Ma il coraggio, dov...
 
Notifiche
Cancella tutti

Ma il coraggio, dov’è? Vigliacchi. Paolo Barnard

Pagina 3 / 3

mincuo
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 6059
 

Vabbè quello messo è il link di Wikipedia che risulta cercando Sassoon.
http://en.wikipedia.org/wiki/Sassoon_family
In cui si parla di una famiglia influente, di filantropi, e con vari e non specificati business in Oriente.
Ma basta cercare ad esempio "Sassoon opium" e la stessa Wikipedia ti dice che erano leader della droga in India e Cina.
http://en.wikipedia.org/wiki/David_Sassoon

Ho già spiegato come funziona Wiki su certe cose. Se non sai allora non mostra nulla, se invece sai (e perciò cerchi più specificatamente) allora mostra, così salva la sua credibilità e imparzialità. (Acc....la sapeva...!!).
Morale: uno trova certe cose se sa già, se no ha una versione politically correct.
Per cui a quello che non sa niente (e perciò cerca genericamente) non gli viene neanche in mente che possa essergli stato nascosto qualcosa, mentre quello che sa (e allora cerca in modo più specifico) giurerà poi sull'imparzialità, perchè la trova.
(E se poi sa di più trova anche di più)
.

Ho fatto un post specifico (nel forum) su questo argomento tempo fa, con vari esempi.

N.B. Wiki e Google restano comunque le migliori cose.
Se non sai niente e perciò ti informi (e quindi cerchi genericamente), ti indottrina, ma se almeno qualcosa lo sai allora puoi trovare anche cose scomode.

Il resto dell'informazione è nebbia profonda.

La fiducia e credulità delle persone invece quelle sono inossidabili.


RispondiCitazione
nuvolenelcielo
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 637
 

@bwv - ho fatto l'esempio di uno scrittore che se è pubblicato da una casa editrice e usufruisce della sua rete di distribuzione, non per questo vuol dire che sia collegato alla sua piramide di potere e ne segua l'agenda.
La tua analogia di uno scrittore antimafia che prende assegni dai collusi con la mafia è inappropriata. Casaleggio è un gruppo che si occupa di internet e comunicazioni, non è la Bce o un'emanazione diretta o indiretta del parlamento europeo.
E non mi sembra di non essere stato obiettivo, ho persino detto che hai ragione sull'economia...

@mincuo - interessante il collegamento con il traffico di droga nell'800, ma non mi sorprende, e non cambia la questione del discorso.

il discorso è che anche i Bush sono coinvolti nello spaccio di stupefacenti,
anche la Cia è il trafficante di droga numero 1 del mondo o quasi, gli americani sono in afganistan anche o soprattutto per il controllo dell'eroina,
- quindi, non dobbiamo più fare affari o interagire con rappresentanti delle istituzioni americane perché altrimenti siamo degli spacciatori di droga?

e non devo più guardare le partite di football americano?

o si fa come alecale che fa il vagabondo fuori dal sistema e allora posso accettare questo purismo,

altrimenti nel mondo degli affari troverai sempre delle grandi famiglie di potenti con legami poco puliti con cui dovrai interagire..., e non ha alcun senso buttare via il bambino con l'acqua sporca (o come si dice, non uso mai i proverbi ma mi sembra che qui renda).

il mondo non è tutto in bianco e nero, mi stupisco dopo millenni di cultura fallimentare, ancora a ridurre la complessità delle questioni a buoni contro diavoli cattivi...


RispondiCitazione
alecale
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 708
 

non avrei dovuto postare il link di viki ; mentre noto che si sorvola su questo d link che riposto http://www.jewishlife.it/JL05/JL5_1.html

intervistato per voi
Enrico Sassoon: “L’ebraismo insegna a migliorarsi sempre”
Un pizzico di storia professionale di Enrico Sassoon, Amministratore delegato della American Chamber of Commerce in Italy.
Ho iniziato a lavorare all’Ufficio Studi della Pirelli nel 1974, allora considerato un think tank tra i migliori d’Italia in campo economico.
Dopo quattro anni sono stato chiamato al Sole 24 Ore come inviato internazionale e ho seguito per molti anni i vertici internazionali, da quelli dell’Ocse e del G7, al Fmi, alla BancA Mondiale, al Gatt-Wto e all’Opec. La mia specializzazione è sempre stata l’economia internazionale e su questi argomenti ho scritto alcuni libri in Italia e negli Usa. Nel 1983 sono diventato direttore della rivista L’Impresa, nel 1990 ho fondato, assieme a mia moglie che è un esperto giuridico della materia, la rivista Impresa Ambiente nel gruppo Il Sole 24 Ore, per affrontare i temi crescenti dell’inquinamento. Nel 1993 sono stato nominato direttore del settimanale Mondo Economico. Nel 1997 la American Chamber of Commerce in Italy mi ha proposto di assumere la direzione dell’organizzazione e mi è sembrata una interessante opportunità per applicare le idee e i concetti che fino a quel momento avevo seguito solo come studioso o come giornalista. Nello stesso tempo ho sviluppato, con dei partner, una società di software che è oggi attiva in sei Paesi oltre all’Italia. Continuo, peraltro a collaborare con Il Sole 24 Ore e con Radio 24 su argomenti legati all’attualità economica e politica internazionale, specie per quanto riguarda il Medio Oriente.

Quanta parte ha l’ebraismo nel quadro dei successi che hai raggiunto?
L’ebraismo è per me una forma mentale strutturale, la mia testa ragiona e funziona su schemi che sono indissolubilmente legati alla mia educazione ebraica, anche se naturalmente su di essa si sono saldati altri filoni di studio e di ragionamento, oltre ad altri filoni di conoscenza. Credo che questo mi abbia aiutato a progredire, perché ritengo che l’insegnamento più forte dell’ebraismo consista nell’indicazione a migliorare sempre, a non accontentarsi di quanto acquisito e a combattere fino in fondo per le cause che si reputano giuste, anche se può essere molto scomodo.

Come interpreti il legame ebraismo-famiglia?
In un modo ferreo perché per me la famiglia è sia il luogo dei sentimenti che della razionalità applicata. Per mantenere viva, felice e unita la famiglia ritengo si debba lottare ogni giorno, perché i motivi di dispersione nel mondo contemporaneo sono molteplici e molto forti.
La famiglia è il luogo dove i figli ricevono l’educazione e la stabilità -o viceversa, la cattiva educazione o l’instabilità- che li caratterizzerà nella loro vita. La nostra responsabilità nei loro confronti è immensa e giustifica i più grandi sforzi e sacrifici.

Pensi che ci sarà la guerra con l’Iraq?
Oggi le probabilità sono al 50%. Mi auguro naturalmente che non sia necessario arrivare alla guerra, ma ogni opzione è al momento aperta perché le ambiguità di Saddam Hussein sono troppe persino per un organismo debole e compromesso come l’Onu. Devo purtroppo rilevare che molti Paesi europei appoggiano questa ambiguità per calcolo e interesse, qualcuno anche per ideologia.
Gli Stati Uniti sono molto soli in questa vicenda, così come vengono lasciati troppo isolati nella guerra al terrorismo islamico. Mi pare che si debba, in questo frangente, apprezzare la posizione assunta da Italia e Gran Bretagna, anche se molta parte dell’opinione pubblica resta contraria al conflitto.

Per concludere. Come vedi il trend economico in generale e in particolare oggi gli Usa son un buon investimento o è meglio investire in Israele?
Il trend economico attuale è ancora debole perché si stanno ancora riassorbendo gli effetti dello scoppio della bolla speculativa della new economy, degli scandali del tipo Enron negli Stati Uniti e degli attacchi terroristici agli Usa, che hanno avuto un costo superiore alle attese. Investire oggi richiede in generale molta attenzione e scelta sia dell’occasione giusta che del momento giusto. La ripresa arriverà, ma non prima della fine del 2003, se tutto va bene.
Investire in Israele? Certo, molte aziende israeliane sono eccellenti, spesso leader mondiali nel loro settore, specie nei comparti high-tech. Anche in questo caso, però, occorre sapere ciò che si fa perché il momento è difficile, l’economia israeliana è messa a dura prova dalla guerra palestinese e il contesto internazionale non è favorevole.
Queste considerazioni hanno natura esclusivamente economico-finanziaria e prescindono, naturalmente, da argomentazioni di opportunità politica e morale, poiché si può anche decidere di investire proprio ora per contribuire a mantenere in equilibrio l’economia e la società israeliane che devono superare le colossali difficoltà in atto.

Questo scritto non è una prova come qualcuno mi chiese , bensi una confessione , che in un tribunale ha molto piu valore di qualsiasi prova che lasci spazio al dubbio ma che qui non si vuole neppure tenere in considerazione.
Cosa interessante da questa intervista ritengo sia.... sasson dice : perché ritengo che l’insegnamento più forte dell’ebraismo consista nell’indicazione a migliorare sempre, a non accontentarsi di quanto acquisito e a combattere fino in fondo per le cause che si reputano giuste, anche se può essere molto scomodo.
Ora chi capisce cosa significa questo ? Cè proprio bisogno di essere degli psicologi per trarne un profilo ? Bene la mia interpretazione la tengo per me perche io non sono niente non so niente e non voglio sapere niente . ma vi dico che nel paese di cechi ( non vedenti ) l uomo con un occhio solo fara il sindaco .


RispondiCitazione
alecale
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 708
 

ultimo , voi gridate ripuliamo il parlamento ,, noi gridiamo abbattiamo il parlamento , voi gridate vogliamo dei rappresentanti onesti ,,, noi gridiamo che non vogliamo nessun rappresentante vogliamo FARE DA SOLI . Siamo il nuovo per favore e non la solita fotocopia borghese dove tutto cmbia per far si che tutto resti uguale ...... ora vado a vivere la mia vita . e ancora una volta NAZISTA E' IL PENSIERO CHE L ' UOMO DEBBA ESSERE GUIDATO .


RispondiCitazione
nuvolenelcielo
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 637
 

ultimo , voi gridate ripuliamo il parlamento ,, noi gridiamo abbattiamo il parlamento , voi gridate vogliamo dei rappresentanti onesti ,,, noi gridiamo che non vogliamo nessun rappresentante vogliamo FARE DA SOLI . Siamo il nuovo per favore e non la solita fotocopia borghese dove tutto cmbia per far si che tutto resti uguale ...... ora vado a vivere la mia vita . e ancora una volta NAZISTA E' IL PENSIERO CHE L ' UOMO DEBBA ESSERE GUIDATO .

io sono d'accordo con te.

se parlo di politica e di partiti faccio dei ragionamenti politici, se parlo della mia visione ideale del mondo io vorrei la fine dello stato.

ma superare lo stato è una cosa che si può fare individualmente, abbattere il parlamento vuol dire ignorarlo e creare strutture di supporto alternative, vivere al di fuori del sistema e della legge il più possibile (e mi sembra di capire che tu lo stia facendo)...

e quindi non ha molto senso che tu venga qui a parlare di rothschild, israele e contro il m5s...

se i tuoi "noi vogliamo, noi gridiamo" implicano l'idea di abbattere il parlamento materialmente e con un gruppo organizzato,
questo significherebbe esattamente creare una nuova condizione dittatoriale "di pensiero nazista che vuole guidare l'uomo", come dice il tuo slogan.

borghese o non-borghese non cambia niente.


RispondiCitazione
BWV826
Estimable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 109
 

se parlo della mia visione ideale del mondo io vorrei la fine dello stato.

Lo stato democratico (magari anche sovrano con propria moneta e con propria politica estera) rimane per adesso l'idea migliore
contro il risorgere del feudalesimo. Da 40 anni i neoliberisti alla Reagan, Thatcher, Friedman, fino ad arrivare ai nostri Monti, Draghi e Casaleggio
cercano di smantellare quanto più stato possibile ("lo stato non è la soluzione, ma il problema").

Nel mezzo di una crisi epocale causata dalla finanza i neoliberisti (tra cui quelli in incognito come il duo Grillo-Casaleggio)
continuano a ripetere che il problema è l'inefficenza dello stato, la corruzione dello stato, le spese che ci costa lo stato,
ribaltando totalmente qualunque elementare assioma di diritto ed economia.

Beppe Grillo disinforma proponendo una lettura della crisi funzionale alle elite stile Casaleggio.
Confonde, volutamente, l'equilibrio del bilancio dello stato (la sua ossessione per il debito) con l'equilibrio dell'economia nazionale.
L'obiettivo dei predatori economici è quello di sancire in modo definitivo
(mediante pareggio di bilancio) l'impossibilità dello stato di intervenire
per stroncare gli effetti economici e sociali delle loro scorribande speculative
.
Tolto lo strumento della sovranità nazionale, viene ora rimosso anche quello della sovranità di bilancio.

Nel mezzo di questo passaggio tragicamente storico, Grillo spara slogan depistanti imboccati da Casaleggio.
Capisco la buona fede di un grillino inconsapevole, ma tu non sei tale, credo che tu queste cose le conosca meglio di me, lo si vede da altri tuoi commenti...


RispondiCitazione
nuvolenelcielo
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 637
 

caro bwv

mi sembra che mettere insieme casaleggio a monti e a draghi come burattinaio degli inconsapevoli a servizio delle élite, è una notevole perdita del senso delle misure (al meglio),
comunque si vedrà...

comunque qui parliamo di mondo reale e di elezioni, e la politica democratica è fatta di compromessi e di crocette...
non del mago barnard che solo contro tutti con la sua bacchetta magica marca mtt sconfigge il drago nel mondo dei sogni.

e non mi sembra un momento storico in cui l'astensione sarebbe molto utile.

edit: ho cancellato la domanda su chi votare a cui avevi già risposto


RispondiCitazione
BWV826
Estimable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 109
 

Condivido l'idea che la politica sia fatta di compromessi, ma nei miei precedenti commenti ho sottolineato quanto la narrativa grillina
sia funzionale a quella montiana
. E' in base a questa considerazione che nasce il timore che Grillo non rappresenti un'alternativa credibile.
Ho definito "neoliberisti in incognito" sia quest'ultimo che Casaleggio perchè confondono, volutamente, indicando come causa
del martellamento dello spread le inefficienze dello stato e i malaffari della casta tangentara
.
Lo stesso Grillo agita lo spauracchio Default da anni come un supplente di Monti, mentre, secondo lo stesso rapporto
della Commissione europea sulla sostenibilità del debito dei Paesi dell'Unione, l’Italia non è mai stata veramente in pericolo fallimento.
http://pubblicogiornale.it/economia-2/debito-fallimento-italia/
http://ec.europa.eu/economy_finance/publications/european_economy/2012/fiscal-sustainability-report_en.htm

"Il problema Spread potrebbe risolversi con l'uscita dall'euro" http://www.latribune.fr/getFile.php?ID=5314959
C'è una discussione a riguardo con i dati postati anche qui: http://goofynomics.blogspot.it/2013/01/pescara-e-la-fine-delleuro.html
Nel presente sito (2011): http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&thold=-1&mode=flat&order=0&sid=9483

Un frammento del post di Beppe Grillo: "Più siete inefficienti come Stato, più dovete pagare di interessi. Oltre lo spread [...] c'è il default.
Se voi vivete di debito e continuate a crearlo, a causa della vostra irresponsabilità politica [...].
Quindi [...] ci rimarrà un debito pubblico enorme, tutto sulle nostre spalle, che nessuno all'estero ci comprerà più
e per metterlo sotto controllo ci vorranno decenni attingendo ai risparmi degli italiani. Chi vive di debito, muore di debito. Auf wiedersehen.
"
Grillo sullo Spread: http://www.beppegrillo.it/2013/01/dialogo_tra_un_italiano_qualunque_e_lo_spread.html
Ho letto stime che giudicavano il debito pubblico pari a 3 volte il valore dell’intero patrimonio immobiliare italiano...

Credo che Grillo-Casaleggio non manchino delle conoscenze e degli strumenti necessari per informare sulla crisi in modo corretto
e con la sufficiente visibilità. Però hanno scelto una narrativa omologata all'ortodossia dei tecnocrati di Bruxelles di cui, ogni tanto,
Grillo sparla per tentare di insinuarsi tra i critici dell'Eurozona. Forse Barnard ha ragione nel considerarlo un falsario.
Come giustamente sottolinei, la risposta ai nostri dubbi e discussioni non si farà attendere troppo, dato l'incalzare (triste) degli eventi.

P.S.: Beppe Grillo ha parlato di un referendum sull'Euro, ma anche grazie alla sua approssimazione, il deficit informativo è così grave
che sinceramente temo potrebbe persino concludersi disastrosamente a favore della moneta unica!
P.P.S.: Ringraziandoti ancora per i nostri scambi, anche da punti di vista diversi, mi fa piacere.


RispondiCitazione
Pagina 3 / 3
Condividi: