Notifiche
Cancella tutti

Lo tsunami


tamerlano
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 198
Topic starter  

Quando ero bambino lo conoscevo col nome di “maremoto” e io mi chiedevo come diavolo potesse essere un maremoto, forse che il mare si metteva a tremare? E quale tipo di problemi avrebbe potuto dare visto che sul mare non c’erano case che potessero crollare?
Naturalmente oggi so che quel cataclisma è una terrificante onda anomala causata da frane in seguito a eventi tellurici che si verificano in mare, tipo terremoti o eruzioni vulcaniche, come quella del vulcano Krakatau vicino a Giava che alla fine dell’ottocento esplose, collassò in mare e l’onda che ne conseguì fu la causa della maggior parte dei morti penetrando per chilometri nell’entroterra circostante e trascinando con se ogni cosa.
Immaginate di essere su un isola poco prima che su di essa si abbatta questo evento spaventoso, un’onda alta settanta o ottanta metri di cui prima si noterà paradossalmente una eccezionale bassa marea, ma sarà solo un effetto indotto dal mostro che risucchia verso di se l’acqua accrescendo con essa la sua potenza distruttiva.
E immaginate anche di avere coscienza di ciò che sta per succedere, sull’isola non ci sono rilievi abbastanza alti da rimanere al di sopra dell’onda. Nessuno scampo. La disperazione, il terrore, il senso di impotenza, magari si cerca di avvisare gli altri per organizzare una impossibile fuga ma qualificandoti come complottista pochi ti crederanno e anche se ti credessero ci sarebbe comunque poco da fare.
A quel punto che cosa sarebbe meglio? Capire, essere consapevoli di ciò che sta succedendo e consumarsi invano nell'angoscia o essere felicemente ignari e continuare ad abbronzarsi, riservando il terrore agli ultimi minuti, quando in nessun modo si potrebbe ignorare la tragedia incombente, quando arriva l’onda ad oscurare il sole e in pochi istanti tutto è finito e tutti non si è altro più che cadaveri impastati fra il fango e i detriti...
Non saprei rispondere, forse hanno ragione gli ignari.


Citazione
venezia63jr
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1229
 

Gli antichi raccontano che atlantide spari' cosi', e gli unici che si salvarono furono coloro che erano riusciti a salire sui monti piu' alti. Dopo la vita ricomincio', tutto scritto in un bellissimo libro:
Mu, il continente perduto – James Churchward
qui un breve riassunto:
http://blacksun-sole-nero.net/mu-il-continente-perduto-james-churchward/#comments


RispondiCitazione
tamerlano
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 198
Topic starter  

Io ovviamente parlo dello tsunami in senso metaforico. 🙂


RispondiCitazione
venezia63jr
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1229
 

Il simbolismo e' il migliore strumento per far capire alle persone quello che avviene, una volta usavano le favole i miti e le parabole.
Quindi anche se parli per metafora, la metafora si sta avverando, e' un fato tipico del pianeta, il pianeta si rigenera e noi con lui, siamo parte di questo mondo, infatti siamo fatti dello stesso materiale.
Il maremoto sta avanzando e non esistono dighe e barriere insormontabili, e' una illusione che ci vogliono dare per disarmarci da ogni difesa, e' una sicurezza effimera, ma il tricco e' cosi' ben congegnato che noi facciamo fatica ad credere che niente l'uomo puo' cambiare.
La terra offre anceh dei rifugi.
Oggi in questo forum ogni articolo sembra che parli dello stesso tema.


RispondiCitazione
mazzam
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 742
 

Ma no...
L'ignoranza non è mai utile invece un consapevole senza paura può sempre permettersi di analizzare la situazione e, nel caso davvero non ci sia salvezza, scegliersi il posto migliore per godersi lo spettacolo.

L'ignaro invece alla scena madre, è sicuramente al cesso e lo ritroveranno terminato da una fila di insulse piastrelle bianche scribacchiate con qualche numero di telefono tipo "gianni te lo succhia chiama 0989..etc" pantaloni calati e mani sul pisello.

Gnurant non è mai granché...


RispondiCitazione
Condividi: