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L'establishment contro Corbyn

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Stodler
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Quello che si ricava dall'articolo dell'Annunziata è che a tutti dispiace l'abbandono (ovviamente da vedere-mai dimenticare Tsipras) di TINA da parte di Corbyn, il punto è, sarà vero cambiamento?

Magari Corbyn non andrà al governo ma ne è valsa la pena

Si, lo sappiamo, ma vuoi mettere il divertimento.

Sappiamo che Jeremy Corbyn che ha vinto con il 60 per cento la leadership del Labour , con quella piattaforma antiguerra, antibanche e antiausterità non è certo ben posizionato per andare al Governo.

Come del resto Bernie Sanders in America, Podemos in Spagna, e come probabilmente lo stesso Tsipras in Grecia, la prossima settimana. Che tutti loro rappresentino una sinistra irrealistica, fuori dal tempo e dai tempi, ce lo hanno detto in tanti, i migliori giornalisti del pianeta, dai grandi Italiani come Paolo Mieli , ai grandi Americani come David Brooks, per non parlare delle grandissime firme Inglesi come il Direttore del Financial Times Lionel Barber. Ma come si può essere cosi' infantili - dicono queste firme- così persi dietro a piattaforme cosi' antibusiness, antisistema, proprio quando la rivoluzione global-tecnologica ha svuotato vecchi schieramenti e vecchie ideologie?

Il Financial Times in particolare sembra essersi molto agitato per la ascesa di Mr Corbyn: nei mesi scorsi ha mobilitato sulle sue pagine, intervento dopo intervento, editorialisti simpatizzanti Labour che mettevano in guardia contro Corbyn, fino a quello che si può definire il fin qui più nobile e famoso avvertimento politico, firmato Peter Mendelson, principe della campagna di rinnovamento del Labour negli anni ottanta, esperto di comunicazione che ha reso famoso nel linguaggio politico corrente il termine spinning, diventato nel frattempo Lord: "Se vince Corbyn sarà un disastro epocale, la fine del Labour", ha detto, nientemeno.

Come dicevo, è molto probabile che Mendelson abbia ragione e che con Corbyn il Labour non tornerà al governo. Ma già aver creato tutta questa agitazione nei piani alti, non valeva forse la pena?

E chissà che significa, e chissà com'è successo - aspettiamo le dotte disquisizioni della lista di cui sopra - che tutti quegli insegnanti, quegli operai, quei sindacati, quei giovani, martellati negli ultimi anni dalle accuse di essere finiti, morti ( politicamente, ovvio), si siano improvvisamente risvegliati, seppellendo sotto le vecchie richieste di sempre (si parla di "giustizia sociale" pensate), il miglior pezzo di teoria politica nata a sinistra negli anni ottanta, il "Si vince solo al centro".

In effetti, il rifiuto del "centrismo democratico" è un po' il punto e il collante politico di tutti questi nuovi orientamenti a sinistra. È il rifiuto del realismo che ha coperto per i passati venti anni la marcia verso il centro e verso l'establishment da parte della sinistra. Non a caso la rottura si presenta oggi innanzitutto come atto dentro i gruppi dirigenti degli stessi partiti democratici, avvertiti come parte ormai più del sistema che della propria area politica. Oltre il caso Inglese, anche quello Americano fa scuola: Hillary è oggi vissuta da una parte dei suoi elettori soprattutto come establishment; lo stesso svantaggio già messo in luce dalla vittoria di Obama, e che otto anni dopo sembra essere diventato un elemento strutturale.

Un tratto di rottura dentro la classe politica di sinistra che si ritrova sia in Podemos, che in Syriza. E anche in Italia, con la rottamazione renziana, ma con una eccezione: dopo la rottura Renzi ha virato in senso ancora più centrista del passato, mentre la sinistra democratica e' entrata in affanno. Il perché della eccezione italiana mi sfugge.

È populismo quello dei Corbyn, dei Sanders, di Syriza, o semplice "ignoranza dell'economia" come ha scritto il Financial Times? O è possibile oggi che una piattaforma radicale abbia qualcosa da rifondare in politica? Questo credo sia oggi lo sviluppo cui prestare attenzione.

Non è difficile vedere come la attuale rivoluzione global-industriale abbia aumentato il senso della cittadinanza, allargato la platea dei diritti e della partecipazione, ma abbia anche, contemporaneamente, sottolineato la mancanza di eguaglianza.

La crisi dei migranti in corso e' lo specchio di questo divario: siamo tutti simili in un mondo globale, ma siamo tutti profondamente diversi nella fruizione dei diritti umani di base. Cosi' come, va ricordato, in tutti i nostri paesi industrializzati, si fa sempre più doloroso il divario fra chi ha e chi non ha, a partire dall'impoverimento della classe operaia e media che una volta era la spina dorsale delle nostre società.
Certo, il nuovo mondo e' un fatto, un processo che non si puo' negare solo perché fa male.

Ma è davvero questo l'unico possibile corso di sviluppo, come si chiedono anche tanti economisti e pensatori, che già da oggi allertano sulle possibili conseguenza di un sistema cosi' unidirezionale? E se cosi anche fosse, non e' forse proprio compito della politica correggere, equilibrare un sistema socialmente scompensato?

Va ricordato oggi che che quelle che sono sembrate per tanto tempo domande utopiche per il funzionamento del sistema - l'ecologia, il ruolo del consenso, un diverso uso delle risorse, l'accesso universale, e , infine, proprio le tecnologie - sono diventate poi le vere forze propulsive del rinnovamento del sistema in cui viviamo. E se la richiesta di "giustizia sociale" invece che essere un vecchio arnese fosse un nuovissimo strumento di espansione?

Forse il vero fallimento della sinistra del passato ventennio è quello di non aver saputo anticipare le nuove forme della disuguaglianza. Oggi, viceversa, potremmo osare dire che forse in questo riemergere della sinistra a' la Corbyn, in questa domanda di più "giustizia sociale" c'è qualcosa da ascoltare, qualcosa di utile da cogliere. Anche da parte dei suoi più feroci, o più cinici, oppositori.

http://www.huffingtonpost.it/lucia-annunziata/corbyn-labour_b_8127694.html?utm_hp_ref=italy


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Primadellesabbie
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Non si é neanche affacciato e già fiumi di letteratura, scribacchini a plotoni.

É destino che non ci capiamo mai niente: d'altronde sappiamo già tutto, mica siamo stupidi, ci documentiamo noi, con tutti i turisti che vengono da queste parti!

Gli inglesi sono così, i francesi cosà, i tedeschi non hanno segreti, i cinesi poi non ne parliamo, li abbiamo inventati noi...

Spariamo in aria interi caricatori di pareri campati in aria.

Tanto per ricordare che possono esistere opinioni meno banali delle nostre:

TSIPRAS SI E’ ARRESO QUANDO HA CAPITO DI POTER FARE LA FINE DI ALLENDE

Il nazismo tecnocratico, fenomeno relativamente recente che punta alla decimazione del popolo europeo per il tramite di politiche dolosamente pensate ed attuate con l’obiettivo di aumentare malattie, fame e disperazione, comincia a mostrare la corda. Angela Merkel, massimo esponente visibile di questa nuova forma di nazismo, è stata costretta a cavalcare l’onda del povero bambino siriano annegato nella speranza di recuperare qualche punto di gradimento. Il Cancelliere tedesco, dopo avere ucciso la democrazia greca imponendo a Tsipras di tradire il chiaro risultato referendario del 5 luglio scorso, è oramai universalmente percepito come un nuovo fuhrer in gonnella, pronto a violare le regole basilari della democrazia pur di mantenere un saldo e feroce potere di veto e di controllo sull’intero Vecchio Continente. Ad Angela non basterà versare qualche lacrima di coccodrillo in stile Elsa Fornero per riguadagnare una verginità definitivamente perduta in occasione del vile ricatto utilizzato per piegare la resistenza ellenica. La Germania, nonostante i recenti spot amplificati dai media di regime, è tornata ad essere il problema principale per il mondo intero. Alcuni, comprensibilmente, mi accusano di utilizzare una retorica troppo forte per definire gli equilibri interni di un Paese- la Germania per l’appunto-che esprime comunque istituzioni solide e certamente democratiche. “Non è spregevole paragonare la Germania odierna, ospitale e rispettosa dello stato di diritto,”- spiegano i soliti ottusi soloni- “con quella vergognosa e miserabile che caratterizzò l’orrida epopea hitleriana”? No, e vi spiego il perché. Le potenzialità sanguinarie insite nell’attuale governance teutonica sono evidenti agli occhi di tutti quelli che non hanno ancora portato il cervello all’ammasso. Come è possibile spiegare razionalmente la piroetta di Alexis Tsipras, il quale prima trova il coraggio di indire un referendum per resistere alle pressioni germaniche, salvo poi arrendersi senza condizioni giusto all’indomani della grande vittoria referendaria? O Tsipras è pazzo e schizofrenico o qualcosa non torna. Io penso che la seconda ipotesi sia decisamente più probabile. Fino a quando i diversi capi di governo si limitano a fare un po’ di propaganda dal sapore elettorale, i nazisti tecnocratici capitanati dal violento massone Wolfang Schaeuble lasciano fare. Quando poi, però, le decisioni si fanno serie, ecco che gli uomini delle tenebre entrano sapientemente in azione facendo intravedere ai malcapitati interlocutori scenari apocalittici. Quando Varoufakis dichiara che “Tsipras è stato forzato a capitolare”, cosa intende dire? “Forzato” in che modo? Io credo intenda dire minacciato, minacciato di morte da parte di chi possiede curriculum, crudeltà, cinismo, fama e carisma per rendere credibili le proprie promesse. Non è da tutti far tremare un capo di Stato, e se Tsipras si è inginocchiato in un battibaleno deve avere vissuto come reale la possibilità di poter fare la fine di Allende. Questo per dire che i nazisti tecnocratici che oggi governano l’Europa non eliminano fisicamente i dissidenti solo perché non ne hanno ancora bisogno. Perché ottenere con il sangue ed il terrore ciò che si può avere in maniera meno cruenta? Quando però, un giorno, i nazisti tecnocratici dovessero trovarsi putacaso di fronte al pervicace coraggio di un capo di stato qualunque, pronto a mandare in soffitta l’austerità anche a costo di ignorare reiterate “diffide” e “ bonari ammonimenti”, come si comporteranno simili galantuomini? Io credo non si faranno scrupolo alcuno ad utilizzare l’omicidio politico quale estrema ratio per il mantenimento del potere, mettendo così in bella mostra quella croce uncinata ora furbescamente occultata sotto i panni di un ecumenismo recitato ed infernale. Chi guarda la crisalide senza affidarsi soltanto ai sensi- bensì usando l’anima razionale che esiste nel cuore di ogni uomo- sa già di trovarsi di fronte ad una farfalla. Lo stesso vale con riferimento alle gesta dei vari Schaeuble, Draghi, Merkel e Dijsselbloem, la cui furia potenziale sfugge all’attenzione soltanto di chi non vuole vedere nè capire.

Francesco Maria Toscano

9/09/2015

Da qui: http://www.ilmoralista.it/2015/09/09/tsipras-si-e-arreso-quando-ha-capito-di-poter-fare-la-fine-di-allende/


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Stodler
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Non si é neanche affacciato e già fiumi di letteratura, scribacchini a plotoni.

É destino che non ci capiamo mai niente: d'altronde sappiamo già tutto, mica siamo stupidi, ci documentiamo noi, con tutti i turisti che vengono da queste parti!

Gli inglesi sono così, i francesi cosà, i tedeschi non hanno segreti, i cinesi poi non ne parliamo, li abbiamo inventati noi...

Spariamo in aria interi caricatori di pareri campati in aria.

Tanto per ricordare che possono esistere opinioni meno banali delle nostre:

TSIPRAS SI E’ ARRESO QUANDO HA CAPITO DI POTER FARE LA FINE DI ALLENDE

Il nazismo tecnocratico, fenomeno relativamente recente che punta alla decimazione del popolo europeo per il tramite di politiche dolosamente pensate ed attuate con l’obiettivo di aumentare malattie, fame e disperazione, comincia a mostrare la corda. Angela Merkel, massimo esponente visibile di questa nuova forma di nazismo, è stata costretta a cavalcare l’onda del povero bambino siriano annegato nella speranza di recuperare qualche punto di gradimento. Il Cancelliere tedesco, dopo avere ucciso la democrazia greca imponendo a Tsipras di tradire il chiaro risultato referendario del 5 luglio scorso, è oramai universalmente percepito come un nuovo fuhrer in gonnella, pronto a violare le regole basilari della democrazia pur di mantenere un saldo e feroce potere di veto e di controllo sull’intero Vecchio Continente. Ad Angela non basterà versare qualche lacrima di coccodrillo in stile Elsa Fornero per riguadagnare una verginità definitivamente perduta in occasione del vile ricatto utilizzato per piegare la resistenza ellenica. La Germania, nonostante i recenti spot amplificati dai media di regime, è tornata ad essere il problema principale per il mondo intero. Alcuni, comprensibilmente, mi accusano di utilizzare una retorica troppo forte per definire gli equilibri interni di un Paese- la Germania per l’appunto-che esprime comunque istituzioni solide e certamente democratiche. “Non è spregevole paragonare la Germania odierna, ospitale e rispettosa dello stato di diritto,”- spiegano i soliti ottusi soloni- “con quella vergognosa e miserabile che caratterizzò l’orrida epopea hitleriana”? No, e vi spiego il perché. Le potenzialità sanguinarie insite nell’attuale governance teutonica sono evidenti agli occhi di tutti quelli che non hanno ancora portato il cervello all’ammasso. Come è possibile spiegare razionalmente la piroetta di Alexis Tsipras, il quale prima trova il coraggio di indire un referendum per resistere alle pressioni germaniche, salvo poi arrendersi senza condizioni giusto all’indomani della grande vittoria referendaria? O Tsipras è pazzo e schizofrenico o qualcosa non torna. Io penso che la seconda ipotesi sia decisamente più probabile. Fino a quando i diversi capi di governo si limitano a fare un po’ di propaganda dal sapore elettorale, i nazisti tecnocratici capitanati dal violento massone Wolfang Schaeuble lasciano fare. Quando poi, però, le decisioni si fanno serie, ecco che gli uomini delle tenebre entrano sapientemente in azione facendo intravedere ai malcapitati interlocutori scenari apocalittici. Quando Varoufakis dichiara che “Tsipras è stato forzato a capitolare”, cosa intende dire? “Forzato” in che modo? Io credo intenda dire minacciato, minacciato di morte da parte di chi possiede curriculum, crudeltà, cinismo, fama e carisma per rendere credibili le proprie promesse. Non è da tutti far tremare un capo di Stato, e se Tsipras si è inginocchiato in un battibaleno deve avere vissuto come reale la possibilità di poter fare la fine di Allende. Questo per dire che i nazisti tecnocratici che oggi governano l’Europa non eliminano fisicamente i dissidenti solo perché non ne hanno ancora bisogno. Perché ottenere con il sangue ed il terrore ciò che si può avere in maniera meno cruenta? Quando però, un giorno, i nazisti tecnocratici dovessero trovarsi putacaso di fronte al pervicace coraggio di un capo di stato qualunque, pronto a mandare in soffitta l’austerità anche a costo di ignorare reiterate “diffide” e “ bonari ammonimenti”, come si comporteranno simili galantuomini? Io credo non si faranno scrupolo alcuno ad utilizzare l’omicidio politico quale estrema ratio per il mantenimento del potere, mettendo così in bella mostra quella croce uncinata ora furbescamente occultata sotto i panni di un ecumenismo recitato ed infernale. Chi guarda la crisalide senza affidarsi soltanto ai sensi- bensì usando l’anima razionale che esiste nel cuore di ogni uomo- sa già di trovarsi di fronte ad una farfalla. Lo stesso vale con riferimento alle gesta dei vari Schaeuble, Draghi, Merkel e Dijsselbloem, la cui furia potenziale sfugge all’attenzione soltanto di chi non vuole vedere nè capire.

Francesco Maria Toscano

9/09/2015

Da qui: http://www.ilmoralista.it/2015/09/09/tsipras-si-e-arreso-quando-ha-capito-di-poter-fare-la-fine-di-allende/

Allora poteva fare a meno di scegliere la carriera politica.


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Primadellesabbie
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Ancora?


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Rosanna
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Ancora?

D'accordo con te Primadellesabbie, e con Toscano, e la cosa mi sembra piuttosto lapalissiana, infatti a volte nella storia il tentativo di fortificare gli argini contro il fiume che straripa si è chiamato

RESISTENZA ...


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LeoneVerde
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Corbyn non è Tsipras. Le sue proposte economiche sono molto più nette e concrete, non sono le cazzate di Varoufakis. Varoufakis ha tentato di barare a poker, e solo perché voleva a tutti i costi restare sul tavolo da gioco dell'Euro. L'hanno beccato e l'hanno castigato. Non esiste un "euro" riformabile in senso democratico. Doveva essere molto più risoluto e uscire dal club. Cosa che il molto snob Varoufakis non pensava minimamente, a parte qualche sua "rivelazione" poco credibile dopo la figura penosa del governo greco. Non volevano uscire dall'euro. Tutto il resto è noia.
Il consigliere economico di Corbyn è Murphy, che, tra l'altro, sostiene le tesi MMT apertamente. Non è Keynesismo pret a porter. E' molto più radicale. E può permetterselo non dovendo subire ricatti di BCE e compagnia cantante, il Regno Unito è in deroga dall'euro. Staremo a vedere, ma se continua sulla linea tracciata da Murphy, che nemmeno 55 economisti con una lettera sul Financial Times sono riusciti a smontare, Corbyn sarà tutta un'altra storia.


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Primadellesabbie
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Ti faccio notare che ho fatto questa premessa:

Tanto per ricordare che possono esistere opinioni meno banali delle nostre

e che di commenti, giusti o sballati non so, compresi o ricopiati, nemmeno, ma obbligati per chi ha certe visioni politiche, come questo:

Corbyn non è Tsipras. Le sue proposte economiche sono molto più nette e concrete, non sono le cazzate di Varoufakis. Varoufakis ha tentato di barare a poker, e solo perché voleva a tutti i costi restare sul tavolo da gioco dell'Euro. L'hanno beccato e l'hanno castigato. Non esiste un "euro" riformabile in senso democratico. Doveva essere molto più risoluto e uscire dal club. Cosa che il molto snob Varoufakis non pensava minimamente, a parte qualche sua "rivelazione" poco credibile dopo la figura penosa del governo greco. Non volevano uscire dall'euro. Tutto il resto è noia.

qui ne sono stati ciclostilati fino alla noia, appunto.

E, sempre a proposito di noia, questo fervore, per il momento precipitoso, ad infilare commenti e giudizi di convenienza, che di tutta evidenza servono solo alla miope polemica dei commentatori in servizio permanente, ricomincia con Corbyn?

Chi sa qualcosa della storia recente dei Labour, che non siano presuntuosi pregiudizi o sparate da stampa italica, alzi la mano!

Buon lavoro!


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LeoneVerde
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@primadellesabbie leggo la stampa inglese da anni. In particolare ho seguito le rubriche di Blanchflower, Skidelsky e del gruppo di Prime Economics. Ho argomentato il mio commento sulla base delle proposte SCRITTE che Corbyn ha appoggiato. Ti invito a leggere il blog di Murphy Taxresearchuk. Poi ne riparliamo.


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Primadellesabbie
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@ LeoneVerde

Allora saprai che i commenti che sono troppo tempestivamente apparsi su CdC sono prematuri, se non addirittura pensati per un certo percorso che mi ricorda qualcosa di recentemente déjà vu, anche i medesimi commentatori (controlla se vuoi).

Se sei informato saprai certamente dello scoglio sommerso, di cui nessuno ha ancora parlato, rappresentato dall'esercito di giovani laureate e saputelle, rigorosamente yes men, che il vispo Blair ha infilato, come sue supporter, in ogni constituency del partito (quelle con la faccia di bronzo più marcata le aveva portate al governo*), in ogni angolo del Paese, dopo aver praticamente estromesso i rappresentanti dei sindacati.

Per adesso Corbyn ce l'ha fatta e speriamo che l'esperienza del popolo inglese abbia la meglio, aspettiamo il seguito.

* Ricorda niente?


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cdcuser
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...., firmato Peter Mendelson, .....

Peter Mendelson, si Peter Mendelson, oh! Peter Mendelson
😀 😀 😀 😀 😀 😀
.......

segue l'ultimo post di Gilad Atzmon:

http://www.gilad.co.uk/writings/2015/9/12/jeremy-corbyn-to-appoint-a-minister-for-jews


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Primadellesabbie
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@ cdcuser

Spiega a quelli che "sanno", che Mandelson é quello dietro, quello davanti é Rothschild.

Poi spiega anche questo, se ce la fai (serve anche a capire chi é Blair):

http://www.theguardian.com/politics/2001/jan/27/mandelson.labour


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Stodler
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@ cdcuser

Spiega a quelli che "sanno", che Mandelson é quello dietro, quello davanti é Rothschild.

Poi spiega anche questo, se ce la fai (serve anche a capire chi é Blair):

http://www.theguardian.com/politics/2001/jan/27/mandelson.labour

Questi due devono aver studiato dalla signorina Rottermeier.


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cdcuser
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@primadellesabbie

non ho ben capito, cosa dovrei spiegare? e a chi? chi sono quelli che "sanno"?


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Primadellesabbie
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@ cdcuser

Spero che tu non te la prenda, ti ho usato come sponda dato che mi pareva avessi inquadrato Mandelson.


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cdcuser
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@primadellesabbie

tranquillo, no problem, inizialmente l'avevo capito, mi aveva un po' confuso quel se ce la fai 😀


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