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Massimo Fini - Che futuro ha un Paese dove...


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Che futuro ha un Paese dove i controllori sono più corrotti dei controllati?

Che futuro può avere un Paese dove i controllori sono corrotti quanto e più dei controllati? Il ministro dell’Economia Padoan si è affrettato a esprimere la sua “totale fiducia nella Guardia di Finanza e nei suoi membri” e Raffaele Cantone, il presidente dell’Autorità anticorruzione, recentemente nominato da Renzi, ha affermato: “Una parte della Nazione è sana. E’ stata la stessa Guardia di Finanza che ha proceduto nei confronti di altri esponenti del corpo”. Peccato che i finanzieri non abbiano proceduto in modo autonomo ma su ordine dei magistrati, quei magistrati cui adesso il Parlamento vorrebbe tagliare definitivamente le unghie imponendo loro la responsabilità civile diretta (Il che vuol dire paralizzarli perché nessun giudice oserà più emettere un provvedimento se per un suo errore può vedere azzerato, economicamente, il lavoro di una vita. Cosa diversa è se un magistrato, nella sua attività, commette un reato, allora deve essere denunciato al Tribunale competente e, se riconosciuto colpevole, andare in gattabuia come qualsiasi altro cittadino. Ma questa possibilità esiste già, ovviamente, nel nostro ordinamento). Nulla vieta di pensare che quegli stessi finanzieri che hanno arrestato i loro colleghi vengano, un domani, a loro volta arrestati per reati consimili. La Gdf “è sana”. Non diciamo sciocchezze. Sono decenni che grandi e medi imprenditori pagano i finanzieri perché chiudano un occhio sulle loro evasioni fiscali. Berlusconi docet. Ma non è stato certamente l’unico, solo il più spudorato. Raffaele Cantone mi pare una persona perbene, ma dovrà servirsi di 26 controllori e chi ci assicura che fra questi non ci siano dei corrotti o dei corruttibili? ‘Qui custodiet custodes’? Anni fa si scoprì che il capo della Guardia di Finanza, un certo Del Giudice (nomen non omen), era anche il capo dei contrabbandieri. Questo è un Paese marcio fino al midollo, il più pulito c’ha la rogna.

Due cose giuste comunque Cantone le ha dette. Nella vecchia Tangentopoli gli imprenditori e a volte anche i politici si presentavano spontaneamente ai magistrati e confessavano, qualcuno si vergognava persino. Oggi questo non avviene. Ha detto poi Cantone che per corrotti e corruttori “il rischio vale la candela” perché la probabilità di finire in carcere è risibile rispetto ai guadagni milionari. E infatti, nella Tangentopoli d’antan e in quelle successive, a parte qualche breve periodo di detenzione preventiva nessuno ha fatto veramente il carcere (A parte Sergio Cusani, cui la lezione è servita e oggi è un uomo nuovo. Quel Cusani che nel breve periodo di libertà, fra carcerazione preventiva e condanna, veniva quasi ogni giorno a casa mia rannicchiato sul divano, alto com’è, con le ginocchia quasi sul mento, a liberarsi e confessarsi). Oggi si fa le meraviglie perché la corruzione è peggio che ai tempi di Tangentopoli. E come poteva essere diversamente? Era passato pochissimo tempo da Mani Pulite che la classe politica, ripresasi dallo choc, e i media sempre compiacenti, hanno trasformato i magistrati nei veri colpevoli e i ladri nelle vittime e spesso in giudici dei loro giudici. Che cosa si poteva ricavare da questa pedagogia se non la garanzia di un’impunità perpetua per i mascalzoni? E così sarà anche questa volta. C’è già chi, sia pur con cautela, prepara il terreno. Era appena scoppiato lo scandalo Expo che l’insolvente Sallusti scriveva che i giudici agivano per avere ‘i titoloni’ sui giornali (Il Giornale, 9/5/2014). Tranquilli, i felloni di oggi ve li ritroverete, bel belli, insieme a delle ‘new entry’, fra dieci anni. Ma la colpa è nostra. All’epoca di Tangentopoli ci furono almeno delle manifestazioni di piazza e di rabbia. Oggi siamo inerti, mitridatizzati. Mentre ci vorrebbe ben altro che le cesoie evocate da Erri De Luca.

Massimo Fini
Fonte: www.ilfattoquotidiano.it
14.06.2014

Il Fatto Quotidiano, 14 giugno 2014


Citazione
Georgejefferson
Famed Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 4401
 

Danni al paese ai tempi di Tangentopoli:

Al valore attuale qualche decina di milioni di euro.

Danni al paese negli stessi tempi per le privatizzazioni oscene a prezzo di "regalo" e legislazione che libera la circolazione fuori nazione dei capitali:

Al valore attuale qualche CENTINAIA di MILIARDI di euro.

Ma questo qua...e' giustizialista per conto di chi?


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dana74
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 14480
 

Danni al paese ai tempi di Tangentopoli:

Al valore attuale qualche decina di milioni di euro.

Danni al paese negli stessi tempi per le privatizzazioni oscene a prezzo di "regalo" e legislazione che libera la circolazione fuori nazione dei capitali:

Al valore attuale qualche CENTINAIA di MILIARDI di euro.

Ma questo qua...e' giustizialista per conto di chi?

PIENAMENTE D'ACCORDO


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yago
 yago
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 658
 

L'abito no fa il monaco.
Al valore attuale qualche decina di milioni di euro........
I costi della corruzione no sono quantificabili. Si pensi per es al danno che provoca un dirigente incapace, ma raccomandato. Si pensi a quanti aderiscono ai partiti nella speranza di assunzione o di una promozione, non fanno parte dello stesso sistema? Sono una massa enorme , disposti a vendersi per il classico piatto di lenticchie. Quando si accetta anche una sola lenticchia non ci si può lamentare se qualcuno ne ha prese due o dieci o cento.


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Georgejefferson
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Il problema che sottolineo e' un'altro.E se l'efficente non raccomandato fa interessi di gruppi capitalistici esteri?E' peggio,perche gia e' dura la resistenza al paradigma interno,figurati quando "per legge",gli esteri diventano proprietari di pezzi dello stato costruiti con sacrificio di piu generazioni di cittadini.

Quindi e' una bella gara,ma il problema non e' che,visto che danni economici che ho descritto sono immensamente piu grandi (se non lo credi,e' perche non approfondiaci la macroeconomia e i principi della domanda aggregata)...sia giusto svilire di importanza la corruzione spiccia italica (guarda caso,proprio i temi dominanti dei media,nostri amici,che fanno interessi dei popoli)...mi sta bene,ma....

Perche non nominare mai quelle cose?Almeno un pochino?Per onesta intellettuale?

Non e' che ideologicamente siccome la furia contro tutto cio che si chiama "Stato",ed anche la possibilita di trasformarlo in meglio in favore dei piu oppressi,ti acceca contro danni "del privato" enormemente grandi?

O forse e' piu facile che in fondo in fondo,tanti pseudo "indipendenti" giornalisti,sono i maggiori prezzolati cagasotto.

Dopo sono opinioni,per carita.Ognuno esprime le proprie opinioni.


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Georgejefferson
Famed Member
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Che poi,sara perche "i costi della corruzione non sono quantificabili",che abbiamo i media nostri amici a descriverceli al dettaglio con mutande rubate con soldi pubblici e appalti di "milioni" di euro..

E delle porcherie di "miliardi" (vedi monti che ne da 2,5 sull'unghia alla banca Jp morgan applicando segreto di stato)nulla si sa e nessuno approfondisce nei grandi media?

Be si,sara perche i "costi della corruzione" non sono quantificabili.


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yago
 yago
Honorable Member
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Nella categoria dei ladri si inscrivono sia i ladri di polli che quelli delle banche ed è ovvio che tra loro ci sono distinzioni , ma sempre ladri sono.
Che poi l'attenzione mediatica si accanisce sui ladri di polli e trascura gli altri (spesso i loro padroni) è verissimo. Quello che voglio dire è che chi vota e lo fa perché si aspetta qualcosa dal partito , e non son pochi , fa in qualche modo parte de sistema e se ne frega di tutto. Si scandalizza e sbraita contro i politici, ma di fatto si inserisce in una scala gerarchica dove diventa normale che i più alti in grado abbia una quota maggiore del bottino.


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Georgejefferson
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Questo e' quello che pensi,e va bene,mica mi interessa farti cambiare idea.


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MatteoV
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Post: 251
 

L'abito no fa il monaco.
Al valore attuale qualche decina di milioni di euro........
I costi della corruzione no sono quantificabili. Si pensi per es al danno che provoca un dirigente incapace, ma raccomandato.

Io penso al danno che fa la "moratoria" sulle assunzioni nella pubblica amministrazione. Più che dirigenti incapaci, dirigenti scomparsi...

Si pensi a quanti aderiscono ai partiti nella speranza di assunzione o di una promozione, non fanno parte dello stesso sistema? Sono una massa enorme , disposti a vendersi per il classico piatto di lenticchie. Quando si accetta anche una sola lenticchia non ci si può lamentare se qualcuno ne ha prese due o dieci o cento.

Ma dovremmo chiederci perché si vendono? Forse perché vivono in una condizione che non offre alternative, che crea un esercito di disperati, o meglio, "un esercito industriale di riserva". Le ragioni sono economiche e politiche, non etiche.


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