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Massimo Fini su Gianfranco Fini (intervista)


Tao
 Tao
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Massimo Fini elogia la "rupture": «Un gesto coraggioso che può farci uscire dall'immobilismo»

«Al di là degli effetti che sortirà, quello di Fini è un gesto coraggioso che scompagina, ci fa uscire dall'immobilismo nel quale si era arenata la politica italiana».

Massimo Fini, giornalista e scrittore al di fuori dagli schemi tradizionali, parla da osservatore disinteressato ma appassionato. La sua è una vita da sempre controcorrente. «Con Giampiero Mughini - ricorda - eravamo in pochi trent'anni fa a difendere i quattro milioni di italiani che votavano Movimento sociale italiano, emarginati con il pretesto dell'arco costituzionale». Oggi il direttore del mensile La voce del ribelle e opinionista de Il Fatto quotidiano difende la "rupture" finiana.

Lei apprezza, ma in questi giorni sono fioccate persino accuse di tradimento nei confronti di Fini e di chi sostiene la sua posizione.

Ma quale tradimento! In politica quando ci sono divergenze di vedute è normale confrontarsi. Il problema è che Berlusconi ha introdotto in politica categorie che prima non esistevano: che vuol dire tradimento? Come la storia dell'odio.

Perchè? Prima l'odio non esisteva?

Come categoria politica no. Neppure nei regimi totalitari il dittatore ha mai preteso di essere amato anche dai suoi oppositori.

Tornando alla situazione nel Pdl, che idea s'è fatto del confronto-scontro tra Berlusconi e Fini?

Che ci sia un'idiosincrasia di fondo tra i due è notorio. Da una parte abbiamo un uomo solo al comando, e ogni riferimento al grande Coppi è casuale, c'è un personaggio che impone il suo modo di fare politica, aggressivo e niente affatto moderato. Che oscilla tra le minacce e le lusinghe. Dall'altra un leader che proviene invece dalla vecchia politica.

Detto così sembra un difetto. Fini è un professionista del "teatrino della politica"?

Badi bene, non in quel senso. Non intendo la vecchia politica con un'accezione negativa, anzi. In questo caso per vecchia politica intendo il rispetto della forma, che è sostanza. Rispetto delle istituzioni, delle procedure, del parlamento. Insomma, tutte quelle cose che per Berlusconi sono solo una grande rottura di scatole.

Però i distinguo del presidente della Camera sono letti come una sorta di sistematico controcanto a Berlusconi.

In realtà Fini assolve al ruolo di uomo delle istituzioni. Personalmente in passato non gli ho mai lesinato critiche, ma devo dire che la sua statura è cresciuta enormemente rispetto ai tempi del Msi e della stessa Alleanza nazionale. E poi merita un atteggiamento di simpatia perché il suo è un atto coraggioso e non privo di rischi, che ci fa uscire dall'immobilismo di questa finta contrapposizione tra maggioranza e opposizione. Mi piace che Fini si stia mettendo in gioco senza fare calcoli: se fosse stato un'opportunista sarebbe rimasto tranquillo e zitto sulla sua poltrona di Montecitorio fino alla fine della legislatura.

E gli attacchi che gli stanno piovendo addosso?

È costume vigliacco italiano schierarsi con il più forte. Un atteggiamento che registro non solo nel mondo dell'informazione berlusconiano, ma anche da qualche editorialista che non è stato capace di cogliere la novità della rottura finiana. Sul fronte politico sono meno sorpreso: non è un mistero che Berlusconi ne avesse arruolati tanti quando ancora erano in Alleanza nazionale.

Si è fatto spesso l'esempio tra la vecchia Dc e quello che dovrebbe essere il Popolo della libertà.

Come democrazia interna non ci sono paragoni. E non solo. Nella Dc, anche nei momenti più bui quando Andreotti, Forlani e altri esponenti di spicco erano sotto scacco della magistratura, non ha mai sentito uno di loro urlare al complotto. Un esponente di destra mette la legalità al primo posto nei suoi discorsi.

A questo proposito ieri Fini avrebbe criticato il premier per le dichiarazioni contro il libro di Saviano.

Giusto. Accusare un libro di incrementare la camorra è un'accusa pazzesca. La mafia è fortissima: ne abbiamo esportate quattro in tutto il mondo. È colpa dei libri e dei film?

Per adesso, invece, è stato registrato come un atto di lesa maestà. E la domanda che viene posta, all'esterno e all'interno del partito, a mo' di rimprovero è: che cosa vuole Fini?

Mi pare ovvio. Chiede una cosa molto semplice: far diventare il Pdl un partito democratico. persino il vecchio Pci aveva più dialettica interna.

A proposito di Pci e dei suoi eredi, come valuta il comportamento del Pd in questa situazione?

Mi rifiuto di entrare nella testa di Bersani, ma se appoggia apertamente Fini è l'abbraccio della morte. In questo momento l'opposizione deve essere cauta. La partita si gioca tutta all'interno del centrodestra.

Valter Delle Donne
Fonte: www.secoloditalia.it
21/04/2010


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grilmi
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"Mi piace che Fini si stia mettendo in gioco senza fare calcoli: se fosse stato un'opportunista sarebbe rimasto tranquillo e zitto sulla sua poltrona di Montecitorio fino alla fine della legislatura"; tuttavia i recenti viaggi negli stati uniti mi fanno pensare proprio a un opportunismo anzi meglio, a una scalata di potere appoggiata da oltremare, da parte di un personaggio spesso ambiguo che, alla sua veneranda età, dubito possa esser cambiato. Pero chi lo sa, non si sa mai.


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dana74
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infatti grilmi.
Ma coraggio de che poi?! SI è dimesso come coerenza vorrebbe quando non condivido più la linea del partito in precedenza condivisa?
No, sta attaccato alla poltrona ed in questo ci viene visto eroismo.
Roba d' matt'.


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Bubba
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Infatti. Come ha fatto Fini a cambiare, se non per ambizione? Un po' come ha fatto Napolitano: prima comunista poi sionista.

Qualche tempo fa Travaglio ha detto a Tetris che lui voterebbe Gianfranco Fini.
Si è scordato di quando Fini minacciava: "faremo piazza pulita in Rai!"?
E che il suo maestro Montanelli per questo gridava al fascismo, con una robusta indignazione?

Ma pur di battere Berlusconi lui farebbe il patto col diavolo.


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lino-rossi
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l'Italia Draghi/Casini/Fini non mi piace.
meglio un po' di sano populismo all'ennesimo salasso.

se il populismo si avvale della demagogia, allora va sicuramente condannato; ma se si limita a mettere alla gogna gli attuali padroni del sistema finanziario, allora va tenuto ben stretto.

il problema è che non si vedono populisti all'orizzonte. 🙁

finchè la principale preoccupazione di Bersani e Ferrero sarà quella di combattere il populismo, Berlusconi potrà dormire sonni tranquilli.
avrebbero assai più successo (Bersani e Ferrero) se combattessero con ugual grinta i loro predecessori iper ossequiosi degli speculatori.


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andyconti
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Secondo me noi cittadini non ci dobbiamo preoccupare di quanto Fini sia o no nel giusto a opporsi al Cavaliere, ma di quanto A NOI POSSA ESSERE UTILE uno come Fini per la crescita del Paese. Fini e' come D' Alema, aspira alla Presidenza della Repubblica e si atteggia a statista, ma alla sostanza, delle questioni quotidiane del Paese gli frega poco o poco sa fare. E' un uomo indeciso, cresciuto all'ombra di Almirante, poi tento' di associarsi a Mario Segni, fu sdoganato dal Cav, derise il partito del predellino pero' ci si associo' e oggi l'ho visto all'intervento e mi e' parso piuttosto imbarazzato. Purtroppo in questa mediocrita' siamo obbligati a sperare in uno come lui per vedere una destra democratica e antimafiosa.


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Tao
 Tao
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La coincidenza è sorprendente, anche se casuale: mentre Fini ufficializza la fronda a Berlusconi nel Pdl, Luca Cordero di Montezemoli lascia la presidenza della Fiat e diventa un uomo libero di esplorare nuovi orizzonti professionali.

Montezemolo continua a negare di voler scendere in politica e a breve con ogni probabilità non mente. Ma a lungo? Pochi mesi fa ha lanciato una nuova fondazione, Italia futura ( http://www.italiafutura.it/ ) , e quando una personalità pubblica decide iniziative del genere raramente è per spirito di servizio. La fondazione è il viatico a iniziative più importanti e alla costruzione di una rete di contatti.

E’ lo stesso percorso seguito da Fini con FareFuturo ( http://www.farefuturofondazione.it/ff/default.asp ) , un think tank molto dinamico e a tratti polemico.

I rapporti tra FareFuturo e Italia Futura sono eccellenti; come quelli tra Gianfranco Fini e Luca Cordero di Montezemolo. E in futuro potrebbero diventare ancora più stretti. La mia impressione, infatti, è che entrambi lavorino sul mediolungo periodo ovvero che non intendano sfidare Berlusconi adesso (anche perché perderebbero), ma posizionarsi per controllare il centrodestra dopo il Cavaliere, emarginando alla Lega e recuperando il rapporto con l’Udc di Casini.

Fini il politico esperto e sempre più trasversale; Montezemolo l’uomo immagine gradito a destra e a sinista. Entrambi legati all’establishment italiano e, quel che più conta, europeo. Con uno scopo condiviso: rendere più  moderato, istituzionale, e politicamente corretto il centrodestra.

La mia è solo un’intuizione, sia chiaro, ma un’allenza tra i due mi sembra perlomeno credibile. O no?

Marcello Foa
Fonte: http://blog.ilgiornale.it
Link: http://blog.ilgiornale.it/foa/2010/04/21/verso-unalleanza-a-destra-montezemolo-fini/
22.04.2010


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Earth
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infatti grilmi.
Ma coraggio de che poi?! SI è dimesso come coerenza vorrebbe quando non condivido più la linea del partito in precedenza condivisa?
No, sta attaccato alla poltrona ed in questo ci viene visto eroismo.
Roba d' matt'.

Quoto


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cris79
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Ma coraggio de che poi?! SI è dimesso come coerenza vorrebbe quando non condivido più la linea del partito in precedenza condivisa?
No, sta attaccato alla poltrona ed in questo ci viene visto eroismo.
Roba d' matt'.

Non sono d'accordo su questa affermazione.
Fini è cofondatore del partito. quello che chiede è democrazia decisionale dentro il pdl e non un sultano con potere assoluto.
Non è un caso che berlusconi con una "minaccia" velata gli abbia ricordato che molti ex-an sono con lui e se non si allinea deve dimettersi e andarsene.
Il coraggio è avere messo berlusconi stesso in discussione dentro lo stesso partito. Il problema nel pdl è che non si può dissentire il capo. o con lui o sei fuori. fini vuole un partito dove si discute e ci sia democrazia. comunque staremo a vedere...in questi giorni ne succederanno delle belle(per modo di dire)..


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Tao
 Tao
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Solo nelle dittature (e l'Italia lo è di fatto) l'opposizione si fa all'interno del partito di Governo invece che al suo esterno. Ha fatto più opposizione Fini in mezza giornata che il PDmenoelle in 15 anni.

"Al piccolino non piacciono i confronti. Gli piace avere sempre il microfono in mano e fare il suo show, dimostrando che è DIO. Brutto fascista che non sei altro, vedere la tua ripugnante faccia plastificata e contorta quando la valetta Fini ti rimproverava... Ma sei sempre lo stesso, lo hai interrotto con il tuo microfono, invece la valetta Fini ha dovuto urlarti dal basso e puntualmente senza microfono quando parlavi. Che schifo vedere questa Italia al rovescio dove un plurigiudicato sicuramente diventerà presidente della Repubblica... Non so cosa sia il comunismo verso cui tanto fai "per difenderci", ma questo tuo fascismo tientelo per te e le tue peccore coprofaghe con odore di mafia. In tutta Italia la disoccupazione dilaga, i cassaintegrati hanno toccato il massimo storico e tutti noi a vedere questo show ... e gli altri dell'opposizione nascosti sotto il letto.Vergogna di gentaglia superpagata."

Eduardo Dumas (edu latino), milan
Fonte: www.beppegrillo.it
Link: http://www.beppegrillo.it/2010/04/i_ragli_del_potere.html
22.04.2010


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Tetris1917
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tutti a leccare Fini. Uno che di trasformismo ne sa piu' del diavolo. La parabola politica di Fini e' costruita sul continuo tradimento e della continua ricerca di nuovi partener.....un bulimico dell'accoppiamento diversificato.


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onekenoby
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Brutto dirlo, ma tra un fasci-populista dall'immenso potere mafio-economico-mediatico come berlusconi, ed un tizio come Fini che sicuramente ha preso ordini oltre oceano... beh, preferisco di gran lunga il secondo.


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lucky63
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Fini è la vecchia politica, è da 40 che svolge politica a Roma, ha conoscenza e amicizia con i veri capi del potere, compreso il CSM.
La paura dei veri capi è di perdere il potere sovrano che è radicato a Roma, sembrerebbe che ci siano degli accordi tra chi gestisce il vero potere. La lega Nord sta' creando seri problemi al potere occulto 😈


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yiliek
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Ho come l'impressione leggendo le dichiarazioni di Bossi che sostanzialmente mettono sotto pressione il Premier che quest'ultimo possa essere oggetto di una trama per isolarlo da una parte Fini e dall'altra Bossi.
Mi pare con le spalle al muro:Qualunque sia sua scelta pro Bossi o Pro Fini lui ci perde, ogni tentativo di mediare viste le posizioni nette e contrapposte dei due (del tipo o io o lui) risulterebbe vano!
Che i giochi in ballo siano più sottili mi chiedo?


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Pellegrino
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ah..finalmente si realizza il sogno di molti, avere anche in italia un bel megapartito ultrasionista con dentro tutti i rinnegati, fini, rutelli, montezemolo, di pietro, travaglio, battista etc etc.....auguri, italia!


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