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La violenza misandrica del femminismo, il "male-bashing


Anonymous
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Segnalo questo sconvolgente video (durata 10 minuti) contro la misandria oggi imperante.

https://www.youtube.com/watch?v=UVGuNaV1PwQ


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Anonymous
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LA DISSOLUZIONE GNOSTICA DEL FEMMINISMO
L'ideologia femminista si poggia su: a) l'individualismo possessivo, il solipsismo egoico (il figlio è mio e me lo gestisco io); b) l'affermazione che il criterio di fondo delle scelte è il piacere, l'edonismo (non esiste un'occasione di piacere che non debba venir perseguita); c) il disprezzo per la ragione analitica in genere e per la cultura tradizionale in particolare (si tratterebbe di contenuti mitici o non corrispondenti ai bisogni dell'uomo moderno). Oltre a questo tipo di argomentazione, ve ne è però un altro più propriamente specifico del femminismo, il cui nocciolo è costituito dalla tesi di un'uguaglianza totale uomo=donna sino al punto da affermare che la donna non è più dato biologico preciso. Questa tesi è leggibile nell'immagine inconscia che le femministe si fanno della donna, particolarmente nel maschilismo di questa immagine. Se si guarda, infatti, al modello ideale di donna esaltato dalle femministe ci si rende conto che esso è un modello con caratteristiche maschili: nel vestire (i pantaloni, per es.), nel linguaggio (il turpiloquio), nell'essere titolare di una mobilità fisica, di una carriera perseguita senza intralci, nell'essere titolare di una capacità di lavoro a efficienza ininterrotta, di una sessualità nomade senza complicazioni istituzionali. Nell'essere titolare di una sessualità attiva, a sfondo sostanzialmente omosessuale, in cui, al posto del ruolo passivo, "vaginale" che la donna assume nell'amplesso, si sostituisce una sessualità "clitoridea". In questo tipo di sessualità la donna non si vede più come quell'essere la cui sessualità è legata alla procreazione, ma come quell'essere capace di procurarsi il piacere liberamente, senza tener conto dei "rischi" di una gravidanza. [...] la sostituzione dell'allattamento naturale con quello artificiale, la possibilità di ottenere un parto indolore a tutti i livelli, l'introduzione e l'estensione di metodi anticoncezionali che rendono la donna padrona della sua fecondità, la sospensione artificiale del ritmo mensile (l'ovulazione), la fecondazione artificiale attraverso banche dello sperma, e infine, summa summarum, il trapianto dell'ovulo fecondato dal grembo materno al laboratorio. Con l'intervento della scienza, la donna sarà qualificata dal concepire e dal partorire non molto di più di quanto lo sia dal mangiare e dal bere che non sono, come è evidente, atti tipicamente femminili. Grazie alla scienza la donna si è derealizzata, è diventata un'infinità di possibilità proprio perchè non è più legata ad una natura data. [...] l'affermazione "poter essere tutto senza dover essere nulla" esprime molto bene il tipico atteggiamento gnostico di rifiuto del limite umano, la tentazione perenne del rifiuto del limite costituito dalla nostra natura finita. Natura, che come è stato osservato opportunatamente, è precisamente quell'aspetto per cui noi non ci facciamo, ma nasciamo così (natura da nascor) [...] Ciò che viene denunciato dal femminismo è che la donna non è più quello che è, ma quello che potrebbe essere o che vuole essere [...] Una donna liberata dalla biologia è una donna che ha spezzato le tre K, come direbbero i tedeschi, che la legano al reale: Kirche, il legame di culto a Dio, Küche, il rapporto con quella istituzione che è la famiglia e in particolare il marito, Kinder, la maternità e la responsabilità costituita dai figli. Come pura possibilità senza legami, la donna diventa un soggetto assoluto, absolutus, un io incentrico a cui tutto è dovuto e che nulla deve; un io, secondo la definizione anarchico-libertaria, che si è fatto Dio. Corollario di questa fase di dominio della natura da parte dell'io è l'affermazione, altrimenti risibile, secondo cui la maternità deve diventare, per le donne, un'arma rivendicativa nei confronti del maschio: "E' arrivato il momento di ricordare che la fecondità non è soltanto una coercizione, ma anche un privilegio, che può diventare un POTERE nella misura in cui attraverso la contraccezione la decisione di essere feconda oppure sterile appartiene alla donna". In questa decisione di usare la maternità come arma di ricatto sociale contro il maschio, la donna ci si rivela un essere che ritiene di possedersi sino in fondo e che si misura e diametro. [...] Con la tesi che la donna non ha una natura data, un legame al mondo della vita prima di tutto biologico, poi culturale, poi sociale, si comincia con l'attaccare il trasmettitore per eccellenza della tradizione. Si colpisce colei che è per essenza educatrice e che fa come da collo di bottiglia attraverso cui passano le generazioni, e colpendola si distrugge il futuro tessuto sociale, perchè una donna, che non sarà più legata ad alcun destino, trasmetterà da qual momento solo la volontà del proprio io di essere al centro di tutto. (Dal libro "Metamorfosi della gnosi. Quadri della dissoluzione contemporanea" di Emanuele Samek Lodovici. pag.164-171)


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rossland
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E' di una tale violenza questo pezzo che, solo a leggere alcune frasi, vien da mettere mano al fucile a canne mozze.
Scritto da un uomo, a quel che vedo (un demente fatto e finito), giustificherebbe da solo, senza ulteriormente approfondire, tutte le pedate femministe che l'autore si propone di dimostrare.


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Anonymous
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Violenza sugli uomini, solo a Roma 500mila vittime di soprusi da parte di donne.

https://www.youtube.co/watch?v=vO7ZHt7LreA

Il consigliere Pdl Ludovico Todini ha presentato il rapporto che parla di 6 milioni di uomini in Italia vittime di violenza da parte delle donne, di cui 500mila solo a Roma.


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MarioG
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E' di una tale violenza questo pezzo che, solo a leggere alcune frasi, vien da mettere mano al fucile a canne mozze.
Scritto da un uomo, a quel che vedo (un demente fatto e finito), giustificherebbe da solo, senza ulteriormente approfondire, tutte le pedate femministe che l'autore si propone di dimostrare.

A sua volta il suo commento giustifica tutte le "violenze" (?) dell'articolo citato...
😆 😆

E' tutto un circolo vizioso!


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rossland
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E' di una tale violenza questo pezzo che, solo a leggere alcune frasi, vien da mettere mano al fucile a canne mozze.
Scritto da un uomo, a quel che vedo (un demente fatto e finito), giustificherebbe da solo, senza ulteriormente approfondire, tutte le pedate femministe che l'autore si propone di dimostrare.

A sua volta il suo commento giustifica tutte le "violenze" (?) dell'articolo citato...
😆 😆

E' tutto un circolo vizioso!

Complimenti...


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MarioG
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Complimenti...

Ma si figuri!


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Bastian
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Io condivido quasi perfettamente la tesi, e ritengo che il femminismo, partito da istanze condivisibili sia diventato "altro" con il tempo.
E' diventato altro non solo per la naturale ingordigia dell'essere umano che raggiunto un risultato, magari ragionevole, vuole sempre di più indipendentemente dalla ragionevolezza e fino ad arrivare a negare sè stesso ma anche perchè il potere ha individuato bene questa debolezza e l'ha utilizzata gonfiandola e supportandola oltre ogni ragionevole limite.
Naturalmente solo dei mentecatti o dei lobotomizzati possono pensare che il potere abbia agito in tal senso per una forma di altruismo, è ovvio che che l'ha fatto pro domo sua.
La donna è sempre stata il perno eroico della famiglia e quindi la distruzione della sua identità fa gioco alla distruzione della famiglia che fa gioco alla distruzione della società che serve al pieno controllo e possesso dell'individuo.

La cosa ovviamente non riguarda solo le donne, ma tutti gli individui.
Li vedo ogni giorno correre come dannati lungo i viali del parco, poi ancora la sera per trasferirsi poi in palestra o piscina, i figli scaricati ai nonni o a qualche famiglia di vicini spesso extracomunitare che non possono permettersi il lusso di correre visto che tutte le energie le buttano nel dar da vivere dignitosamente ai figli, o chi può a vari circoli sportivi o meno, nell'illusione di poter vivere in eterno.
Già, sotto sotto anche quì c'è l'illusione di dominare la natura e addirittura la morte.
Ne ho incontrati un paio durante i miei cicli di chemio, io che fumo, bevo e mangio con gusto qualsiasi cosa, senza pregiudizi; erano basiti, increduli, spaventati.

Credo che ormai si sia oltrepassato il limite del non ritorno e non credo ci siano grandi speranze.

Poi leggo qui ed in altre parti delle tirate contro il potere, che sembrano scritte dalla Pasionaria di storica memoria, analisi spesso lucide e assai condivisibili che però perdono ogni credibilità quando la stessa persona che le ha fatte poi approva, promuove e difende a spada tratta proprio queste armi corrosive utilizzate dal potere, perchè ormai sono "diritti" perchè siamo progressisti, moderni e qualsiasi voce dissenziente viene brutalmente trollata con insulti e larvate minacce.

Ecco perchè non ho speranze perchè alla fine queste persone vogliono la stessa cosa del potere, sono cioè i classici "utili idioti".

Ho un'amico che si autodefinisce "checca marcia" con il quale ho spesso degli scambi di opinioni, tempo fa mi ha detto che ha ribrezzo di questa deriva della società perchè secondo lui è pieno di persone che (cito) "fanno i finocchi con il culo degli altri".

Da ultimo vorrei portare l'attenzione sulle altre due rivoluzioni che hanno devastato la società, oltre a quella femminista: la rivoluzione sessuale e quella allucinogena o lisergica che dir si voglia. Naturalmente erano pace e amore 😉


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andriun
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Onestamente parlando, trovo che questi soggetti sottomessi alla donna non siano da considerare UOMINI, ma nemmeno uomini. E' gia tanto definirli esseri. Sono soggetti che godono a trovarsi in quella situazione, perchè hanno il culto dell'utero e per quello sono disposti a tutto. Da qui ne deriva che non si può certo negare che la donna gli ha educati bene, al punto che ora è libera di soddisfare ogni suo capriccio in piena libertà. Ovviamente IO considero non uomini anche i falsi dominatori: quelli che fuori casa fanno i duri, poi con la moglie diventano mansueti come agnellini nella tana del lupo.

Devo dire però che per quanto mi riguarda sarei piuttosto tollerante anche nei confronti di questi invertebrati, ma purtroppo di dal il caso che si è sviluppata una sorta "di guerra" che escluderebbe di fatto la mia esistenza. La donna infatti pur disprezzando quel tipo di soggetto(quindi prendendo 2 piccioni con una fava: l'uomo effeminato gode ad essere disprezzato e la donna gode a disprezzarlo), sta facendo anche in modo di eliminare/isolare attraverso la manipolazione dell'informazione il vero UOMO, cioè colui che potrebbe ancora nuocerle o almeno di questo ne è convinta lei fallendo così su tutta la linea. Sì perchè se è vero che un UOMO non le darebbe certo tutti i contentini che lei pretenderebbe di ottenere, conosciuti più semplicemente come capricci, proprio per quello potrebbe esserle di conforto nonchè di aiuto nel momento del bisogno sgravandola di molte responsabilità. Purtroppo sarà che la donna emancipata moderna si crede intelligente, fatto sta che è molto lontana dal concepire/accettare questa verità.

Se avessero dato ascolto di più al loro istinto, invece di spremersi le meningi nel tentativo di produrre un ragionamento a cui evidentemente prove alla mano sono naturalmente poco portate, forse la legge sul femminicidio non l'avrebbero mai dovuta fare. Tanto per dare un dato nel 2008 secondo una statistica americana risultava che gli omicidi in Italia per motivi passionali, erano a sfavore del maschio per i 2/3 eppure in quel periodo nessuno ha pensato a fare un legge contro la donna.

Oggi, dopo il palese fallimento sul piano personale, esistenziale e sociale, pensano che una legge, pensata da loro per di più, possa risolvere il problema. Capirai che intelligenza! Verrebbe da dire: avete voluto la bicicletta ora pedalate!


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