Lettere di una ragazza ai genitori rimasti in Libia

curioso né??? 😉

"Stiamo scrivendo al Fatto Quotidiano e a radio popolare per risvegliare la coscienza dalla opinione pubblica italiana stronata dai Bunga Bunga e le cazzate di un governo venduto. "

Ps Omar Al Mukhtar era venerato anche da Ghedafi..

Mah... laudris al primo messaggio su CDC manda il primo post di Adelita, figlia di stilista italiana e dirigente libico di un'azienda di Bengasi che la mantengono a Londra (che chi ci è stato è costosa impestata), perdipiù all'università...

Ho alcune perplessità sul fatto che la famiglia possa rappresentare questi "giovani" che cercano "dignità".

@sacrabolt: scusa, non capisco nè il tono antipatico del tuo intervento, nè il tuo punto di vista.

Primo, essere figlio di genitori facolstosi non è certo una colpa. Avere la possibilità di andare a studiare a Londra, e sfruttarla, nemmeno.

Secondo, nessuno pretende di voler rappresentare qualcuno o qualcosa. L'articolo (se lo hai letto) racconta di vite, preoccupazioni, speranze di una famiglia. A mio avviso è una testimonianza bella e toccante, notevole anche da un punto di vista letterario.

Non capisco cosa tu stia quindi cercando di squalificare. E in ogni caso, farlo sulla base del fatto che chi scrive ha una buona posizione economica non mi sembra molto intelligente.

Caro Laudris, nella narrativa odierna la rivoluzione libica sembra pretesa da "giovani" che cercano "dignità"; questi due termini son queli che passa mamma RAI, Mediaset e, presumo, tutti gli altri, Al Jazeera compresa. Da come ce la descrivono, mi immagino che gli attori che hanno innescato tutto ciò siano persone emarginate, sfruttate o comunque vessate dal "regime".
Gli stessi Berlusconi e Frattini hanno ringraziato nelle loro dichiarazioni "internet". Ciò esclude credo che siano masse popolari emarginate e sfruttate ad autorganizzarsi con i vari social-media, che implicano costose SIM card ed altrettanto costosi contratti di connessione; oltre al fatto che il regime, per come ce l'hanno raccontata, sbarrava la diffusione di tali mezzi.

Sulla poetica, proclami come "Che memorabili momenti quelli che viviamo, il rovesciamento del tiranno e i suoi discendenti che hanno massacrato questo paese da 40 anni, pretendendo di continuare ad usurparlo per diritto ereditario." sembrano piutosto sentenze da bar.

Caro Laudris, nella narrativa odierna la rivoluzione libica sembra pretesa da "giovani" che cercano "dignità"; questi due termini son queli che passa mamma RAI, Mediaset e, presumo, tutti gli altri, Al Jazeera compresa. Da come ce la descrivono, mi immagino che gli attori che hanno innescato tutto ciò siano persone emarginate, sfruttate o comunque vessate dal "regime".
Gli stessi Berlusconi e Frattini hanno ringraziato nelle loro dichiarazioni "internet". Ciò esclude credo che siano masse popolari emarginate e sfruttate ad autorganizzarsi con i vari social-media, che implicano costose SIM card ed altrettanto costosi contratti di connessione; oltre al fatto che il regime, per come ce l'hanno raccontata, sbarrava la diffusione di tali mezzi.

Sulla poetica, proclami come "Che memorabili momenti quelli che viviamo, il rovesciamento del tiranno e i suoi discendenti che hanno massacrato questo paese da 40 anni, pretendendo di continuare ad usurparlo per diritto ereditario." sembrano piutosto sentenze da bar.

Caro sacrabolt, fammi capire: sulla base di informazioni tratte da "ciò che passa mamma rai", unitamente a ciò che "presumi"dicano altre fonti di informazioni, stai tirano fuori giudizi su una situazione come quella attuale in Libia - che tra l'altro ancora non ho capito quali siano (almeno hai lasciato da parte quelli personali sulla scrittrice, altrettanto insensati).

Allo stesso tempo etichetti come "sentenze da bar" le frasi di chi invece in mezzo alla guerra civile ci è davvero e mica sta facendo deduzioni in base a quel che "presume" passi Al Jazeera.

Che ti possano piacere o meno è un altro discorso, ma se c'è qualcuno che tira "sentenze da bar" qui sei proprio tu...

Tra l'altro, era evidente che la "poetica" di tale articolo va ricercata (e valutata) nelle parti di narrativa e non nelle mail che sono vere, e sarebbe oltremodo insensato giudicarle per qualcosa di diverso da quello che sono: testimonianze, con tutti i loro limiti e pregi.

Ho come l'impressione che tu abbia preso un clamoroso granchio. Capita a tutti, nessun rancore.