Ma la terra è piatta?

Ultimamente navigavo a casaccio alla ricerca di qualche assurdità internettiana, quando improvvisamene mi accorgo che qualcuno ha postato un documentario: “La Terra è piatta!” (vedi in fondo)

Certe affermazioni, il modo e l'enfasi propria dello “scoop”, l'argomento che tocca (nella intenzioni apparenti) una nutrita serie di convinzioni moderne tentando di ribaltarne il significato, l'indifferenza (apparente) per l'intensità della credenza, sono tutti per me richiami irresistibili: un documentario così “fuori” non potevo lasciarmelo scappare.

Devo dire che il confezionamento dell'opera è a dir poco geniale, viene da pensare che è fatto così bene da aver coinvolto una qualche agenzia specializzata o agenti dell'intelligente (non come 007, ma nel senso dell'etimo, cioè personale addestrato a raccogliere e manipolare l'informazione per scopi militari).

Dato che il documentario nonostante le grosse pecche (eh, l'argomento scelto non era facile comunque da trattare, come per un illusionista non è facile imitare Houdinì) ugualmente il potere di convincimento era davvero potente e quindi ho fatto approfondimenti. Bene, pare che una massa di persone si sia convinta che in effetti “l'inganno è reale, ci hanno convinto che la terra è sferica ed invece è piatta”. Questo però apre scenari inquietanti.

Il documentario fa continuamene riferimento alle prove oggettive, cioè a quello che possiamo vedere con i nostri sensi e a osservare che non è quello che ci è stato insegnato, quindi passa a sfatare una serie di “miti”, tra cui le evidenze scientifiche che non proverebbero che la terra è sferica. Tuttavia una serie di segnali di cornice ci mette subito in allarme circa l'intenzione di chi ha realizzato il prodotto, povero di valore scientifico (contrariamente alle apparenze) ma ricco di strategie e tecniche propagandistiche. Un esempio sono gli orizzonti con inquadrature ristrette per dimostrare che non c'è sfericità nell'orizzonte con l'invito a “guardare con i propri sensi”, senza però sottolineare che andrebbe fatto lontano dallo schermo e dalle immagini proposte, per ciò implicitamente invitando a “guardare lo schermo come verità inconfutabile”. Un altro esempio sono le inquadrature aeree ad altitudini troppo basse con in mezzo ostacoli (città) o l'invito a considerare false tutte le inquadrature in quota. La TV come finestra sulla verità è un dogma che ci aggredisce spesso cogliendoci impreparati perché non si annuncia, ci mette nelle condizioni di dire “si, è vero” senza avere prove oggettive se non quello che il media ci mostra in quel momento, quindi si fissa nella memoria per effetto della ripetizione "si, è vero" e diventa dura poi invertire il processo. Così si fissa qualunque credenza.

La sensazione generale che ho avuto, è quella di una operazione più vasta che va sotto il segno del re-inquadramento. Mi spiego meglio. Quando sorgono segnali che il pubblico, la massa, sta coltivando idee non conformi ai dettami che è necessario mantenere (per chi ha le leve del potere in mano) si allarga il quadro e si comprende temporaneamente argomenti "non allineati" per poi tornare a stringerlo “dividendo”, cioè tagliando fuori ciò che era fin da principio nelle intenzioni escludere.
Se questa operazione è in corso, allora possiamo aspettarci che verrà sfruttata la credenza "nuova" a vantaggio della conformità per ciò la scelta non è casuale, è apposta "incredibile" e al limite del paradosso. Per esempio, si potrà dire che la Russia convince i babbioni che l'America è guerrafondaia e che l'America ha attaccato o vuole attaccare la Russia (non il contrario) in quando è facile convincere chiunque che la terra è piatta, basta usare gli argomenti giusti e la propaganda Russa è efficace.
Oppure tornare sull'11 settembre per "smontare le teorie del complotto" e per non rispondere ai numerosi "buchi" (per non dire voragini) della versione ufficiale, in quanto basterà dire che è facile convincere che le posizioni ufficiali sono fallaci, basta vedere come si convince la gente che la terra è piatta. Via così discorrendo.

Per ora la polemica è aperta e ci sono fazioni d'arbitraggio pro e contro la questione della terra piatta. Se si capisce però lo scopo molteplice e multiforme di una tale rivelazione (proprio spuntata adesso "improvvisamente") che pare aggiungere "divisione" più che chiarire, possiamo già prevenire il suo uso, che può facilmente andare nella direzione di metterci tutti in grave pericolo e scatenare una guerra giustificata di cui certamente non abbiamo bisogno.

Il documentario che ho visionato: QUI.
Per approfondimenti e capire quanto seria è diventata la faccenda: QUI