltre tre milioni di disoccupati se poi a queste cifre aggiungiamo gli inoccupati i cassaintegrati e gli studenti “parcheggiati” presso le nostre università i numeri cominciano a far riflettere – sono alimentate:

-Dai settori produttivi che praticano lo sfruttamento e il lavoro nero;
-Dai settori industriali che vogliono comprimere il costo del lavoro, sfruttando la presenza dei nuovi schiavi ed evitando di introdurre la modernizzazione degli impianti nocivi e delle lavorazioni faticose e sgradite;
-Dal parassitivismo affarisco diffuso (affittuari, produttori, mediatori e procacciatori di merce contraffatta);
-Dalle Sinistre alla ricerca di qualsiasi nuovo proletario;
-Dalle Chiese alla ricerca di qualsiasi nuovo fedele.

Sono alimentate sopratutto dai grandi gruppi finanziari modialisti e dalle multinazionali con il beneplacido delle nostre istituzioni, che mirano allo sradicamento di quel “materiale umano” e culturale di cui è ricca la nostra Penisola, mirano al livellamento dei differenti popoli per produrre un tipo generale di uomo aggregato ad un massa mondiale che concepisca la vita come merce da consumare secondo il modello capitalistico. Il conflitto sociale per l’alluvione di centinaia di milioni di “popolazioni disagiate” extraeuropee sarà nei prossimi anni il dramma vitale del nostro Paese che anzichè operare per il rinnovamento della loro vita nazionale sono venuti nella nostra terra con la complicità dei politicanti Italiani. Molti di loro sono avventurieri che hanno abbandonato un paese povero, sedotti dalla propaganda televisiva del belpaese. Numerosi altri, chi sono?

-Non sono cristiani ma sono una manna per le Chiese cristiane.
-Non hanno lavoro ma sono corteggiati dai sindacati dei lavoratori alla ricerca di nuovi iscritti.
-Non hanno licenza di commercio, ma possono vendere ugualmente le loro merci.
-Aprono attività commerciali (frutterie, kebap) riuscendo grazie alle nuove leggi in materia a non pagare tasse per tre anni, dopodichè abilmente intestano l’attività ad un parente o ad un amico, la presa in giro continua.
-Pochi di loro appena giunti subiscono rigorosi controlli sanitari, ma le Asl possono assumerli come infermieri.
-Arrivano clandestinamente ma la legge ne legalizza la presenza.
-Non tutti risultano pacifici e pieni di buone speranze d’integrazione, ma sono protetti dai predicatori della pace universale.
-Hanno gia imposto in Italia i loro accampamenti, ma essi non sono fabbri, ne giostrai, ne allevatori di cavalli.
-Possono essere esplusi dall’Italia, ma hanno 15 giorni di tempo per cambiare città e far perdere le loro tracce.

Dobbiamo decidere, scegliere, sopratutto in quest’epoca materialistica la ricchezza vera è rappresentata dalla nostra cultura dalla nostra identità che stiamo svendendo così a basso prezzo, così come svendiamo giorno per giorno il patrimonio industriale che ci ha resi orgogliosi.
Cordialità.

Sbagli, la nostra salvezza, come ampiamente dimostrato dalla compagna Tania, risiede nella Rivoluzione mondiale sotto la guida illuminata del compagno Trotzky (per l'occasione senza picozza nel cervello), basta nazionalismi, la rivoluzione mondiale metterà a posto tutto. Come? Quando? Che fretta! Sarà quel che sarà! Nel frattempo non facciamo niente ma sopratutto combattiamo il virus rossobruno che sta inquinando il puro verbo marxista. 🙄


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Sarà ma io quando mi trovo davanti a menate fascio razzistoidi come questa, che usa termini come "patrimonio identitario", accostamenti dei "settori industriali che praticano lo sfruttamento" con "le Sinistre alla ricerca di qualsiasi nuovo proletario"... non mi indigno neanche più... oscillo tra il "non ti curar di lor ma guarda e passa" e l'attesa sulla riva del fiume per il passaggio del loro cadavere...


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